Il luogo di dibattito sugli eventi calcistici... Serie A, Champions League, campionati esteri e tutte le altre competizioni. Se volete dire la vostra sullo sport più famoso in Italia... questo è il luogo giusto!
Uno di quei campioni che la natura ha voluto volontariamente limitare fisicamente, per evitare di far troppo sfigurare i suoi successori.
Mi ricordo i titoli della gazzetta quando era in Italia, persona magnifica e giocatore inarrivabile nonostante i grossi problemi. Ho l'immenso rimpianto di non averlo mai visto giocare dal vivo.
Il gol contro la russia è solo la perla di una cineteca fatta di meraviglie.
E' nella mia personale top 3 dei centravanti che abbiano giocato negli ultimi 30anni (che ho vissuto personalmente), assieme a Ronaldo e Batistuta
Miroslav Klose, il re di Germania. Centravanti terribile per precisione e cinismo, Miroslav Klose è a un passo dal riscrivere la storia del calcio Mondiale. Con la maglia della Germania ha realizzato 67 reti, uno solo in meno di Gerd Muller. Con lo storico attaccante Tedesco condivide però il numero di gol segnati nei mondiali, 14, uno solo in meno del Fenomeno Ronaldo. E chissà che in Brasile, se il fisico regge, non avvenga il sorpasso...[/i].
Nato in Polonia, a Opole, nel 1978, si trasferisce ben presto in Germania. Il suo futuro è scontato: figlio di padre calciatore, con un pasato anche in Ligue 1, e madre pallavolista di successo con la sua Nazionale, la carriera del giovanissimo Klose è indirizzata allo sport, per la precisione al calcio, nelle giovanili del SGB-Diedelkopf. Il suo debutto ufficiale arriva già ventenne, nelle fila dell'Homburg, con cui si divide tra prima e seconda squadra. In questa stagione centra il suo primo gol da professionista, l'unico della sua esperienza nella quarta lega Tedesca. Basta questo per attirare l'interesse del Kaiserslautern, che lo porta nel grande calcio Nazionale. Nella seconda squadra del cub della Renania si mette in luce segnando venti gol, così nella stagione successiva viene lanciato come titolare della prima squadra. Il Tedesco non delude e conclude una stagione in cui non solo raggiunge la doppia cifra con 11 gol messi a segno, m ottiene anche la prima convocazione in Nazionale, che corona con un gol. Un segno del destino. L'anno dopo arriva la consacrazione nel calcio mondiale: dopo una stagione in cui acquista sempre più consapevolezza segnando 16 reti, Rudi Voller lo convoca per i Mondiali di Calcio in Corea-Giappone. Il debutto contro l'Arabia Saudita è un trionfo: un inappellabile 8-0 in cui Klose firma tre reti. Assieme a un altro astro nascente come Ballack porta la Germania in finale inanellando tre 1-0 contro Paraguay, USA e Corea del Sud. Nella finale con il Brasile di Ronaldo però i Tedeschi si dimostrano fragili senza lo squalificato Ballack e incassano un 2-0 che porta nell'Olimpo del Calcio i Verdeoro. A Klose nemmeno la soddisfazione del titolo di capocannoniere; anche quello finisce nelle mani di Ronaldo.
Al ritorno al Kaiserslautern, disputa una stagione deludente, sfiorando soltanto la doppia cifra di gol messi a segno in Bundesliga. L'annata seguente gioca poco per alcuni guai fisici, ma realizza comunque 10 reti in 26 presenze in campionato. Già 26enne arriva la chiamata in uno dei maggiori club Tedeschi: per 5 milioni, il Werder Brema campione in carica s'aggiudica l'attaccante Tedesco, che nel frattempo è reduce da un Europeo orribile per la Germania, che non ha potuto aiutare perché stoppato da un precedente infortunio. Solo due presenze, subentrando a gara in corsa, senza riuscire a cambiare le sorti di uno dei più grandi flop della Nazionale Teutonica. Con i Biancoverdi si riscatta, segnando 15 reti che però non bastano per riconfermarsi campioni. In questa stagione debutta in Champions League, segnando due reti nella fase a gironi, di cui uno decisivo nella sfida contro il Valencia. L sua seconda stagione al Werder è straordinaria: in sole 26 presenze realizza ben 25 gol e soprattutto 16 assist, trascinando assieme al compagno di reparto Klasnic il Werder Brema al secondo posto, alle spalle del Bayern. Per Klose, una doppietta fantastica: guida infatti la lega per gol e assist. Il momento magico continua negli attesissimi Mondiali di Calcio in Germania. Miroslav non tradisce e segna una doppietta all'esordio contro la Costa Rica. Un'altra doppietta all'Ecuador e un gol all'Argentina chiudono il conto a 5, numero sufficiente per aggiudicarsi il titolo di capocannoniere. La sua Germania però incontra un'altra delusione, crollando in una semifinale tiratissima contro l'Italia, decisasi solo nei supplementari, quando i rigori sembravano ormai prossimi. Con la vittoria al Portogallo chiude ancora una volta sul podio Mondiale.
Nonostante il pressing dei maggiori club per aggiudicarsi l'attaccante Tedesco, il Werder riesce a trattenerlo ancora un anno, in cui Klose segna 20 reti stagionali e s'aggiudica il suo primo trofeo, la Coppa d Germania vinta per 2-0 contro il Bayern Monaco, con doppietta di Klasnic. A fine anno si trasferisce proprio al Bayern Monaco per 15 milioni. A lui e al nuovo acquisto Luca Toni spetta il compito di riportare ai vertici i Bavaresi: obbiettivo raggiunto. La strana coppia d'attacco funziona a meraviglia, e il con il Bayern Klose conquista il suo primo campionato in carriera. Il terzo titolo è la Coppa di Germania vinta nello stesso anno, con una doppietta di Toni che stende il Borussia Dortmund ai supplementari. La tripletta fallisce quando il Bayern affonda nella semifinale di Coppa Uefa contro lo Zenit. Nuovamente convocato in Nazionale per gli Europei Austriaci, fatica a ingranare. Si sblocca però nella fase a eliminazione diretta, segnando gol pesanti a Portogallo e Turchia. Nella finale contro la Spagna, l'ennesima delusione. La Spagna trionfa trascinata da Villa e Torres e comincia il suo ciclo vincente. Per la Germania, solo il podio, anche questa volta. L'anno successivo Klose realizza altri 21 gol stagionali, ma il Wolfsburg si aggiudica la Bundesliga in una corsa avvincente contro i Bavaresi. Klose si mette in mostra soprattutto in Europa, dove mette a segno 7 reti in 8 gare, portando il Bayern ai quarti, arrendendosi a uno straripante Barcellona, che si impone all'andata per 4-0 (Buffo, no?). Nel 2009/2010, complici gli infortuni e la concorrenza di Olic e Gomez, Klose gioca sempre meno. Ciononostante segna il gol decisivo alla Fiorentina per portare il Bayern ai quarti, grazie a un errore della terna che non vede il fuorigioco del Tedesco, e dà un leggero contributo nella seconda Bundesliga vinta in carriera. Ritrova spazio nella sua amata Nazionale, con cui parte per la spedizione per i Mondiali in Sudafrica. Anche quest'anno saranno gioie (personali) e dolori (di squadra). Dopo aver segnato all'esordio contro l'Australia, viene espulso per doppia ammonizione contro la Serbia. Al suo ritorno, segna il primo gol della goleada contro l'Inghilterra. Nel giorno della sua centesima presenza in Nazionale, Klose firma una doppietta all'Argentina. La gioia del Tedesco è tale da ripetere la sua imponente capriola con cui festeggiava i gol a inizio carriera. Nella semifinale rivincita contro la Spagna però sono ancora le Furie Rosse a prevalere, e Klose si deve accontentare ancora del terzo posto finale. Con questi 4 gol raggiunge, come detto sopra, Muller a quota 14 reti Mondiali. La stagione seguente, iniziata con un gol allo Shalke in Supercoppa, è la peggiore della carriera: spesso in panchina per far spazio a Gomez e Thomas Muller, conclude l'anno con soli sei gol segnati, la metà dei quali in Coppa di Germania. Il suo contratto finisce e il Tedesco decide di non rinnovarlo per cercare altre fortune altrove.
Per Klose il prossimo passo è uscire dalla Germania che gli ha regalato alterne emozioni. Ad aggiudicarsi il Tedesco è la Lazio, che sogna in grande con la coppia Cissè-Klose. Il debutto con le Aquile e dei migliori: nel preliminare di Uefa vinto contro il Rabotnicki firma un gol e tre assist. Al suo debutto in Serie A segna un gol da grande attaccante al Milan: Miro Klose è tutt'altro che finito. Ad Ottobre conquista definitivamente i suoi nuovi tifosi facendo impazzire l'Olimpico con il gol al 93° che decide il derby della Capitale. La sua prima stagione si conclude con 17 gol stagionali, primo per gol nella Lazio. La seconda stagione Romana continua sulla scia della prima, e Klose va a segno nelle gare importanti contro le Milanesi, regalando la vittoria in entrambe le occasioni ai Biancocelesti. Infortunatosi per due mesi in cui la Lazio colleziona sconfitte, Klose è tornato per riportare in alto la Lazio. Per lui è già pronto un altro rinnovo con la Lazio per continuare a sognare quella qualificazione in Champions che a Roma manca da troppo tempo.
Campioni si nasce, e si rimane per sempre. A 33 anni ancora è capace di queste imprese:
Klose è un bomber con la B maiuscola.
Una macchina cinica sotto porta e letale in qualsiasi zona del campo.
A quasi 35 anni, tanti attaccanti più giovani e proclamati di lui, possono solo imparare da un simile campione.
Peccato per gli infortuni in questi due anni italiani, altrimenti non si sarebbe limitato "solo" a 26 gol in 60 presenze.
Concordo con Rocks gli infortuni hanno limitato troppo le sue stagioni romane.
Fatto sta che con lui al top la Lazio viaggia senza si fa fatica.
Con noi il gol più bello resta quello al Milan con l'aggancio volante a saltare Nesta,il più significativo quello nel derby al 92'.
Spero che in Brasile riesca a superare sto record per lui importante.
Che giocatore.
Dimenticavo una statistica interessante che avrei dovuto inserire, quando lui segna con la Nazionale, la Germania non ha mai perso.
Tornando sul giocatore in sé, penso abbia vinto poco rispetto al suo valore, almeno un trofeo con la Germania lo meritava. Bisogna dire che prima di approdare in una grandissima squadra ha dovuto aspettare quasi i 30.