Around the Whole World: Batigol, Gabriel Batistuta

[DolphFF]

Sul profilo di Dolph c'è scritto 30.

Esatto (bastava chiederlo comunque..).
E confermo la mia opinione su Veron

[Celticwarrior87]

Esatto (bastava chiederlo comunque..).
E confermo la mia opinione su Veron

Infatti non era riferito a te.
Era per 3:16.

[Mystogan]

È una leggenda, uno dei migliori attaccanti di sempre, non al livello di Ronaldo forse, ma in ogni caso ha segnato trecento gol in carriera e fatto la storia nel Milan. Era un modello per il suo stile di gioco, per i suoi spettacolari tiri al volo e per la sua grinta davanti alla porta.

Una macchina da gol che si è rotta proprio quando stava per diventare il migliore di tutti. Lo è stato ugualmente, ma non è arrivato a essere il numero uno.

Marco è stato il più forte attaccante che abbia mai allenato. Il suo ritiro prematuro è stata una disgrazia per lui e per il Calcio.

Il più raffinato ed elegante centravanti del calcio moderno, l'unico che sapesse danzare sulle punte di un fisico ciclopico.

Quando si parla di leggende del nostro Calcio, pensare a Van Basten è d'obbligo. Attaccante di peso e movimento contemporaneamente, elegante e concreto insieme. Di giocatori nominati come suoi eredi ne sono venuti e ne verranno tanti, ma che s'avvicinino al suo livello, forse ne abbiamo trovato solo uno, ed è il giocatore con cui ho aperto questa rubrica. Mi sembra dunque doveroso cominciare quest'antologia del passato partendo dal Cigno di Utrecht.

Nato, come già accennato, a Utrecht nel 1964, inizia la carriera da calciatore a sei anni, girando tra varie squadre giovanili della città natale. Per capire che stiamo parlando di un fuoriclasse, ci mettiamo davvero poco: con gli Juniores della Nazionale Olandese vince il Mondiale, firmando tre gol nella finale con l'Italia. Nel 1981 approda dunque nella sua prima squadra professionistica, l'Ajax di Cruijff. Subentrando proprio al posto del profeta del gol Van Basten debutta in Eredivisie, segnando un gol al Nijmegen, il 3 Aprile del'82. Quella sarà la sua unica presenza della stagione. L'anno successivo guadagna molti più spazi, disputando 20 partite e segnando 9 reti. A fine stagione Cruijff lascia la squadra per giocare la sua ultima stagione al Feyenoord, ma il suo erede è già in casa, quel ragazzo 19enne che già dimostrò di essere pronto per il palcoscenico dei grandi. Alla sua prima stagione da titolare inamovibile, Van Basten segna 28 reti in 26 presenze, diventando per la prima volta capocannoniere della massima divisione Olandese. Sfortunatamente però non riesce a portare i Lancieri a vincere il terzo titolo consecutivo. A laurearsi campione sarà infatti l'AZ, capace di spezzare il dominio delle tre grandi d'Olanda durato 16 anni. Poco male, l'anno seguente infatti Van Basten riesce dove fallì l'anno prima, confermandosi capocannoniere con 22 reti. Nell'anno successivo conquista il suo primo titolo individuale: con la bellezza di 37 reti messe a segno in campionato, viene insignito della Scarpa d'Oro, il trofeo consegnato all'attaccante più prolifico d'Europa. La sua maledizione però comincia proprio in quell'anno: comincia ad accusare diversi guai fisici, tra cui un'epatite virale, che lo costringerà a tre mesi di stop. Ciononostante conclude ancora l'annata da capocannoniere, nonché vincendo Coppa di Lega e Coppa delle Coppe, firmando complessivamente 43 reti.

Dopo i grandi trionfi in Olanda, il Milan di Silvio Berlusconi se lo aggiudica per la cifra irrisori di circa due miliardi di Lire, più o meno un milione di Euro. Qui forma il celeberrimo trio Olandese, con i connazionali Gullit e Rijkaard. La sua prima stagione a Milano, cominciata con un gol al debutto contro il Bari, è limitata per dei guai alla caviglia sinistra. Al rientro da il suo importante contributo segnando, tra le altre, al Napoli nella gara scudetto vinta al San Paolo dai Rossoneri. In estate partecipa alla vittoriosa campagna Europea della Nazionale Orange, diventando anche capocannoniere della competizione con 5 gol. Tra questi, è doveroso postare il gol segnato alla Russia, uno dei più belli di sempre:

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L'anno successivo riesce a trovare una maggiore continuità e, dopo aver ricevuto il suo primo Pallone d'Oro per i successi con la Nazionale, porta sul tetto d'Europa anche il Milan: in Europa segna 10 reti, le sue prime 10 in Coppa Campioni, tra cui una doppietta nella finale contro i Rumeni dello Steaua Bucarest, terminata 4-0, entrata di diritto nella storia del Milan. L'anno seguente, cominciato l meglio con una rete a Barcellona nella Supercoppa Europea, s'aggiudica il secondo Pallone d'oro consecutivo, nonché il titolo di capocannoniere di Serie A. Ma soprattutto, porta il Milan a vincere la seconda Coppa Campioni di fila, firmando l'assist decisivo per Rijkaard nella finale contro il Benfica. Il ciclo di Sacchi raggiunge il suo capolinea a fine stagione, conclusa con la vittoria soltanto di Supercoppa Europea e Coppa Intercontinentale. Complici incomprensioni e polemiche tra gli Olandesi e il tecnico Emiliano, Van Basten disputa la sua peggior stagione, segnando solo 11 reti.

Per capire che l'Olandese ha ancora tantissimo da dare ci vuole poco: con il cambio in panchina, Capello al posto di Sacchi, Van Basten ritrova la sua vena realizzativa, vincendo per la seconda volta il titolo di capocannoniere, segnando 25 reti. Tra le grandi prestazioni, meritano menzioni le triplette al Foggia, al Cagliari e soprattutto all'Atalanta, a cui segnò tre reti in sei minuti. Questa è la sua ultima grande stagione: l'anno successivo nonostante i numerosi infortuni entra nella storia segnando quattro reti al Göteborg, in Champions League. Un altro poker è servito al Napoli, in una strepitosa vittoria Rossonera per 5-1. A dicembre vince il suo terzo Pallone d'Oro, impresa riuscita solo a Platini, Messi (in futuro) e, ovviamente, Cruijff. Nel Maggio arriva la sua prima delusione con il Milan: nella finale di Champions League del '93 il Milan soccombe per 1-0 al Marsiglia. La carriera di Van Basten finisce qui. La quarta operazione chirurgica alla caviglia lo costringe a un stop di due mesi, ma la condizione fisica di un tempo non la recupererà più. Dopo due anni fuori dal campo, in cui aggiunge al Palmares uno scudetto e una Champions League senza mai giocare, annuncia il ritiro definitivo. In Italia la notizia è tremenda. A 30 anni, l'attaccante più forte della storia Rossonera è costretto al ritiro. Tra le varie affermazioni di dolore, riporto quella di Adriano Galliani:

Il calcio perde il suo Leonardo da Vinci.

Calciatori come lui ne nascono uno a generazione. Qui le sue reti più significative con le uniche due maglie di club che ha vestito:

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Dite la vostra su Van Basten!

Next week: Il Panzer, Miroslav Klose!

[Celticwarrior87]

Live me lo ricordo a malapena.
L'ho rivisto in VHS negli anni 2000,che spettacolo di centravanti,classe cristallina abbinata ad un fisico importante pari alla sua fragilità.
La sua è la classica storia da lacrimuccia,il cigno di Utrecht.

[Mystogan]

Live me lo ricordo a malapena.
L'ho rivisto in VHS negli anni 2000,che spettacolo di centravanti,classe cristallina abbinata ad un fisico importante pari alla sua fragilità.
La sua è la classica storia da lacrimuccia,il cigno di Utrecht.

Toglimi una curiosità: tu leggi per intero la biografia che scrivo ogni settimana? Domanda rivolta anche agli altri, ovviamente.

[Celticwarrior87]

Toglimi una curiosità: tu leggi per intero la biografia che scrivo ogni settimana? Domanda rivolta anche agli altri, ovviamente.

Solitamente o non la leggo o leggo le parti in cui quoti i commenti di altri esponenti del mondo del calcio.

[thebestisangelo]

Toglimi una curiosità: tu leggi per intero la biografia che scrivo ogni settimana? Domanda rivolta anche agli altri, ovviamente.

Io la leggo sempre ogni settimana anche se non commento mai.

[Rocks]

Ha conquistato l'europa su una gamba sola.
Personalmente è uno di quei giocatori che avrei voluto vedere giocare dal vivo.
Inarrivabile.

[Mystogan]

Solitamente o non la leggo o leggo le parti in cui quoti i commenti di altri esponenti del mondo del calcio.

Sai che scrivere una biografia mi leva un'ora ogni lunedì/martedì? Perché Wikipedia oltre alle statistiche e le citazioni (nemmeno sempre) ha poco altro, in giro non se ne trovano e io devo cercare di mettere assieme le informazioni che ho io con quelle che trovo e infine scrivere il tutto in modo presentabile.
Grazie della sincerità, ma se ci dai (o meglio, date) un'occhiata veloce mi fa piacere.

[Celticwarrior87]

Sai che scrivere una biografia mi leva un'ora ogni lunedì/martedì? Perché Wikipedia oltre alle statistiche e le citazioni (nemmeno sempre) ha poco altro, in giro non se ne trovano e io devo cercare di mettere assieme le informazioni che ho io con quelle che trovo e infine scrivere il tutto in modo presentabile.
Grazie della sincerità, ma se ci dai (o meglio, date) un'occhiata veloce mi fa piacere.

Sai che in cambio dovrai farmi le grafiche?

[Mystogan]

Sai che in cambio dovrai farmi le grafiche?

Per le grafiche sai cosa dovete fare: impedire che Andreazzoli festeggi il suo primo trofeo.

Per restare in tema, la penso anch'io come Rocks, non aver visto in diretta Van Basten è un dispiacere enorme. Da come me ne parla mio padre e da quello che ho visto e letto su di lui, capisco che questo giocatore è tra i primi 5 attaccanti di sempre, non solo per le sue capacità tecniche ma anche per il ricordo che ha lasciato in tutti gli amanti del calcio. Ripensando a Van Basten e ai suoi tempi mi viene da dire che la fine del concetto di "bandiera" ha fatto perdere al Calcio, almeno in Italia, gran parte del fascino di cui godeva in tempi nemmeno troppo lontani.

[christian4ever]

Io la leggo Mysto.

Almeno fino al mio probabile suicidio se parte Handa

Comunque,c'è qualche vecchio che l'ha visto live qui?

[Celticwarrior87]

Io la leggo Mysto.

Almeno fino al mio probabile suicidio se parte Handa

Comunque,c'è qualche vecchio che l'ha visto live qui?

Cinzia...ci faceva pure sesso.

[Mds32]

Van Basten per me è stato qualcosa di davvero incredibile.
Sono interista da sempre ma Van Basten era uno di quei giocatori che facevano luccicare gli occhi a qualunque tifoso,anche a chi non tifava Milan.
Sono davvero onorato di aver visto giocare il Cigno di Utrecht anche se,purtroppo,non con la mia squadra.

[christian4ever]

Cinzia...ci faceva pure sesso.

Come fai a saperlo?


E non era già troppo vecchia?