TNA Impact #197 10/4/2008 “It All Ends in The Cage!”
Finisce con l’ennesima puntata dignitosa ma non molto più una road to lockdown davvero oziosa, in cui sembra che avessero in mente la card da mesi ma che abbiano fatto il minimo indispensabile per arrivarci.
Si parte con un segmento parlato del Team Tomko, in cui fa la parte del leone Ray. Promo comunque un po’ loffio, interrotto da Cage che si bulla di averli fregati con Matt Morgan. Poi i face avanzano e gli heel si ritirano in un segmento davvero niente di che.
Tutta la storia di Samoa Joe che se perde si ritira per me è solo un modo per rendere chiaro che Joe avrebbe vinto il titolo, sfruttando più il fatto che in se era momento storico che la costruzione del feud...
Esordio discreto per Consequences Creed, che si aggiunge ad una lineup dell’Xscape Match non irresistibile, con Lethal e Dutt che al momento sembrano su un piano differente rispetto agli altri.
Il Cuffed In a Cage e il Queen of The Cage sono due stipule abbastanza stupide e inutili... tipo quello femminile è un altra Reverse Battle Royal ma con la gabbia. Per fare match tonnara tanto valeva stare sul semplice.
Che delirio trashoso il video di Scott Steiner che tortura Petey e gli urla che è debole... e canadese.
Comunque match carino anche grazie ai MCMG che pur in disgrazia con la dirigenza son sempre un piacere da vedere, e Petey riesce ad ottenere che la prossima iniziazione sia l’ultima... e Scott inizia a renderlo una piccola copia di sè stesso tagliandogli i capelli e dandogli la rete di maglia... peccato non possa dargli la sua capacità di sproloquiare a caso

Segmento della firma del contratto che non mi è piaciuto. In generale c’è davvero poca rabbia in questo feud, sembra quasi un evento sportivo, e si sa che questo tipo di feud non mi è mai piaciuto. Poi per carità, questo sarà il PPV più venduto della storia della TNA, quindi in un certo senso hanno avuto ragione loro, ma non sono per niente esaltato.
Angelina vs Roxxi si lascia guardare, con la Voodoo Queen che si prende una parziale rivincita dalle umiliazioni subite nelle scorse settimane. Ma non penso sia finita qui...
Super Eric... è una cosa da reazioni miste. Ci sta nell’evoluzione del personaggio, e sebbene in se non sia una cosa fantastica si spera sia un passaggio per avere un Eric Young più “adulto” e coraggioso.
Dignitoso il main event, ma potevano evitare l’ennesimo non finale in questa serie di match di preparazione. Il rissone finale però ci sta.