Quej ha scritto:James, invece non so quanto la wwe abbia questa necessità di far mutare John, perchè la wwe è John e lui è la wwe.
Si Quej, questo è un discorso ragionevole, di cui la WWE ci ha dato conferma più volte (sottolineato perfettamente dalla frase di Misterraza).
Ed è il motivo per cui ho usato il verbo 'lasciare', in merito a Daniel Bryan e allo schiaffo (
Solo un modo per ottenere il risveglio. Lasciare che Daniel Bryan usi il keisaku). A permettere che le cose si compiano, ovviamente, non può che essere la WWE, attraverso la mano di Bryan.
Ciò che tra le righe dico, e sono convintissimo di questo, è che si tratti comunque di un tipo di storia che ha la sua naturale conclusione in un cambio di equilibri, effettivo. Non si può riproporre una crisi (come genere), senza che questa alla fine non lasci mai e poi mai nessuno strascico. La narrativa ci insegna che non è possibile, che anzi, la crisi si conforma proprio per colpa dello stato delle cose che si incrina, a cui segue la reazione che porta al cambiamento.
Il management ha fin troppo chiara la situazione, ma esattamente come da sempre, è pronta a sfruttare fino all'osso questo 'nuovo giocattolo', i cui prodromi sono lontanissimi (il controversial champion), ma che solo ultimamente ha trovato la strada per rendere efficace e compiuto il racconto (pipebomb).
Siamo quindi ad una terza fase, che come possibile sceneggiatore dovrei considerare come ultima, che per tempi, luogo, momento storico (l'internettizzazione della totalità del fandom), è in assoluto coincidente con il risveglio auspicato. Auspicato, non deciso, con l'avviso però, che una situazione come questa non possa reggere a lungo e che a segni di cedimento, se non si risponde, c'è il rischio dello sgretolamento dell'universo intero su cui si regge, che un'immobilità del genere si porterebbe dietro ineluttabilmente.
E' il momento buono, dunque? Si. Lo faranno per davvero? Molto onestamente, lo vorrei ma mi stupirei se accadesse. E' l'unica strada? Si, davvero si.