Finito
Citrus, non mi é dispiaciuto affatto a dispetto delle opinioni che si leggono in giro di persone che evidentemente non sono riuscite ad andare oltre alle inusuali premesse della serie.
La trama parla di
Yuzu, una ragazza che dietro al suo look da gal (o gyaru) sogna di vivere la sua prima appassionante storia romantica. Sua madre si é appena risposata costringendola a trasferirsi e a cambiare scuola, che si rivela però essere un'accademia solo femminile. Qui incontra
Mei, la presidentessa del consiglio studentesco, che si occupa di far rispettare il rigidissimo regolamento di condotta dell'istituto, contrario al carattere esuberante e allo stile alla moda di Yuzu. In serata Yuzu torna a casa e scopre che come conseguenza del nuovo matrimonio della madre Mei é diventata la sua nuova sorella adottiva. In seguito ad alcuni eventi, tra le due sorelle si crea un legame affettivo sempre più confuso e più profondo di una normale parentela.
Citrus é quindi un romance omosessuale femminile tra parenti acquisiti. Aldilà dello sbigottimento che ciò può comportare, io ho trovato la componente romantica ben sviluppata e significativa, se si guarda oltre le scene un po' spinte saltuariamente presenti nella serie. Certo, le azioni commesse da Mei che fanno da fondamento per lo sviluppo della storia sono tranquillamente considerabili come molestie sessuali, ma questo in Citrus non viene mai negato o giustificato. Viene spiegato, però.
Il rapporto tra Yuzu e Mei con i suoi alti e bassi é l'elemento trainante della serie, mentre dal punto di vista della narrazione alcune scelte lasciano un po' a desiderare. Innanzitutto é straordinariamente rapido per un romance, episodio per episodio succedono un sacco di cose, da una parte questo rende Citrus uno show sempre vivace, dall'altra un po' impedisce di provare emozioni granché forti. E poi la maggior parte degli eventi si susseguono sulla base di circostanze fortuite, e alla lunga questo fa perdere di credibilità ai momenti di tensione.
Yuzu é la protagonista, il punto di vista della storia, ed é un personaggio tutto sommato molto valido, le sue indecisioni e i suoi timori di fronte ai sentimenti che prova per la sua nuova sorella (con tutto ciò che può comportare a livello sociale) sono raccontate bene. Anche Mei nonostante all'inizio le sue azioni
over the top possano destare perplessità (per non dire altro), ha un'evidente percorso di crescita dall'inizio alla fine.
I restanti personaggi secondari sono abbastanza meh, più che altro perché al termine del loro ciclo di due o tre episodi in cui creano drama per far evolvere il rapporto tra le protagoniste, diventano sostanzialmente inutili. Per quello che servono però funzionano bene.
Tecnicamente Citrus é molto ben fatto, come mi aspetto da una serie del 2018. Bei disegni, bei design, animazioni suggestive e resa delle scene erotiche eccellente. Le soundtrack sono abbastanza azzeccate e la
opening é molto carina.
Se avete intenzione di guardarlo, non aspettatevi momenti di particolare commozione o una trama granché studiata nei dettagli. Il pregio di Citrus é quello di avere premesse non comuni e di averne saputo capitalizzare offrendo sempre contenuti interessanti sui venti minuti di episodio, mantenendo verosimile lo sviluppo dei personaggi principali. A me é piaciuto e l'ho trovato un lavoro molto originale, pur consapevole che dei difetti nella narrazione ci sono.
Prossime serie che guarderò sono
Hibike! Euphonium e
BanG Dream!, é tornato il momento di guardare un po' di roba musicale.
Domani recupero l'ultimo episodio di Boku no Hero, purtroppo negli ultimi giorni ho avuto dei problemi che mi hanno impedito di guardare (ascoltare, anzi) qualsiasi cosa.