Re: [A.C. Fiorentina's Topic]
Inviato: 28/12/2010, 11:49
Fiorentina, è finito un ciclo: tutti i punti del mercato
PREMESSA La premessa è di quelle che frenano un toro: forse davvero la Fiorentina è arrivata alla conclusione del suo bellissimo ciclo. E quando un ciclo è finito bisogna azzerare tutto e ricostruire. Però una cosa è certa: non si può fare a gennaio. Ma non si può nemmeno restare immobili perchè la classifica ti richiama all’ordine: sei al limite della paura, sei fuori dalla Coppa Italia, il Franchi pare in fase di desertificazione. Dunque non puoi stare fermo, devi rispondere ai punti interrogativi ai quali sei appeso. Primo: Gilardino è cedibile? E Montolivo? Per tutti vale la parola d’ordine che i Della Valle e i loro uomini hanno sempre confermato: «Nessuno è incedibile a condizione che sia il diretto interessato a chiederlo ufficialmente e ci sia per la società viola un corrispettivo giudicato equo».
Per ora non ci sarebbero richieste di via libera e, di conseguenza, ipotesi di trattative economiche. Insomma tutto è ancora possibile ma niente sarebbe stato fin qui messo in moto. Però vanno letti anche i segnali, i sottili movimenti tellurici che annunciano o seppelliscono una trattativa. Altro punto interrogativo: Mutu se ne va, ma qualcuno l’ha richiesto? Pure qui solo voci che si inseguono senza mai acchiapparsi. Con una considerazione: se Gilardino e Mutu dovessero restare e con Babacar che pare davvero avere importanti margini di crescita è credibile che Corvino vada a prendere un attaccante? Quarta domanda: ma la coppia Boruc-Seculin può bastare ora che Frey è fuorigioco e Avramov ha fallito nelle due prestazioni di campionato e Coppa? Sapendo che Boruc ha una spalla a rischio? Il mercato di gennaio per la Fiorentina sarà pieno di trappole pericolose e Corvino lo sa. Per questo si muove con grande lentenza, praticamente da apparire fermo.
GILARDINO Il cambio di procuratore è un segnale Chi lo vuole deve spendere 25 milioni Della probabile partenza di Gilardino si parla oramai almeno da un anno. Questa estate il suo addio era stato dato praticamente per certo fino a quando lui, tornato dal Sudafrica, non smentì decisamente, ricollocandosi dentro la Fiorentina. Allora come adesso le squadre che sembrano in procinto di assicurarsi le prestazioni del bomber viola sono sempre le stesse: Juve e Napoli, esattamente nell’ordine. Allora come adesso la Fiorentina ha smentito di aver ricevuto la più piccola proposta. Nessuno da Torino, nessuno da Napoli. Nel mezzo una sola novità, il cambio di procuratore. Segnale, si dice nel calcio, che indicherebbe una volontà di cambiare aria. E a livello sotterraneo qualcosa da tempo si sta avvertendo. Però nessuno si assume la responsabilità della prima mossa, sicuramente non lo farà la Fiorentina che di Gilardino ha bisogno. Fermo restando che la politica della società è quella di non reputare nessuno incedibile. Dunque chi vuole Gilardino faccia il primo movimento. Se succederà la società viola valuterà. Certo chi vuole l’attaccante della Fiorentina deve avere un bel po’ di soldi perchè per averlo occorreranno almeno 20- 25 milioni di euro, oltre a un contratto triennale per il giocatore per circa 3 milioni netti a stagione. Insomma un’operazione complessiva da circa 40 milioni di euro. Viene di conseguenza che se Gilardino chiederà ufficialmente di andarsene, se ci sarà un club che per averlo sarà pronto a investire più o meno quella cifra, se la Fiorentina valuterà equa l’operazione (quanti se), la stessa società viola non potrebbe, davanti ai propri tifosi, che investire imediatamente il denaro avuto nello scambio. Insomma nell’insegna del il ciclo è finito inauguriamo un altro ciclo Corvino dovrebbe portare in viola un attaccante importante e capace di garantire gol veri, pesanti. Uno come Matri, per fare un esempio. Per caratteristiche tecniche un passo dietro Max Lopez, idem Giuseppe Rossi da sempre un pallino di Corvino. Oppure un giovane come Funes Mori sapendo però che ci sarebbe da rischiare l’osso del collo su un ragazzo giovane e che non conosce il nostro campionato. Ma per adesso ufficialmente tutto tace.
MUTU La distanza col club è abissale, ma ecco cosa spera davvero Adrian Non ci sono parole ufficiali, tutto quello è stato scritto su Mutu e il suo imminente addio da Firenze è frutto di intercettazioni delle quali nessuno si prenderà la responsabilità diretta. Eppure la distanza fra Adrian detto il Fenomeno e la società viola adesso è abissale. Cosa è successo? Allenamenti e appuntamenti mancati? Non solo, più generalmente diciamo una rottura che parte da lontano e non è più suturabile. Un tempo il divorzio sarebbe stato consensuale e immediato ma adesso tutto si è fatto complicato. Mutu non è Cassano, il rumeno si porta dietro problemi fisici risolti ma che confermano di appartenere a un vecchio combattente che mica si è risparmiato, qualche anno e qualche ferita in più rispetto al barese e non solo quello. Cassano ha meno problemi da risolvere come la super multa che Adrian deve ancora al Chelsea. E’ anche per questo che se per l’ex giocatore della Samp il Milan c’ha messo pochissimo a mettere mano al portafoglio, per il rumeno per adesso di offerte non ne sono arrivate alcuna. Il Napoli ieri si mormora pure quella del Malaga con una proposta di 2,5 milioni di euro, anche il Galatasaray, forse la Dianamo di Kiev e qualche club dell’est sarebbero interessati ma se ne stanno tutti lì in capanno aspettando che la Fiorentina azzeri qualsiasi richiesta economica e lo stesso giocatore abbassi le proprie pretese. Non è un caso facile. Mutu può davvero fare la differenze in un’enormità di club, anche grandi, ma adesso si porta dietro un contratto da cinque milioni di euro lordi a stagione (scadenza 2012) e un’immagine di pianta grane universale. Per Corvino che deve cederlo assolutamente il lavoro è davvero duro. Dopo che per giorni sono arrivati messaggi del tipo: « Adrian vuol restare a Firenze...» ieri da parte del suo procuratore Giovanni Becali intervenuto a GSP TV si è aperto uno spiraglio: « Non mi è stato comunicato nulla sulla volontà di cedere Adrian ma se arrivasse un’offerta allettante dal punto di vista economico non diremmo di no. Il problema di Adrian è il comportamento, se diventasse responsabile potrebbe dare la pelle per il calcio». Ma se nessuno si muoverà? La conclusione è nota: Mutu resterà in viola a...dispetto dei santi.
BORUC A Mihajlovic posso togliere tutto, ma non lasciarlo senza portiere Forse la Fiorentina potrà fare a meno di un altro attaccante, probabilmente anche di un altro difensore di fascia, addirittura a meno di un centrocampista anche se dovessero andar via Bolatti (in Argentina) Zanetti ( al Torino) e Papa Waigo ( al Grosseto) ma siamo convinti che non farà a meno di prendere un altro portiere. Troppo rischi davanti all’eventualità di restare con i soli Boruc e Seculin. Escluso per infortunio Frey e per difficoltà tecniche e ora psicologiche Avramov, il peso della porta viola adesso finirà tutto sulle mani del numero uno polacco e del giovane portiere della Primavera (e dell’Under 21 azzurra) Seculin. Partiamo dal secondo, grandi portieri del passato come Giovanni Galli scommettono decisi sul ragazzo viola, ma una cosa è giocare in Coppa Italia e talvolta in campionato, diverso il discorso quando c’è da difendere la porta di una squadra che deve lottare per tenere lontana la zona nera della classifica e magari sperare di avere ancora una chances europea. I Della Valle, Corvino, Mihajlovic sono convinti che con il recupero dei tanti viola fermi ( Gilardino, Montolivo) e di quelli che hanno reso fin qui troppo poco ( Vargas, Marchionni, eccetera) sia possibile un sostanziale miglioramento della classifica, ma senza avere garanzie fra i pali tutto potrebbe complicarsi in modo devastante. Proprio le due gare di campionato con Udinese e Parma in Copppa hanno fatto riflettere. Forse Seculin potrebbe dare grandi soddisfazioni ma sarebbe ingiusto caricarlo di tutto questo peso. Dunque passiamo a Boruc. Il polacco nelle sue gare in viola è piaciuto (al di là dell’erroraccio all’Olimpico contro i giallorossi), prese d’acciaio e buone uscite (peggio qualche rinvio) ma dopo l’infortunio alla spalla è a rischio. Difficile quantizzare ma chi conosce questo tipo di infortunio, la sub-lussazione, sostiene che sono almeno il cinquanta per cento i rischi che Boruc possa infortunarsi di nuovo e a questo punto sarebbe indispensabile l’intervento chirurgico, con la possibilità di uno stop fra i tre e i quattro mesi. Nelle prossime gare, iniziando da Bologna, Boruc tornerà fra i pali ma anche se tutto andrà bene chi se la sentirà di rinunciare a uno come Marchetti (il primo della lista) per poi trovarsi, magari a mercato scaduto, con Boruc bloccato? Nessuno.
MONTOLIVO Probabile l'addio alla scadenza, anticipare tutto ora sarebbe grave Che per Pantaleo Corvino si prospettasse un periodo difficile nel quale ferie e tranquillità fossero bandite si era capito già da questa estate quando il rinnovo di contratto di Riccardo Montolivo di colpo si è inibissato. Cinque anni con un progressivo aumento che sembrava in retta d’arrivo invece quasi sul traguardo bruscamente si è fermato. «E’ un impegno importante, cinque anni sono la vita ed è giusto rifletterci... ». Così Riccardo, il capitano tornato dal Mondiale, una mannaia che ha fatto capire che il centrocampista ( contratto in scadenza nel 2011) poteva anche immaginarsi un futuro diverso da quello viola. Non solo, fra Corvino e la Branchini associati si aprivano più fronti di polemica (oltre a Montolivo anche Frey e Zanetti). Da allora è iniziato una sorta di derby fra Inter e Milan, in ordine di interesse. Lui, Riccardo, è stato bravissimo a non tirarsi mai indietro nonostante i problemi alla caviglia che lo hanno prima costretto agli antidolorifici e poi ai bisturi. Il presidente Andrea Della Valle ha assicurato che in primavera ci proverò ancora a strappargli una firma sul nuovo contratto e il capitano ha assicurato di non avere delle preclusioni. Bisogna però dire che da Milano si giura e spergiura che il prossimo anno Montolivo giocherà a San Siro. Ci sarebbe anche il nome del suo successore in viola: Lazzeri che andrebbe a fare coppia con D’Agostino. Non solo, sul mercato si sottolinea come alla Fiorentina in fondo converrebbe pure anticipare la cesione del centrocampista proprio per non infilare nel pericoloso tunnel della fine del suo contratto. Ma ora la Fiorentina ha assoluto bisogno del suo capitano che per altro rientrerà proprio a inizio del nuovo anno e se dovesse finire nel tritacarne del mercato anche su questo la società viola rischierebbe davvero di non uscirne in piedi. Il caso Montolivo e, forse, pure il caso Gilardino avrebbero più logica se dovessero diventare, eventualmente, l’architrave del mercato di giugno, quello della rifondazione. Oggi sicuramente darebbe ai tifosi l’impressione di uno sgretolamento generale. A giugno sicuramente sarebbe diverso, sempre a condizione che alle spalle ci sia un autentico progetto di rinascita.
Alessandro Rialti - Corriere dello Sport Stadio
davvero otima analisi quella di Rialti
PREMESSA La premessa è di quelle che frenano un toro: forse davvero la Fiorentina è arrivata alla conclusione del suo bellissimo ciclo. E quando un ciclo è finito bisogna azzerare tutto e ricostruire. Però una cosa è certa: non si può fare a gennaio. Ma non si può nemmeno restare immobili perchè la classifica ti richiama all’ordine: sei al limite della paura, sei fuori dalla Coppa Italia, il Franchi pare in fase di desertificazione. Dunque non puoi stare fermo, devi rispondere ai punti interrogativi ai quali sei appeso. Primo: Gilardino è cedibile? E Montolivo? Per tutti vale la parola d’ordine che i Della Valle e i loro uomini hanno sempre confermato: «Nessuno è incedibile a condizione che sia il diretto interessato a chiederlo ufficialmente e ci sia per la società viola un corrispettivo giudicato equo».
Per ora non ci sarebbero richieste di via libera e, di conseguenza, ipotesi di trattative economiche. Insomma tutto è ancora possibile ma niente sarebbe stato fin qui messo in moto. Però vanno letti anche i segnali, i sottili movimenti tellurici che annunciano o seppelliscono una trattativa. Altro punto interrogativo: Mutu se ne va, ma qualcuno l’ha richiesto? Pure qui solo voci che si inseguono senza mai acchiapparsi. Con una considerazione: se Gilardino e Mutu dovessero restare e con Babacar che pare davvero avere importanti margini di crescita è credibile che Corvino vada a prendere un attaccante? Quarta domanda: ma la coppia Boruc-Seculin può bastare ora che Frey è fuorigioco e Avramov ha fallito nelle due prestazioni di campionato e Coppa? Sapendo che Boruc ha una spalla a rischio? Il mercato di gennaio per la Fiorentina sarà pieno di trappole pericolose e Corvino lo sa. Per questo si muove con grande lentenza, praticamente da apparire fermo.
GILARDINO Il cambio di procuratore è un segnale Chi lo vuole deve spendere 25 milioni Della probabile partenza di Gilardino si parla oramai almeno da un anno. Questa estate il suo addio era stato dato praticamente per certo fino a quando lui, tornato dal Sudafrica, non smentì decisamente, ricollocandosi dentro la Fiorentina. Allora come adesso le squadre che sembrano in procinto di assicurarsi le prestazioni del bomber viola sono sempre le stesse: Juve e Napoli, esattamente nell’ordine. Allora come adesso la Fiorentina ha smentito di aver ricevuto la più piccola proposta. Nessuno da Torino, nessuno da Napoli. Nel mezzo una sola novità, il cambio di procuratore. Segnale, si dice nel calcio, che indicherebbe una volontà di cambiare aria. E a livello sotterraneo qualcosa da tempo si sta avvertendo. Però nessuno si assume la responsabilità della prima mossa, sicuramente non lo farà la Fiorentina che di Gilardino ha bisogno. Fermo restando che la politica della società è quella di non reputare nessuno incedibile. Dunque chi vuole Gilardino faccia il primo movimento. Se succederà la società viola valuterà. Certo chi vuole l’attaccante della Fiorentina deve avere un bel po’ di soldi perchè per averlo occorreranno almeno 20- 25 milioni di euro, oltre a un contratto triennale per il giocatore per circa 3 milioni netti a stagione. Insomma un’operazione complessiva da circa 40 milioni di euro. Viene di conseguenza che se Gilardino chiederà ufficialmente di andarsene, se ci sarà un club che per averlo sarà pronto a investire più o meno quella cifra, se la Fiorentina valuterà equa l’operazione (quanti se), la stessa società viola non potrebbe, davanti ai propri tifosi, che investire imediatamente il denaro avuto nello scambio. Insomma nell’insegna del il ciclo è finito inauguriamo un altro ciclo Corvino dovrebbe portare in viola un attaccante importante e capace di garantire gol veri, pesanti. Uno come Matri, per fare un esempio. Per caratteristiche tecniche un passo dietro Max Lopez, idem Giuseppe Rossi da sempre un pallino di Corvino. Oppure un giovane come Funes Mori sapendo però che ci sarebbe da rischiare l’osso del collo su un ragazzo giovane e che non conosce il nostro campionato. Ma per adesso ufficialmente tutto tace.
MUTU La distanza col club è abissale, ma ecco cosa spera davvero Adrian Non ci sono parole ufficiali, tutto quello è stato scritto su Mutu e il suo imminente addio da Firenze è frutto di intercettazioni delle quali nessuno si prenderà la responsabilità diretta. Eppure la distanza fra Adrian detto il Fenomeno e la società viola adesso è abissale. Cosa è successo? Allenamenti e appuntamenti mancati? Non solo, più generalmente diciamo una rottura che parte da lontano e non è più suturabile. Un tempo il divorzio sarebbe stato consensuale e immediato ma adesso tutto si è fatto complicato. Mutu non è Cassano, il rumeno si porta dietro problemi fisici risolti ma che confermano di appartenere a un vecchio combattente che mica si è risparmiato, qualche anno e qualche ferita in più rispetto al barese e non solo quello. Cassano ha meno problemi da risolvere come la super multa che Adrian deve ancora al Chelsea. E’ anche per questo che se per l’ex giocatore della Samp il Milan c’ha messo pochissimo a mettere mano al portafoglio, per il rumeno per adesso di offerte non ne sono arrivate alcuna. Il Napoli ieri si mormora pure quella del Malaga con una proposta di 2,5 milioni di euro, anche il Galatasaray, forse la Dianamo di Kiev e qualche club dell’est sarebbero interessati ma se ne stanno tutti lì in capanno aspettando che la Fiorentina azzeri qualsiasi richiesta economica e lo stesso giocatore abbassi le proprie pretese. Non è un caso facile. Mutu può davvero fare la differenze in un’enormità di club, anche grandi, ma adesso si porta dietro un contratto da cinque milioni di euro lordi a stagione (scadenza 2012) e un’immagine di pianta grane universale. Per Corvino che deve cederlo assolutamente il lavoro è davvero duro. Dopo che per giorni sono arrivati messaggi del tipo: « Adrian vuol restare a Firenze...» ieri da parte del suo procuratore Giovanni Becali intervenuto a GSP TV si è aperto uno spiraglio: « Non mi è stato comunicato nulla sulla volontà di cedere Adrian ma se arrivasse un’offerta allettante dal punto di vista economico non diremmo di no. Il problema di Adrian è il comportamento, se diventasse responsabile potrebbe dare la pelle per il calcio». Ma se nessuno si muoverà? La conclusione è nota: Mutu resterà in viola a...dispetto dei santi.
BORUC A Mihajlovic posso togliere tutto, ma non lasciarlo senza portiere Forse la Fiorentina potrà fare a meno di un altro attaccante, probabilmente anche di un altro difensore di fascia, addirittura a meno di un centrocampista anche se dovessero andar via Bolatti (in Argentina) Zanetti ( al Torino) e Papa Waigo ( al Grosseto) ma siamo convinti che non farà a meno di prendere un altro portiere. Troppo rischi davanti all’eventualità di restare con i soli Boruc e Seculin. Escluso per infortunio Frey e per difficoltà tecniche e ora psicologiche Avramov, il peso della porta viola adesso finirà tutto sulle mani del numero uno polacco e del giovane portiere della Primavera (e dell’Under 21 azzurra) Seculin. Partiamo dal secondo, grandi portieri del passato come Giovanni Galli scommettono decisi sul ragazzo viola, ma una cosa è giocare in Coppa Italia e talvolta in campionato, diverso il discorso quando c’è da difendere la porta di una squadra che deve lottare per tenere lontana la zona nera della classifica e magari sperare di avere ancora una chances europea. I Della Valle, Corvino, Mihajlovic sono convinti che con il recupero dei tanti viola fermi ( Gilardino, Montolivo) e di quelli che hanno reso fin qui troppo poco ( Vargas, Marchionni, eccetera) sia possibile un sostanziale miglioramento della classifica, ma senza avere garanzie fra i pali tutto potrebbe complicarsi in modo devastante. Proprio le due gare di campionato con Udinese e Parma in Copppa hanno fatto riflettere. Forse Seculin potrebbe dare grandi soddisfazioni ma sarebbe ingiusto caricarlo di tutto questo peso. Dunque passiamo a Boruc. Il polacco nelle sue gare in viola è piaciuto (al di là dell’erroraccio all’Olimpico contro i giallorossi), prese d’acciaio e buone uscite (peggio qualche rinvio) ma dopo l’infortunio alla spalla è a rischio. Difficile quantizzare ma chi conosce questo tipo di infortunio, la sub-lussazione, sostiene che sono almeno il cinquanta per cento i rischi che Boruc possa infortunarsi di nuovo e a questo punto sarebbe indispensabile l’intervento chirurgico, con la possibilità di uno stop fra i tre e i quattro mesi. Nelle prossime gare, iniziando da Bologna, Boruc tornerà fra i pali ma anche se tutto andrà bene chi se la sentirà di rinunciare a uno come Marchetti (il primo della lista) per poi trovarsi, magari a mercato scaduto, con Boruc bloccato? Nessuno.
MONTOLIVO Probabile l'addio alla scadenza, anticipare tutto ora sarebbe grave Che per Pantaleo Corvino si prospettasse un periodo difficile nel quale ferie e tranquillità fossero bandite si era capito già da questa estate quando il rinnovo di contratto di Riccardo Montolivo di colpo si è inibissato. Cinque anni con un progressivo aumento che sembrava in retta d’arrivo invece quasi sul traguardo bruscamente si è fermato. «E’ un impegno importante, cinque anni sono la vita ed è giusto rifletterci... ». Così Riccardo, il capitano tornato dal Mondiale, una mannaia che ha fatto capire che il centrocampista ( contratto in scadenza nel 2011) poteva anche immaginarsi un futuro diverso da quello viola. Non solo, fra Corvino e la Branchini associati si aprivano più fronti di polemica (oltre a Montolivo anche Frey e Zanetti). Da allora è iniziato una sorta di derby fra Inter e Milan, in ordine di interesse. Lui, Riccardo, è stato bravissimo a non tirarsi mai indietro nonostante i problemi alla caviglia che lo hanno prima costretto agli antidolorifici e poi ai bisturi. Il presidente Andrea Della Valle ha assicurato che in primavera ci proverò ancora a strappargli una firma sul nuovo contratto e il capitano ha assicurato di non avere delle preclusioni. Bisogna però dire che da Milano si giura e spergiura che il prossimo anno Montolivo giocherà a San Siro. Ci sarebbe anche il nome del suo successore in viola: Lazzeri che andrebbe a fare coppia con D’Agostino. Non solo, sul mercato si sottolinea come alla Fiorentina in fondo converrebbe pure anticipare la cesione del centrocampista proprio per non infilare nel pericoloso tunnel della fine del suo contratto. Ma ora la Fiorentina ha assoluto bisogno del suo capitano che per altro rientrerà proprio a inizio del nuovo anno e se dovesse finire nel tritacarne del mercato anche su questo la società viola rischierebbe davvero di non uscirne in piedi. Il caso Montolivo e, forse, pure il caso Gilardino avrebbero più logica se dovessero diventare, eventualmente, l’architrave del mercato di giugno, quello della rifondazione. Oggi sicuramente darebbe ai tifosi l’impressione di uno sgretolamento generale. A giugno sicuramente sarebbe diverso, sempre a condizione che alle spalle ci sia un autentico progetto di rinascita.
Alessandro Rialti - Corriere dello Sport Stadio
davvero otima analisi quella di Rialti