Greg Valentine ha scritto:
non sono neanche lontamente paragonabili.
Perché non sarebbero nemmeno lontanamente paragonabili? Cioè, mi spiego, uno è abbastanza meglio dell'altro, ma se consideri la proporzione che ho adottato forse risulta più chiaro.
Hogan/ Rock è un match discreto sul ring, con un'atmosfera incredibile (infatti, ciò che lo elevò a pietra miliare fu l'elettricità nell'aria).
Hogan/ Michaels viveva più di build-up e sul ring sfiora la sufficienza grazie a Michaels, ma sono entrambi due match pienamente riusciti, inseriti nel rispettivo contesto storico.
Inoltre, come già detto, ora lo si sta in parte minimizzando, ma l'hype per Hogan/ Michaels c'era ed era tantissimo (da Backlash 2005 praticamente), fuori e dentro internet, tanto pure su questo stesso foro, per dirne una.
Quindi ribadisco, se Hogan/ Michaels nel 2005 diventa un match - nel complesso - da "godibile" a "orribile", Hogan/ Rocky nel 2002 da "capolavoro" - proporzionalmente - diventa "discreto" o poc'altro, dato che di base ha in più:
* Un pubblico d'eccezione, migliore comunque di quello molto partecipativo di Washington
* Workrate superiore (ma fossero stati Test e Val Venis si parla di un match da 6/7)
E di contro ha una costruzione inferiore. Dopotutto, fu raffazzonato in fretta e furia perché i piani di Hogan/ Austin saltarono e il feud che li aveva traghettati era una cosa estremamente corale con Rock e Austin contro l'nWo, sfociata in un Hogan/ Rock come conseguenza ultima di reciproche provocazioni; a questo si aggiunge la constatazione che il mini-feud Michaels/ Hogan è comunque uno dei più riusciti nelle storie di entrambi (anche qui, gran parte per merito di un Michaels Gesù Cristo, che sfornò nell'arco di settimane un paio di promo e siparietti da antologia: turn heel, il celeberrimo "Who's your daddy, Montreal" al siparietto dell'Hogan ottuagenario).
Oltre ciò, se a uno fa completamente schifo Hogan/ Michaels, mi aspetto semplicemente una "tiepida" soddisfazione a Rock/ Hogan. Ma non per provocazione, eh, chiaramente trattasi di metri di giudizio. Un Meltzer, per esempio, non ne ha mai parlato come capolavoro, per dirne una.