Two-headed Boy ha scritto:
Touchè, ma solo in parte.
Feticismo o romanticismo che sia, credo sia comunque bene continuare a preservare e a non far morire un certo tipo di supporto. Il vinile o CD è un prodotto per contenuto uguale identico al corrispettivo digitale, ma allo stesso tempo è un prodotto ben diverso se si pensa alla qualità audio o anche solo alla possibilità di avere un booklet tra le mani piuttosto che no, con artwork e quant'altro frutto comunque dell'estro di uno o più artisti che, col digitale, si perde nel 99,9% dei casi. Sarebbe come non andare in un museo ad osservare una scultura solo per il fatto che posso vederne dei .jpg sul Web tanto da farmene un'idea.
Quindi credo che anche il libro, o il fumetto, o qualsiasi cosa preveda pagine e rilegatura vada comunque difeso, nonostante il progresso tecnologico (e ci mancherebbe che non sia un bene). E' il darlo per morto che dispiace. D'altronde il mercato del vinile resiste ancora, sono solo cambiati i numeri. Se l'altro ieri era il formato principe e ieri è stato insidiato dal "disco compatto", oggi se ne stampano 2000 di cui in pratica si conosce già nome e cognome dell'acquirente, ma va bene così. Per ogni etichetta che punta innanzitutto al mercato digitale, ce ne saranno venti che ancora producono vinili solo per gli appassionati.
E, checchè se ne dica, la fruizione del prodotto cambia. Eccome. Magari inconsciamente, ma cambia.
Contro-Touché ma solo in parte, per la cosa delle statue.
Ciò non toglie che se voglio vedere un sacco di statue, e non posso andare in tutti i musei del mondo, posso guardarmi i jpeg su internet. Non è la stessa cosa, ovviamente, ma non deve esserlo; esattamente come il vinile non deve essere la stessa cosa del cd, e il libro cartaceo non deve essere la stessa cosa dell'E-book.
Io non vedo svantaggi significativi nella transizione verso il digitale. Se domani scomparissero tutti i libri del mondo sostituiti solo dalla loro copia digitale, piangerei lacrime amare; ma non si parla di una cosa del genere.
Si parla di far diventare il libro cartaceo una cosa come il vinile, mentre la parola scritta si decuplica (ben più che con la musica) la libertà editoriale di autori e scrittori, si resuscitano forme di scrittura morta (con gli Ebook è tornato il romanzo seriale! Come ai tempi di Dickens!) si riducono i costi e si amplia la distribuzione.
Alla fine non siamo così distanti, penso, si tratta per lo più di vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.