Roy Johnson vs Chuck Mambo vs Chris Brookes vs Jordan Devlin vs Angelico vs David Starr vs Kassius Ohno –
7/8
Mark Haskins & Flash Morgan Webster vs Connor Mills & Maverick Mayhew –
6
Keith Lee vs Zack Sabre Jr. –
8+
Zack Gibson vs Kassius Ohno –
7,5
Death Match – Jimmy Havoc vs Joey Janela –
8,5 (
post match da 10)
Toni Storm vs Charlie Morgan –
7+
WALTER vs TK Cooper –
s.v. (angle interessante)
Kassius Ohno vs Zack Sabre Jr. –
8/9
Day Three denso di avvenimenti e di alta qualità (è un testa a testa col Day Two per sancire quale sia stata la giornata migliore. Se vince il Day Three è soprattutto grazie alle emozioni, perché con la qualità dei match siamo su un pareggio, anche se il Day Two ha il match del week end, ossia Sabre vs Starr).
Come nella seconda edizione del torneo, devono fare i conti con un forfait forzato e allora sfruttano l'open challenge di Johnson per trasformarlo in un match di qualificazione per sostituire Tyler Bate: pensavo che la scelta ricadesse o su Ohno o su Starr. Comunque spotfest molto divertente per iniziare la serata.
Il secondo match è soprattutto un angle per dare spazio ad Haskins e Webster nella serata finale e portare avanti la storyline con Webster sempre meno convinto degli atteggiamenti di Mark e Vicky (e anche Havoc, ma lui era coinvolto nel death match): peccato perché, secondo me, sarebbe uscito uno spotfest molto interessante con un ritmo indiavolato. Mills & Mayhew sono ottimi prospetti per il futuro.
Lee vs Sabre l'ho semplicemente adorato: psicologia perfetta con Sabre che mette in crisi il gigante, che è quasi spiazzato dal modo in cui Zack gli stia tenendo testa senza alcuna paura e con delle proiezioni di sottomissioni a dir poco spettacolari.
Gibson vs Ohno interessante: giustamente hanno dovuto contenere il tempo perché Kassius avrebbe dovuto combattere un terzo match di lì a poco e per giunta sarebbe stata la finale. Ma hanno giocato bene la carta del booking con Drake disturbatore che, alla fine, è la causa principale della sconfitta di Gibson.
Nel death match mi ha sorpreso un po' il pubblico spento: è vero che alcuni spot hanno richiesto più tempo di costruzione e la reazione non è mancata al momento dei bump, però Janela ha dovuto più volte incitare il calore del pubblico. Comunque questi due assieme sono sinonimo di follia: lo spot di Havoc che piomba a piedi nudi sulle puntine è da brividi, ancor più di Janela lanciato sul tavolo del filo spinato.
Post match...CAPOLAVORO. Capolavoro perché nasce da una logica perfetta che solo chi ha seguito la Progress sin dai primi passi può capire. Le parole di Havoc a Smallman sono pura realtà e il feud Havoc vs Ospreay ha messo la Progress sulla mappa, facendola crescere in maniera vertiginosa (al punto che, una volta finito il loro feud, ci fu un momento di temporanea stasi per effettuare il ricambio prima di lanciarsi definitivamente nella posizione in cui è adesso la Progress). E il faccia a faccia tra Ospreay e Havoc è genuino, non ha nulla di artificiale. Quando lo ha chiamato James...
L'annuncio della sfida di Dragunov a Pete Dunne
Match femminile gradevole: il giusto modo per permettere al pubblico di respirare e di prepararsi al gran finale.
L'angle di WALTER è interessante: erano arrivati ad un punto dove nessuno (forse soltanto Riddle per i loro trascorsi, ma un altro WALTER vs Riddle da un punto di vista di storia, non avrebbe portato a molto) potesse avere la credibilità per battere WALTER e prendere la cintura dopo il suo regno. E da lì si crea la provocazione di Banks per avere un'ultima chance per ottenere quella cintura a patto che l'austriaco renda vacante l'Atlas Championship. A questo punto credo che si opti per un nuovo minitorneo con conseguente finale a Wembley.
Finale davvero splendida: i due si conoscono a memoria, si sono già affrontati diverse volte e ogni volta sono fuochi d'artificio. Quanto mi è piaciuto Hero palesemente emozionato al momento degli ingressi. L'incontro è intenso, con un bel mix tra hard hitting e le proiezioni fantasiose di Sabre alla ricerca della sottomissione vincente. Il finale arriva forse in un momento imprevedibile, ma è proprio questa la chiave di lettura per capirlo: Sabre che, in netto svantaggio, tira fuori la magia che sorprende anche un wrestler del calibro di Ohno e porta a casa la vittoria. E poi: "Wembley" e riconsegna il microfono a Smallman.
Si chiude così un'edizione del torneo ricca di sorprese: l'esito era incerto sin dall'inizio e si è mantenuto tale fino alla fine, complice l'infortunio di Bate che ha rimescolato le carte, per quanto, dopo l'eliminazione in blocco dei tre interni favoriti, il nome di Sabre fosse uno dei principali favoriti assieme a quello di Pete Dunne. Mi è piaciuta molto la gestione degli incroci perché ogni incontro ha avuto modo di raccontare una sua storia.
Livello di lottato molto alto con un paio di match che spiccano per intensità, bellezza e psicologia, oltre ad una bella capacità di gestire il booking per aprire la strada verso Wembley.
Forse, assieme alla prima, la mia edizione preferita del SSS16, anche se è davvero difficile scegliere perché quest'appuntamento è ormai garanzia di qualità per la Progress.