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cloudropis ha scritto: Ma quando/come è nata l'idea che tutto è sempre e solo un inside job degli ammerigani? 9/11 o anche prima?

Se ti va, su Wikipedia trovi un intero paragrafo. In pratica alcuni dicevano che nei documenti raccolti da Snowden si parlasse del fatto che il leader di Daesh fosse un attore o cose del genere; l'avvocato di Snowden ha peró negato la cosa. Cose di questo tipo insomma, nulla di nuovo nè di particolarmente creativo.

Il punto è che devi andare lì e instaurare un regime sciita e appoggiarlo

Questo è il punto: dietro IS c'è un mondo, c'è una situazione estremamente complessa, instabile etc., l'azione militare e lo smantellamento di questa organizzazione non sono di per sé particolarmente difficili (anche se stiamo parlando pur sempre di una guerra a tutti gli effetti, che però non ha NULLA a che fare con una visione che in molti continuano ad avere), la Sfida è il dopo e prima di intervenire occorre avere bene in mente un OBBIETTIVO è un PIANO comune. Questa è l'impresa, come detto giustamente prima, non si può arrivare lí, distruggere e tornare a casa, non si può.

Insomma, la tattica del Veni, vidi, vici, ora più che mai, è fallimentare in partenza, non è sufficiente.
L'immobilismo, però, è altrettanto sbagliato.

credo che il problema sia anche che usa e russia, per quanto stiano combattendo il nemico comune, lo facciano con prospettive diverse, con la russia che mira a potenziare assad per mantenere i propri privilegi sulle ricchezze del territorio. questo impedisce attacchi frontali uniti o meno.

credo che il problema sia anche che usa e russia, per quanto stiano combattendo il nemico comune, lo facciano con prospettive diverse, con la russia che mira a potenziare assad per mantenere i propri privilegi sulle ricchezze del territorio. questo impedisce attacchi frontali uniti o meno.

Esattamente. Avere un obbiettivo e un piano comuni è la base necessaria, qualsiasi cosa si voglia fare. Altrimenti tutto rimane com'è o peggio.

Sonoio ha scritto:credo che il problema sia anche che usa e russia, per quanto stiano combattendo il nemico comune, lo facciano con prospettive diverse, con la russia che mira a potenziare assad per mantenere i propri privilegi sulle ricchezze del territorio. questo impedisce attacchi frontali uniti o meno.

E gli americani dal canto loro non sanno chi appoggiare. Assad no perché è l'uomo di Putin e il protettore (anche se ormai più protetto) di Hezbollah, i curdi no perché sono invisi alla Turchia, a ciò che resta dell'Iraq e all'Iran con cui è appena cominciata la distensione, l'Esercito Siriano Libero è un calderone che raggruppa tantissimi gruppuscoli la maggior parte dei quali sono jihadisti che con l'ISIS vorrebbero pure conviverci, quindi non è precisamente il più affidabile degli alleati.

No non ci siamo... Ancora gli stessi discorsi di 3 anni fa.
L'isis ha tecnologie military relativamente scarse e obsolete, va bene.
Ma se i francesi dovessero andare a combatterli via terra, tornerebbero in Europa un sacco di cadaveri.
Gli unici che possono batterli sono gli americani, ma nel lungo periodo potrebbero tornare.
Nessuna potenza occidentale può permettersi di rimanere in Siria e in Iraq per 15 anni, bisogna mettere un assad o un saddam o un Gheddafi che garantiscano la transizione con bagni di sangue.
Siamo arrivati ad un punto di non ritorno, forse con la nostra mentalità occidentale non riusciamo a capirlo.

Inoltre le tattiche militari dell'isis sono ottime, frutto di anni di esperienza anche contro il migliore esercito del mondo (gli USA), quindi se dovessimo andare là come ha detto toti, ne prenderemmo tante. Quelli fanno guerriglie e si infiltrano nella popolazione locale, non possiamo pretendere di battere in modo pulito chi gioca sporco.

https://en.m.wikipedia.org/wiki/2014_Ea ... _offensive" onclick="window.open(this.href);return false;

Per dare un idea di cosa possono fare.

anche perché molti fondatori dell'isis sono ex militari iracheni

Perché gli americani dovrebbero riuscirci e i francesi no?
Francesi che hanno secoli di storia militare, in nord Africa e/o medioriente. Parecchia più degli americani.

Fermo restando che se si opta per l'operazione di terra, nessuno lo farà da solo.

No, ci vuole una coalizione internazionale che abbia un obbiettivo è un piano in comune. Francesi o Americani da soli cosa otterrebbe?

O si fa l'operazione via terra o meglio non fare nulla, i raid hanno fatto sufficienti vittime innocenti.

12lefthook ha scritto:No non ci siamo... Ancora gli stessi discorsi di 3 anni fa.
L'isis ha tecnologie military relativamente scarse e obsolete, va bene.
Ma se i francesi dovessero andare a combatterli via terra, tornerebbero in Europa un sacco di cadaveri.
Gli unici che possono batterli sono gli americani, ma nel lungo periodo potrebbero tornare.
Nessuna potenza occidentale può permettersi di rimanere in Siria e in Iraq per 15 anni, bisogna mettere un assad o un saddam o un Gheddafi che garantiscano la transizione con bagni di sangue.
Siamo arrivati ad un punto di non ritorno, forse con la nostra mentalità occidentale non riusciamo a capirlo.

Inoltre le tattiche militari dell'isis sono ottime, frutto di anni di esperienza anche contro il migliore esercito del mondo (gli USA), quindi se dovessimo andare là come ha detto toti, ne prenderemmo tante. Quelli fanno guerriglie e si infiltrano nella popolazione locale, non possiamo pretendere di battere in modo pulito chi gioca sporco.

Mandiamo DiBattista a dialogare con l'ISIS

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