YesIAm ha scritto:
ma, a seconda del contesto generale tracciato, non è assolutamente detto che le informazioni mancanti vengano tutte riempite con un semplice "sarà uguale alla terra!".
Vero, ma questo perché la letteratura, i film etc. hanno anche un terzo tipo di consistenza, ovvero la consistenza di genere, che il wrestling giocoforza non ha. ( Anche se in ogni caso le convenzioni di genere non esistono da sempre: adesso, che so, gli elfi con le orecchie a punta e i nani barbuti sono elementi stock di ogni mondo fantasy, ma prima che Tolkien costruisse la terra di mezzo non erano lontanamente così codificati. Quindi tu adesso quando ti si dice elfo dai per scontato che sia alto, bello e con le orecchie a punta, ma nel 1800 erano praticamente le versioni maschili delle fatine dei boschi. )
Esempio:
Se non specifico l'assetto politico della terra del 5015, cosa penserà il lettore? Che sia ancora divisa nel modo in cui lo è adesso?
Dipende dal resto del tuo worldbuilding. Se sei in un setting stile Star Trek, il lettore si aspetterà un qualcosa stile federazione galattica; se sei in un setting post-apocalittico, il lettore si aspetterà qualcosa di anarchico. Ma questo perché non viviamo in una bolla e siamo già carichi di nozioni e aspettative quando prendiamo in mano un pezzo. Ci sono un sacco di libri che giocano proprio sul fregare queste aspettative per effetto comico (prendi la guida galattica per autostoppisti piuttosto che qualsiasi libro di Pratchett.).
D'altro canto, con questo esempio:
Se non cito i viaggi nello spazio, ci vedremo ancora limitati alla spola Terra-Luna?
Io posso benissimo fare un worldbuilding in un romanzo di fantascienza futuristico e ignorare completamente il problema del viaggio spaziale, senza che al fruitore venga neppure in mente la possibilità che c'è dietro; Prendi, che ne so, Minority Report. Hai ragione nel dire che lo stato di default non torna alla terra reale, perché appunto ci sono le convenzioni di genere, ma la domanda sui viaggi spaziali non viene neppure posta, da cui lo stato di indeterminatezza in cui è. In quel momento i viaggi spaziali sono un Problema Altrui.
Sì può dire che ci siano anche convenzioni di genere nel wrestling, forse: qualsiasi federazione io stia guardando mi aspetto i conti di 3, piuttosto che l'heel bari e il face sia puro e cristallino; questo secondo me è dovuto agli elementi da commedia dell'arte che ha il wrestling. E forse è anche per colpa di queste pseudo convezioni di genere, per cui negli anni 80' tutti i main eventer erano 3 metri x 3 adesso un wrestler piccolino viene ritenuto non credibile, seppur siano 15 anni che quest'ultimo spacchi i culi.
In nessun caso il problema resta la verosimiglianza, ma la coerenza con un determinato set di aspettative.
YesIAm ha scritto:Ah, per tagliare la testa al toro: "credibile" e "verosimile" NON vogliono dire la stessa cosa.
L'Hulk Up non è per non nulla verosimile, ma è credibilissimo.
Vedi? Anche tu mi dai ragione quando non sei impegnato a darmi torto. Perché è credibile ? Perché Hulk l'ha fatto talmente tante volte in talmente tanti casi diversi che, per induzione, ti aspetti che lo faccia di nuovo; cioè è credibile in quanto coerente, cioè non stai dando in pasto allo spettatore niente di nuovo o di improbabile, per cui lui registra "tutto regolare", in perfetta conformità a quello che si aspetta. Ma nel momento in cui tu presenti qualcosa di nuovo, non hai un simile criterio di coerenza da applicare, e come decidi se è credibile o meno ?