Come si può competere con la WWE?

[RobLP]

Semplice: non competendo con la WWE.
Esattamente quello che ha fatto la TNA fino a un certo punto della sua storia. Cosa che ha pagato e ha provveduto a costruirle una sua fanbase.
Poi si è WWEizzata e ha iniziato a diventare una seconda scelta per tutti gli "scarti". E la cosa alla lunga l'ha distrutta e l'ha fatta diventare la federazione zombie che è oggi.

[Jolly]

Semplice: non competendo con la WWE.
Esattamente quello che ha fatto la TNA fino a un certo punto della sua storia. Cosa che ha pagato e ha provveduto a costruirle una sua fanbase.
Poi si è WWEizzata e ha iniziato a diventare una seconda scelta per tutti gli "scarti". E la cosa alla lunga l'ha distrutta e l'ha fatta diventare la federazione zombie che è oggi.

Ma è una questione di quote di mercato, non di prodotto.
La risposta probabilmente l'ha data horace hogan. Il fatto è che non so se le dimensioni del mercato come le intende lui siano abbastanza da poter creare un competitor a livello globale per la wwe.

[SPECIAL_ONE]

Semplice: non competendo con la WWE.
Esattamente quello che ha fatto la TNA fino a un certo punto della sua storia. Cosa che ha pagato e ha provveduto a costruirle una sua fanbase.
Poi si è WWEizzata e ha iniziato a diventare una seconda scelta per tutti gli "scarti". E la cosa alla lunga l'ha distrutta e l'ha fatta diventare la federazione zombie che è oggi.

Competere con la WWE non significa, necessariamente, WWEizzarsi. Anzi, sarebbe la prima cosa da non fare.

[The Rookie]

Competere però vuol dire aggredire lo stesso target, la stessa fetta di mercato imho.
Se la WWE si è focalizzata su un pubblico più giovane sarà perché è dove si possono fare più soldi. Quindi penso che per forza devi fare un prodotto simile, o comunque che soddisfi pressoché la totalità della domanda o la parte più remunerativa.

Cioè, meglio della WWE si può fare, ma non distanziandosi di molto.

[SPECIAL_ONE]

Ma è una questione di quote di mercato, non di prodotto.
La risposta probabilmente l'ha data horace hogan. Il fatto è che non so se le dimensioni del mercato come le intende lui siano abbastanza da poter creare un competitor a livello globale per la wwe.

Tu credi che se domani mister x comprasse una fed della quale fare "il suo giocattolo", modello Abramovich col Chelsea nel 2003, e con una campagna mediatica degna di tal nome, portasse con sè un Cm Punk a caso, non susciterebbe qualche interesse a livello globale? Poi ci sarebbe tutto un lavoro da fare in termini di immagine, show, contratti con emittenti, booking ecc. ok! Dovrebbero piantare le radici e consolidarsi..ok! Ma tu pensi che se la TNA, presa ad esempio, domattina avesse le basi economiche per mettere sotto contratto un John Cena e un Daniel Bryan e li facesse firmare, vagherebbe sempre nello 'sticazzi che la marchia in questo periodo? Ci si può arrivare a competere con la WWE. Ci vogliono i soldi e l'organizzazione che a Stamford non hanno. Ovvio, ad oggi, pura utopia.

[RobLP]

Ma è una questione di quote di mercato, non di prodotto.
La risposta probabilmente l'ha data horace hogan. Il fatto è che non so se le dimensioni del mercato come le intende lui siano abbastanza da poter creare un competitor a livello globale per la wwe.

Con la TNA ho fatto un esempio. Quel che intendevo dire è che la WWE copre talmente tante aree del settore dell'intrattenimento che VOLER competere con essa è automaticamente un suicidio, a meno di disporre di potentissimi mezzi economici. Se una compagnia di wrestling volesse competere con la WWE dovrebbe evitare proprio di mettersi sul piano della competizione e proporre qualcosa di completamente diverso. Che è quello che stava facendo la TNA a un certo punto, da lì l'esempio.

Competere con la WWE non significa, necessariamente, WWEizzarsi. Anzi, sarebbe la prima cosa da non fare.

Appunto, è esattamente quello che intendevo. Involontariamente ti ho risposto nella risposta a Jolly.

[Riccardo]

Al consumatore di oggi piace il prodotto già pronto! Mi spiego: un tifoso di calcio preferisce sicuramente uno scudetto subito anziché un progetto di 4-5 anni che però ti farà vincere molto in futuro...
Dunque, la compagnia che vuole competere con la WWE deve cicciare fuori quando ha già le le risorse per essere grande e avere performers di alto livello!
Quindi, fin qui do ragione a chi dice che c'è bisogno dell'emiro di turno!
Questo però non basta! Bisognerebbe offrire qualcosa che la WWE non ha e che vada bene per tutto il pubblico: il pubblico stesso, o meglio, trovare un modo per coinvolgerlo di più. Certo, il prodotto finale sarà un po' diverso da quello della compagnia di Stamford, ma immagino che il pubblico-target sarà lo stesso, e una buona parte gliela rubi, quindi ecco la concorrenza alla WWE...

[SPECIAL_ONE]

Al consumatore di oggi piace il prodotto già pronto! Mi spiego: un tifoso di calcio preferisce sicuramente uno scudetto subito anziché un progetto di 4-5 anni che però ti farà vincere molto in futuro...
Dunque, la compagnia che vuole competere con la WWE deve cicciare fuori quando ha già le le risorse per essere grande e avere performers di alto livello!
Quindi, fin qui do ragione a chi dice che c'è bisogno dell'emiro di turno!
Questo però non basta! Bisognerebbe offrire qualcosa che la WWE non ha e che vada bene per tutto il pubblico: il pubblico stesso, o meglio, trovare un modo per coinvolgerlo di più. Certo, il prodotto finale sarà un po' diverso da quello della compagnia di Stamford, ma immagino che il pubblico-target sarà lo stesso, e una buona parte gliela rubi, quindi ecco la concorrenza alla WWE...

Fa parte dell'usa e getta, del mondo e della società di oggi che vanno di corsa, troppo di corsa. Presto e bene non stanno insieme, recitava un vecchio adagio. Ecco perchè niente rimane, ma tutto passa, scorre e non lascia nulla ai posteri. Che me ne faccio di uno scudetto subito, se poi per vent'anni non vinco niente? Concordo col tuo discorso cmq.

[Emperador Horace]

Ma è una questione di quote di mercato, non di prodotto.
La risposta probabilmente l'ha data horace hogan. Il fatto è che non so se le dimensioni del mercato come le intende lui siano abbastanza da poter creare un competitor a livello globale per la wwe.

Diciamo che più che a un competitor della WWE vero e proprio avevo in mente un numero 2 "fisso", una promotion che possa definirsi la seconda del pianeta senza se e senza ma. Questo perché, per quanto possano americanizzarsi, la lucha libre e il puroresu rimangono dei prodotti troppo ancorati alle loro tradizioni e destinati al popolo di appartenenza, per poter veramente ambire a un consenso globale come quello della compagnia di McMahon.
Discorso diverso invece per la Cina, che non ha una tradizione in proposito (almeno non che io sappia) e partirebbe quindi da tabula rasa, e per l'India che invece una propria visione della disciplina l'ha pure avuta, ma è comunque uno dei mercati più fiorenti per la WWE e credo addirittura per la TNA.

Sinceramente io non vedo soluzioni alternative, anche se comunque spero di sbagliarmi.

Tu credi che se domani mister x comprasse una fed della quale fare "il suo giocattolo", modello Abramovich col Chelsea nel 2003, e con una campagna mediatica degna di tal nome, portasse con sè un Cm Punk a caso, non susciterebbe qualche interesse a livello globale?

Andrebbe comunque a puntare su un mercato già spremuto e che andrebbe affrontato col coltello fra i denti.

E comunque il confronto più che con le squadre di calcio, che si muovono all'interno di un prodotto già definito quali sono i campionati nazionali affiliati alla FIFA, secondo me andrebbe fatto proprio con gli stessi campionati.
Negli ultimi decenni la Major League Soccer, la J-League, la Chinese Super League o la Indian Super League (che vabbé, è un cimitero degli elefanti, ma anche la J-League iniziò così, con un Zico 40enne che giocava da solo e un 34enne Ramon Diaz come capocannoniere) hanno creato un mercato laddove non esisteva, o dove comunque non era rilevante, e sono diventate, chi più chi meno, una realtà capace di attirare l'attenzione anche da parte del Vecchio Continente.

A ripensarci è un discorso che è più attinente a quello che dicevo io, ma con la vostra prospettiva forse è più indicato il confronto con le squadre di calcio, che sono dei brand a se stanti al di là delle vittorie sportive che maturano all'interno dell'organizzazione FIFA (che nel caso del Chelsea non sono nemmeno enormi visto i costi sostenuti).

[SPECIAL_ONE]

Diciamo che più che a un competitor della WWE vero e proprio avevo in mente un numero 2 "fisso", una promotion che possa definirsi la seconda del pianeta senza se e senza ma. Questo perché, per quanto possano americanizzarsi, la lucha libre e il puroresu rimangono dei prodotti troppo ancorati alle loro tradizioni e destinati al popolo di appartenenza, per poter veramente ambire a un consenso globale come quello della compagnia di McMahon.
Discorso diverso invece per la Cina, che non ha una tradizione in proposito (almeno non che io sappia) e partirebbe quindi da tabula rasa, e per l'India che invece una propria visione della disciplina l'ha pure avuta, ma è comunque uno dei mercati più fiorenti per la WWE e credo addirittura per la TNA.

Sinceramente io non vedo soluzioni alternative, anche se comunque spero di sbagliarmi.




Andrebbe comunque a puntare su un mercato già spremuto e che andrebbe affrontato col coltello fra i denti.

Ma a fare da chioccia ci vorrebbero dei nomi che fanno sobbalzare i fans. Bisogna dargli un input.

[Emperador Horace]

Ma a fare da chioccia ci vorrebbero dei nomi che fanno sobbalzare i fans. Bisogna dargli un input.

Non ci siamo capiti Ovvio che se devi aprire una nuova promotion negli Stati Uniti con ambizioni da major vai a prenderti il freelancer più hot che c'è sul mercato. Quello che penso io è che a parte noi sempre più sparuti fans di wrestling, nessuno sente il bisogno di una nuova sigla nel panorama attuale.
E dovrebbe dimostrarlo pure lo scarsissimo appeal che sta generando la GFW. O anche il modo in cui Destination America ha trattato TNA e ROH.

Per me vi illudete e basta se pensate che per avere successo basterebbe portare in tv magari un po' di indy guys, qualche ex WWE, svolazzoni messicani mascherati e giapponesi coi capelli decolorati che pigliano a calci pure l'aria. Quell'epoca lì è finita, o è agli sgoccioli a voler esser ottimisti.

[Jeff Hardy 18]

Comunque è la UFC la principale concorrente della WWE. Entrambe sono pro-wrestling. In forma differente.

[Galois27]

Vince McMahon ha sempre detto che la compagnia si basa su due fattori fondamentali:

1) Roster
2) TV Time.

Una compagnia che volesse riuscire ad arrivare ai livelli di popolarità della WWE, dovrebbe puntare a quelle due cose. Per entrambe servono soldi. Per fare soldi, oltre ad un buon investimento iniziale, serve che il prodotto che si propone attiri fan, sia ai live event che in televisione. Come fare? Boh. Sicuramente attaccare la WWE non è una buona idea. Ogni volta che una federazione dice "qui si fa pro wrestling non sport entertaiment", la federazione si sta sparando nei piedi. Cosa manca, per dire, ad una ROH? Così, senza pensarci troppo, direi un contratto TV importante (che resta comunque condizione necessaria per fare il grande passo, ma assolutamente non sufficiente).

[Emperador Horace]

Cosa manca, per dire, ad una ROH? Così, senza pensarci troppo, direi un contratto TV importante.

La domanda vera è: perché non lo ottiene? Cos'è che oggi frena un network o uno con la grana a investire sul wrestling?

Non è una domanda specifica sulla ROH, la ROH in questo caso è l'esempio di "buon prodotto che in tv, a sentire i fans di wrestling, spaccherebbe".

[Riccardo]

Comunque è la UFC la principale concorrente della WWE. Entrambe sono pro-wrestling. In forma differente.

Fare concorrenza significa puntare allo stesso target: la UFC non mi pare che sia adatta ai bambini.

Cmq, quello che serve di più è la rinomanza mediatica, e per quello servono soldi e capacità di farsi notare nel modo giusto...
Ma in questo la WWE è troppo avanti, quindi anche con soldi e capacità il risultato sarebbe tutt'altro che garantito!