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Bleak ha scritto:McQueen ha fatto un gran debutto eh, assolutamente, però boh non mi prende mai del tutto, ma sarà perché lo sottovaluto io, limite mio. Poi, per carità, averne film come Shame.

Ah, ma Harmony Korine? Spring Breakers è un filmone

Jeff Hardy 18 ha scritto:pensavo di essere l'unico.

team bring it ha scritto:parlando di Asia:Takashi Miike

Jeff Hardy 18 ha scritto:
Oh bene un amante del cinema asiatico in 'sto forum, pensavo di essere l'unico.

Partiamo da Parky, in effetti il suo JSA lo ha gettato direttamente tra i migliori registi sud-coreani della sua generazione (la prima post-dittature), a cui la trilogia della vendetta dà una grande mano sicuramente, solo che i film dopo sono un po' decaduti, l'esperimento occidentale per ultimo, anche se Thirst visibilmente l'ho sempre trovato una gran opera.

Kim Ki-Duk nonostante già la sua opera prima Crocodile sia stata un'opera di un certo spessore è negli anni '00 che ha tirato fuori le vere perle da Primavera,... a Pieta passando per l'arco, Ferro 3, Soffio, Arirang,...

Menzione per Bong Joon-Ho che con Memories of Murder e The Host si è imposto ed è riuscito a fare un film occidentale molto buono, Snowpiecer (cosa per dire non riuscita a grandi quali Kitano, Kar-Wai, Woo,...) dei nuovi registi coreani lui è sicuramente quello da tenere d'occhio, come un Cianfrance in occidente.

Vorrei sottolineare la caduta del cinema di Hong Kong, ormai quasi del tutto venduto alla cina di cui si salvano pochi registi come Fruit Chan (volendo la sua trilogia sull'Handover lo farebbe rientrare in questo topic), poi in un periodo in cui si osanna un Dante Lam come nuovo genio dell'action hongkonghese viene quasi da piangere, così come registi storicamente venduti come Johnnie To (che oh, ogni tanto le perle te le tira fuori ancora chessò PTU, Election 1 e 2, Exiled ad esempio) oppure gente come Wong Kar-Wai (anche se i suoi capolavori primari sono degli anni '90 Honk Kong Express e Happy Togheter, ma in questi anni '00 ha tirato fuori In The Mood For Love e 2046) oppure la sempre verde Ann Hui (che vabbè ha iniziato negli anni '70, non conta).

Il cinema jappo si salva giusto con Sion Sono e un posticino lo lascherei anche a Satoshi Miki, nonostante nell'ultimo film si sia venduto all'idolatrazione degli Idol con (It's Me, It's Me).

Vorrei sottolineare la rinascita invece del cinema filippino, con registi affermati che mostrano di poter spaziare per più generi e tirare fuori perle non indifferenti tipo Chito Rono con il suo Dynamite Fishing o Brillante Mendoza, e una nuova generazione di registi indipendenti tipo Siege Ledesman (di cui ho visto a Udine l'opera prima stupenda Shift) o Marlon Rivera.

Yourself is Steam ha scritto: Ma a me manco piace Shame, gli preferisco pure 12YAS, ma infatti sti discorsi sui registi sono un po' anche a prescindere dalla qualità generale della proposta. Si dovrebbe piuttosto parlare di qualità delle poetiche. McQueen ha inciso già ben più di tanti altri e poi boh uno che ti fa parlare i corpi e le immagini in quel modo da quanto non si vedeva? (senza andare sui Seidl o queerism vari, parlo di UK e USA)

Il Cazzin che commenta ubriaco >>>>>>>>>>> Spring Breakers

Io lo speravo #bastapenipiccoli
Ex marito della Coppola >>>>>>>>>>> Sofia

ps. aggiungete la Chavoni-faccina

Bloody Sunday ha scritto: Sono secondo me è parecchio sottovalutato. Fra Suicide Club, Noriko's e soprattutto Love Exposure sta diventando uno dei registi orientali contemporanei più influenti e imprescindibili. Anche BJH, il paragone con Cianfrance è molto riduttivo, stiamo parlando di uno che non ha ancora sbagliato un colpo (Snowpiercer è un progetto a parte, fatto forse troppo presto) sbancando sia botteghini che critica con film non certo facili.

Per il resto concordo su PCW o Ki-Duk, da primo mi aspetto che torni presto sui suoi livelli mentre il secondo ho paura che ormai ce lo siamo giocato anche se quello che ha fatto da L'Isola a Pieta è mediamente di livello molto alto.
Concordo anche sul declino del cinema di HK. Lau e Mak si sono persi dopo il loro capolavoro, WKW è in calo e alla fine To è l'unico che continua a produrre roba interessante nonostante i tanti alti e bassi (comunque se si parla di nuovo millennio il suo stile e la sua influenza gli valgono sicuramente una menzione nel topic).

Jeff Hardy 18 ha scritto:
Ma proprio no.
Il Miike figo è quello anni '90.
Ovvio che se fai 15 film all'anno uno lo azzecchi anche, ma il modo di fare cinema totalmente folle e fuori dagli schemi che lo rendeva unico è scomparso a metà anni '00.

team bring it ha scritto: si ti do ragione,anche se film come Sukiyaki Western Django,13 assassini,Ichimei e Il canone del male(per fare alcuni esempi)non sono certo da buttare
Ryoo Seung-wan lo conosci?

Yourself is Steam ha scritto:

SaintJust ha scritto:Xavier Dolan? :queerism: