A voi che siete un branco di idioti...

[pingumen96]

Succedeva anche ad un mio amico una cosa simile: non beveva, socializzava poco, non rimorchiava ed era anche un pò sovrappeso, che come dici tu è una cosa che lo fa ancora di più stare sulla difensiva. Allora dopo che abbiamo provato a riabilitarlo alla vita vera, per un pò lo abbiamo lasciato sulle sue, non per cattiveria o altro, ma per una serie di fattori (estate, viaggi etc..). Ritornati a scuola, finalmente all'ultimo anno di liceo è stato lui ad uscire dal guscio e cominciare a divertirsi con noi ed essere uno del gruppo, addirittura certe volte si atteggiava da "capo", diciamo. Ora lui non è più qui con noi, purtroppo uno sciagurato pirata della strada se l'è portato via. Ma mi piace pensare che nell'ultimo anno abbia vissuto la sua vita meglio degli altri 18. Tralasciando questo finale, spero che il resto possa aiutarti a risolvere il problema del tuo amico. Io credo comunque che se alla base c'è una forte amicizia, come si evince dal tuo post iniziale, questo problema si può anche risolvere da sé e sarà lui a venire da te per chiedere di andare a bere una cosa.

Ammetto di aver fatto fatica a trattenere le lacrime per la tua storia... non so come reagirei avvenisse una cosa del genere.

Pensandoci è possibile che il problema si risolva da solo, con lui che arriva a capire che forse è il caso di mettersi in gioco.
Ma magari.

[DenisPirola]

Più che far bere per forza uno che non vuole bere bisognerebbe far smettere chi lo fa sempre. Fumare poi non ne parliamo.
Più che la mentalità di un vecchio il tuo amico ha quella di una persona matura.

Non posso che essere d' accordo con Colosso, sul fatto che non si possa "obbligare" qualcuno a bere e/o a fumare (anche se non c'entra nulla con la maturità di una persona) se questi rifiuta.
Se proprio ci tieni e non vuoi mollare l' amico in questione, cerca di scoprire quali interessi abbia : il Poker, il Calcio, i Pullman... magari scopri che gioca a Texas Hold'em e riesci a portarlo in una sala da Poker (ce ne sono ovunque, ormai). Da cosa nasce cosa.
Ah: 90 Km per trovare un mignottone ? Impossibile. Informati meglio.

[NEO GREEN]

Non posso che essere d' accordo con Colosso, sul fatto che non si possa "obbligare" qualcuno a bere e/o a fumare (anche se non c'entra nulla con la maturità di una persona) se questi rifiuta.
Se proprio ci tieni e non vuoi mollare l' amico in questione, cerca di scoprire quali interessi abbia : il Poker, il Calcio, i Pullman... magari scopri che gioca a Texas Hold'em e riesci a portarlo in una sala da Poker (ce ne sono ovunque, ormai). Da cosa nasce cosa.
Ah: 90 Km per trovare un mignottone ? Impossibile. Informati meglio.

Il consiglio di portarlo in una sala da poker mi sembra un buon incentivo a rovinarlo definitivamente.

[Myles Kennedy]

Quindi se uno non beve, non fuma e non va a ballare è un idiota con la mentalità da vecchio?
Pensa te...io non bevo (magari qualche bicchierino di Baylies qualche volta o magari un cicchetto di vodka al melone 1 volta al mese), non fumo e vado a ballare solo alle feste di 18 anni ma mi diverto lo stesso. Cazzo vado allo stadio, vado ai concerti, vado a giocare a pallone, vado a farmi qualche pizze con qualche amico o amica ma non è che siccome uno alla nostra età non fuma o non beve ha la mentalità da vecchio. Comunque vedrai che prima o poi troverà la sua dimensione facendo quello che più gli piace.

[pingumen96]

Non posso che essere d' accordo con Colosso, sul fatto che non si possa "obbligare" qualcuno a bere e/o a fumare (anche se non c'entra nulla con la maturità di una persona) se questi rifiuta.
Se proprio ci tieni e non vuoi mollare l' amico in questione, cerca di scoprire quali interessi abbia : il Poker, il Calcio, i Pullman... magari scopri che gioca a Texas Hold'em e riesci a portarlo in una sala da Poker (ce ne sono ovunque, ormai). Da cosa nasce cosa.
Ah: 90 Km per trovare un mignottone ? Impossibile. Informati meglio.

Ma io quest'amico lo conosco da quando sono nato, passioni in comune ce ne sono (informatica, videogames, fai da te...), il problema è farlo uscire da queste, farlo aprire un po' al mondo.
Non è questione di obbligare a bere/fumare (io non fumo e bevo una volta ogni cent'anni), è una questione di trovare un qualcosa che gli faccia capire che il mondo esterno non è nemico e non è ostile come lui crede.

Sta troppo bene nel nido, e siccome pure io faccio parte del nido, mi dispiace che debba dipendere anche da me.

[pingumen96]

Quindi se uno non beve, non fuma e non va a ballare è un idiota con la mentalità da vecchio?
Pensa te...io non bevo (magari qualche bicchierino di Baylies qualche volta o magari un cicchetto di vodka al melone 1 volta al mese), non fumo e vado a ballare solo alle feste di 18 anni ma mi diverto lo stesso. Cazzo vado allo stadio, vado ai concerti, vado a giocare a pallone, vado a farmi qualche pizze con qualche amico o amica ma non è che siccome uno alla nostra età non fuma o non beve ha la mentalità da vecchio. Comunque vedrai che prima o poi troverà la sua dimensione facendo quello che più gli piace.

Ma compensi con altro, appunto.
E poi tu non credo abbia paura dell'alcol o del fumo, non credo tu li demonizzi come fossero non so che cosa.
Il problema è l'essere chiusi e non voler affrontare il mondo esterno, il non voler fare nuove esperienze.
E' lì che m'interessa smuoverlo, con un mezzo qualunque.

[highland]

Cerca di capire cosa gli interessa veramente, oltre a quello che gli piace capire quali sono le sue passioni (ad esempio, se è un patito del calcio portalo a vedere le partite prima in un luogo tranquillo poi magari in un locale più "chiassoso"), prova a fargli capire che non è un male divertirsi sviando un po' ogni tanto (senza esagerare ovviamente) dal normale e cerca almeno di farglielo vivere e provare poiché è inutile dire "no no no" se prima non sai o non provi, se vedi che non vuole proprio farlo chiedi di cosa ha paura e rassicuralo che se non esagera non gli capiterà nulla. Fai tutto però a piccoli passi, senza essere insistente se no otterrai l'effetto opposto e si chiuderà ancora di più in se stesso. Poi se rimane sempre delle sue idee lascia che se ne accorga per conto suo, prima o poi capirà che c'è altro divertimento oltre al "fai da te" e comincerà ad aggregarsi con gli altri per conto suo senza più pregarlo e insistere.

[Jeff Hardy 18]

Se non vuole farsi aiutare non puoi fare niente, al massimo convincilo ad andare da qualche psicologo.

[pingumen96]

Cerca di capire cosa gli interessa veramente, oltre a quello che gli piace capire quali sono le sue passioni (ad esempio, se è un patito del calcio portalo a vedere le partite prima in un luogo tranquillo poi magari in un locale più "chiassoso"), prova a fargli capire che non è un male divertirsi sviando un po' ogni tanto (senza esagerare ovviamente) dal normale e cerca almeno di farglielo vivere e provare poiché è inutile dire "no no no" se prima non sai o non provi, se vedi che non vuole proprio farlo chiedi di cosa ha paura e rassicuralo che se non esagera non gli capiterà nulla. Fai tutto però a piccoli passi, senza essere insistente se no otterrai l'effetto opposto e si chiuderà ancora di più in se stesso. Poi se rimane sempre delle sue idee lascia che se ne accorga per conto suo, prima o poi capirà che c'è altro divertimento oltre al "fai da te" e comincerà ad aggregarsi con gli altri per conto suo senza più pregarlo e insistere.

Grazie del consiglio.
E' del farlo chiudere ancora di più che ho paura, perché come passioni ci siamo, ma in un paese di 2800 abitanti (con il 60% che hanno oltre 50 anni), dove li troviamo appassionati di cose così di nicchia? Il calcio non gli interessa neanche...
Perché lui, per quanto riguarda il fai da te, ha tanta gente con cui ne parla, ma è tutta gente con cui ci sono almeno 10 anni di differenza.
Il che andrebbe bene, se non fosse per il fatto che il problema è affrontare i coetanei, il che include l'imparare a difendersi e farsi rispettare (e non mandare affanculo provocando reazioni peggiori), fare amicizia con altra gente coetanea (perché non uscirà mai con gente molto più grande, non entro una 15ina d'anni) e avere un rapporto con qualche ragazza.

[pingumen96]

Se non vuole farsi aiutare non puoi fare niente, al massimo convincilo ad andare da qualche psicologo.

Ed era ciò che pensavo da tempo, gliel'ho anche detto ma è finita con lui che mi accusava di trattarlo come uno che ha problemi.
Per cui ho intenzione di passare da altre vie, come la mamma o la sorella... vedremo, insomma.

Credo che detto dai familiari abbia tutt'altro peso, spiegherò anche a loro la situazione, perché non so se gli sia ben chiara, anche perché lui riesce a vendere altre cose ai suoi.

[highland]

Ed era ciò che pensavo da tempo, gliel'ho anche detto ma è finita con lui che mi accusava di trattarlo come uno che ha problemi.
Per cui ho intenzione di passare da altre vie, come la mamma o la sorella... vedremo, insomma.

Credo che detto dai familiari abbia tutt'altro peso, spiegherò anche a loro la situazione, perché non so se gli sia ben chiara, anche perché lui riesce a vendere altre cose ai suoi.

Vero, come dici tu ha un altro peso rispetto ad un amico ma potrebbe anche essere visto come un immischiarsi di cose altrui, parlane si con i suoi ma sii discreto o accenna al fatto che il ragazzo passa troppo tempo da solo e che non ha molti amici. Offriti di aiutarlo ma non essere troppo invadente se no si chiude ancora di più in se stesso. Io personalmente ho avuto circa la stessa esperienza con un mio amico anche lui molto chiuso e usciva raramente (e se usciva frequentava cattive compagnie) ho provato a parlarne con i suoi ma erano all'incirca come lui e quando lo è venuto a sapere si è infuriato perché non erano problemi miei. Grazie al cielo adesso è cambiato anche se ancora un po' chiuso ma almeno esce e ha un po' più di amici.

[Jeff Hardy 18]

Ed era ciò che pensavo da tempo, gliel'ho anche detto ma è finita con lui che mi accusava di trattarlo come uno che ha problemi.
Per cui ho intenzione di passare da altre vie, come la mamma o la sorella... vedremo, insomma.

Credo che detto dai familiari abbia tutt'altro peso, spiegherò anche a loro la situazione, perché non so se gli sia ben chiara, anche perché lui riesce a vendere altre cose ai suoi.

Ovvio, negazione del problema, cosa che succede a quasi tutti finchè ciò non compremette la tua qualità di vita a livello relazionale/lavorativo/... ma può essere troppo tardi allora (vedi santuzzo caro).

[Devil]

Tanti leggono ma pochi capiscono.
Pingu non è che va dal suo amico a dirgli "Bevi 1 litro di vodka senno sei un coglione", semplicemente gli dice di provare un bicchiere non di diventare un alcolista.
Teste di cazzo.
Per quanto riguarda l'essere sovrappeso è un grosso ostacolo soprattutto per l'autostima e qui non ci si puo fare niente, è lui che deve decidere di voler cambiare e darsi da fare.
La palestra all'inizio la eviterei e mi farei scrivere una dieta da un dietologo, poi una volta perso qualche chilo si puo parlare di palestra.

[Jeff Hardy 18]

Perdona la mia poca professionalità, non ti ho chiesto quanti anni abbia, posso dedurre che sia tuo coetaneo quindi 17/18, che vabbè è una data di solito cut-off, nel senso che a livello personologico una persona "nella media" (passami il termine) inizia a sviluppare con l'adolescenza quei tratti comportamentali unici (la personalità è composta da temperamento, innato, è comportamento, che si sviluppa con la rete di relazioni e di esperienze) ma ovviamente non conoscendo la persona non è individuabile se queste sue problematiche relazionali siano legate ad un suo tratto personologico "evitante" o se invece siano indice di un problema.
Per questo se viene considerato un reale problema dai suoi amici e dai parenti una visita da uno psicologo potrebbe permettere di individuarne la ragione, se come penso, siano più problemi legati ad uno stile comportamentale non ancora sviluppato per dire una terapia breve di tipo cognitivo-comportamentale può permettere di dargli degli strumenti per affrontare le situazioni sociali che non ritiene di poter affrontare, se invece sono indice di altro è sempre un bene individuarle agli inizi prima che possano rivelarsi come problematiche ancora più gravi.

[pingumen96]

Perdona la mia poca professionalità, non ti ho chiesto quanti anni abbia, posso dedurre che sia tuo coetaneo quindi 17/18, che vabbè è una data di solito cut-off, nel senso che a livello personologico una persona "nella media" (passami il termine) inizia a sviluppare con l'adolescenza quei tratti comportamentali unici (la personalità è composta da temperamento, innato, è comportamento, che si sviluppa con la rete di relazioni e di esperienze) ma ovviamente non conoscendo la persona non è individuabile se queste sue problematiche relazionali siano legate ad un suo tratto personologico "evitante" o se invece siano indice di un problema.
Per questo se viene considerato un reale problema dai suoi amici e dai parenti una visita da uno psicologo potrebbe permettere di individuarne la ragione, se come penso, siano più problemi legati ad uno stile comportamentale non ancora sviluppato per dire una terapia breve di tipo cognitivo-comportamentale può permettere di dargli degli strumenti per affrontare le situazioni sociali che non ritiene di poter affrontare, se invece sono indice di altro è sempre un bene individuarle agli inizi prima che possano rivelarsi come problematiche ancora più gravi.

Sì, 18 anni.
Per quel poco che posso dirti al riguardo ti faccio sapere che fin da piccolo veniva deriso non tanto per il suo peso, bensì per il fatto che ci si divertiva a farlo arrabbiare, molto banalmente.
Mi viene da pensare che il sovrappeso per lui sia stato un problema, per la questione dell'autostima.
La cosa si è trascinata fino ad ora e non vuole fare cose che "lo portino un po' più in là" per paura di essere giudicato (e questo me l'ha detto esplicitamente... "e gli altri pensano che son come loro"), spero di rendere l'idea.

Per lo psicologo si aspetta l'occasione per parlarne coi suoi.