Alla faccia delle domande veloci.3:16 ha scritto:Due domande veloci:
Mi dici la tua sul periodo di Claudio Ranieri nella tua Riomma?
Lamela: Dove può arrivare secondo te?
Ti rispondo subito, così evito gli accumuli.
Con Ranieri sono sempre andato controcorrente rispetto all'opinione del tifo amico.
Nel mammasantisssima 2009, nonostante raggiunse vette di popolarità altissime (era visto come l'uomo della provvidenza, un pepole's champ che ha scalzato la vetta partendo dal basso, dal popolo) l'ho sempre considerato pochissima roba come allenatore. Alla fine ebbi ragione, visto come è finita. La sua Roma era un camaleonte cubico, come la definiva lui. In realtà era un gruppo di pazzi che pensava di poter vincere contro dei Giganti, senza nessun gioco specifico, contando solo sulla classe di alcuni giocatori, sull'immortalità del suo Capitano e sulla voglia di vincere, la tenacia, il coraggio di non mollare un colpo. Un po come Ranieri: una persona di cuore, molto semplice, molto vera e sentita, capace di coinvolgerti e coinvolgersi con poche cose. Un minimalista ed infatti la sua Roma faceva il minimo per ottenere il massimo (la partita simbolo resta quella con la fiorentina in trasferta: un unica occasione da gol, sfruttata e difesa con i denti. 3 punti dopo 90 minuti di assedio della Viola) . Finì male, in tutti i sensi e per tutti, tifosi compresi. Chi tifa Roma non perde mai è una massima che rappresenta un tifo che in realtà non ha mai vinto, che non vincerà mai e ne comprende i motivi. Un concetto molto polare (nel senso filosofico del termine) quasi. Chi tifa Roma non perde mai descrive anche un senso antico di sport e affezione non al risultato ma al lavoro, alla passione, ai momenti e alla emozioni. Una frase che potrebbe benissimo essere il necrologio della carriera di Claudio Ranieri.
Dicevo, la sua Roma mi è piaciuta per le emozioni, nel bene e nel male, che, sportivamente parlando, mi hanno segnato profondamente e intimamente. Ma non mi ha mai convinto del tutto. L'anno dopo, invece, passai dalla parte di chi difendette Ranieri.
Troppe colpe per un signore che doveva gestire giocatori che avevano dato tutto e che non avevano più niente da dare.
Sbaglio tutto Ranieri. Ma sbagliammo tutto tutti. In fondo, pensavamo di poter vincere con Ciccio Mitra.
Oggi posso riderci su, all'ora la presi quasi come una tragedia. Manco i drogati possono concepire idee così assurde come Ciccio Mitra Top Player.
In definitiva, un buon motivatore ed una bella persona che meritava qualcosa di più. La sua Roma passerà alla Storia come quella di chi non perde mai perdendo su tutti i fronti.
Su Lamela, ho tante aspettative. In lui rivivo emozioni antiche, che una volta associavo al Campione che si forma, alla Leggenda che inizia.
Sono contento di poter vederlo giocare con Totti, rivedo molte cose di lui in Erik.
Non posso sapere dove arriverà, tutto sommato pensavo che Cassano sarebbe diventato una Bandiera immortale, però sperò che chiunque diventi, qualsiasi orizzonte raggiunga, lo faccia restando così come è adesso.