Fan Wrestling: Incontentabili?

[Hollywood83]

Luca Franchini ha condiviso sul suo profilo Facebook le pagine in cui ha parlato nel lontano '99 della tragedia successa ad Owen Hart.
Leggendo, mi è saltata all'occhio una cosa.

Incollo pari pari:

Ora invece voglio attaccare più alla grande coloro che innanzitutto hanno attaccato la WWF per la cosidetta WWF ATTITUDE, il target adulto, e tutte le altre cazzate collegate, compreso chi più in generale attacca il wrestling definendolo un vero e proprio circo (senza nessuna offesa per il circo, ovviamente)
Partiamo nel respingere con doverose argomentazioni tutti gli inopportuni attacchi portati al target adulto della WWF. E' stato detto che è una vergogna che il wrestling sia arrivato a proporre spettacoli del genere dove violenza (????) e sesso (????) sono il tema predominante. Qui siamo proprio nell'ipocrisia più totale.

Questo dice Franchini nel '99. Praticamente all'epoca c'era chi si lamentava per violenza, sesso ecc.
Oggi, ci si lamenta del contrario. Si auspica al ritorno dell'Attitude. All'epoca si auspicava ad un contenuto più leggero.
Ma non è, che siamo, tutti, un pò rompicoglioni?

All'epoca l'attitude segnò una rivoluzione, poi si ok, Paul Heyman la ECW e via dicendo lo so benissimo però la WWE aveva un'altra risonanza mediatica rispetto ad una compagnia al confronto piccola e ovviamente meno conosciuta.
Non sempre sul momento le rivoluzioni vengono accolte, si criticava l'Attitude come negli anni 80 veniva criticato il prodotto più per famiglie da chi aveva fatto storia nelle decadi precedenti.
Non condivido i punti di domanda ironici posti fra parentesi da Franchini....sesso e violenza erano tematiche dell'Attitude punto. Ma è giusto fosse così, altrimenti senza quelle due componenti in base a cosa potevi definire quel prodotto "per adulti" ?
Fa ridere invece se si parlasse oggi di sesso e violenza su scala generale nella WWE, dove match violenti ce ne sono davvero pochi per essere buoni e non vedo grosse allusioni al sesso, se per allusioni al sesso non s'intendono ovviamente le divas mezze nude ma vabbè, sono cose che si vedono in qualsiasi programma televisivo.

[Greg Valentine]

Ma senza estremizzare inutilmente il concetto filosofico alla base della natura umana che di per sè necessita dell'esigenza, della ricerca di un qualcosa che non ha, del nuovo per andare avanti, e che quindi per natura è inaccontentabile e bla,bla,bla; molto più praticamente io da fan di wrestling, nei limiti umani, so quali sono grossomodo i miei gusti, so cosa cerco nel wrestling, e so qual'è la concezione che ho dello stesso. E anche qual'ora dovessimo dire che il "prodotto vincente è quello che sbalordisce e sorprende", la sorpresa per l'appunto è determinabile. Quindi si, per me i fan di wrestling, singolarmente presi, sono accontentabili, il cazzo è accontentare il numero maggiore di persone possibili.

[It's True!]

Ma anche no. I ratings possono interessare al massimo al network. Non sono l'interesse primario per l'azienda (che i soldi non li fa di certo con gli show tv) e soprattutto non sono interesse del fan. Al fan interessa, fammi pensare...la qualità dello show. Meglio uno show divertente che fa 0.75 di uno pallosissimo che fa 5.0, perché altrimenti se ragionassimo al contrario tutti a vedere la Clerici il sabato sera.

Chiaramente i pay per view fruttano molto di più rispetto a uno show settimanale, ma leggendo questa news in newsboard, USA Network per RAW SuperShow paga la WWE sui 700000 dollari a puntata, non male come cosa.

Quelli che si segano sui ratings sono solo blindmark da federazione.

[kirio]

Fan Wrestling: Analfabeti?

Nel caso dell'autore del topic, indubbiamente

[dianarosse]

io nel 2003-2005-2006 ero soddisfattissimo del prodotto wwe

un po meno per gli anni 2004 e 2007

[Nicolasblaze]

Chiaramente i pay per view fruttano molto di più rispetto a uno show settimanale, ma leggendo questa news in newsboard, USA Network per RAW SuperShow paga la WWE sui 700000 dollari a puntata, non male come cosa.

Quelli che si segano sui ratings sono solo blindmark da federazione.

Oltre ai ppv, bisogna considerare il merchandising e le altre sponsorizzazioni. Il grosso dei guadagni WWE viene da lì, poi chiaro che con lo show tv "qualcosa" ci guadagnano. Soprattutto la differenza è che il merchandising ha un'economia di scala tale che i costi diminuiscono proporzionalmente con la quantità, mentre imbastire uno show come Raw ha un costo ineludibile.

[Matteo82]

Chiaramente i pay per view fruttano molto di più rispetto a uno show settimanale, ma leggendo questa news in newsboard, USA Network per RAW SuperShow paga la WWE sui 700000 dollari a puntata, non male come cosa.

Quelli che si segano sui ratings sono solo blindmark da federazione.

I ratings sono tutto perché meno spettatori significa anche meno interesse per il prodotto quindi meno ppv venduti, meno spettatori nelle arene e meno merchandising

[Nicolasblaze]

I ratings sono tutto perché meno spettatori significa anche meno interesse per il prodotto quindi meno ppv venduti, meno spettatori nelle arene e meno merchandising

Sono due volte che ti dico questa stessa cosa. Rating=/=numero di spettatori. Una quantità enorme di persone vede Raw e Smackdown su internet, però segue il prodotto e lo va a vedere dal vivo o si compra le magliette. Senza contare che leggere i dati Nielsen non è così semplice, bisogna saperli interpretare.

[Chris Jericho]

Come già detto da molti, l'Attitude Era è stata un'Evoluzione, ma per analizzare un' Era di questo Sport-Entertainment con obiettività assoluta, si deve per forza esserne passati ad un' altra.
Mi limito a rispondere con due concetti:
Le cose che sono alle nostre spalle e fanno parte del passato, vengono automaticamente valorizzate, rimpiante, anche se quando le abbiamo vissute le criticavamo o non ne riconoscevamo il valore. Perfino se quando facevano parte del presente non erano un granché.
Il fan del wrestling ha bisogno di criticare, che sia in positivo, che sia in negativo con un'esagerazione senza senso. E' un cliché, proprio come l'Hot Tag.

[Legend]

I fan non saranno mai soddisfatti al 100% (esempio? Questo forum dopo ER che tolto i match fra i jobber è stato spettacolare, ma non per alcuni)

[It's True!]

I ratings sono tutto perché meno spettatori significa anche meno interesse per il prodotto quindi meno ppv venduti, meno spettatori nelle arene e meno merchandising

Le arene le riempi se ti radichi bene sul territorio, i ratings aiutano in minima parte, prendi ad esempio la TNA, ascolti sempre sopra il milione di spettatori ma appena escono dalla IMPACT WRESTLING ZONE per i ppv, non riescono a riempire totalmente un'arena medio/grande.
I ratings sono formati da tanti spettatori occasionali, ma i pay per view te li comprano solo i clienti affezionati, resta alla federazione rendere l'evento allettante con storie/matches e wrestlers che ti invogliano a comprare.

[Kingos]

Le arene le riempi se ti radichi bene sul territorio, i ratings aiutano in minima parte, prendi ad esempio la TNA, ascolti sempre sopra il milione di spettatori ma appena escono dalla IMPACT WRESTLING ZONE per i ppv, non riescono a riempire totalmente un'arena medio/grande.
I ratings sono formati da tanti spettatori occasionali, ma i pay per view te li comprano solo i clienti affezionati, resta alla federazione rendere l'evento allettante con storie/matches e wrestlers che ti invogliano a comprare.

Quotone!

[vecchio-snaporaz]

Comunque sì, il vero fan di wrestling è per definizione "eternamente insoddisfatto".

Ciò non significa che in certi momenti e per certi periodi non possa essere felice del prodotto, ma rimarrà sempre quel piccolo particolare, quel tassello, che non è secondo lui nel posto dove deve essere.

E permettetemi di dire che è giusto così. Meglio una fanbase esigente e incontentabile di una lobotomizzata che si beve qualsiasi forma di stronzata televisiva.

[vecchio-snaporaz]

Una quantità enorme di persone vede Raw e Smackdown su internet, però segue il prodotto e lo va a vedere dal vivo o si compra le magliette

Mmmh... in realtà qui spesso sul forum ho sentito parlare dello streaming pirata WWE come un fenomeno tutto sommato ristretto, in rapporto al numero di persone che prendono in mano il telecomando e si siedono sul divano.

[Red]

Almeno il fan italiano secondo me è incontentabile.
Già l'appassionarsi di un qualcosa di nicchia, osteggiato e criticato fortemente dai più, è un atteggiamento tipico del cosiddetto 'rompicoglioni'. Il suo essere rompicoglioni tuttavia non si esaurisce poi con l'avvicinamento al wrestling, anzi proprio in questa disciplina l'individuo trova terreno fertile per coltivare il proprio essere rompicoglioni.