Rispondo quantomeno a Mysto approfittando di un'inopportuna febbre da Istituzioni
1) Spero di aver capito bene le regole, in caso contrario mi scuso in anticipo. Walter Sabatini, Nino Frassica, Borja Valero e Sacopus. Sabatini, come dicevamo recentemente con Kanye, è una persona con cui ci si prenderebbe volentieri un caffè per discutere anche (forse sopratutto) di materie extra calcistiche. Personaggio affascinante che vive il calcio in maniera romantica, particolare, intensa e decisamente diversa, sarebbe bellissimo sentirgli parlare dei vetri interiori infranti ad ogni stop sbagliato da un suo calciatore.
Frassica lo porterei per rimpiazzare De Grandis che tenta di fare il simpatico, in più pagherei per vedere leggergli la falsa autobiografia di Spalletti con Lucianone in collegamento. Valero è un calciatore intelligente, serio, darebbe un punto di vista diverso da quello banale che fornisce la maggior parte dei calciatori nelle interviste, sarebbe sicuramente un'aggiunta di spessore al programma.
Sacopus perché mi piacerebbe avere uno con la sua verve, pronto a dare del cagasotto ad Allegri, del figlio di puttana a Monchi e del mediocre a Di Francesco, in più è un utente che abbina perfettamente competenza e passionalità. Specifico che ce ne sarebbero stati tanti altri, ognuno con una funzione diversa (Kanye avrebbe portato avanti paralleli tra registi e allenatori, Brotz avrebbe insultato Spalletti, tu e GGG avreste smentito dati alla mano le falsità post partita degli allenatori).
2) Ti sorprendo ed escludo De Zerbi (e Pochettino), rispetto le regole e dico Sarri, Simeone e Luis Enrique, nella convinzione che vada scelto un top in caso di sostituzione di Spalletti e consapevole delle difficoltà che potrebbe avere Pochettino.
Sarri non sembrerebbe il profilo ideale, ma la piazza interista ne apprezzerebbe coraggio e sincerità mostrandosi disponibile a pazientare il tempo necessario affinché porti avanti il suo lavoro, mentre Maurizio potrebbe prendersi una grande rivincita e strappare finalmente questo maledetto scudetto alla Juve, togliendo alibi a chi sti ostina a rinfacciargli gli zero titoli vinti. Tatticamente avrebbe una base da cui ripartire sia come uomini (3/4 della retroguardia, Brozovic, direi anche Vecino e Politano) che come idee (quantomeno i giocatori sono già abituati, anche se per finalità diverse, a costruire con ostinazione dal basso, così come di norma tendiamo a recuperare palla molto in alto), per il resto servirebbe un mercato intelligente e dispendioso, quindi non lo affiderei ad Ausilio.
Simeone non è il nome che ti aspetteresti forse, ma penso che un suo sbarco a Milani sarebbe logico e probabilmente proficuo, avrebbe la piazza dalla sua fin dal primo momento e non credo troverebbe particolari difficoltà ad adattarsi alla A, pur dovendo trovare soluzioni più efficaci nello scardinare difese basse e compatte, contro cui fatica non di rado. Andrebbe ripensata l'idea di calcio e i giocatori si troverebbero dunque nella condizione di dover intraprendere un percorso diverso, ma alcuni potrebbero trovarsi bene con il Cholo (non solo la formidabile coppia centrale e Vrsjalko, ma anche Perisic e Lautaro, per dirne due diversi).
Enrique sembrerebbe una follia, ma credo sia maturato come gestore ed allenatore negli ultimi anni, sono convinto che reggerebbe l'urto della piazza nerazzurra riuscendo a farsi volere bene nonostante la sua elegante arroganza, in più potrebbe prendersi una bella affermazione nei confronti del giornalismo italiano. Tatticamente potrebbe lavorare nel solco di Spalletti, definendo ancora meglio un calcio che sembra in perenne oscillazione tra la volontà di costruire con calma dal basso e di gestire i ritmi della partita e la fortissima tensione verticale una volta recuperata palla, sopratutto in alto.
3) Vale usare una frase composta da dieci parole? Non mi vengono in mente dieci termini diversi per tutti quanti e non ho capito quale delle due opzioni tu intendessi, ma ho già specificato di avere la febbre.
- Un allenatore incapace di applicare idee che sono teoricamente ambiziose.
- Spontaneo, leale, freddo, letale, veloce, coordinato, intelligente, preciso, pigro e decisivo.
- Dovrebbe voltare pagina anche a parole, nei fatti già c'è.
- Indispensabile scindere la persona dal calciatore, mai come per lui.
- Bravissimo allenatore e persona intelligente, spero vinca qualcosa, lo merita.
- Un esempio per tutti da calciatore, meno da dirigente forse.
4) Indeciso tra la vittoria del Leicester, perché resterà una pagina indelebile nella storia del calcio e mi sento privilegiato nell'averla vissuta consapevolmente, e il trionfo dell'Atletico in Liga, perché quell'anno la Champions League raggiunse vette altissime tanto di calcio giocato quanto di narrazione calcistica. Da tifoso, non scorderò mai il 3 a 2 a Roma dello scorso anno, il modo in cui noi interisti abbiamo festeggiato il quarto posto spiega bene le sofferenze vissute in questi anni, credo che almeno noi ce lo siamo davvero meritati.
5) Letteratura e storia classica, con preferenza per la greca, anche se studiando ora Storia del diritto romano mi sto riavvicinando alla romana per l'appunto, però il mondo greco mi ha sempre affascinato di più e mi sono trovato più vicino ai pensatori e letterati greci che romani, tant'è che uno dei miei autori latini preferiti, ovvero Petronio, risente tantissimo nella sua formazione degli influssi greci. Menzione d'onore per Tacito, raramente ho incontrato uno storiografo di questo spessore, di questa profondità di visione e di una lucidità davvero stupefacente, ma per il resto l'esperienza letteraria greca mi ha sempre colpito di più. Nello specifico sono sempre stato affascinato dal rapporto che lega i primi poemi sapienziali al sapere orientale, con cui condividono la matrice. Su questa scia ritengo incredibilmente sottovalutata l'esperienza di Apollonio Rodio, spesso ridotta, sopratutto dalla manualistica, a un tentativo di semplificare la tradizione antica, mentre al contrario lo ritengo l'ultimo grande sapiente e la sua opera lo dimostra, ho avuto la fortuna di approfondirla grazie alla mia professoressa e raramente sono rimasto così colpito.
Da un punto di vista prettamente storico e filologico trovo illuminante praticamente tutti i lavori di Canfora, credo che per uno studente del classico sia indispensabile passare per la lettura delle sue opere perché non ha solo fatto luce su alcune situazioni storicamente controverse ed intrecciate ("Il caso Tucidide" è una ricostruzione spettacolare, forse una delle sue più riuscite) ma ha anche fornito la giusta chiave di lettura per interpretare al meglio l'opera di alcuni autori (fondamentale il suo lavoro su Aristofane, restituisce un'immagine del commediografo molto più aderente alla realtà e demistifica il luogo comune per il quale Aristofane sarebbe un autore disimpegnato politicamente. Ho avuto modo di lavorare a riguardo per l'esame e gli scritti di Canfora sono imprescindibili per cogliere la complessità di un autore che è stato davvero geniale per come ha sfruttato il suo ruolo in un contesto politico disastrato e estremamente complesso).
Fondamentale per me citare anche Colli, in particolare ritengo preziosissimo il suo lavoro su Platone e sulla tragedia. Su quest'ultima ha indubbiamente fatto chiarezza, io sposo delle teorie leggermente diverse per via degli insegnamenti ricevuti ma rimane un punto di riferimento stabile. Per quanto riguarda Platone, credo che "Platone politico" sia un testo realmente incisivo per l'analisi sullo sviluppo del pensiero platonico e il filo diretto che legava la sua idea ai progetti politici realizzati dai pitagorici in Magna Grecia.
6) Non credo di trasmetterlo adeguatamente, ma posso assicurare di essere una persona molto (auto)ironica e credo con un ottimo senso dell'umorismo, anche perché per formazione tendo ad attribuire grande importanza all'elemento comico nel quotidiano. Non sono il tipo di ragazzo che trovi irresistibilmente simpatico ad una festa, specifico, di norma tendo ad una comicità anche pesante nei contenuti ma soft nell'esposizione, tendenzialmente è verbosa ma so essere anche fulmineamente incisivo nella battuta per tempi e parole. Qui credo di apparire essenzialmente come uno un po' "grigio" e troppo "serio".
7) Questa è complicata, se discutono animatamente significa che non sono d'accordo? Mi piacevano le discussioni in cinema di Steam e gli altri, a proposito ne ricordo una appena accennata tra YIS e JH18 sull'ultima stagione di Twin Peaks, la ascolterei volentieri perché a memoria YIS la stroncava e JH pur concordando sottolineava l'importanza della diciottesima puntata.
8) Facile, sei tu e sto elogiando De Zerbi perché è aria fresca
9) Celtic, Ankie, Celtic.
10) Niente di particolare, credo che lui abbia una visione diversa dalla mia e lo fa notare in maniera molto diretta, personalmente non me la prendo per queste cose, quindi non cercherei di fargli cambiare idea. A me comunque non sta antipatico.