Pechino è un 500!Ksose ha scritto: I conti non tornano, forse mi perdo qualcosa ma mi sembra che Nole abbia 260 punti di vantaggio sul secondo.
Se Nole va in finale e perde gli rimangono comunque 60 punti di vantaggio se Rafa esce subito e solo 15 se Nadal dovesse uscire agli ottavi con Kohlschreiber.
Al contrario se Nadal dovesse arrivare in semi e Djokovic dovesse vincere il torneo il serbo manterrebbe un vantaggio di 80 punti...
ATP WORLD TOUR - 2013 Season | Battle for Supremacy
Re: ATP WORLD TOUR - 2013 Season | Battle for Supremacy
Re: ATP WORLD TOUR - 2013 Season | Battle for Supremacy
Pechino è un 500!
Appunto, se Djokovic si conferma e Nadal esce in semifinale gli recupera solo 180 punti che non bastano per passarlo in classifica.
Se Djokovic perde in finale lascia sul campo 200 punti e Nadal ne deve fare almeno 60 per passarlo in classifica, deve quindi passare almeno 2 turni, visto che se ne passa quello di oggi fa solo 45 punti...
- Rock Strongo
- Messaggi: 1724
- Iscritto il: 25/08/2012, 16:22
- Y2J Paguro
- Messaggi: 11739
- Iscritto il: 12/04/2011, 10:53
- Città: Riccione
- Been thanked: 1 time
Re: ATP WORLD TOUR - 2013 Season | Battle for Supremacy
Uno dei miei 3 giocatori preferiti della prima decade degli anni 2000.
A David Nalbandian devo molto. Mi accompagnavano una sdraio e una TV. Ero al mare, piccolino, confidente sul futuro e consapevole del passato. Non avevo ben coscienza di cosa il tennis effettivamente fosse e un Brad Pitt della racchetta mi cullava beatamente nella sua prima e unica finale in un torneo del Grande Slam. La brezza dei campi umidi di Church Road, il primo di una lunga e balbettante (per gli infortuni) serie di acuti. Era il Wimbledon del 2002, bravo lui come Hewitt a scalciare per avere un posto al sole nel post-Sampras e ignaro di quella che sarebbe stata poi l'epopea di Federer. Un lasso di tempo brevissimo, il tempo però di farsi conoscere, con i suoi occhi azzurri e un capello scodizolante al vento, biondo come gli eroi omerici erano soliti essere. Quella finale Nalbandian la perse consegnando lo scettro e gli altari a Lleyton Hewitt in una finale atipica, la prima in cui il servizio non fu preponderante e venne spodestato dalla potenza da fondo, un antipasto succulento del tennis che poi effettivamente diventò.
Quella partita fece conoscere un istrione, un talento perennemente roboante nelle gestualità e l'iter che l'ha portato ad essere un'icona. Probabilmente era tutto scritto: ciò che la natura gli aveva tolto nel rimpinguare la bacheca doveva esser donato in altro modo. Gli infortuni, una costante per El Gordo, coadiuvati da un atteggiamento professionale non sempre morigerato; gli stessi che pongono un macigno su una carriera costellata da più interventi di quelli che poi, effettivamente, sono stati i successi. "E' dura annunciare il ritiro, ma il fisico non mi permette più di competere ad alto livello", un fisico che ha più volte sopportato un hamburger di troppo e una vita non adatta a quella di un tennista.
Di David poche volte però si è parlato male, eccezion fatta per un episodio al Queen's che consegnerà, anch'esso, la figura del nativo di Cordoba agli annali. Quella sfuriata che gli costò le prime pagine dei giornali, figlia di una frustrazione forse troppo spesso celata. Il resto racconta di una gioia espressione di un talento cristallino sfociata poche volte, solo 11, numero infimo per il tocco che l'argentino possedeva, malleabile fin dal primo campo in cemento che il nonno, armeno, fece costruire sul retro della loro casa affinchè i tre nipotini David, Javier e Dario (ora coach) potessero allenarsi. Una crescita accompagnata gradualmente in successi roboanti e cadute disastrose. Un lampo di luce Nalbandian l'ha visto nel 2005, nell'ormai epica finale del Master di fine anno di Shanghai, in una partita rimontata da due set a zero sotto contro Roger Federer. Probabilmente il successo cardine della carriera de El Rey, capace, unico dopo Becker e Djokovic, a battere i primi tre giocatori del mondo nello stesso torneo: era Madrid e i tre malcapitati rispondevano ai nomi di Djokovic, Nadal e Federer. Un trittico che dimostrò, quanto ancora ce ne fosse bisogno, della spaventosa attitudine dell'argentino a maneggiare con cura un aggeggio pericoloso. Nalbandian è stato più volte capace di battere i top 10, uno dei pochi cavalli di razza del circuito per cui il divano di casa era probabile si dimenasse anch'esso insieme al padrone per i troppi sussulti che le sue partite provocavano.
Non gioca una partita ufficiale contro Nieminen, dal Master 1000 di quest'anno di Miami. Gli ultimi anni El Gordo li ha passati più in infermeria che in campo, consapevole però di poter far incetta di posizioni nel ranking ATP se solo la testa e il fisico fossero stati posizionati nella loro right position. Troppe volte ciò non è successo ma mai la percezione che quel rovescio lungolinea potesse scardinare ogni tipo di difesa ha abbandonato chiunque intendesse un minimo di tennis. Nalbandian lascia con una finale raggiunta quest'anno a San Paolo, la prima che diede a Nadal il via per la stagione trionfale non ancora conclusa e, sempre con il maiorchino (suo grande amico), giocherà delle partite di esibizione in novembre. E' giusto, l'esibizione è il suo teatro. Attenzione, non in senso deleterio quanto l'esibizione è l'unico palcoscenico in cui il carattere e il talento di Nalbandian possono avere legittima rappresentazione. Non ci sarà frustrazione per la mancata consonanza tra talento e risultato, alla fine è solo un'esibizione.
La generazione dei primi anni 80 perde il suo cimelio più importante dopo i ritiri altisonanti di Roddick e Blake. Non il più vincente (Roddick vanta uno Slam che a David è sempre sfuggito in quella finale di Wimbledon e in altre successive tre semifinali), non il più sfortunato (James ne visse a caterva) ma il più limpido, talentuoso, capace di accarezzare la palla con un erotismo che a molti degli altri era precluso. Ci lasciano 11 trofei, 11 sussulti di un talento nudo e puro. La generazione di mezzo si sta gradatamente estinguendo e il suo più fervido portavoce ha deposto le armi. "Vorrei fare il capitano di Davis" suona come l'ultimo desiderio prima di esalare l'ultimo respiro. Questo è l'augurio che Nalbandian si autopone.
- Y2J Paguro
- Messaggi: 11739
- Iscritto il: 12/04/2011, 10:53
- Città: Riccione
- Been thanked: 1 time
Re: ATP WORLD TOUR - 2013 Season | Battle for Supremacy
Notizia bomba proveniente dall'Equipe: pare che dal prossimo anno, Novak Djokovic si separerà dal suo coach storico Marian Vajda.
- Y2J Paguro
- Messaggi: 11739
- Iscritto il: 12/04/2011, 10:53
- Città: Riccione
- Been thanked: 1 time
Re: ATP WORLD TOUR - 2013 Season | Battle for Supremacy
Ufficiale, Nadal nuovo #1 del mondo grazie alla finale raggiunta a Pechino in seguito al ritiro di Berdych.
Re: ATP WORLD TOUR - 2013 Season | Battle for Supremacy
Scalzare il tuo rivale dalla prima piazza dopo averci perso in finale non ha prezzo.
Blingo, grafica celebrativa.
Blingo, grafica celebrativa.

Re: ATP WORLD TOUR - 2013 Season | Battle for Supremacy
Si però Nadal ha preso una ripassata d'altri tempi e Djoko ora sembra avere il momentum dalla sua parte.Scalzare il tuo rivale dalla prima piazza dopo averci perso in finale non ha prezzo.
E' vero che per tornare numero 1 il serbo dovrebbe fare miracoli ma già a Shanghai lo spagnolo rischia di arrivare stanco e mi sembra abbia un inzio piuttosto complicato con probabilmente prima Dolgopolov e poi nel caso Isner...
Poi a Parigi ripartono alla pari perché nessuno dei due deve difendere punti, non escluderei quindi che il primo posto di Rafa duri solo un paio di settimane.
- Rock Strongo
- Messaggi: 1724
- Iscritto il: 25/08/2012, 16:22
Re: ATP WORLD TOUR - 2013 Season | Battle for Supremacy
Anderson e Tursunov, come non interpretare il doppio.
- Y2J Paguro
- Messaggi: 11739
- Iscritto il: 12/04/2011, 10:53
- Città: Riccione
- Been thanked: 1 time
Re: ATP WORLD TOUR - 2013 Season | Battle for Supremacy
Ed è ufficiale pure il ritiro di Murray dalla Finals di Londra.
Re: ATP WORLD TOUR - 2013 Season | Battle for Supremacy
Sono quindi in 5 per 3 posti a meno che un Haas o un Isner si porti a casa Parigi con la contestuale eliminazione al primo turno degli altri.
Raonic forse è quello più in forma tra tutti, Gasquet e soprattutto Tsonga i più a rischio.
Raonic forse è quello più in forma tra tutti, Gasquet e soprattutto Tsonga i più a rischio.
- Y2J Paguro
- Messaggi: 11739
- Iscritto il: 12/04/2011, 10:53
- Città: Riccione
- Been thanked: 1 time
Re: ATP WORLD TOUR - 2013 Season | Battle for Supremacy
Metto sul Campo Centrale di Shanghai e trovo Fognini discutere con Layani(strano), un siparietto "simpatico" nel quale Fabio si lamentava con l'arbitro per il fatto che non avesse avuto il coraggio di chiamare il warning per Djokovic, colpevole di aver spaccato una racchetta; se non ho capito male, Fognini gli ha pure detto di non "avere le palle per farlo(chiamare il warning, appunto)" e Layani gli ha risposto "Ne ho più di te".
Fantastico.
Fantastico.
- Y2J Paguro
- Messaggi: 11739
- Iscritto il: 12/04/2011, 10:53
- Città: Riccione
- Been thanked: 1 time
Re: ATP WORLD TOUR - 2013 Season | Battle for Supremacy
Con Tsonga che raggiunge le semifinali, la corsa per qualificarsi al Masters si fa intensissima: Wawrinka, Federer, Tsonga, Gasquet e Raonic per 3 posti, dando per quasi qualificati Del Potro, Berdych, oltre a Nadal, Djokovic e Ferrer che hanno già staccato il biglietto per la Finals(Murray non ci sarà).
Wawrinka dovrebbe perfino superare Berdych dopo questo torneo, quindi anche per lui il Masters parrebbe essere molto vicino.
Peccato per Haas che si è dovuto ritirare in questo torneo, altrimenti pure lui avrebbe avuto qualche possibilità di giocare a Londra.
Settimana prossima Gasquet e Wawrinka giocheranno a Mosca mentre Tsonga parteciperà al torneo di Vienna. Si parlava di una wild card per Federer per il torneo austriaco, ma sembra essere stata rifiutata dallo svizzero.
Wawrinka dovrebbe perfino superare Berdych dopo questo torneo, quindi anche per lui il Masters parrebbe essere molto vicino.
Peccato per Haas che si è dovuto ritirare in questo torneo, altrimenti pure lui avrebbe avuto qualche possibilità di giocare a Londra.
Settimana prossima Gasquet e Wawrinka giocheranno a Mosca mentre Tsonga parteciperà al torneo di Vienna. Si parlava di una wild card per Federer per il torneo austriaco, ma sembra essere stata rifiutata dallo svizzero.
Re: ATP WORLD TOUR - 2013 Season | Battle for Supremacy
Non so però se sia una scelta giusta partecipare ai prossimi ATP 250, forse sarebbe meglio riposarsi in vista di Valencia o Basilea, tornei dove ogni vittoria vale il doppio dei punti.Settimana prossima Gasquet e Wawrinka giocheranno a Mosca mentre Tsonga parteciperà al torneo di Vienna. Si parlava di una wild card per Federer per il torneo austriaco, ma sembra essere stata rifiutata dallo svizzero.
Comunque Nadal-Wawrika ha una grande importanza oltre che per l'accesso alle finals anche per il primato di fine anno, lo spagnolo dovrà conquistare più di mille punti per dormire sonni tranquilli e questo dovrebbe essere il suo torneo più congeniali visto che i prossimi sono tutti indoor, dove non ha praticamente mai raccolto nulla.
Chissà se lo svizzero dopo aver più volte fatto sudare Djoko per una volta non gli farà un gran favore...