Baboden ha scritto:
James Butler: "Kafka sulla spiaggia", Haruki Murakami.
Perchè è un autore straordinario, onirico, profondo ma al tempo stesso lieve e delicato, surreale...e poi a Butler piace il Giappone.
Mi sopravvaluti Babo, ma ti ringrazio.
Murakami mi piace a tempi alterni, ma ciò non pregiudica che sia un grandissimo complimento (lo dissi anche all'agente dell'Einaudi che mi diede la copia in anteprima del suo ultimo lavoro, per una recensione "sottobanco", come spesso fanno gli editori).
Scopro poi, che siamo quasi colleghi, ed è bellissimo.
Veniamo a te, piuttosto: volevo domandarti quale è invece il tuo, di romanzo, quale senti che ti rappresenta pienamente o quasi, o quello che avresti voluto vivere, essere, magari.
Volevo e voglio ancora, ma poi altre riflessioni mi hanno portato su un'altra strada, meno poetica, più presente.
Tagliando in diagonale, vado a chiedere: cosa ne pensi dell'aggressività da forum?
Cosa credi muova la pulsione di un utente anonimo, ad 'attaccare', più spesso che no, violentemente il suo interlocutore (che poi, vero interlocutore non è, se lo si colloca su un piano inferiore).
E' immaturità, non anagrafica ovviamente, senso di insoddisfazione, invidia(!); si nasconde dietro tutto ciò, la paura?
Potrebbe essere questa, il vero motore che muove certe persone, ad assumere atteggiamenti finti o comunque filtrati dal vero 'io', perché al sicuro, protetti da questo strumento che è ambivalente? O, più spaventosa come ipotesi e speculare, ne viene invece a galla il vero 'io', ovvero che sia questo il canale dove finalmente possano esser davvero se stessi?
Insomma, la
gimmick da forum più in generale, è lo specchio di ciò che siamo, o di ciò che vorremmo essere?
Ed infine, possibile che non ci sia la possibilità che si
coincida veramente con ciò che avanziamo, presentiamo agli altri, come noi stessi?
Stacco verso il faceto o vi ritorno, se vuoi: l'hai vista la prima di Last Resort?