Mystogan ha scritto: ↑19/05/2023, 13:12 Oppure la Champions League é una competizione episodica dove non sempre vince il più forte e il momento di forma al momento giusto forse é il fattore più importante di tutti.
Sono molto d’accordo sul resto, ma un po’ meno su questo.
Nel senso che è vero che gli episodi (e anche la fortuna) sono una componente imprescindibile del gioco e in CL possono influire sicuramente di più che in un campionato a 38 partite (ma probabilmente se lo dici a un milanista inizia a urlarti in faccia “MUNTARI!”).
Però ecco, comunque la CL è un torneo a tante sfide con un fase gironi e un’andata e ritorno, dove solo la finale è una partita secca effettiva. In the long run, sono le squadre più consistenti a vincere le competizioni di questo tipo. Poi ogni tanto può capitare la botta di culo o sfiga, ma non sempre (non vince quasi mai il Chelsea di Di Matteo). E una coincidenza che capita spesso, per definizione, smette di essere coincidenza per diventare un’abitudine.
Nel caso di Guardiola, io ho sempre avuto l’impressione (forse sbagliando) che le sue squadre siano tatticamente fortissime ma tendano ad andare un po’ nel pallone e impanicarsi quando le cose non vanno secondo i piani. Qualche mese fa avevo visto delle statistiche interessanti che mostravano i gol presi dalle sue squadre in rimonta e nei minuti finali delle partite in Europa. Una carenza psicologica, diciamo. Io non dico che questo sia imputabile a lui, sarebbe disonesto perché penso che sicuramente ci siano tantissime variabili da valutare, però se nella sua carriera si è verificata spesso questa fragilità nelle fasi finali di queste competizioni anche quando c’erano tutti i presupposti per portarsi a casa i trofei forse si tratta di qualche cosina di più di un caso (o quantomeno, un aspetto che si potrebbe migliorare).
Di converso, la sensazione vedendo una squadra come il Real di Ancelotti (ma anche di Zidane) era quella di un’aura di solidità caratteriale convinzione di poterti ribaltare la situazione in qualsiasi momento, anche quando giocavano di merda e stavano sotto di due/tre gol. E boh, tanti colpi di fortuna dal mio punto di vista iniziano a sembrare un pattern, o quantomeno a rivelare che magari una squadra come Real e uno come Ancelotti, anche e soprattutto grazie ai tanti annidi esperienza a quei livelli, hanno acquisito una capacità (più psicologica che tecnica) di gestire le situazioni in modo da “far girare la fortuna dalla loro parte”. Quest’anno, per la prima volta, non ho visto questa cosa e anzi li ho visti fallire proprio nella partita di andata , dove non sono riusciti a fare la cosa che gli riusciva meglio, concretizzare le occasioni che costruivano.
So che é un discorso poco comprensibile su un lato tecnico-tattico (sul quale per me Guardiola sta in una lega a parte), ma è un po’ una mia convinzione che l’ambiente psicologico sia un aspetto fondamentale per competizioni di questo tipo, e che se non la consideriamo rischiamo di cadere in un’interpretazione provvidenzialistica (a mio parere semplicistica in molti casi) degli episodi.
Ti ho usato un attimo non perché sia in disaccordo con te (anzi), era più un pour parler in generale.