christian4ever ha scritto:-Bale e Ronaldo.Secondo te potrebbero coesistere o finirebbero per calpestarsi i piedi?
-La tua su Villas Boas.
Dipende da Carletto. Vedo un 4-2-3-1 con i due sulle fasce un po' logorante, senza contare che i movimenti sarebbero come dici molto simili. Nel caso in cui la scelta dovesse cadere su quel modulo Ancelotti dovrebbe inventarsi qualcosa.
Ma io vedo Ronaldo punta centrale, visto che non si sa se arriva Bale ma di sicuro è arrivato Isco e poi chissà. Al momento il Real mi sembra un'enigma, aspetterei le prime uscite per vedere come verranno impiegati i seimila giocatori a disposizione.
Villas Boas è un bravissimo allenatore che ha toppato una (mezza, vabbè, ma non si sarebbe ripreso) stagione. Parliamo di un ragazzo che alla seconda stagione da main coach (la prima - e unica - al Porto) ha fatto il triplete minore e ha vinto il campionato senza perderne una. Se Conte avesse fatto un triplete il primo anno alla Juve (e Conte già aveva allenato per qualche stagione) sarebbe venuto giù il mondo, da queste parti. Al Chelsea ebbe problemi enormi con i vecchi del gruppo, una carenza quasi "zemaniana" che ha rischiato di affossargli la carriera. Al Tottenham si è rivisto il vero AVB, spettacolare davanti e attento dietro (a parte qualche partita ancora preparata male, come il derby con l'Arsenal, 2-5 mi pare). Per me è uno splendido allenatore.
The match is over ha scritto:Se si può un paio di domande
1)un parere sull'Ungheria degli anni 50
2)Secondo te il Parma degli anni 90 in considerazione del gioco (soprattutto con Scala) e dei grandi campioni approdati in emila (dal 96 in poi) non poteva "combattersela" meglio in materia scudetto? Tralasciando il fatto che per Parma 2 coppe uefe 1 coppa coppe ed 1 supercoppa non sia poco
3)Dimmi cosa ne pensi (solo come calciatori) di:
Roberto Mancini
Enrico Chiesa
Vincenzo Montella
Marcelo Salas
Marco Delvecchio
Dino Baggio
4)Storicamente in competizioni per club in ogni decennio una nazione dominava in europa (negli anni 70 olandesi e tedesche negli 80 le inglesi finchè c'erano nei 90 le italiane) . Secondo te questo non accade più solamenta per la totale apertura delle frontiere e quindi teoricamente più denaro che circola i più posti oppure si è assistito ad un miglioramento genarale del calcio che ha portato a aggiore equilibrio?
5)Come portier scegli Sepp Meier oppure Oliver Kahn

?
6)Per anni si è parlato del fatto che una squadra africana potesse vincere un mondiale. Ad un certo punto è sembrato che le asiatiche le avessero superate ma ad oggi si sono fermate anche loro. Quindi chi pensi possa spezzare il duopolio Sudamerica-Europa?
1) Una delle squadre più belle che sia mai scesa su un campo di calcio. Giocassero adesso con quella tattica e quei giocatori (e preparazione fisica aggiornata) sarebbero difficilissimi da affrontare. Il problema è che per giocare così devi avere Hidegkuti (e Puskas, e Kocsis), così come per fare (paragone blasfemo, eh), il 4-6-0 di Spalletti devi avere Totti - e sono giocatori talmente unici da essere irripetibili. Tutto il calcio offensivo moderno passa da Gusztav Sebes...che a sua volta fu fortemente influenzato dal Wunderteam austriaco, che a sua volta viene da Herbert Chapman e Jimmy Hogan.
La cosa più bella - motivo per cui cito Hide prima di Puskas, che comunque era impressionante - era la punta che usciva verso il centrocampo liberando lo spazio per l'inserimento. Bella perché tuttora è una tattica vincente, in molte situazioni.
2) Sono arrivati secondi e hanno vinto di tutto, onestamente c'è poco da recriminare. Il livello della A a parte magari un anno e mezzo di buco era altissimo, con grandi campioni in molte squadre. La Juventus di Lippi era specializzata nell'avere quel qualcosina in più che ti faceva vincere di uno, due, tre punti alla fine dell'anno.
3) Mancini era un calciatore modernissimo e incredibilmente intelligente, a volte l'ho paragonato a Totti per la qualità unica di capire sempre il tempo giusto per la giocata. L'errore più grande che ho sentito è stato "ma non ha giocato in un top team". Balle: è uno dei calciatori italiani più vincenti, ed era sempre al centro del gioco.
Enrico Chiesa, al top, equivale Di Natale, al top. Ovvero parliamo di due giocatori a tratti imprendibili e con colpi stupendi. Qualcosina gli è mancato senza dubbio, se un po' di costanza in più o proprio uno scalino tecnico non ti saprei dire.
Vincenzo Montella aveva una ragione di esistere: il gol. Il più classico dei punteros pequenos italici, non sgraziato e improbabile come Inzaghi, non tecnico come le star (anche se aveva un gran tiro da fuori nei primi anni e mi pare abbia segnato anche su punizione), uno che semplicemente lo metti lì e fa gol perché gli arriva il pallone e quello sa fare. La declinazione italiana di Trezeguet, insomma.
Marcelo Salas ricordavo avesse segnato un po' di più - ho ricontrollato e ha fatto solo una stagione in carriera sopra i 20 gol. Però trasmetteva strapotere...in sudamerica. In Italia a memoria ha segnato quasi solo gol culoni o da uomo d'area. Minaccia costante per una difesa.
Marco Delvecchio era, detto fuori dai denti, un po' scarso. Ma con l'abilità soprannaturale di eccellere dove gli altri di solito tremavano, cioè nelle partite difficili. Segnò un gol assurdo in un derby, mangiandosi Nesta quasi sovrappensiero. Segnò nella finale degli Europei. E via dicendo. Attaccante per la squadra, creatore di spazi, con la particolarità di essere abbastanza grosso e abbastanza veloce. L'ibrido fisico lo rendeva anche ibrido tattico, il Dirk Kuyt o il Park Ji-Sung di Capello. O il Giaccherini di Prandelli - scherzo!
4) Circolano le idee, prima di ogni cosa. L'Olanda o l'Ungheria arrivavano come sorprese. Oggi possiamo vedere e rivedere qualsiasi peto che succede nella serie B venezuelana. Motivo per cui esiste l'adagio "non ci sono più le squadre materasso". Ogni squadra - pure Haiti - è preparata tatticamente, e diventa difficile giocare in un modo e vincere consistentemente a livello internazionale. Lo stesso Barcelona ha vinto meno di quanto sarebbe accaduto magari vent'anni fa. E poi ci sono costantemente club ricchi che comprano campioni, e club poveri con grandi progetti tattici. E' un calcio globale. Per cui...entrambe le cose che hai detto, combinate.
5) Sepp Maier era COMPLETAMENTE MATTO. Quindi scelgo lui senza pensarci.
6) Al momento non vedo alternative a Europa e Sudamerica. Il calcio africano ha perso almeno tre grandi occasioni, soffre di una cronica mancanza di competizione dovuta anche a mancanza di strutture. Perché, se è vero che ci sono stati con campionati di buon livello, il problema è dove, quanto e come i ragazzi cominciano a giocare. All'Asia, semplicemente, il football un po' interessa e un po' no. L'India si è tirata fuori, la Cina ci sta provando e chissà se riuscirà, il Giappone è una nazione complicata di suo, la Corea è in una fase interessante ma interlocutoria.
GGG ha scritto:-Scrivi un commento e metti in ordine Raul, Morientes, Torres e Villa.
-Il Liverpool: torneranno mai ad alti livelli?
-Quanto sono inutili i premi individuali, come, ovviamente, il pallone d'oro?
-Un commento sui blink-182 e i Coldplay (quelli "veri", non quelli delle merdate degli ultimi due album).
1) Raùl è la leggenda, niente da dire, nella top 11 storica di uno dei più grandi club al mondo. Splendida seconda punta di un tempo in cui le seconde punte avevano un senso in quanto tali, ottimo dribbler, superbo uomo d'area. Non si può dire che bene di uno come lui.
David Villa è l'evoluzione logica e concreta di Raùl, cioè una seconda punta che in realtà gioca da prima o da esterno o tutti e due i ruoli nella stessa partita. E, anche se l'infortunio e l'età pesano, è tra le punte pure un piccolo incubo per un difensore: è difficile da anticipare, si muove estremamente bene; ed è difficilissimo togliergli il pallone se ce l'ha nei piedi. D'altronde non si diventa l'all time top scorer della nazionale spagnola se non si è più che eccezionali.
Un ipotetico Fernando Torres deciso, concentrato, in forma, convinto, fiducioso, apprezzato e quant'altro è immarcabile. Secondo me ha ancora in canna una stagione da venti gol, solo che è fragilissimo dentro, ha bisogno che le cose girino attorno a lui - non per protagonismo alla Ibra, ma per insicurezze footballistiche di vario tipo. Peccato, perché ha un tocco di palla delizioso. E poi è tolkieniano.
Morientes è un tipo di giocatore che non amo, un punteraccio fisico dal buon tiro e dall'ottima presenza fisica che però non si addice molto alla mia idea di calcio. La stagione in cui l'ho preferito (e che ha detto qualcosa di nuovo sul giocatore) è quella al Monaco. certo, ha segnato un bel po' in carriera, ma oggi sarebbe ridimensionato perché è molto cambiato il modo di attaccare.
2) Beh, sull'eternità non so farti previsioni. A breve sono sicuro che non accadrà, in compenso. Hanno una discreta squadra con qualche giovane interessante (Sterling, Yesil) e tanti, ehm, giocatori del cazzo - in particolare in difesa. Torneranno davanti all'Everton, direi, e forse davanti ad un Tottenham senza Bale (o con un Bale scontento), ma le due di Manchester e il Chelsea sono troppo sopra.
3) Aiutano a ricordare le icone e sono un discreto giro di soldi. Noi possiamo anche ignorarli senza problemi.
4) I Blink-182 direi divertenti finché lo erano, poi la svolta "seria"/"matura" non ha funzionato. Forse proprio perché come gruppo pop punk erano anche più convincenti dei Green Day, che invece si sono reinventati alla grande. Gruppo dalla grande influenza su tutto il sound rock per teenager degli anni zero.
I Coldplay mi affascinano per tutto il comparto visivo e per la grandissima capacità di comunicare con i fan, ma se guardiamo solo alla musica sono una delle cose più blande e inoffensive mai partorite. In confronto Rihanna è Mick Jagger.
zittino bob ha scritto:Un parere su questo libro (se non mi sbaglio hai letto)

Sto per finire il capitolo 11, quindi niente anticipazioni dei capitoli successivi
Lista di 10 giocatori più sottovalutati nella storia del calcio
Lista di 10 giocatori più sopravalutati nella storia del calcio
Parere su Federico Buffa
Musica: parere su Oasis e 30 Seconds to Mars
Molto bello, non ti anticipo nulla se non che la fine non è altrettanto bella rispetto all'inizio, anche se comunque molto interessante.
In piena onestà, non mi vengono in mente giocatori sui quali il giudizio storico sia sballato. L'unica cosa che ci tengo a dire è che Nesta era molto più forte di Cannavaro. Ma molto.
Certo, poi mi capita di parlare con persone che hanno visto Maldini giocare a 38 anni e hanno detto "boh, non mi sembra così forte", ma preferisco non calcolare questi individui.
Buffa è una persona molto intelligente, con la dote rara di soffermarsi ad analizzare ciò che vede. Può parlare di qualsiasi cosa perché osserva con cura, studia, capisce. Ha una certa prosopopea che lo rende poco televisivo, va detto, però è uno storyteller affascinante.
Gli Oasis mi sono piaciuti quando non hanno fatto gli Oasis (Standing on the Shoulders of Giants). Non c'è dubbio che abbiano "perso" la guerra del britpop, a livello qualitativo trovo i Blur indiscutibilmente superiori. La forza degli Oasis è nella loro immediatezza estrema, hanno fatto le canzoni giuste in un momento in cui dagli USA arrivavano canzoni sbagliate (in Europa non esiste il grunge come fenomeno commerciale di massa).
I 30 Seconds to Mars mi piacciono molto. Trovo che siano la miglior declinazione moderna di un tipo di rock, pomposetto e pronto per l'arena, che non può non esistere. L'ultimo disco non è formidabile, anche se c'è qualcosa (Conquistador, ad esempio) che va dritta in un ipotetico best of. Soprattutto, è affascinante Leto come mente artistica.