RECENSIONE
GRAFICA: Mai vista una grafica del genere. Volti dei personaggi e paesaggi pressappoco perfetti, una caratterizzazione grafica che fatico trovare altrove, e poi i giochi d'ombre sono semplicemente fantastici. La scena che più mi ha colpito a livello grafico è la
scena del coniglio, davvero eccezionale. Questo gioco alza gli standard grafici della PS3 a un nuovo livello e può tranquillamente competere con quella PS4 almeno per questo anno. Spettacolari le trasposizioni delle città post-pandemia rese davvero realistiche e soprattutto fedeli alle originali.
10
SONORO: Le musiche mozzafiato, il doppiaggio perfetto e un ottimo bilanciamento rendono il gioco coinvolgente ed epico. Inoltre i lamenti e i versi degli infetti sono angoscianti al punto giusto; ho apprezzato molto i lamenti dei Runners che trasmettono al giocatore tutta la sofferenza che l'infetto sta provando visto che è stato contagiato da poco e la sua parte umana sta lentamente morendo. Le voci di Joel ed Ellie sono azzeccatissime per i personaggi, un plauso al team di doppiaggio.
10-
GAMEPLAY: Comandi ottimi che hanno bisogno solo di essere memorizzati bene per poi essere sfruttati alla perfezione, carina l'idea (messa a forza dalla Sony) di sfruttare il sensore di movimento per riattivare la torcia. Inoltre mi è piaciuta anche la raccolta di provviste e la fabbricazione degli oggetti che rende l'esperienza survival sempre più coinvolgente per il giocatore, a tratti sembra di stare davvero degli USA post-pandemia. Per quanto riguarda le battaglie bisogna fare una standing ovation alla Naughty Dog che danno la possibilità di scegliere tre approcci:
stealth; decisamente ben fatto specialmente in mezzo agli infetti come Clicker e Bloater che hanno un udito sviluppatissimo,
attacco diretto; sulla falsa riga di Uncharted con le coperture dietro a muri e oggetti vari e
fuga; quando si è in difficoltà e si vuole o seminare i nemici o riorganizzare l'inventario per poi tornare all'attacco. Questi elementi danno modo al giocatore di usare una strategia in base alle provviste e alla situazione generale, peccato che l'idea di far scontrare grazie a degli stratagemmi umani nemici e infetti per farli eliminare a vicenda sia stata messa in atto solo in Left Behind.
10-
LONGEVITA': Un applauso alla Naughty Dog che è riuscita a sistemare l'unico difetto del suo altro capolavoro Uncharted ovvero la longevità. The Last Of Us si assesta sulle 17 ore di gioco espandibili a quasi 20 con il DLC Left Behind rendendo l'esperienza di gioco sempre coinvolgente, divertente e quasi mai monotona. Geniale l'idea di far usare Ellie nel capitolo dell'inverno allungando il gioco sì, ma non con un capitolo filler visto che usando la protagonista femminile bisognerà cambiare approccio ai nemici vista la resistenza ridotta e la scarsa forza fisica. Inoltre il capitolo con lei protagonista è fondamentale nella narrazione e nell'evoluzione del personaggio.
9.5
IMPRESSIONI PERSONALI: Arrivati a questo punto probabilmente sarete stanchi di tutti questi elogi, ma non sono riuscito a trovare una cosa negativa su questo gioco. Mi pare davvero tutto perfetto, questo titolo è tutto ciò che chiedo ad un videogioco: grafica mozzafiato, sonoro epico e coinvolgente, gameplay superbo, buonissima longevità, divertimento, coinvolgimento e soprattutto una trama e una narrazione eccezionale. Voglio focalizzarmi su quest'ultimo punto che per me è fondamentale in un'opera d'intrattenimento come un videogioco, film, serie TV, wrestling ecc. e The Last Of Us eccelle in questo parametro dandoci una storia che per quanto sia ambientata in uno scenario al limite dell'impossibile è reale! I personaggi hanno una profondità unica, sembrano persone in carne ed ossa con i loro punti di forza e soprattutto con le loro debolezze accentuate superbamente nei due protagonisti che nel corso della storia si evolvono in modo complementare e finendo per instaurare un rapporto padre-figlia unico nel mondo in cui vivono, un mondo dove è rarissimo morire di cause naturali (come detto in Left Behind in un discorso tra Ellie e Riley) e in cui i pochi umani rimasti si scannano tra di loro a volte per le provviste e a volte per un semplice senso animalesco maturato in quel mondo violento come visto nei cacciatori di Pittsburgh o nel clan di David. A proposito di quest'ultimo personalmente lo considero l'antagonista meglio riuscito nel gioco che ci viene presentato come un tranquillo e pacato sopravvissuto per poi tirar fuori piano a piano una cattiveria e una perversione unica che viene mostrata tramite atti di cannibalismo e la quasi violenza sessuale su Ellie che alla fine sfoga tutta la sua frustrazione su di lui martoriandolo con il machete in una scena cruenta ma vera. Alla luce di ciò e di tutto quello che Joel vive nel suo viaggio con Ellie si arriva al finale
(CHI NON HA COMPLETATO IL GIOCO SI FERMI QUI A LEGGERE), un finale che come il resto del gioco si dimostra epico, poetico, ma soprattutto reale. Mettetevi nei panni di Joel che per quasi un anno ha viaggiato in un' America completamente distrutta dalla piaga del Cordyceps per consegnare una ragazzina a cui si è affezionato, una ragazzina che gli ha salvato la vita quando tutto era spacciato, una ragazzina che piano a piano è diventata idealmente sua figlia e dopo mille peripezie si ritrova in un freddo ospedale dove gli viene negata la possibilità di dire addio a quella ragazzina che in pochi minuti verrà sacrificata in modo che
forse le Luci possano trovare un vaccino per salvare l'umanità dal Cordyceps, la stessa umanità che ha provato ad uccidere lui e quella ragazzina nel corso del loro viaggio, la stessa umanità ridotta a bestie cannibile... la stessa umanità che ha ucciso sua figlia Sarah 21 anni prima! In un atto di egoismo (motivato) Joel decide che l'umanità non merita la salvezza e dopo aver massacrato le luci recupera Ellie prima che venga operata e in una sequenza mozzafiato la prende in braccio e la porta fuori dall'ospedale (ricalcando la scena iniziale quando in braccio ha Sarah), e dopo aver ucciso il capo delle Luci Marlene in modo che non possa seguirli porta la ragazza nell'unico luogo dove l'umanità sembra ancora non essere corrotta, nella città del fratello Tommy e nonostante la menzogna raccontata ad Ellie per mascherare il suo gesto in cuor suo sa di aver fatto la cosa giusta perché l'umanità non merita la salvezza, ma Ellie sì.
The Last Of Us è semplicemente IL capolavoro e prepotentemente diventa il mio videogioco preferito di sempre.
10+
VALUTAZIONE FINALE: Come successo su Playstation 2 la Sony frega all'ultimo la Rockstar proponendo il Game Of The Console (ma anche Of The Generation), e se allora God Of War 2 (sviluppato da Santa Monica Studios e pubblicato da Sony Computer Entertainment) rubò la palma a GTA San Andreas, oggi The Last Of Us la prende da GTA V. Non c'è più nulla da aggiungere, ho detto praticamente tutto ciò che c'era da dire su questo capolavoro assoluto che pongo come
Game Of The Generation.
10+