Sul Trespolo 2019 - Plus & Saimas

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Aaron Kirk
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Re: Sul Trespolo 2018 - MacheteKowalski

Messaggio da Aaron Kirk »

The Prizefighter ha scritto:Colpa vostra che l'avete trattato male :triste:
Comunque sarebbe interessante leggere il discorso allargato
Allora allargo, ma Ankie mi deve pagare gli straordinari da Supplente Trespolo altrimenti chiamo Hard is Ono.

Il nostro amico Prizefighter ha esposto un suo postulato: l'aspetto fisico conta quanto l'aspetto interiore.
Per cominciare a nerdare per bene inizio subito a scindere l'argomento in due tronconi: l'aspetto esteriore e l'aspetto interiore che visto che so parlare in italiano chiamerò personalità.

Visto che i discorsi più succosi e redpillosi sono sull'aspetto, parto con la personalità così ce la leviamo dai coglioni.
Per dire che l'aspetto e la personalità rivestono la stessa importanza serve definire le due cose, concorderemo tutti nel dire che giudicare l'aspetto fisico di una persona è piuttosto facile, in genere basta una manciata di secondi (e in genere l'analisi si conclude con: vabbè niente di che ma una botta dopo un paio di drink gliela do volentieri) e tutto ciò di cui si ha bisogno è uno o più occhi funzionanti.
Ma la personalità?
Facendo un po' di scienza ingenua, ricercare tratti della personalità di nostro gradimento è un'operazione che compiamo spesso, non a caso tutti definiamo una buona parte dei nostri amici "simpatici", "sufficientemente intelligenti", "divertenti" e altre robe amene del genere. Non è difficile pensare che ognuno abbia una personale idea di cosa trova "simpatico", faccia conoscenza con una persona e se questa possiede tale qualità, può risultare simpatica o meno, secondo una personale definizione di simpatia che varia da persona a persona.
Ma siamo davvero così rigorosi?
È difficile trovare due persone che concordino perfettamente sulle definizioni di "simpatia", "intelligenza" o "divertimento", ma a ben vedere molti dei rapporti più stretti con altre persone hanno altri punti in comune.
Uno di questi, molto importante, si chiama vicinanza funzionale.
Cos'è la vicinanza funzionale? È un indicatore del livello di impegno che serve per mantenere un rapporto. Vicinanza è inteso sia in senso spaziale (cioè se sto tizio abita vicino a me o vicino a un luogo che frequento spesso, o frequenta gli stessi luoghi) che, appunto, funzionale (cioè quanto mi devo attivare per raggiungere questa persona. Se è amico/a di amici, se vive in culo al mondo sul cucuzzolo della montagna, se ha tempo libero quando ce l'ho io, roba così).
E in genere i rapporti che vengono mantenuti a lungo hanno un alto livello di vicinanza funzionale. Cioè: gli amici che uno si tiene stretto non sono decisi in base alla loro personalità, ma in base a quanto mi devo sbattere per andarli a trovare. Che detto così fa abbastanza schifo.
Quindi cosa succede se chiedo ai tizi, anche fossero amici solo dei loro vicini (e quindi hanno scelto, ovviamente a loro insaputa, solo in base alla vicinanza funzionale) di definirmi la personalità dei loro amici?
Quelli sono simpatici, intelligenti, divertenti, bla bla bla.

Ovvero?
Ovvero spesso "simpatico" è difficile da definire perché, sorpresa, non definisce nulla. E viene affibbiata più o meno casualmente a quelli che hanno la fortuna di essere nostri amici/compagni/amanti/quellochevipare.
Inoltre, la maggior parte dei nostri comportamenti non sono nemmeno così personali. Pensateci bene: cosa facciamo in un supermercato? In uno stadio? In un bar? A un funerale? Ti puoi aspettare comportamenti molto simili da qualunque persona in situazioni come queste. Cioè il comportamento spesso è decretato più dal contesto in cui la persona si trova che da un qualcosa che la persona ha dentro.

Ma quindi tutte le persone sono uguali e scegliamo sempre solo a caso? No e nì. È stupido pensare che tutte le persone siano uguali, è ugualmente stupido pensare che il nostro best friend o la nostra fidanzata siano qualche specie di eletto, perfetto per noi, che abbiamo trovato per miracolo in mezzo a sette miliardi e mezzo di persone.

E dunque come funziona?

È difficile e lungo da dire, e com'è ovvio non esiste un modo univoco: ognuno fa conoscenze a modo suo e si attiva quanto trova tollerabile attivarsi per mantenere i rapporti. Ognuno ha criteri personali costruiti in molto tempo su cosa trova piacevole e cosa no.
Una parte fondamentale è data dall'impressione data nel primo incontro: è molto molto difficile far cambiare idea su un'impressione fatta al primo incontro e spesso finisce per influenzare tutte le idee successive che ci facciamo di una persona.

E cos'è la prima cosa che vediamo? Bam, l'aspetto fisico ovviamente.

L'aspetto fisico è una delle più grandi influenze in qualsiasi interazione sociale. Red pill a manetta proprio. Determina ciò a cui decidiamo di prestare attenzione, è una calamita di attributi positivi, dalla simpatia alla bontà all'intelligenza alla competenza (!!!). Fin dall'infanzia, i professori e i maestri mostrano una preferenza nel trattamento dei bambini più belli & carini. Spesso accade che le qualità di una persona vengano eccessivamente magnificate sulla base del suo aspetto fisico. Andate a leggervi il topic sull'infortunio di Paige o la vecchia pagina di apprezzamento per AJ Lee se non ci credete. Certo, è difficile che queste qualità vengano inventate da zero, ma è davvero impressionante cosa un bell'aspetto riesce a fare per noi.

Quindi bone alla riscossa e noi povero popolino a raccogliere le briciole? No.

Andando avanti con questa logica ci aspetteremmo che la felicità massima derivi dal rapporto con una donna/uomo che sia di aspetto fisico perfetto, di gran lunga migliore del nostro.
E invece non è così.
Esistono (a dispetto di quanto Sonoio voglia credere) moltissime coppie "squilibrate", in cui un partner è di gran lunga più bello dell'altro. Vi aspettereste che quest'ultimo passi la vita a gongolare e voglia tenersi stretto la/il partner il più a lungo possibile.
Invece le coppie più durature e più felici sono, con le dovute eccezioni, quelle con aspetto fisico simile. In questo momento vi starete immaginando una casta di bellocci superfighi in cima, che stanno solo con altri bellocci superfighi, e poi via a scendere. E allora lo stereotipo della troiona ventenne che sta col 60enne ricco con la barca?
Consideriamo l'aspetto fisico come una qualità, qualcosa che ci può convincere a dare alla persona una possibilità.
Non è l'unica qualità. Una di queste qualità può essere la sicurezza economica, un'altra può essere che giudichiamo l'altro come un possibile ottimo genitore.
Nessuno pensa esplicitamente "baratto un po' del mio aspetto fisico per i tuoi soldi", ma non è lontanissimo da quello che succede.

Quindi: aspetto fisico, prima impressione, vicinanza funzionale, qualità evolutive, conoscenza alla fine.
L'aspetto fisico conta quanto la personalità?

Conclusione sulla personalità: è difficilmente definibile, oscura, spesso dice più su chi giudica che su cui è giudicato.

Conclusione sull'aspetto fisico: costruisce da sé una prima impressione e automaticamente ci fa affibbiare un certo tipo di personalità a un altro, a seconda che questo sia bello o brutto.

Allo stesso modo l'uomo considera un certo tipo di aspetto fisico come "appropriato" per lui e/o per il luogo e il ruolo che ricopre. Un impresario di pompe funebri con l'aspetto di Adriana Lima ci sembrerebbe strano. Allo stesso modo una fidanzata splendida può intimidire, farci sentire in colpa, minare la nostra autostima, produrre eccessive reazioni di gelosia. Possiamo auto-sabotare il rapporto considerandola una "gallina" al primo sguardo per toglierla subito dalle possibilità e risanare la ferita all'autostima che costituisce il pensare di non avere possibilità con lei. E così si genera esattamente l'effetto opposto: invece di affibbiare caratteristiche positive a caso per l'aspetto, per difendere la nostra autostima facciamo esattamente l'inverso, affibbiando caratteristiche negative sulla base di niente.

Il risultato è? Pensate, troie. La prima impressione non è mai giusta.



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Mystogan
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Re: Sul Trespolo 2018 - MacheteKowalski

Messaggio da Mystogan »

POTY material.

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Re: Sul Trespolo 2018 - MacheteKowalski

Messaggio da The Prizefighter »

Aaron Kirk ha scritto:Allo stesso modo una fidanzata splendida può intimidire, farci sentire in colpa, minare la nostra autostima, produrre eccessive reazioni di gelosia. Possiamo auto-sabotare il rapporto considerandola una "gallina" al primo sguardo per toglierla subito dalle possibilità e risanare la ferita all'autostima che costituisce il pensare di non avere possibilità con lei. E così si genera esattamente l'effetto opposto: invece di affibbiare caratteristiche positive a caso per l'aspetto, per difendere la nostra autostima facciamo esattamente l'inverso, affibbiando caratteristiche negative sulla base di niente.

Il risultato è? Pensate, troie. La prima impressione non è mai giusta.
Sta cosa sarebbe il classico stereotipo della ragazza bella e stupida? O non c'entra niente?

Grazie per il post

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Aaron Kirk
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Re: Sul Trespolo 2018 - MacheteKowalski

Messaggio da Aaron Kirk »

The Prizefighter ha scritto: Sta cosa sarebbe il classico stereotipo della ragazza bella e stupida? O non c'entra niente?

Grazie per il post
In pratica sì. Una delle prime valutazioni che facciamo quando vediamo una persona di interesse sessuale (che sia del sesso opposto o meno) è "questa potrebbe essere la mia ragazza o no?".
Spesso abbiamo risposte preconfezionate che vanno bene. Tipo "è troppo vecchia", "è una bambina", "è un cesso", "sta leggendo un libro di Fabio Volo", "è bionda".
Altre volte la tizia è percepita semplicemente come troppo bella. E allora, per non dover pensare che è troppo bella, le affibbiamo qualche caratteristica che con la bellezza può andare a braccetto, tipo "è superficiale, non potrei mai stare con una così superficiale. E poi è bionda :bleah: "
Mystogan ha scritto:POTY material.
Troppo buono, conta che praticamente faccio da raccoglitore di info che rimetto qua, zero lavoro da parte mia.

Però se volessi votare me al posto di quella puttanella di Morelli come Most Competent User dei non-wrestlig forum non mi offenderei. Affatto.

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Re: Sul Trespolo 2018 - MacheteKowalski

Messaggio da Mystogan »

Pensavo di farlo visto che nelle discussioni qui sui redpillati mi sono spesso trovato molto in quello che scrivevi, e tanto ormai Morelli l'abbiamo sdoganato ed é diventato Main Stream.
Ma probabilmente finché Chris4Ever non vince qualcosa tra qua o con l'Inter credo voterò per lui.

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Re: Sul Trespolo 2018 - MacheteKowalski

Messaggio da Baboden »

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Re: Sul Trespolo 2018 - MacheteKowalski

Messaggio da Impreza »

Con tutto il bene per Chris, ma wallpost di Aaron>>>

Ora mi aspetto un post di almeno 30 righe sul Wolverhampton di Nuno Espirito Santo.

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Re: Sul Trespolo 2018 - MacheteKowalski

Messaggio da Aaron Kirk »

Mystogan ha scritto:Pensavo di farlo visto che nelle discussioni qui sui redpillati mi sono spesso trovato molto in quello che scrivevi, e tanto ormai Morelli l'abbiamo sdoganato ed é diventato Main Stream.
Ma probabilmente finché Chris4Ever non vince qualcosa tra qua o con l'Inter credo voterò per lui.
Vabbé, ovvio che il tuo cervello (se così vogliamo chiamarlo) da nordico preferisca un napoletano suddito&sottomesso come il fiocco di neve Chris4, che vorrei ricordare è apolide e tifoso di convenienza, piuttosto che un orgoglioso figlio del Vesuvio come il sottoscritto.
Impreza ha scritto:Con tutto il bene per Chris, ma wallpost di Aaron>>>

Ora mi aspetto un post di almeno 30 righe sul Wolverhampton di Nuno Espirito Santo.
Pure 40 frà, ma lo devo prima vedere che per ovvi motivi di reperibilità li ho giusto seguiti da lontano con indistinta approvazione.

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Re: Sul Trespolo 2018 - MacheteKowalski

Messaggio da Hard Is Ono »

Aaron Kirk ha scritto:chiamo Hard is Ono.


Anche io voglio dire la mia!
Ma oggi non ho proprio tempo, rientro domani a casa però e wallposto pure io!

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Re: Sul Trespolo 2018 - MacheteKowalski

Messaggio da Aaron Kirk »

Hard Is Ono ha scritto:


Anche io voglio dire la mia!
Ma oggi non ho proprio tempo, rientro domani a casa però e wallposto pure io!
Il mio piano era confonderli a colpi di pseudoscienza e poi arrivarvi tu a fare un pippone sui sindacati e il plusvalore e li stendevi tutti.

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Re: Sul Trespolo 2018 - taker85

Messaggio da Ankie »

Uomo della sezione calcio, vediamo se interessa...

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Re: Sul Trespolo 2018 - taker85

Messaggio da The Prizefighter »

Quanto culo ha Cinzia? Vincerà finalmente il mondiale?
Chi vince il fanta l'anno prossimo?
Ti fidi di Scaroni?

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Re: Sul Trespolo 2018 - taker85

Messaggio da Hard Is Ono »

Voglio dire prima qualcosa sul pippone di Aaron Kirk che non ho avuto tempo sin ora.

AK dice cose molto sensate e che non c'entrano niente (o quasi) con sindacati e plusvalore (alla fine c'entra tutto con plusvalore).

Aggiungo qualcosa solo per il piacere di farlo, non perchè manchi qualcosa nella sua dissertazione.

Il problema generale secondo me è che viviamo in un retaggio ingombrante di categorie cristiane, platoniche, cartesiane, chiamatele come volete, che concepisce l'essere umano ancora come res cogitans e res extensa. Come se ci fosse l'omino nel cervello che manovra con delle leve e dei bottoni il corpo.

Disgraziatamente le cose non stanno così e noi siamo il nostro corpo.

Questo rende tutto maledettamente complicato perchè noi, come nostro corpo, stiamo dentro un mondo ed una società complessa in cui veniamo costantamente sottoposti al giudizio di tutto e tutti. Giudizio non in senso morale, sia chiaro.

Siccome le cose stanno esattamente come dice AK, cioè che il corpo è inevitabilmente ed inaggirabilmente il primo elemento di relazione col resto del mondo è anche sottoposto ad uno stress notevole perchè il mondo non è uno spazio astratto in cui semplicemente muoversi.
Ma è una stratificazione enorme di concetti, di preconcetti, di cultura, di subcultura, di tutto ciò che, brutalizzando, il barbuto di Treviri chiamò a suo tempo sovrastruttura.

Essendo che la sovrastruttura non è mai neutra, ma è atta a mantenere determinate relazioni di potere economico il risultato sarà inevitabilmente che non soddisferà mai tutti, anzi soddisferà sempre una porzione ristretta di popolazione e gli altri saranno sempre inadeguati, insufficienti, maltrattati, oppressi.

Da qui la sensazione costante di insofferenza, di inadeguatezza ed il subire passivamente il confronto un optimus indotto.

Sia sul piano fisico che su quello della personalità.
E questo preme molto sull'acceleratore di tenere le due cose separate.

Invece la vera redpill è rendersi conto che non c'è alcun automatismo meccanico che ci dice che sotto il tuo fisico da grande obeso ci sia una splendida personalità che aspetta di essere scoperta tra una piaga da decubito e l'altra e che esiste la concreta possibilità anche del contrario, ovvero che se sei una persona rancorosa e piena di odio è perchè eri l'unico alle medie con l'ombelico estroflesso che la faceva da cappellino in cima a quel cocomero che era la tua pancia e hai avuto la sfortuna di crescere in un periodo in cui questo era considerato motivo di derisione per tutte le ragioni di cui sopra.

Questo perchè ogni tentativo di tenere separati anima e corpo si rivela solo un esercizio teologico e allontana semplicemente da qualunque comprensione del sé.

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Re: Sul Trespolo 2018 - taker85

Messaggio da Aaron Kirk »

Bella Ono, magari pilotiamo qua pure taker85 se ha voglia.

Comunque per me voler ridurre le personalità a un'unità che governa tutte le azioni è sempre e comunque un esercizio che ti porta a farti idee sbagliate.
Nel senso: la personalità come ben dice HiO è il corpo ed è nel corpo, ci sono varie parti del corpo e del cervello con personalità diverse, che in qualche modo possono prendere il sopravvento in momenti diversi e con sostanze diverse che scorrono nel corpo (nel senso: metti che hai bevuto un drink, metti che hai fumato erba, metti che hai appena corso due chilometri, metti che hai appena fatto un bel pranzo della domenica, tutte queste cose portano a variazioni abbastanza importanti sia delle emozioni che uno esperisce che dei suoi comportamenti).
Aspettarsi che Tizio faccia e dica sempre la stessa cosa nello stesso contesto è una forzatura.
Questo detto ovviamente dall'unico bambino delle medie con l'ombelico estroflesso :(

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Re: Sul Trespolo 2018 - taker85

Messaggio da Hard Is Ono »

Si, sono d'accordo anche su questo.
Quando io parlo di unità (ammesso che tu ti riferisca a me, non mi è chiarissimo questo) mi riferisco all'unità del sé rispetto alla diatriba corpo-mente.

Ma sono anche persuaso che il sé non sia un dato stabilito. Altrimenti ricadremmo nel dualismo, portandoci appresso questo sé integrale malgrado il fatto che il nostro corpo è diverso anno dopo anno, giorno dopo giorno, minuto dopo minuto.

E' in fondo la ragione per cui noi non possiamo realmente trovarci nella condizione dell'asino di Buridano e in ultima istanza la ragione per cui non esiste il destino.

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