In Cattedra-RIJA.

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Nicolasblaze
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Re: In Cattedra-Nicolas "Rosso Malpelo" Blaze.

Messaggio da Nicolasblaze »

celticwarrior87 ha scritto: -Un mio vecchio mister mi disse " Regà i moduli non esistono sono quelli che vanno in campo a fare il modulo!",secondo te quanto c'è di vero in questa frase?

-Un parere su Luis Garcia.

-Carbonara o Amitriciana?

-Parere sulla figura di Mino Raiola.

-Parlami e ordinami secondo la tua preferenza personale questi quattro esterni made in Netherlands:

1)Zenden.
2)Robben.
3)Overmars.
4)Babel.
1) Fino alla Lega Pro di sicuro è così. Bisogna essere ordinati, attenti e correre, fa tutta la differenza del mondo. Nel grande calcio la tattica è più importante delle figurine che metti in campo. Ha senso: in Provincia Estrema basta ordine e un pizzico di voglia/qualità in più per imporsi. Se parliamo di A o Champions' nel 90% dei casi sono comunque eccellenze a confronto (anche le piccole squadre hanno tradizionalmente giocatori tecnicamente molto forti, pensa al Bologna con Diamanti e Kone per dirne due), e dunque conta il resto. Certo, poi c'è la "figurina" che ti sposta i valori in campo, sono quei massimo 10 al mondo che conosciamo, ma la figurina-Ibra che ti castra tatticamente di fatto ti impedisce di vincere oltre un certo livello.
2) Fosse nato quattro-cinque anni dopo sarebbe nel gruppo-Barca senza se e senza ma. Non è un fenomeno, ma è uno di quei giocatori qualitativamente appena superiore alla media e estremamente solido nelle prestazioni. A memoria fino al 2009 non ha sbagliato una stagione, poi dopo i 30 è andato calando, ora è in Messico mi pare. La sua forza principale - cosa che lo rende amato da ogni allenatore - è che è un'ala che corre ma soprattutto gioca su due fasce con una naturalezza impressionante. Sia a destra che a sinistra sa fare entrambi i movimenti (puntare il fondo e rientrare per il tiro) e al Liverpool ha maturato una precisione nei tagli verso il centro impressionante. Visto che Benitez è lo scacchista, Gerrard era la regina senza dubbio, ma Luis Garcia era il cavallo che risolve le partite perché è sempre nel vivo.
3) Mino Raiola. Bravo è bravo, se guardiamo il dato economico e le carriere dei giocatori che assiste/controlla. Però un agente come si deve ha necessità di prestare profonda attenzione al lato umano del calciatore. Io credo che se Zlatan Ibrahimovic è questa persona qui:
Immagine
un buon 60% sia colpa di Raiola, che ne ha sempre assecondato le pretese da primadonna assoluta, i mal di pancia e via dicendo. Un agente alla sudamericana, Mino, che pure con Balotelli ha combinato e sta combinando casini. Io avrei difficoltà a manipolare così apertamente il mio datore di lavoro/cliente (a seconda di come vogliamo vedere il rapporto).
4) Di questi, il più forte è senza dubbio Robben. Ma senza dubbio proprio. Poi Ari ha la solidità psicologica del tonno rio mare, occhio a palla compreso nel prezzo, ma oh, sono cose che ci stanno. Superconvinto che in Italia avrebbe floppato orribilmente, ha trovato la sua dimensione a Monaco (che è, nonostante la storia, una piazza facilissima in cui esprimersi...se non vieni da Gelsenkirchen). A vent'anni era semplicemente devastante, ho sempre avuto la sensazione che sia andato quasi sfiorendo, si esprime a folate ma un Robben in giornata di grazia fa tremare chiunque.
Overmars ha fatto la fortuna di un'ottima carriera con un movimento solo (il che lo rende chiaramente inferiore a Robben, ala completissima): parte da sinistra, taglia al centro, tira, gol. "Gol" è la chiave, perché è stato uno da doppia cifra nei momenti migliori. Il passaggio a Barcellona non è che sia andato proprio ottimamente, soprattutto per i 40 milioni di euro spesi. Dispiace umanamente per il ritiro prematuro, ma non aveva null'altro da dire in ogni caso.
Zenden è un jolly. Da ala non mi è mai piaciuto, sarebbe stato più naturale come esterno di centrocampo ma in Olanda il 4-3-3 è legge, o giochi terzino o ala. E paradossalmente va detto che da terzino (di spinta) ha fatto cose molto interessanti. Da centrocampista centrale utile, ma non interessante, si vedeva che era adattato bene senza essere "nato" nel ruolo. Giocatore normale con qualche colpo interessante (il sinistro in volée), da tenere nei 23 di un top team perché a partita in corso dà equilibrio. Avesse avuto 25 anni, l'esterno a sinistra nei 3-5-2 all'italiana era il suo ruolo.
Babel è una promessa non sbocciata, per me finisce lì. Mi viene in mente su due piedi una ventina di ali destre più interessanti e decisive di lui. Sembrava forte (la prima stagione al Liverpool, in particolare) ma semplicemente non lo è, è un'ala olandese e potrebbe benissimo essere ancora lì a giocare.

RawIsJerichoAgain ha scritto:Chi pensi sia il miglior giocatore della squadra che tifi (non ricordo) degli ultimi 10 anni, e chi il peggiore?
Che mercato faresti al posto del ds della squadra che tifi?
Secondo te, quale potrebbe essere la squadra sorpresa ai Mondiali 2014?
Su quali tre giovani punteresti un bel gruzzolo per portarli alla squadra che tifi?
Che acquisti faresti per riportare il Palermo in A e farlo tornare competitivo in 2-3 anni?
Quali squadre estere simpatizzi?
Come diceva c4e, non tifo. E ti dirò, anche l'idea di simpatizzante non mi fa impazzire.
Detto ciò, la squadra sorpresa ai Mondiali 2014 è un bell'interrogativo. Ci sono squadre che dovessero qualificarsi sarebbe già un bel risultato (Montenegro, Bosnia, Austria, Albania, Uzbekistan che vedo favorito contro la Giordania ma non avrebbe speranze contro l'Uruguay, Honduras). Non cerco di decifrare l'Africa, è veramente troppo presto. La Colombia dovesse far bene non sarebbe una sorpresa, la stiamo aspettando al varco. Discorso simile per il Belgio, che comunque dovesse arrivare oltre il girone sarebbe una legittima rivelazione. La speranza è che di rivelazione si possa parlare per l'Inghilterra, ad oggi davvero poco convincente.

Non parlando di giovani già esplosi, dico Schennikov, terzino sinistro del CSKA Moskva, costo 3.5 milioni (facciamo 4 per stare tranquilli); avrei detto il messicano Diego Reyes, difensore centrale, ma se l'è preso il Porto qualche mese fa a 7 milioni, ottimo acquisto. Bruma, ala sinistra dello Sporting Lisbona, a 2.5 milioni è da tentare assolutamente. Terrei d'occhio per inciso anche Andres Renterìa, 20 anni, colombiano, ad oggi costa meno di un milione, così come Jesus Corona, messicano, 20 anni, 1.5 milioni. Sono una prima punta e un'ala, rispettivamente.
Oltre a Schennikov, prenderei Jack Butland, 5 milioni, portiere dell'Inghilterra U-21 e dello Stoke. Mi piace molto Bianchetti dell'Inter (1 milione, difensore centrale), ma dovesse servirmi un attaccante andrei (oltre a Renterìa e Corona) tra:
Maksim Kanunnikov, prima punta veloce, bravo nei movimenti, dell'Amkar Perm (1.5 milioni)
Havard Nielsen, un po' più fisico ma può giocare anche come esterno d'attacco, del Red Bull Salisburgo (1.5 milioni)
Paco Alcacer, prima o seconda punta, ma soprattutto finalizzatore, Valencia (2 milioni)

E poi le scommesse low-cost:
Jose Villareal, seconda punta o trequartista a seconda delle esigenze, del Los Angeles Galaxy (boh, poco comunque)
Gwang-Hoon Le, esterno d'attacco, dei Pohang Steelers (pane e cipolla)
Ibrahim Yilmaz, prima punta leggera, mi sono perso dov'è adesso (du spicci per il caffè)

Il Palermo per la Serie B avrebbe una rosa stratosferica. Ma presupponiamo che partano Ilicic, Hernandez e Arevalo Rios (lui solo perché mi sta antipatico).
Proverei a prendere Nicola Bellomo se non è già andato al Torino.
Prestiti con diritto di riscatto per il sopracitato Bianchetti e uno tra Antei (Roma) e Almici (Atalanta). Il Palermo ha bisogno di difensori giovani e di qualità.
Davanti se non è disponibile Bellomo terrei Vassallo che era in prestito a Foligno e prenderei Ardemagni che in A non è proponibile con costanza ma in B fa una certa differenza.



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Celticwarrior87
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Re: In Cattedra-Nicolas "Rosso Malpelo" Blaze.

Messaggio da Celticwarrior87 »

Belle risposte Blaze,m'è piaciuta molto quella sugli olandesi.

-Davide Ballardini,come ti spieghi il suo basso rendimento da allenatore titolare contrapposti invece ai discreti risultati ottenuti quando deve prendere una squadra in corsa?
Un bravo Caronte? O semplicemente riesce a migliorare i sistemi tattici altrui?
Il tuo punto di vista.

-Mauro Zarate,quanto meteora o quanto potenziale sprecato?

-Un parere su Karel Poborsky.

-Stesso giochino di prima con altri "Orange":

1)Patrick Kluivert.
2)Per Van Hooijdonk.
3)Jan Vennegoor of Hesselink.
4)Jimmy Floyd Hasselbaink.

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christian4ever
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Re: In Cattedra-Nicolas "Rosso Malpelo" Blaze.

Messaggio da christian4ever »

Bellomo(come El Kaddouri)è del Torino praticamente,Bianchetti rimane a Verona.
Bruma ha fatto benissimo al Mondiale.

-Classificami in ordine di preferenza questi 4 attaccanti:
Bianchi,Pellissier,Denis e Floccari.
-Inter:Isla,Nainggolan e Dragovic sono i nomi giusti?
-Che ne pensi di Belfodil e Icardi.

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Nicolasblaze
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Re: In Cattedra-Nicolas "Rosso Malpelo" Blaze.

Messaggio da Nicolasblaze »

celticwarrior87 ha scritto: -Davide Ballardini,come ti spieghi il suo basso rendimento da allenatore titolare contrapposti invece ai discreti risultati ottenuti quando deve prendere una squadra in corsa?
Un bravo Caronte? O semplicemente riesce a migliorare i sistemi tattici altrui?
Il tuo punto di vista.

-Mauro Zarate,quanto meteora o quanto potenziale sprecato?

-Un parere su Karel Poborsky.

-Stesso giochino di prima con altri "Orange":

1)Patrick Kluivert.
2)Per Van Hooijdonk.
3)Jan Vennegoor of Hesselink.
4)Jimmy Floyd Hasselbaink.
1) Mah. Mi sembra una persona solida ma totalmente priva di intuizioni. Dà stabilità, ma non crea. Campa su quattordici mesi di bei risultati tra Cagliari e Palermo (tutto il 2008 e inizio 2009), un po' pochino.

2) Meteora. Sfortunato, eh, perché quella che doveva essere la sua stagione della conferma fu quella della terribile Lazio di Ballardini, però poi non ha mai ripreso la costanza che gli serviva. Alla fine ha fatto due belle stagioni e tanta mediocrità, spesso irritante. D'altronde è un ragazzo con la testa minuscola, non matto o altro, è proprio stupido.

3) Lazio e United non erano la sua dimensione, era sempre un filo fuori posto. Tecnicamente niente male, con il gol in lob come colpo griffato, non spiccava più di tanto nella nazionale Ceca che aveva un paio di generazioni di alto livello (è coetaneo di Nedved) ma dava un contributo interessante. Giocatore onesto, di fascia medio-alta; forse la stranezza vera è che non sia mai andato in Bundes, il contesto in cui avrebbe reso al meglio.

4) Patrick Kluivert non è stato il più prolifico di questi quattro, ma era un giocatore totalmente diverso. In una parola? Ibrahimovic-ante litteram. Certo, meno effetto wow nelle giocate, meno presenza sui colpi al volo, ma grande capacità di imporsi fisicamente e tocco sopraffino specialmente nei primissimi passi con la palla al piede. Gran colpo di testa, tra l'altro. A volte ha floppato indecentemente (Milan, che peraltro era una macchina tritagiocatori in quel periodo), ha comunque lasciato un gran bel segno soprattutto per aver mostrato uno stile di gioco abbastanza anomalo. Al limite dell'area immarcabile.

A proposito di attaccanti tecnici, Pierre Van Hooijdonk ha sempre segnato come l'iradiddio, un attaccante da 350 gol in carriera. Il 90% dei quali, a naso, segnati da fermo. Gran tiratore di punizioni, giocatore che (sembrerà paradossale) ha avuto l'intelligenza di non misurarsi mai in un grande campionato, dove sarebbe stato sempre quella frazione di secondo troppo lento (l'esperienza in Inghilterra quasi non la considero, era un Nottingham poco competitivo, lui fu decisivo in Championship ma in Premier passò inosservato). Probabilmente è il giocatore con la più alta media gol in Eredivisie, ha avuto la carriera che meritava, da grande attaccante di piccole realtà.

Jimmy Floyd Hasselbaink al Chelsea lo ricordano con grande affetto. Giocatore che non ho mai amato, ma aveva bei colpi. Non tanto di tecnica vera e propria (allo stesso modo in cui un Nedved non è un giocatore tecnico, a prescindere dai bei gol), quanto di energia, piccole esplosioni che segnavano i match. Anche qui, non parliamo di attaccanti sopraffini, ma di giocatori che in una squadra di medio-alta classifica (il Chelsea pre-Mou era una Fiorentina, per capirci) portano punti a palate. Mai amato da un punto di vista puramente estetico, in ogni caso.

Jan Vennegoor of Hesselink (o, come lo chiamavano a Twente, Vennescore of Hat-trick) ha giocato due-tre stagioni a livelli buoni. Attaccante normalissimo, non veloce, di presenza, giocatore che lo guardi e dici "meh".
christian4ever ha scritto:Bellomo(come El Kaddouri)è del Torino praticamente,Bianchetti rimane a Verona.
Bruma ha fatto benissimo al Mondiale.

-Classificami in ordine di preferenza questi 4 attaccanti:
Bianchi,Pellissier,Denis e Floccari.
-Inter:Isla,Nainggolan e Dragovic sono i nomi giusti?
-Che ne pensi di Belfodil e Icardi.
Parto dal fondo: Belfodil, ad oggi, non dà garanzie. Se uno lo vede in campo è senza dubbio un giocatore dai movimenti interessanti e dall'istinto giusto. Benzema, a cui viene paragonato nonostante qualche differenza, era già un attaccante da 15-20 gol a stagione alla sua età. Certo, Ishak si è fatto notare in un contesto difficile - la provincia italiana - e può essere un problem solver, uno che fa gol importanti in partite difficili da sbloccare. Diciamo che è stato soprattutto un'occasione per liberarsi di Cassano, il che lascia l'Inter con un buco tecnico che andrà pensato.

Mauro Icardi lo vedo meglio. In fondo era considerato una promessa assoluta e conteso da tutto il calcio internazionale. Ma il Barcellona lo ha lasciato andare molto facilmente - per un discorso meramente qualitativo oppure di attitudine al gioco blaugrana? Dovrà, all'Inter, fare il salto che sembra logico: passare dai 10 gol di quest'anno a una quindicina. Può? Credo di sì, ma ha bisogno di un gioco sistematico attorno. Mazzarri ad oggi ha valorizzato qualche giovane e ne ha totalmente bruciato altri, quindi grande incognita sul cui esito positivo scommetterei, ma non con troppa confidenza.

Isla è da riscoprire. Nei 23, ma anche nei 18, ci sta tutto come tipologia e qualità di giocatore. Se sappia riproporsi ad alti livelli non lo so ma credo di sì, è un giocatore molto mazzarriano. Mi sembra più utile da interno che da esterno, non ha l'esplosività muscolare per giocare largo nel 3-5-2, mentre fra i tre centrali può sfruttare il suo penchant per gli inserimenti. Dragovic funziona. A 3 non mi pare di averlo mai visto, ma ha le qualità tecniche, fisiche e mentali per starci molto bene. Con l'italica cura per la fase difensiva può essere una stella. Nainggolan ultimamente mi ha convinto meno, ma è un ottimo centrocampista. Certo, non saprei dove metterlo nel 3-5-2 considerando gli altri dell'Inter, ho paura che si pestino piedi.

Denis nel contesto buono fa gol, s'è visto a Bergamo. Attaccante un po' legnoso per i miei gusti, ma efficace in provincia. Pellissier fa gioco, è (stato) utile in un reparto offensivo ma ha bisogno di uno striker vero di fianco. Floccari discontinuo ma se ben utilizzato rende, Bianchi leader in Serie B e la sua dimensione mi sembra quella.

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Re: In Cattedra-Nicolas "Rosso Malpelo" Blaze.

Messaggio da christian4ever »

-Un nome per il dopo Cavani,motivando.
-Un'opinione su Petkovic.
-Chelsea:giusto puntare sul ritorno del Mou?

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Re: In Cattedra-Nicolas "Rosso Malpelo" Blaze.

Messaggio da Nicolasblaze »

christian4ever ha scritto:-Un nome per il dopo Cavani,motivando.
-Un'opinione su Petkovic.
-Chelsea:giusto puntare sul ritorno del Mou?
1) Non farei l'equazione "parte Cavani->arriva un top player", perché il Napoli ha bisogno di diventare una grande squadra e dunque di non essere più dipendente da un singolo. La ricerca di una prima punta fisica mi sembra interessante, è una bella novità e si parla di attaccanti estremamente prolifici. Dzeko no, ho sentito di Gomez e Damiao: il secondo con Benitez può diventare grandissimo e prenderei lui. Anche perché vicino avrebbe Callejon, Hamsik, Insigne...giocatori che si prestano poco a servire una punta iper-accentratrice come Mario Gomez, e che invece possono dialogare benissimo con un attaccante come Damiao, gran goleador bravo a giocare il pallone e a creare spazi per inserimenti da dietro.

2) Petkovic è senza dubbio un uomo molto intelligente. La stagione è stata positiva a conti fatti, perché è arrivato un trofeo e la qualificazione in Europa League - dalla quale la Lazio è stata buttata fuori in modo opinabile. Però Petko deve migliorare, sarà cruciale l'anno prossimo gestire in modo più intelligente le risorse per evitare quella grossa e grave flessione nella qualità del gioco che si è vista quest'anno. Poi certo, molto dipenderà dalla rosa a disposizione, si potrebbe quasi dire che abbia fatto miracoli. In ogni caso, al netto di certi lati acerbi, è tra i migliori allenatori della serie A e ha un grande potenziale. Onestamente, visto il cammino di quest'anno, non mi sorprenderebbe rivedere la Lazio nelle prime otto o quattro di Europa League.

3) No. Farà bene, intendiamoci, ma è uno sciocco amarcord dettato dalla nostalgia e dalla paura, di Mourinho più che di Abramovich. Il Mou del post-Ranieri era un allenatore affamato, forte di un supertrionfo europeo; quello di adesso è Valentino Rossi che riprende la Yamaha sperando di essere attuale. Però il Chelsea ha una grandissima rosa e Mourinho resta un grandissimo allenatore. Io fossi stato in Abramovich avrei sparato un'offerta indecente per Simeone, avrei provato ad anticipare il City su Pellegrini o il Porto su Paulo Fonseca (che ha fatto una stagione allucinante con il Pacos Ferreira, lanciando svariati giocatori e portando al miglior risultato di sempre la squadra), e infine la mia personalissima super-scommessa sarebbe stata Hwang Sun-Hong che sta facendo cose meravigliose con i Pohang Steelers, prendendo una squadra reduce dal suo peggior risultato storico (nono posto) e facendo due terzi posti di fila - al momento è addirittura primo in classifica. E' chiaro che a parte Simeone e forse Pellegrini, JoseMou è una garanzia tecnica, mediatica ed economica, ma io sono uno che guarda avanti anche a prescindere.

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Re: In Cattedra-Nicolas "Rosso Malpelo" Blaze.

Messaggio da christian4ever »

Vabbè si,alla fine Mou è un usato sicuro,una certezza.
Simeone sono curioso di vederlo all'Atletico senza Falcao,però penso che sia il suo ultimo anno a Madrid.
Io avrei fatto pazzie per portare Klopp a Londra,che poteva avviare un rinnovamento importante anche sotto il punto di vista del gioco.

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Re: In Cattedra-Nicolas "Rosso Malpelo" Blaze.

Messaggio da sonnessa cinzia »

Nicolasblaze ha scritto:Cinzia, per Fracazzo dovresti scegliere uno che viene da Velletri, perdonami :serious:
Era per rendere più chiara la tua affermazione, tra l'altro da me già in precedenza espressa perfettamente, Ssu chi erano i 173 difensori usati da Zeman nei suoi anni a Foggia. :facepalm2:
Sei te di Velletri o c'era un velletriese(velletriano, velletrino o come diavolo si dice) a zemanlandia ?

Vabbè, non ho nulla da fare prima di recarmi a lavoro, quindi ti faccio qualche domanda.

1) Ho letto nello stint del precedente prof.(diciamo supplente...) una domanda su come si vive come una guerra il calcio rispetto ad altri sport.
Partendo dal fatto, che sarebbe già stata una risposta esaudiente dire il calcio è semplicemente lo sport più seguito in buonaparte del mondo e quindi è ovvio che le possibilità di incidenti è alta e in percentuale con le presenze, e che il ceto basso e medio-basso, in particolare in sudamerica, è quello più presente, ergo rispecchiano quello che c'è fuori, non credi che almeno in Italia si esagera sempre e facilmente a fare il binomio calcio=violenza ?

Per esperienza diretta, è innegabile che gli stadi negli anni'80 erano molto, ma molto più pericolosi, così come gli scontri tra tifoserie, ma negli ultimi anni sono notevolmente diminuiti ed è molto più sicuro andare in trasferta anche per chi non cerca guai,ma nessuno ne parla di questi miglioramenti.
Di fatto ci sono più episiodi di violenza in città, nella vita di tutti i giorni, e i giornali ne riportano un quarto delle notizie, ma se succede allo stadio ecco tutti ad insorgere contro questo sport, anche chi non li frequenta e non ne capisce un cacchio.
Tralasciando l'affermazione errata "intelligenza media degli ultrà" sulla quale preferisco sorvolare,
Non credi che si faccia molta confusione sull'argomento e che se ne parli solo quando "serve a qualcuno" ?
E poi, perchè nominare solo il calcio ? Come detto, dipende dall'importanza dello sport a livello nazionale. E' ovvio che in Lituania è più facile assistere a scontri nel basket che non nel calcio, poco seguito, così come è ovvio che la violenza s'isinua anche in altri sport, visto che spesso, vedi polisportive, la frangia calda è sempre la stessa.
Ed infatti tra gli episodi più violenti a Torino, ricordo, perchè a pochi metri da casa mìa, una finale di qualche coppa di basket(non ne capisco una mazza di quell'orribile sport) dove greci e turchi si sono massacrati e hanno messo a ferro e fuoco la zona, in piena e classica rivalità, o meglio odio, che va oltre ragioni sportive.
Mi ricordo che nei derby tra Milano e Varese, nel basket succedevano sempre grossi casini, per non parlare dei derby bolognesi tra Virtus e Fortitudo(e gli ultrà del bologna calcio sono buona parte in quelli della Fortitudo).
Questo per chiederti, non credi che la violenza che esplode nel calcio ha diverse origini, diverse motivazioni e non è correlata al calcio ? Il giorno che riusciranno a debellarla del tutto, non credi che esploderà in altri sport, visto che i protagonisti sono gli stessi ?


2) il fatto che non "tifi" nessuna squadra non ti porta a vivere questo sport un po' troppo con distacco e meno passione ?
Per carità, probabilmente ti rende più obiettivo nei giudizi, ma ti mancherà quella sana emozione di una attesa prima di un match di cartello, quella gioia che esplode per un gol al 90esimo, girare con la sciarpa e la maglia della squadra del cuore in un paese straniero, piangere in una parte di stadio che si svuota per l'ennesima delusione europea, quel far parte, dall'operaio al pensionato, dal borghese al più povero, almeno per 90 minuti di una stessa entità, gli sfottò, anche pesanti(ma che devono rimanere dentro quello stadio) agli avversari, i discorsi da bar dettati da simpatìe e non solo da giudizi tecnici.
Secondo me, pur rispettando il tuo modo di seguire il calcio, ti mancherà sempre "qualcosa".
E' viverlo da "giornalista" non da tifoso è cosa ben diversa.

3) Ho letto del Belgio, che io avevo messo come sicura sorpresa del 2014, nominato anche da te.
perchè secondo te, visto i risultati passati con le mancate qualificazioni, non sarebbe così sorprendente un loro arrivo in semifinale ?
Perchè, a chilometri quadrati e abitanti simili, il calcio belga trova sempre più difficoltà di quello olandese ?
Non è facile ricostruire squadre, fare innesti, crescere nuovi prospetti, cambi generazionali, quando si ha la grandezza di un Piemonte e Lombardìa messi assieme, ma perchè gli orange ci riescono e i diavoli rossi fanno più fatica ?

4) Quando si parla di zeman, sacchi e vìa dicendo, si perla sempre di chissà queli invenzioni o innovazioni. non credi che sìano state solo delle migliorìe, degli accorgimenti dell'olanda di michels degli anni'70, e che già questa non era altro che figlia del brasile'58 ?
in poche parole, il 4-2-4 del brasile di quel perìodo si può considerare la grande madre del gioco offensivo venuto dopo ?

5) In relazione alla domanda precedente, sei d'accordo con me che essere difensivi o non avere un calcio altamente offensivo non è sinonimo di giocare male e in modo noioso ?
Ed essere offensivi non rendi troppo all'avversaio, che contro un gioco offensivo sono facilitati nel trovare contromisure più facilmente ?
Vabbè, io preferisco vincere 1-0 alla Capello che perdere 4-3 alla Zeman, sono più per la praticità,
ma una vìa di mezzo può essere la Juve di Conte, offensiva quando serve, ma anche capace di schierare un 3-6-1 ?
Avere una gran difesa non è più utile di avere un attacco pieno di stelle ?

6) Perchè in Italia, squadre anche storiche o con un buon seguito, e che erano in A negli ultimi anni falliscono ?
Trovo triste vedere squadre come il Pisa che fallisce ogni 4-5 anni, come il Vicenza che non trova i soldi neanche per la preiscrizione.
Perchè succede sistemsaticamente ogni anno e sempre nel nostro belpaese ?

7) Cosa pensi del calcio femminile ?
Perchè da noi non viene preso sul serio e non ci sono società, strutture adeguate, mentre nel nordeuropa viene preso in gran considerazione ?
Pesa il fatto che è una nazione maschilista in tutti i settori e che ci sono ragazzi che credono che una donna che parli di calcio senza dire "che bello che è Alex" sìa un fake ?(ogni riferimento a fatti e
persone è puramente casuale).
Tra due giorni iniziano gli europei in Svezia, nazione perfetta visto l'importanza di tale sport, e noi siamo presenti(la semifinale è il massimo obiettivo, ma dubito che la raggiungiamo), consiglieresti la visione, visto che tra l'altro Eurosport, che da sempre molta importanza al settore, trasmette l'evento ?

8) E' più giusto considerare la Roma o la Lazio come prima squadra cittadina per blasone, vittorie e seguito ? Io dico Roma, senza dubbio.

9) Cosa pensi della "Confederations Cup, come coppa ? Ha un senso o serve solo per pubblicità ?
E la Coppa Intercontinentale non sarebbe giusto riportarla alla classica sfida europa-sudamerica, visto che Mazembe a parte(il culo dell'Inter nato in champions e proseguito col triplete non poteva avere che una conclusione simile... interisti,scherzo eh...), la finale sarà sempre, bene o male, quella
e si risparmierebbe inutili settimane di torneo alle europee e si riavrebbe il fascino della sfida secca e diretta in un giorno ?

10) Devo andare a lavoro, peccato, avrei fatto altre 75 domande giusto per romperti le scatole.
Ma voglio concludere con quella a cui tengo di più, quella che mi martella in testa da mesi..
Caro Nicolasblaze, c'è un stracazzo di argomento, di sport, di qualsiasi cosa, dove non sei competente e che ti faccia dire "mmm..non ne capiaco un cazzo..non intervengo" ?

Buona Giornata.

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Re: In Cattedra-Nicolas "Rosso Malpelo" Blaze.

Messaggio da taker85 »

A Nicola Lama volevo chiedere di citarmi i suoi 10 under20 più forti e promettenti, indicandome le qualitá di ognuno di loro e il nome dell'ALLENATORE con il quale il singolo giovane potrebbe espoldere

Grazie.

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Re: In Cattedra-Nicolas "Rosso Malpelo" Blaze.

Messaggio da Nicolasblaze »

Cara Cinzia, mi occuperai le prossime sei ore e ne sono felice perché mi sto smazzando disco dopo disco e ho bisogno di qualcosa da fare.

In ordine sparso, metto sempre il numeretto di fianco.

10) No, purtroppo sono cresciuto in un ambiente (familiare, scolastico e via dicendo) che mi ha sempre ipertutelato da questo punto di vista e mi ha donato una certa arroganza. Aggiungici che le mie occupazioni mi danno tempo e modo di passare gran parte della mia giornata a informarmi & ricercare e che la mia formazione giornalistica (che hai tirato fuori in un'altra domanda) mi dà un approccio di ricerca a più o meno qualsiasi cosa accada. Con gli anni cerco via via di apparire meno pedante, ma è una strada in salita.

1) Il problema della violenza è sociale. Non è particolarmente grave, in Italia, dove la passione di popolo&media per la cronaca nera genera un clima di terrore perenne (ora non ho statistiche, ma ricordo il periodo del panico-stupri a Roma e gente che non riusciva a contestualizzare le notizie). Noi - società italiana - abbiamo un bisogno estremo di sapere che non è colpa nostra. Che qualsiasi cosa accada non dipenda da un nostro errore strutturale e/o culturale; in questo siamo molto simili agli americani (prendiamo sempre il peggio da chi seguiamo). Il problema della violenza legata al calcio è proprio il fatto che non è legata al calcio. Ma il problema culturale italiano dipende anche da questa distorsione del calcio. Come dici tu, calcio come esempio e pretesto, vista la sua ubiquità nella nazione.

Io credo fortemente nella necessità di rendere gli stadi luoghi migliori popolati da gente migliore. Ma questo ha poco a che fare con il fenomeno ultrà, cioè con un deficit di democrazia che è culturalmente nostro. A noi (come nazione) la democrazia non piace tanto. La concepiamo esclusivamente come scontro di posizioni opposte. Anche qui, è una specie di manicheismo applicato ad un finto bipartitismo, un obbrobio mezzo americano e mezzo agostiniano (nel senso del santo). Il punto è che colmare un gap culturale di questo tipo nella società è operazione di difficoltà biblica. Credo, per chiudere, che nel giorno in cui sarà virtualmente impossibile tirare sassi ad un gruppo di persone perché tifano Lazio, lo si farà perché sono di destra o di sinistra o neri o ebrei o ricchi o poveri come si è sempre fatto.

2) Mi fanno questa stessa domanda sulla musica - parafrasando: "ma come fai a goderti la musica se non sei fan di nessun artista?". Ammetto un fatto: è più facile per me essere deluso da una partita, perché in un anno le partite brutte o bruttine sono molte più di quelle belle. Ma ogni partita racconta una storia, interessante o meno che sia. Ogni tanto prendi in mano un libro e ti capita Siena-Chievo (a caso, due squadre che negli ultimi anni hanno giocato in modo abbastanza abietto), non sei obbligato a leggerlo tutto. Io ho fiondato dalla finestra Addio alle Armi di Hemingway perché lo trovavo legnoso come un centrocampista tagiko. In questo senso un po' compatisco chi si "costringe" a 38 partite della propria squadra ogni anno, perché ci sono gli 0-0, le partite in cui pascoli nella metà campo avversaria senza trovare il modo di far esplodere quel dannato autobus, financo le vittorie 1-0 su rigore inventato che poi devi giustificare mezz'ora dopo su internet davanti a utenti inferociti...insomma, è una vitaccia. Io in piena onestà non guardo troppa Serie A, raramente due partite a weekend, e cerco "storie" (cioè partite, mi sto incartando con la similitudine) diverse. Ad esempio ora ci sono Brasileirao e campionato coreano, per dire. Ci si diverte sempre.

Non riesco - è un mio deficit generale - a sentirmi parte di un momento e di un movimento collettivo. Infatti non ho partiti, chiese, band, squadre...Ma quando vivevo il calcio come contrapposizione mi sono perso tante emozioni positive per rosicate varie. Non sono un uomo (?) particolarmente stabile psicologicamente, ho un forte bisogno di ricercare equilibrio. E amo capire cosa mi accade davanti, motivo per cui ho l'atteggiamento che conosci verso il wrestling ad esempio.

3) Semifinale? Quella sì che sarebbe una sorpresa. Ma secondo me arriverà agli ottavi. Si arriva ad un momento, nel campionato del mondo, dove l'abitudine a vincere pesa più degli undici giocatori combinati. Motivo per cui a meno di disastri epocali (Lippi-bis, Francia 2002 e via dicendo) alla fine davanti ci sono sempre gli stessi. In ogni caso, al momento il Belgio non sarebbe una sorpresa perché lo aspettiamo al varco da almeno tre anni. Il fatto che si siano fatti eliminare dalla Turchia prima di Euro 2012 è stata una delusione legittima, dovevano già essere della partita in Polonia e Ucraina.

Tra Olanda e Belgio storicamente (non calcisticamente, in generale) c'è un abisso. L'Olanda aveva un impero coloniale, il Belgio tre porti sparsi e tanta foresta. L'Olanda cresce nella diversità, il Belgio è un paese duro, fino a qualche tempo fa di miniere e uffici e uffici e miniere. Il che ha prodotto arte di nicchia e fumetti irritanti (Tintin...), e uno stile di calcio estremamente fisico, tenace ma uguale a se stesso. Il Belgio che stupiva negli anni Ottanta era la Grecia del 2004, avendo abbandonato anche l'unica idea tattica belga (il fuorigioco sempre e comunque di Sinibaldi, francese, all'Anderlecht): il loro giocatore più tecnico era Scifo, voglio dire. La squadra attuale come presupposto è molto francese: Witsel è caraibico, Fellaini marocchino, Benteke congolese, Lukaku dell'ex Zaire...e in più l'apertura delle frontiere lavorative ha portato molti ragazzi a imparare il calcio europeo (pensiamo ad Hazard).

4) Partiamo dal fatto che non esistono rivoluzioni, ma solo evoluzioni. Se dovessi fare la storia del Barcellona di Guardiola, partirei dall'Austria degli anni trenta - il Wunderteam che aveva in Sindelar il suo Lionel Messi. Proprio dal Wunderteam e dall'Aranycsapat ungherese parte l'Olanda di Michels, ben più che dal comunque geniale 4-2-4 brasiliano, modulo costruito attorno al giocatore più anomalo della storia - Garrincha. Ma volendo possiamo andare a tirare un fil rouge sulla storia del calcio offensivo che parte dal Regno Unito nella seconda metà dell'ottocento, con la Scozia che inventa il passaggio e via dicendo. Peraltro Zeman è un innovatore per vari motivi (di mentalità, di preparazione fisica) ma a livello tattico dovremmo ricordarci che la Roma di Spalletti è stata ed è imitata in tutto il mondo.

5) Il Barcellona è una squadra difensiva, per molti versi. Tende a congelare il gioco, a far girare la palla per evitare che gli avversari attacchino. Il problema è quando "rovini" una partita. Al Barca accade raramente - ma a volte accade. Al Chelsea di Di Matteo accadeva puntualmente, perché l'idea di gioco era "speriamo di non prendere gol". Hanno ragione gli americani: 0-0 è un risultato privo di senso. Ci sono 0-0 belli? Sì - una minoranza. Ma è la possibilità dello 0-0, il fatto che ragionando di tattica si possa prevedere uno 0-0, ad essere privo di senso. Si gioca per vincere, non per pareggiare. Mourinho, facendo rientrare le ali sulla bandierina del calcio d'angolo, prevedeva in ogni momento la ripartenza offensiva. Così come un attacco senza difesa è goffo e oratoriale, una difesa senza attacco dovrebbe essere biasimata e ridicolizzata allo stesso modo. Ma la cultura del risultato - cioè del tifo, perché solo il tifoso può accettare una partita spezzata e noiosa purché vinca il colore "giusto" - dice che Il Catenaccio (curiosamente invenzione austriaca degli anni trenta) è un bene.

Io dico che è il contrario: un gioco difensivo può essere sbiellato dal giusto meccanismo. Due partite, a distanza di dieci anni, lo dicono: la Supercoppa Europea del 1974, dove il Milan di Cesare Maldini ne prese sei (a zero) dall'Ajax; e la finale di Coppa Campioni dell'83 tra Juve e Amburgo, in cui la Juve nonostante la palese superiorità tecnica non riuscì a controbattere tatticamente al golletto di Magath. Al contrario, una squadra con 5-6 varianti offensive troverà sempre il modo di far gol - che è poi lo scopo del calcio.

Avere una grande difesa è fondamentale. Ma le grandi difese partono dal centrocampo, che è il reparto fondamentale del calcio. Per questo Conte, nella sua variazione della Zona Mista di Bearzot, usa il centrocampo per coprire le mancanze individuali dei difensori. Ecco: una grande difesa e un grande attacco si assomigliano, sono entrambi fatti di organizzazione. Siccome sono poche le squadre che curano entrambe le fasi, un grande attaccante (Ibra, Cavani) può bastare durante l'anno. Ma quando Ibra si infrange su una difesa organizzata, allora un cattivo attacco non è più dannoso di una cattiva difesa?

Il calcio - e Zeman un tempo lo sapeva, ma poi è invecchiato - si fa di due fasi. Il centrocampo è il reparto che le fa entrambe in modo continuo. Interpretare in modo creativo una fase (ad esempio difendere a centrocampo con un recupero palla immediato, stile Barcellona) è quello che rende le partite interessanti.

6) Perché il sistema economico-finanziario è sballato. Ne ha parlato Buffa di recente e in un topic ci siamo abbastanza scannati, comunque sia è un problema di costi alti (stipendi, ad esempio, per cui se retrocedi sei fottuto), entrate basse (i biglietti vanno per metà a comune/CONI/mafie statali di vario tipo, i diritti tv se li pappano tutti le grandi), errori filosofici (la Lega Pro per funzionare come calcio professionistico dovrebbe ridisegnarsi in toto, ad oggi è un esperimento strafallito), gestione finanziaria debole da parte delle realtà locali (mica solo nel calcio).

8) La Roma senza ombra di dubbio, e lo dico da romano.

9) La Confederations Cup è un test pre-mondiale, e lo trovo molto interessante. Serve come banco di prova, una macchina non la puoi mandare solo in galleria del vento (curiosamente è proprio questa la polemica sui test in F1).
Il Mundialito per club non è pensato per i mercati europei. La trovo un'occasione interessante per gli "altri" (cioè africani, asiatici, oceanici, arabi e centroamericani), perché possono crescere tatticamente di volta in volta. Il calcio è un fatto globale, inutile ridurlo ad un'oligarchia. Questo a prescindere dagli interessi economici in ballo.

7) Il calcio è calcio, chiunque lo giochi. Se è di alto livello (e le manifestazioni continentali e intercontinentali lo sono) lo guardo con estremo piacere. La visione è consigliatissima, sia che si voglia semplicemente supportare la nazionale (a proposito del discorso sul tifo, mi astengo anche in questi casi), sia che si voglia vedere del bel football.
Sì, dipende da come sono strutturati culturalmente i paesi. Siamo retrogradi e maschilisti, possiamo chiudere qui il discorso oppure aprire una parentesi di tre pagine di wallpost...e io mi sono già dilungato enormemente.

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Nicolasblaze
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Re: In Cattedra-Nicolas "Rosso Malpelo" Blaze.

Messaggio da Nicolasblaze »

taker85 ha scritto:A Nicola Lama volevo chiedere di citarmi i suoi 10 under20 più forti e promettenti, indicandome le qualitá di ognuno di loro e il nome dell'ALLENATORE con il quale il singolo giovane potrebbe espoldere

Grazie.
Cazzo. Possiamo fare 11, così butto giù una formazione?

Giocatori con meno di vent'anni, allora.

Stefanos Kapino (Panathinaikos): ragazzone greco tutto riflessi e atletismo, sorprende per una certa maturità tecnica, anche se eccede nei voli plastici. Ha già fatto parate impressionanti e trasmette grande sicurezza al reparto. PHILIP COCU: il PSV ha un gioco iper-offensivo e una difesa da gestire in modo attento, Kapino può esaltarsi.

Eric Dier (Sporting Lisbona): ragazzo inglese emigrato in Portogallo, è intelligentissimo - tant'è che se la cava egregiamente da metronomo davanti alla difesa, pur nascendo terzino di spinta. Discreto con i piedi, attento ma migliorabile in copertura vera e propria. ANDRE VILLAS-BOAS può migliorarlo difensivamente e usare le sue qualità offensive, oppure studiarlo meglio da centrocampista.
Kurt Zouma (Saint Etienne): difensorone nero, avete presente Sakho? Anche più forte, in prospettiva. Se la tira da morire, qualche cazzata la fa, può diventare grandissimo perché non ha punti deboli. PAULO FONSECA fa della solidità il pregio delle sue squadre. Pensare alla coppia Reyes-Zouma in mano a lui riempie di gioia gli occhi di chi ama le squadre concrete e tenaci.
Alessio Romagnoli (Roma): ogni volta che l'ho visto mi ha dato l'effetto-Nesta. Sicuro di sè, elegante, versatile. MASSIMILIANO ALLEGRI potrebbe tirar fuori da questa sicurezza una costanza qualitativa invidiabile, come con De Sciglio.
Jere Uronen (Helsingborgs)*: terzino sinistro un po' vecchio stampo, nel senso che difende bene e scusate se è poco. In avanti? Metto sotto spoiler un video:
Spoiler:
[youtube][/youtube]
JOSE MOURINHO, perché Uronen si presta benissimo agli incastri difensivi del Mou e garantisce corsa e ripartenze costanti nei novanta minuti.

Emre Can (Bayern): la definizione di box-to-box in carne ed ossa, uno che copre il campo trenta metri in verticale e venti in orizzontale, ha piede, corsa e visione di gioco. MIRCEA LUCESCU lo potrebbe inserire in 2-3 ruoli chiave nel suo Shakhtar, dove Can avrebbe ampie possibilità di assist e inserimenti in zona gol.
Nick Powell (ManU)**: il nuovo Scholes? Non lo so, questi paragoni mi irritano sempre un po', soprattutto se il ragazzo in questione è molto più tecnico e tagliato per il gioco offensivo. Più Gerrard che Scholes, insomma. ANTONIO CONTE lo adorerebbe e con lui gli interni di centrocampo rendono sempre in modo particolare. Oltretutto lo vedrei molto bene vicino a Pogba e Vidal.

Gerard Deulofeu (Barcelona): questo è forte vero. Con la palla tra i piedi è impressionante, dialoga bene con i compagni, è tagliato per l'idea di calcio catalana, si inserisce con i tempi giusti. Maturissimo. RAFA BENITEZ: volendo toglierlo da Barcellona, l'inventiva tattica di Benitez può farne un giocatore offensivo versatile, acuto tatticamente e sempre presente in zona gol.
Adryan (Flamengo): trequartista quasi vecchio stampo, faccia da undicenne in calore, paragonato a Zico. Rispetto a, che ne so, un Ganso, ha il pregio di avere un bel passo che gli permette certe "zidanate" mica da ridere. CARLO ANCELOTTI può insegnargli il dialogo con la punta e il tempismo di ogni giocata.
Lucas Piazon (Chelsea): l'hanno messo anche di punta, è un assistman delizioso che ama fare le cose essenziali del calcio. Giocatore letale tra le linee, anche se ama avvicinarsi un po' troppo al puntero. JURGEN KLOPP è la scelta migliore per un salto di qualità assoluto.

Angelo Henriquez (ManU): visto finalmente ieri sera, confermo quello che ho letto su di lui. Bravo con la palla tra i piedi, attaccante da limite dell'area di rigore, dentro può migliorare. Dribbling sorprendente. JORGE JESUS propone un gioco vivace, che alterna punteros statici a giocatori che svariano maggiormente. Henriquez imparerebbe movimenti utili e concretezza.

*o, in alternativa, Mbaye dell'Inter. Al momento Uronen è più maturo, aspetto fiducioso qualche partita del camerunense per vederlo con calma.
** lui e non Tonny Vilhena per semplice compatibilità di modulo.

Rimangono fuori dei futuri fenomeni come Alen Halilovic, Leandro Paredes, Victor Andrade, Max Meyer, Alexey Evseev, Yassine Benzia... e migliaia di giocatori niente male.

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Re: In Cattedra-Nicolas "Rosso Malpelo" Blaze.

Messaggio da christian4ever »

Vilhena è un bel giocatore,era stato accostato ad alcune italiane importanti.
Halilovic è stato preso da poco dagli Spurs,e non è costato poco,per usare un eufemismo.

Mi permetto,inoltre,di aggiungere all'elenco Bruma.19 anni,dello Sporting Lsbona,esterno d'attacco con discreto senso del gol.
Costo:10 milioni,lo seguono Chelsea,City e Porto.

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Re: In Cattedra-Nicolas "Rosso Malpelo" Blaze.

Messaggio da Celticwarrior87 »

Blaze...prima sugli attaccanti olandesi ho avuto un vuoto di memoria e mi son scordato "Il Pistolero" Roy Makaay,a sto punto dimmi la tua.

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Re: In Cattedra-Nicolas "Rosso Malpelo" Blaze.

Messaggio da christian4ever »

-La tua su Rodrigo Palacio.
-Un parere sulla Viola targata Montella e Pradè.Con Gomez,dove possono arrivare?
-Favorevole alla creazione di squadre b da inserire nelle leghe minori?

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Re: In Cattedra-Nicolas "Rosso Malpelo" Blaze.

Messaggio da Nicolasblaze »

christian4ever ha scritto:Vilhena è un bel giocatore,era stato accostato ad alcune italiane importanti.
Halilovic è stato preso da poco dagli Spurs,e non è costato poco,per usare un eufemismo.

Mi permetto,inoltre,di aggiungere all'elenco Bruma.19 anni,dello Sporting Lsbona,esterno d'attacco con discreto senso del gol.
Costo:10 milioni,lo seguono Chelsea,City e Porto.
Halilovic deve risolvere un piccolo dubbio esistenzial-geografico, perché non può giocare in quella posizione là a livelli altissimi - cioè, da trequarti non è un fuoriclasse ma solo un buon-ottimo giocatore. Se prende i tempi "alla Modric" è una scommessa vinta in partenza.

Bruma è molto forte, nella mia formazione ho preferito Deulofeu e Piazon perché li vedo onestamente un passo avanti come mentalità e senso di gioco. Bruma è più al livello (al netto della differenza di età) di Sterling del Liverpool, altro esterno offensivo molto interessante.


Su Makaay rispondo più tardi, chiedo scusa.

EDIT: e anche alle tue, christian. A breve, prometto.

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