Organizziamo un pulmino per arcore? andiamo tutti insieme a chiedere se ci può pagare il muteo?james_mcfadden ha scritto:la parola "moralmente" associata al premier![]()
cmq oggi è ritornato a parlare della presunta fidanzata
http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ef=HRER2-1
un piccolo estratto del suo intervento :
"Ma anche su quella vicenda ho visto cose allucinanti. Io non ho mai pagato una donna in vita mia. E poi può mai essere possibile che uno paghi con dei bonifici bancari una prestazione sessuale? Ma dove si è mai visto? Io sono come una Caritas quotidiana. Pago interventi chirurgici, il dentista, le tasse universitarie a tutti coloro che ne hanno bisogno. Sono in grado di farlo e sono felice di poterlo fare. Alcuni di quei bonifici servivano a pagare il mutuo ai genitori di una ragazza. Dei signori in difficoltà. È chiaro che queste persone sono anche attirate dal fatto che io sono una persona con certe possibilità. Ma io ho sempre aiutato e l'ho fatto anche con tante altre persone".
cazzo... domani vado ad arcore a chiedere aiuto...
Caso Ruby, Berlusconi indagato per prostituzione minorile
Re: Caso Ruby, Berlusconi indagato per prostituzione minoril
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Re: Caso Ruby, Berlusconi indagato per prostituzione minoril
io voglio aprire un enoteca!noodles86 ha scritto:
Organizziamo un pulmino per arcore? andiamo tutti insieme a chiedere se ci può pagare il muteo?

silvio le ho sempre voluto bene


- james_mcfadden
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Re: Caso Ruby, Berlusconi indagato per prostituzione minoril
cmq ho tralasciato la parte in cui dice di aver chiamato in questura per aiutare ruby solo perchè gli avevano detto che craxi aveva fatto lo stesso a sigonella...
certo che paragonare l'arresto di terroristi con quello di una mignotta... cioè, ci hai presi tutti per imbecilli sul serio
certo che paragonare l'arresto di terroristi con quello di una mignotta... cioè, ci hai presi tutti per imbecilli sul serio
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Re: Caso Ruby, Berlusconi indagato per prostituzione minoril
MILANO - «Umanamente mi dispiace molto per Emilio. Ci siamo parlati. È scosso. Ma ce la farà. Come moglie ho piena fiducia in mio marito, sono convinta che quando le intercettazioni verranno esaminate, non verrà fuori nulla di compromettente». Sono parole di Diana De Feo, senatrice del Pdl e moglie di Emilio Fede dal 1964, che in un'intervista sul numero di «Chi» in edicola mercoledì, parla per la prima volta della bufera che ha investito il direttore del Tg4 con il caso Ruby.
LA LETTERA APERTA - «Mi dispiace per tutto, ma credo che si risolverà presto. Ho fiducia in lui e nella giustizia. Emilio è un grande giornalista e un personaggio pubblico, che fa notizia. Alcuni colleghi probabilmente hanno enfatizzato la sua posizione». Parole di grande affetto e solidarietà alle quali Emilio Fede ha risposto con una lettera aperta affidata allo stesso settimanale, in cui scrive: «Cara Diana, ti dovevo di più. Ti ho dato poco. Anche in questi giorni hai dimostrato una straordinaria forza d'animo. Come sempre sai - e devi - andare a testa alta». Una lettera in cui il direttore del Tg4, travolto dal «caso Ruby», ricorda la lunga storia d'amore con la moglie, ex giornalista del Tg1 oggi senatrice del Pdl, sposata nel 1964. E conclude: «Berlusconi qualche volta mi dice: 'Diana è la parte migliore della famiglià. Credo che abbia ragione. Continua a esserlo». (fonte: Adnkronos)
ma anche la moglie di fede è stipendiata da noi cittadini?!?!?!?!?!? Porco D**!
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Assegni per 2.450.000 euro si sommano ai 300 mila già noti. Soldi finiti in Svizzera nel 2010, Spinelli cambia titoli per 13 milioni sul conto del Cavaliere al Monte Paschi
Il premier diede a Mora quasi 3 milioni
MILANO - Non è solo di «300 mila euro» il sostegno finanziario di Silvio Berlusconi all'impresario tv Lele Mora, come poteva sembrare sinora sulla base dei tre passaggi di denaro nel settembre-ottobre 2010 evidenziati da un rapporto della Guardia di Finanza dell'8 febbraio scorso. Non è neanche di «credo un milione e 200 mila euro», come l'avvocato di Mora ed ex legale di Ruby, Luca Giuliante, ha stimato parlando all'Espresso qualche settimana fa, o come pareva di afferrare dalle intercettazioni dell'agosto 2010 tra Mora e il direttore del Tg4 Emilio Fede.
Ammonta invece a 2 milioni e 450.000 euro il totale dei 13 assegni circolari che l'amministratore del portafoglio personale del premier, il non indagato ragioniere Giuseppe Spinelli, risulta aver emesso dal proprio conto presso la Banca Popolare di Sondrio, in tranche da 950.000 euro il 19 gennaio 2010 e da un milione e mezzo di euro il 18 marzo 2010, a favore dell'impresario televisivo ora coindagato del presidente del Consiglio perché accusato dalla Procura di Milano (assieme a Fede e al consigliere regionale del Pdl Nicole Minetti) di aver indotto a prostituirsi con il premier ad Arcore 32 giovani donne, oltre alla minorenne Karima «Ruby» el Mahroug. Soldi a cui vanno aggiunti i 300.000 euro di settembre-ottobre.
Gli aspetti interessanti, per gli inquirenti, che hanno depositato ulteriori accertamenti bancari svolti dal maresciallo della Gdf Natale Rifici sui conti gestiti da Spinelli, sono soprattutto due.
Il primo è che Berlusconi e Spinelli si stagliano come due primatisti del cambio di assegni in contanti. Da questo punto di vista il conto di Berlusconi presso il Monte Paschi di Siena sempre più si rivela una miniera di informazioni, tutte pertinenti all'indagine: soltanto nel 2010 è di quasi 13 milioni, per la precisione 12 milioni e 882 mila euro, «l'importo complessivo» dei 64 «assegni negoziati lo stesso giorno dell'emissione ed emessi tutti all'ordine di Spinelli, che ha provveduto all'operazione di "cambio assegni"».
Dove vada a finire questo fiume di soldi non è agevole da ricostruire. Ma qualche traccia emerge. E il caso dei soldi a Mora è uno di questi, perché qui i soldi prendono la forma di nove assegni circolari da 100.000 euro l'uno e altri tre da 500.000 euro l'uno versati alla Banca Svizzera Italiana di Lugano, più uno da 50.000 euro sul conto di Mora al Monte Paschi. Con quale causale? «Sulla distinta di richiesta emissione assegni presentata da Spinelli alla Banca Popolare di Sondrio si nota la dicitura, scritta a penna, OK x fondi».
Il secondo aspetto rilevante per l'inchiesta è che, sebbene l'epoca dei versamenti da Berlusconi a Mora corrisponda al periodo in cui il manager delle starlette tv cercava disperatamente denaro cash o anche solo garanzie allo scopo di scongiurare la bancarotta della sua «Lm management» sotto il peso di un passivo di 18 milioni di euro, 15 dei quali con il fisco, Mora non sembra aver immesso i 2 milioni e 450.000 euro nella società, che difatti fallisce l'11 giugno 2010, e i soldi, tolto l'assegno da 50.000 euro, prendono la strada di Lugano alla Bsi.
Non solo. Sino ad ora si pensava che - qualunque fosse la natura e le ragioni di quello che nel videomessaggio del 16 gennaio scorso Berlusconi aveva anticipatamente definito «un prestito a un amico in difficoltà economiche» che, «quando potrà, mi restituirà quanto gli ho prestato» - fosse proprio questa la vicenda captata dalle intercettazioni estive tra Mora e Fede, nelle quali il giornalista diceva di aver sponsorizzato presso Berlusconi l'aiuto finanziario a Mora «che ci ha dato soprattutto la riservatezza», e pareva contare di poter ritagliare per sé 400 mila euro sul milione e 400 mila euro di cui si parlava. Già l'esame congiunto della documentazione bancaria e delle intercettazioni, contenuto in un rapporto della Gdf dell'8 febbraio, aveva rintracciato 300.000 euro da Berlusconi a Spinelli, a Mora e quindi a Fede; e documentato che il giornalista (che anticipa ora di voler sicuramente chiedere ai pm di essere interrogato tra una decina di giorni, appena avrà preso visione degli atti depositati) aveva ricevuto da Mora 150.000 euro, a suo dire a rimborso di un prestito che egli stesso aveva fatto a Mora.
Ma ciò che adesso balza all'occhio è che questa storia dei 300.000 euro da Berlusconi a Mora non può essere la stessa, e neppure incorpora quella dei 2 milioni e 450.000 euro, ma va a sommarsi ad essa. La ragione sta nelle date.
Sinora si conoscevano «tre passaggi di denaro da Berlusconi a Mora»: l'1 settembre 2010 il premier dal suo conto al Monte dei Paschi bonifica 100.000 euro a Spinelli sul conto alla Popolare di Sondrio; Spinelli chiede alla banca di emettere due assegni circolari da 50.000 euro intestati a Mora; l'impresario tv li incassa ed emette dal suo conto presso il Monte dei Paschi un assegno circolare di 50.000 euro a favore di Fede; e il giornalista lo incassa il 3 settembre. Lo schema si ripete con le stesse cifre la seconda volta tra il 21 e il 29 settembre, e la terza volta tra l'11 e il 25 ottobre 2010 (cambia solo l'istituto di Mora, la Banca di Credito Cooperativo a Carate Brianza). Ora i documenti mostrano gli altri 2.450.000 a Mora, in assegni circolari emessi da Spinelli e versati in Svizzera.
LA LETTERA APERTA - «Mi dispiace per tutto, ma credo che si risolverà presto. Ho fiducia in lui e nella giustizia. Emilio è un grande giornalista e un personaggio pubblico, che fa notizia. Alcuni colleghi probabilmente hanno enfatizzato la sua posizione». Parole di grande affetto e solidarietà alle quali Emilio Fede ha risposto con una lettera aperta affidata allo stesso settimanale, in cui scrive: «Cara Diana, ti dovevo di più. Ti ho dato poco. Anche in questi giorni hai dimostrato una straordinaria forza d'animo. Come sempre sai - e devi - andare a testa alta». Una lettera in cui il direttore del Tg4, travolto dal «caso Ruby», ricorda la lunga storia d'amore con la moglie, ex giornalista del Tg1 oggi senatrice del Pdl, sposata nel 1964. E conclude: «Berlusconi qualche volta mi dice: 'Diana è la parte migliore della famiglià. Credo che abbia ragione. Continua a esserlo». (fonte: Adnkronos)




ma anche la moglie di fede è stipendiata da noi cittadini?!?!?!?!?!? Porco D**!

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Assegni per 2.450.000 euro si sommano ai 300 mila già noti. Soldi finiti in Svizzera nel 2010, Spinelli cambia titoli per 13 milioni sul conto del Cavaliere al Monte Paschi
Il premier diede a Mora quasi 3 milioni
MILANO - Non è solo di «300 mila euro» il sostegno finanziario di Silvio Berlusconi all'impresario tv Lele Mora, come poteva sembrare sinora sulla base dei tre passaggi di denaro nel settembre-ottobre 2010 evidenziati da un rapporto della Guardia di Finanza dell'8 febbraio scorso. Non è neanche di «credo un milione e 200 mila euro», come l'avvocato di Mora ed ex legale di Ruby, Luca Giuliante, ha stimato parlando all'Espresso qualche settimana fa, o come pareva di afferrare dalle intercettazioni dell'agosto 2010 tra Mora e il direttore del Tg4 Emilio Fede.
Ammonta invece a 2 milioni e 450.000 euro il totale dei 13 assegni circolari che l'amministratore del portafoglio personale del premier, il non indagato ragioniere Giuseppe Spinelli, risulta aver emesso dal proprio conto presso la Banca Popolare di Sondrio, in tranche da 950.000 euro il 19 gennaio 2010 e da un milione e mezzo di euro il 18 marzo 2010, a favore dell'impresario televisivo ora coindagato del presidente del Consiglio perché accusato dalla Procura di Milano (assieme a Fede e al consigliere regionale del Pdl Nicole Minetti) di aver indotto a prostituirsi con il premier ad Arcore 32 giovani donne, oltre alla minorenne Karima «Ruby» el Mahroug. Soldi a cui vanno aggiunti i 300.000 euro di settembre-ottobre.
Gli aspetti interessanti, per gli inquirenti, che hanno depositato ulteriori accertamenti bancari svolti dal maresciallo della Gdf Natale Rifici sui conti gestiti da Spinelli, sono soprattutto due.
Il primo è che Berlusconi e Spinelli si stagliano come due primatisti del cambio di assegni in contanti. Da questo punto di vista il conto di Berlusconi presso il Monte Paschi di Siena sempre più si rivela una miniera di informazioni, tutte pertinenti all'indagine: soltanto nel 2010 è di quasi 13 milioni, per la precisione 12 milioni e 882 mila euro, «l'importo complessivo» dei 64 «assegni negoziati lo stesso giorno dell'emissione ed emessi tutti all'ordine di Spinelli, che ha provveduto all'operazione di "cambio assegni"».
Dove vada a finire questo fiume di soldi non è agevole da ricostruire. Ma qualche traccia emerge. E il caso dei soldi a Mora è uno di questi, perché qui i soldi prendono la forma di nove assegni circolari da 100.000 euro l'uno e altri tre da 500.000 euro l'uno versati alla Banca Svizzera Italiana di Lugano, più uno da 50.000 euro sul conto di Mora al Monte Paschi. Con quale causale? «Sulla distinta di richiesta emissione assegni presentata da Spinelli alla Banca Popolare di Sondrio si nota la dicitura, scritta a penna, OK x fondi».
Il secondo aspetto rilevante per l'inchiesta è che, sebbene l'epoca dei versamenti da Berlusconi a Mora corrisponda al periodo in cui il manager delle starlette tv cercava disperatamente denaro cash o anche solo garanzie allo scopo di scongiurare la bancarotta della sua «Lm management» sotto il peso di un passivo di 18 milioni di euro, 15 dei quali con il fisco, Mora non sembra aver immesso i 2 milioni e 450.000 euro nella società, che difatti fallisce l'11 giugno 2010, e i soldi, tolto l'assegno da 50.000 euro, prendono la strada di Lugano alla Bsi.
Non solo. Sino ad ora si pensava che - qualunque fosse la natura e le ragioni di quello che nel videomessaggio del 16 gennaio scorso Berlusconi aveva anticipatamente definito «un prestito a un amico in difficoltà economiche» che, «quando potrà, mi restituirà quanto gli ho prestato» - fosse proprio questa la vicenda captata dalle intercettazioni estive tra Mora e Fede, nelle quali il giornalista diceva di aver sponsorizzato presso Berlusconi l'aiuto finanziario a Mora «che ci ha dato soprattutto la riservatezza», e pareva contare di poter ritagliare per sé 400 mila euro sul milione e 400 mila euro di cui si parlava. Già l'esame congiunto della documentazione bancaria e delle intercettazioni, contenuto in un rapporto della Gdf dell'8 febbraio, aveva rintracciato 300.000 euro da Berlusconi a Spinelli, a Mora e quindi a Fede; e documentato che il giornalista (che anticipa ora di voler sicuramente chiedere ai pm di essere interrogato tra una decina di giorni, appena avrà preso visione degli atti depositati) aveva ricevuto da Mora 150.000 euro, a suo dire a rimborso di un prestito che egli stesso aveva fatto a Mora.
Ma ciò che adesso balza all'occhio è che questa storia dei 300.000 euro da Berlusconi a Mora non può essere la stessa, e neppure incorpora quella dei 2 milioni e 450.000 euro, ma va a sommarsi ad essa. La ragione sta nelle date.
Sinora si conoscevano «tre passaggi di denaro da Berlusconi a Mora»: l'1 settembre 2010 il premier dal suo conto al Monte dei Paschi bonifica 100.000 euro a Spinelli sul conto alla Popolare di Sondrio; Spinelli chiede alla banca di emettere due assegni circolari da 50.000 euro intestati a Mora; l'impresario tv li incassa ed emette dal suo conto presso il Monte dei Paschi un assegno circolare di 50.000 euro a favore di Fede; e il giornalista lo incassa il 3 settembre. Lo schema si ripete con le stesse cifre la seconda volta tra il 21 e il 29 settembre, e la terza volta tra l'11 e il 25 ottobre 2010 (cambia solo l'istituto di Mora, la Banca di Credito Cooperativo a Carate Brianza). Ora i documenti mostrano gli altri 2.450.000 a Mora, in assegni circolari emessi da Spinelli e versati in Svizzera.
- TheFinalCurtain_85
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Re: Caso Ruby, Berlusconi indagato per prostituzione minoril
Oggi sul TG3 hanno fatto vedere qualche foto in bianco e nero recuperata non so bene da quale PC.. parlano del fatto che siano state pubblicate da Repubblica ma sul loro sito c'è solo questo articolo:
http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ef=HREC1-4
Tanto per farsi due ghigne, sapete dove si trova il resto?!
http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ef=HREC1-4
Tanto per farsi due ghigne, sapete dove si trova il resto?!
- dead man drinking
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Re: Caso Ruby, Berlusconi indagato per prostituzione minoril
la poliziotta è la guerra o la minetti? 

- james_mcfadden
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Re: Caso Ruby, Berlusconi indagato per prostituzione minoril
ma quella con silvio joker è un montaggio o davvero si concia così ai festini ? 

- Mizar the game
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- TheFinalCurtain_85
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- Città: Bologna
Re: Caso Ruby, Berlusconi indagato per prostituzione minoril
fixed.Mizar the game ha scritto:che fregna la poliziotta. chi è?
E comunque è la figlia di Batista

Re: Caso Ruby, Berlusconi indagato per prostituzione minoril
Intanto tra guerra e Giappone è passata in commisione giustizia la norma salva premier sul processo breve.
- dead man drinking
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- Iscritto il: 22/12/2010, 22:04
Re: Caso Ruby, Berlusconi indagato per prostituzione minoril
Lele Mora e’ tornato a negare che Silvio Berlusconi ospitasse nelle sua villa di Arcore cene e feste come emerso dall’inchiesta sul caso Ruby, “anche perche’ – sostiene – il premier ha una compagna da due anni che era presente a tutte le cene”. “Le pare possibile che una fidanzata permetta al proprio uomo di lasciarsi andare con altre donne? Rassegnatevi: da due anni, nel cuore di Berlusconi c’e’ posto soltanto per una donna”, afferma l’ex agente di vip, in un’intervista a ‘Oggi’. “Io la conosco. Una bella ragazza, molto intelligente, e si sta laureando. Credo abbia 28 anni. Preciso che non e’ napoletana”. E sul mega-prestito da 3 milioni di euro ricevuto dal premier, oggetto delle indagini della magistratura milanese, dice: “Una sera a cena mi vide preoccupato. Chiese cosa non andasse, anche se poi mi confesso’ di aver letto delle mie difficolta’ sui giornali. Inizialmente non volevo parlargliene per non stressarlo coi miei problemi, lui invece mi diede appuntamento al mattino seguente, cosi’ gli spiegai la situazione e mi fece ottenere la prima tranche di un milione e mezzo di euro. Ma non bastarono e cosi’ dopo qualche mese, chiesi altri soldi e mi verso’ una cifra identica alla prima… Certo, abbiamo anche sottoscritto un documento dal notaio e ho dato in garanzia alcuni miei immobili, ma quello che conta e’ che c’era quando ne avevo bisogno”
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MILANO - C'è una Ruby che piange con i pubblici ministeri e una che con i pubblici ministeri s'arrabbia, e di brutto. C'è una Ruby che nei verbali dice una cosa e che nei suoi appunti sul computer, che riteneva a prova di ladro, ne dice una simile, ma non proprio uguale. "Trattiamola non come se fosse un pentito, ma come un testimone di mafia. Bisogna cercare i riscontri di quello che dice", si sono imposti in procura dal luglio dello scorso anno e, dal bunga bunga alle case gratis per le papi-girl, dalle auto in regalo ai soldi in busta, riscontri ne sono stati trovati una montagna, tant'è vero che è stato chiesto e ottenuto il processo con rito immediato per il premier Silvio Berlusconi. Ma vediamo le ultime novità delle indagini.
I file nel computer
I detective, dal portatile della diciottenne, nella "cartella "3.9", sottocartella "documenti"" estraggono e trasmettono appena lo scorso febbraio un file di appunti dal nome "ho conosciuto Emilio Fede nei vari concorsi di bellezza a... ". È uno scritto in cui Ruby indica nel direttore del Tg4 il "vettore nella conoscenza di Lele Mora e Silvio Berlusconi". Questo il testo recuperato: "Ho conosciuto Emilio Fede nei vari concorsi di bellezza a cui ho partecipato (miss muretto, miss curva del sud, miss venere). Lo stesso Fede mi diede il suo contatto promettendomi lavoro a Milano. Il sig. Fede mi portò nell'agenzia di Lele Mora". Nel documento successivo, la diciottenne
marocchina appunta: "Lo stesso Mora si dimostrò molto favorevole al mio inserimento nella sua agenzia facendomi poi lavorare al "Chiambretti night", ignaro del fatto che io fossi minorenne. Nei tre mesi successivi venivo chiamata da M. Z., segretario della lM production, per partecipare a diversi programmi tv, tra i quali: La pupa e il secchione, L'isola dei famosi, Il grande fratello".
Il bunga bunga
"Dopo alcuni giorni mi chiamò Mora per dirmi che avrei dovuto andare ad una cena", continua nel suo racconto informatico la giovane ragazza marocchina. "Io pensavo che sarebbe stata una cena dove avrei dovuto fare "immagine". Invece la sera stessa mi vennero a prendere a casa due auto di cui una dei carabinieri ed una con autista per accompagnarmi a casa del presidente Silvio Berlusconi". Il presidente "mi accolse in maniera molto "calorosa" con molti complimenti. Alla serata parteciparono circa 30 ragazze. Cenammo con musica dal vivo e il presidente mi dedicò anche una canzone. A fine cena saremmo dovuti andare al bunga bunga (il suo harem personale, nome copiato dal suo caro amico libico Gheddafi). lo mi rifiutai dicendo che volevo andare a casa. Il presidente mi chiamò nel suo studio e mi disse che avrebbe potuto cambiare la mia vita. Risposi che avrei accettato se lo avesse fatto per umanità ma non per avere un tornaconto. Si mise a ridere e con tono sarcastico mi disse che non cercava tornaconto e che lui poteva avere tutto quello che voleva. lo gli risposi che io non ero tra "quel tutto". Si mise a ridere e mi diede una busta. Arrivata in auto vi trovai un collier d'oro con diamanti di Damiani insieme a 46 mila euro. Ritornai a casa del presidente altre 3 volte". Ruby, nel suo diario di viaggio, ricorda inoltre che, una volta scoperta la sua giovane età, Mora le propose lo stesso di prenderla in affidamento.
L'invettiva contro il pm
Che siano appunti per un libro, tracce per un interrogatorio, suggerimenti, o chissà che, sarà Ruby-Karima a spiegarlo al processo, ma il documento viene ritenuto "significativo". Non è il solo. Ieri scrivevamo dei rapporti ambigui che Lele Mora, che cercava di ottenere Ruby in affido, e la minorenne. Il 5 agosto scorso Ruby contatta il procuratore aggiunto di Milano Pietro Forno e il giorno dopo spiega il contenuto della telefonata a Diana Mora. "Ho buone notizie, forse mi danno quindici giorni per passarli a Milano". Ma l'8 agosto, Ruby è molto più arrabbiata e nei giorni successivi scapperà anche dalla comunità in cui è ospite per ordine della magistratura. Che cosa si dicono Ruby e Diana? "Mi stanno rompendo quelli del dottor Forno", spiega la marocchina. Lui "torna il 18, cioè manco a Ferragosto ti fa stare bene questo giudice, poi si chiude in stanza dalle otto fino alle otto". Ruby insinua un dubbio sul modo di condurre l'indagine. "Non vuole arrivare a me, cioè, lui, il suo interesse non è arrivare a sapere cosa faccio io, lui vuole arrivare a colpire Silvio Berlusconi e Lele Mora, capito?". Era l'8 agosto scorso e, settimana, dopo settimana, i riscontri sono diventati così tanti da portare, a dicembre, a iscrivere il nome di Berlusconi sul registro degli indagati.
(24 marzo 2011)
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MILANO - C'è una Ruby che piange con i pubblici ministeri e una che con i pubblici ministeri s'arrabbia, e di brutto. C'è una Ruby che nei verbali dice una cosa e che nei suoi appunti sul computer, che riteneva a prova di ladro, ne dice una simile, ma non proprio uguale. "Trattiamola non come se fosse un pentito, ma come un testimone di mafia. Bisogna cercare i riscontri di quello che dice", si sono imposti in procura dal luglio dello scorso anno e, dal bunga bunga alle case gratis per le papi-girl, dalle auto in regalo ai soldi in busta, riscontri ne sono stati trovati una montagna, tant'è vero che è stato chiesto e ottenuto il processo con rito immediato per il premier Silvio Berlusconi. Ma vediamo le ultime novità delle indagini.
I file nel computer
I detective, dal portatile della diciottenne, nella "cartella "3.9", sottocartella "documenti"" estraggono e trasmettono appena lo scorso febbraio un file di appunti dal nome "ho conosciuto Emilio Fede nei vari concorsi di bellezza a... ". È uno scritto in cui Ruby indica nel direttore del Tg4 il "vettore nella conoscenza di Lele Mora e Silvio Berlusconi". Questo il testo recuperato: "Ho conosciuto Emilio Fede nei vari concorsi di bellezza a cui ho partecipato (miss muretto, miss curva del sud, miss venere). Lo stesso Fede mi diede il suo contatto promettendomi lavoro a Milano. Il sig. Fede mi portò nell'agenzia di Lele Mora". Nel documento successivo, la diciottenne
marocchina appunta: "Lo stesso Mora si dimostrò molto favorevole al mio inserimento nella sua agenzia facendomi poi lavorare al "Chiambretti night", ignaro del fatto che io fossi minorenne. Nei tre mesi successivi venivo chiamata da M. Z., segretario della lM production, per partecipare a diversi programmi tv, tra i quali: La pupa e il secchione, L'isola dei famosi, Il grande fratello".
Il bunga bunga
"Dopo alcuni giorni mi chiamò Mora per dirmi che avrei dovuto andare ad una cena", continua nel suo racconto informatico la giovane ragazza marocchina. "Io pensavo che sarebbe stata una cena dove avrei dovuto fare "immagine". Invece la sera stessa mi vennero a prendere a casa due auto di cui una dei carabinieri ed una con autista per accompagnarmi a casa del presidente Silvio Berlusconi". Il presidente "mi accolse in maniera molto "calorosa" con molti complimenti. Alla serata parteciparono circa 30 ragazze. Cenammo con musica dal vivo e il presidente mi dedicò anche una canzone. A fine cena saremmo dovuti andare al bunga bunga (il suo harem personale, nome copiato dal suo caro amico libico Gheddafi). lo mi rifiutai dicendo che volevo andare a casa. Il presidente mi chiamò nel suo studio e mi disse che avrebbe potuto cambiare la mia vita. Risposi che avrei accettato se lo avesse fatto per umanità ma non per avere un tornaconto. Si mise a ridere e con tono sarcastico mi disse che non cercava tornaconto e che lui poteva avere tutto quello che voleva. lo gli risposi che io non ero tra "quel tutto". Si mise a ridere e mi diede una busta. Arrivata in auto vi trovai un collier d'oro con diamanti di Damiani insieme a 46 mila euro. Ritornai a casa del presidente altre 3 volte". Ruby, nel suo diario di viaggio, ricorda inoltre che, una volta scoperta la sua giovane età, Mora le propose lo stesso di prenderla in affidamento.
L'invettiva contro il pm
Che siano appunti per un libro, tracce per un interrogatorio, suggerimenti, o chissà che, sarà Ruby-Karima a spiegarlo al processo, ma il documento viene ritenuto "significativo". Non è il solo. Ieri scrivevamo dei rapporti ambigui che Lele Mora, che cercava di ottenere Ruby in affido, e la minorenne. Il 5 agosto scorso Ruby contatta il procuratore aggiunto di Milano Pietro Forno e il giorno dopo spiega il contenuto della telefonata a Diana Mora. "Ho buone notizie, forse mi danno quindici giorni per passarli a Milano". Ma l'8 agosto, Ruby è molto più arrabbiata e nei giorni successivi scapperà anche dalla comunità in cui è ospite per ordine della magistratura. Che cosa si dicono Ruby e Diana? "Mi stanno rompendo quelli del dottor Forno", spiega la marocchina. Lui "torna il 18, cioè manco a Ferragosto ti fa stare bene questo giudice, poi si chiude in stanza dalle otto fino alle otto". Ruby insinua un dubbio sul modo di condurre l'indagine. "Non vuole arrivare a me, cioè, lui, il suo interesse non è arrivare a sapere cosa faccio io, lui vuole arrivare a colpire Silvio Berlusconi e Lele Mora, capito?". Era l'8 agosto scorso e, settimana, dopo settimana, i riscontri sono diventati così tanti da portare, a dicembre, a iscrivere il nome di Berlusconi sul registro degli indagati.
(24 marzo 2011)
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Re: Caso Ruby, Berlusconi indagato per prostituzione minoril
ROMA - "Ribadisco conclusivamente il mio grande rispetto per l'Inter". Ci sia di mezzo il pallone o Ruby, Maurizio Paniz - il più gettonato della larga famiglia degli avvocati berlusconiani, prolifici emendatori del codice penale - risponde con la medesima solennità. "Io sto registrando la conversazione. Desidero informarla che chiedo la verbalizzazione testuale".
Si vede che è alpino.
"Ne sono orgoglioso, è il rispetto dei valori del vivere civile".
Ruby è la nipote di Mubarak.
"Confermo. E' frutto di un mio convincimento e di una corretta lettura degli atti. Metta testuale per favore".
Neanche Ghedini avrebbe avuto fegato di dirlo in aula.
"Ribadisco che Ruby poteva essere ritenuta parente. Metta testuale, per favore".
Paniz indossa il cappello con la piuma e fa il present'arm.
"Certamente. Abbiamo appena accolto il settimo reggimento proveniente dall'Afghanistan. Testuale, grazie".
E' un combattente innamorato di Berlusconi.
"Grande rispetto per l'impegno a difesa della Nazione e gratitudine per quanto fa (metta anche questo testuale, per favore)".
Prescrizione breve.
"Assolutamente no. Smentisco che possa esserci relazione con la posizione o la persona del presidente".
Testuale.
"Grazie, sì. È necessario".
È il tono che fa la differenza. Il suo è solenne, deciso, e anche piuttosto patriottico. Prima d'ora non si era mai sentito parlare di Paniz.
"Sbaglia. Ho curato la legge che disciplina la materia dello sci".
Infatti ama la neve.
"Sono il padre della legge sull'affido congiunto".
Il curriculum è luminoso.
"Capogruppo in giunta per le autorizzazioni a procedere".
Avranno avuto timore a far trattare a un uomo così rigido, questioni così delicate.
"Ho valutato i casi Matteoli, Lunardi, Margiotta, D'Alema e Fassino".
Ha trovato fumus persecutionis ovunque.
"Non è corretto".
Col suo voto ha autorizzato qualcuno all'arresto, al processo?
"Non è corretto dare indicazioni nominative".
Non è che siete in troppi di avvocati qui dentro?
"Non credo affatto".
Comunque adesso lei è al centro dell'attenzione.
"Non ho mai cercato le luci della ribalta".
Paniz da Belluno: alpino e juventino.
"Un grandissimo amore, sono presidente del club Montecitorio".
L'Inter, sebbene nemica, è molto avanti.
"Grande rispetto, e anche per il Milan".
A proposito: ha saputo del bacio tra Barbara Berlusconi e Pato?
"Pato è un grandissimo calciatore".
Lei è un fenomeno.
"Metta testuale".
Si vede che è alpino.
"Ne sono orgoglioso, è il rispetto dei valori del vivere civile".
Ruby è la nipote di Mubarak.
"Confermo. E' frutto di un mio convincimento e di una corretta lettura degli atti. Metta testuale per favore".
Neanche Ghedini avrebbe avuto fegato di dirlo in aula.
"Ribadisco che Ruby poteva essere ritenuta parente. Metta testuale, per favore".
Paniz indossa il cappello con la piuma e fa il present'arm.
"Certamente. Abbiamo appena accolto il settimo reggimento proveniente dall'Afghanistan. Testuale, grazie".
E' un combattente innamorato di Berlusconi.
"Grande rispetto per l'impegno a difesa della Nazione e gratitudine per quanto fa (metta anche questo testuale, per favore)".
Prescrizione breve.
"Assolutamente no. Smentisco che possa esserci relazione con la posizione o la persona del presidente".
Testuale.
"Grazie, sì. È necessario".
È il tono che fa la differenza. Il suo è solenne, deciso, e anche piuttosto patriottico. Prima d'ora non si era mai sentito parlare di Paniz.
"Sbaglia. Ho curato la legge che disciplina la materia dello sci".
Infatti ama la neve.
"Sono il padre della legge sull'affido congiunto".
Il curriculum è luminoso.
"Capogruppo in giunta per le autorizzazioni a procedere".
Avranno avuto timore a far trattare a un uomo così rigido, questioni così delicate.
"Ho valutato i casi Matteoli, Lunardi, Margiotta, D'Alema e Fassino".
Ha trovato fumus persecutionis ovunque.
"Non è corretto".
Col suo voto ha autorizzato qualcuno all'arresto, al processo?
"Non è corretto dare indicazioni nominative".
Non è che siete in troppi di avvocati qui dentro?
"Non credo affatto".
Comunque adesso lei è al centro dell'attenzione.
"Non ho mai cercato le luci della ribalta".
Paniz da Belluno: alpino e juventino.
"Un grandissimo amore, sono presidente del club Montecitorio".
L'Inter, sebbene nemica, è molto avanti.
"Grande rispetto, e anche per il Milan".
A proposito: ha saputo del bacio tra Barbara Berlusconi e Pato?
"Pato è un grandissimo calciatore".
Lei è un fenomeno.
"Metta testuale".
- dead man drinking
- Messaggi: 497
- Iscritto il: 22/12/2010, 22:04
Re: Caso Ruby, Berlusconi indagato per prostituzione minoril
paniz vuol rubare il lavoro a ghedini, povero scemo
- PedigreeRules!
- Messaggi: 57
- Iscritto il: 23/12/2010, 11:23
Re: Caso Ruby, Berlusconi indagato per prostituzione minoril
stavolta se lo inculano.
il nostro caro silvio è fottuto.
e aggiungo... era pure ora.
moet chandon riserva in ghiacciaia
il nostro caro silvio è fottuto.
e aggiungo... era pure ora.
moet chandon riserva in ghiacciaia
