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Delphi ha scritto:
Attento che a dire ste cose passi per uno che lo difende.
per come la vedo io, battisti è un criminale che deve essere ANCORA giudicato per i suoi crimini: non è nè un santo, nè un perseguitato politico
il fatto che l'abbiano processato in sua assenza è solamente una porcata e questo vale per lui, come per qualsiasi altra persona condannata in contumacia: ladro di polli o eversore dell'ordine mondiale non importa, un processo o lo fai per bene o non lo fare affatto
Figurati, siamo in un paese dove il vicepremier ha detto che "i 43 morti del Morandi sono più che sufficienti per giudicare colpevole ASPI", e non appena cercavi di dire che prima serviva un processo, ti tiravano giù tutte le madonne del mondo.
Battisti tra tutti quelli che fecerò la lotta armata negli anni '70 è uno dei più borderline tra il semplice criminale e, appunto quelli della lotta armata.
Del resto Battisti non è mai stato processato ed è accusato sulla base della testimonianza di un pentito che si è fatto 7 anni nella stagione delle torture da parte della polizia e delle forze dell'ordine su tutti i sospettati di brigatismo diretto o indiretto.
Detto ciò Battisti per me dovrebbe avere un processo giusto, cosa che non avrà, come non ha avuto nessun brigatista o presunto tale nella storia giudiziaria della lotta armata degli anni '70 in Italia.
Più interessante secondo me è ricostruire la storia di come il brigatismo e la lotta armata sono diventati così forti da un certo punto in poi.
La loro forza nasceva in realtà dal riflusso e dalla sconfitta dell'autunno caldo del '69 e dall'ennesimo tradimento del PCI, che si avviava al compromesso storico con la Democrazia Cristiana.
La cosa ebbe un impatto enorme non solo su milioni di elettori e simpatizzanti del PCI, cui il mai abbastanza smascherato Berlinguer riuscì a dire che il PCI non avrebbe mai dovuto governare l'Italia, neanche se avesse avuto la maggioranza parlamentare, ma anche sulle centinaia di migliaia di attivisti movimentisti.
Lotta Continua principalmente, ma anche il resto del mondo movimentista si erano illusi di poter esercitare una pressione rivoluzionaria sul PCI, spingendolo a rompere con la compatibilità parlamentare e con i cicaleggi con la DC.
In realtà quando il PCI siglò il primo compromesso storico con la DC quei gruppi dirigenti ne furono talmente spaesati che non saperono più cosa fare.
Sofri convocò il congresso di scioglimento di Lotta Continua, uno dei momenti più drammatici della storia della sinistra extraparlamentare, con pianti collettivi e facce attonite.
Quella generazione di militanti, avanguardie, delegati sindacali, studenti, illusi prima e traditi poi dai loro dirigenti, finirono in gran parte ad ingrossare le fila della lotta armata.
Che non ha rappresentato l'apice dello scontro di classe in Italia, ma una delle tappe della sua parabola discendente.
Delphi ha scritto:
Beh un compagno che ammazza due guardie merita tutto il rispetto del mondo, non l'ergastolo
Purtroppo sta già capitalizzando il consenso: in 40 anni di governi di sinistra (???) non si è mai fatto niente; arriva Salvini e in 6 mesi lo acciuffa.
Poi intanto Fiore è libero e ha un partito politico ma va beh, non è un rosso.
Quelli che pensano questo dovrebbero ricordare che la Lega ha governato per quasi vent'anni e nulla è successo...
Valentina Nappi che accusa Salvini di averla " stuprata" riabilitando la cultura nazionalista e tradizionalista è grottescamente stupendo. Da un punto di vista dello spettacolo questo governo sta regalando grandi emozioni.
Hard Is Ono ha scritto:Battisti tra tutti quelli che fecerò la lotta armata negli anni '70 è uno dei più borderline tra il semplice criminale e, appunto quelli della lotta armata.
Del resto Battisti non è mai stato processato ed è accusato sulla base della testimonianza di un pentito che si è fatto 7 anni nella stagione delle torture da parte della polizia e delle forze dell'ordine su tutti i sospettati di brigatismo diretto o indiretto.
Detto ciò Battisti per me dovrebbe avere un processo giusto, cosa che non avrà, come non ha avuto nessun brigatista o presunto tale nella storia giudiziaria della lotta armata degli anni '70 in Italia.
Più interessante secondo me è ricostruire la storia di come il brigatismo e la lotta armata sono diventati così forti da un certo punto in poi.
La loro forza nasceva in realtà dal riflusso e dalla sconfitta dell'autunno caldo del '69 e dall'ennesimo tradimento del PCI, che si avviava al compromesso storico con la Democrazia Cristiana.
La cosa ebbe un impatto enorme non solo su milioni di elettori e simpatizzanti del PCI, cui il mai abbastanza smascherato Berlinguer riuscì a dire che il PCI non avrebbe mai dovuto governare l'Italia, neanche se avesse avuto la maggioranza parlamentare, ma anche sulle centinaia di migliaia di attivisti movimentisti.
Lotta Continua principalmente, ma anche il resto del mondo movimentista si erano illusi di poter esercitare una pressione rivoluzionaria sul PCI, spingendolo a rompere con la compatibilità parlamentare e con i cicaleggi con la DC.
In realtà quando il PCI siglò il primo compromesso storico con la DC quei gruppi dirigenti ne furono talmente spaesati che non saperono più cosa fare.
Sofri convocò il congresso di scioglimento di Lotta Continua, uno dei momenti più drammatici della storia della sinistra extraparlamentare, con pianti collettivi e facce attonite.
Quella generazione di militanti, avanguardie, delegati sindacali, studenti, illusi prima e traditi poi dai loro dirigenti, finirono in gran parte ad ingrossare le fila della lotta armata.
Che non ha rappresentato l'apice dello scontro di classe in Italia, ma una delle tappe della sua parabola discendente.
Depeche boy ha scritto:Cosa intendi per processo giusto.
Qualcosa che non può esistere, perchè mancano due condizioni fondamentali: che non si basi su indagini fatte a forza di torture e che non avvenga dopo il 1991.