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Diciamo che gli Uncharted vanno visti come una spettacolarizzazione estrema dell'eroe "acqua e sapone", che poggiano su storie non troppo arzigogolate per lasciare spazio al divertimento facile (l'ignoranza, tanto per capirci). E te ne accorgerai nel secondo capitolo, dove questi aspetti sono spinti all'estremo, in una serie di eventi e sequenze a dir poco spettacolari, ma anche "assurde". Una specie di Indiana Jones catapultato nel mondo di Die Hard.
Nel 4 invece c'è un sistema di racconto decisamente migliore, senza perdere la vena goliardica dei capitoli precedenti, che arricchisce i personaggi e da la giusta conclusione alla saga.

Backbone Crusher ha scritto:Diciamo che gli Uncharted vanno visti come una spettacolarizzazione estrema dell'eroe "acqua e sapone", che poggiano su storie non troppo arzigogolate per lasciare spazio al divertimento facile (l'ignoranza, tanto per capirci). E te ne accorgerai nel secondo capitolo, dove questi aspetti sono spinti all'estremo, in una serie di eventi e sequenze a dir poco spettacolari, ma anche "assurde". Una specie di Indiana Jones catapultato nel mondo di Die Hard.
Nel 4 invece c'è un sistema di racconto decisamente migliore, senza perdere la vena goliardica dei capitoli precedenti, che arricchisce i personaggi e da la giusta conclusione alla saga.

Si in effetti ho notato molto "l'esagerazione", nell'uno ad esempio la corsa in macchina oppure quella in moto d'acqua, mi ha ricordato molto Indiana Jones e Die Hard, come jai detto tu..
Per dare un giudizio completo voglio almeno finire la collection

Mi sono fatto il favore di giocare "Tales from the Borderlands", durante una serie di pigri pomeriggi festivi. Invito tutti, ma proprio tutti, a giocarlo. Anche e soprattutto se non siete fan della serie Borderlands. Una perla assoluta tra personaggi e dialoghi. E giusto per non sbilanciarmi, il comedy meglio scritto come minimo dai tempi di Gilbert.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=qZe7VeIc1JA[/youtube]