Peccato, 'ste cose le avrei lette volentieri. In effetti citavi spesso il "vuoto quantomeccanico" quando ne parlavi! Che poi sicuramente era il periodo in cui il suo forum era ancora in piedi (gli anni passano e faccio sempre più fatica a fare coincidere le cose) e non aveva ancora iniziato a masturbarsi coi propri post... Perchè era poi lì che sfogava questa sua verve poco incline al contraddittorio,. Divertente sì, ma lo leggevi su TW e leggevi un'altra persona. Anche su quello ce ne sarebbero di robe da raccontare, anche abbastanza "pesanti", per come l'ho sempre vista io... Peccato in generale, davvero, ma son discorsi già fatti.MassiveMolecule ha scritto:Non ho visto una domanda per me, Topo Gigio.
Ah, gli screzi con William!
Beh, niente, il primo screzio con lui che ricordo, che dimostrava come nascondesse il suo essere incompetente in qualsiasi cosa io fossi qualificato nel giudicaare dietro il fumo dell'incomprensibilità, era la questione dell'atomo 113.
Credeva in pratica ad una fregnaccia pseudoscientifico-mistica secondo cui la gravità non era veramente una forza, tutto il sapere scientifico era nell'etimologia delle parole, e la dimostrazione pratica di questa cosa era che nonostante quello che diceva la "scienza ufficiale", non sarebbe mai stato possibile costruire nessun elemento artificiale oltre l'atomo 113, elemento divino e speciale estremamente stabile che sarebbe stata fonte di energia infinita.
Teoria elaborata dall'esimio ingegnere elettronico Corbucci, noto per essere uno Stalker e un contestatore seriale della Hack.
Ovviamente, sono stati da allora creati elementi artificiali fino al 118, e recentemente sono stati nominati il 113 e il 114.
La cosa più terribilmente frustrante era che questa discussione avveniva sul primo salotto dove nessuno aveva le competenze (o meglio, a nessuno fregava un cazzo di capire) che William era quello che diceva cialtronate e io difendevo la realtà dei fatti.
Questo era l'esempio più lampante: ma William in generale nascondeva dietro fiumi di parole complicate il fatto che avesse pochissime idee e molto ben confuse (altro esempio aveva sostenuto, almeno en passant, l'idea che non io potessi essere veramente sicuro che il cancro non fosse un fungo!).
Era una specie di -Miz-, ma con carisma e capace di scrivere e di fingersi sveglio e diplomatico, di modo che invece di essere preso per il culo da tutti come l'attuale, c'era gente che pendeva dalle sue labbra.
L'incarnazione della famosa frase sull'educazione di massa, quella che genera gente i cui gusti letterali e artistici sono ben più sviluppati della capacità analitica.
Ecco, il citato Ryo Saito era un esempio di come far parte di una supposta "elite" non ti salvava necessarimente dall'essere un babbeo, dato che prendeva schiaffi un pò da chiunque (anche dai suoi stessi "compadres").