POLITICA ITALIANA
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Re: POLITICA ITALIANA
Non è proprio così, in realtà in quel caso non ne parla nemmeno e sposta l'attenzione sull'Europa cattiva o l'invasione di clandestini o la Fornero.Delphi ha scritto:
Se però la donna viene stuprata e/o ammazzata da un bianco è colpa di lei che se l'è cercata.
Ogni tanto mi sembra di vedere quella puntata de I Griffin in cui Lois si candida a sindaco e risponde ad ogni domanda con "11 settembre".
Re: POLITICA ITALIANA
"la maggior parte degli stupri avviene in casa, nei confronti del partner. Il fatto che questi stranieri si ostinino a stuprare sconosciute per strada è la prova che non vogliono proprio integrarsi." (cit.)Delphi ha scritto:
Se però la donna viene stuprata e/o ammazzata da un bianco è colpa di lei che se l'è cercata.
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Re: POLITICA ITALIANA
Intanto in Veneto, Emilia e Lombardia Salvini ha detto che si procederà all'autonomia entro la fine di autunno. 

- Delphi
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Re: POLITICA ITALIANA
E Liguria no?Depeche boy ha scritto:Intanto in Veneto, Emilia e Lombardia Salvini ha detto che si procederà all'autonomia entro la fine di autunno.

Scherzi a parte, visto come hanno trattato noi genovesi quelli a Roma, non mi stupirei che molta gente qui vorrebbe davvero l'autonomia.
- Depeche boy
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Re: POLITICA ITALIANA
Tra l'altro purtroppo si deve quasi per forza andare per quella strada, almeno in Veneto, poiché al referendum il si prese il 98% . La mia fidanzosa praticamente fa parte di quel 2% che ha votato no o che non voleva l'autonomia anche perché sappiamo tutti che questo è solo il primo mattone su cui poi basare una eventuale indipendenza.
Ora tutte le altre regioni potrebbero dire "perché noi no?".
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- Delphi
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Re: POLITICA ITALIANA
Ma non credo che dall'autonomia si passi poi all'indipendenza. Voglio dire: una volta che sei autonomo, a cosa ti serve l'indipendenza? Rimani uno stato più piccolo abbandonato a te stesso. Va beh, poi ci sono casi come la Catalogna...
Io in realtà non sono contrario in maniera aprioristica all'autonomia o al federalismo, ma ammetto che dovrei documentarmi di più e sentire più campane del pro e contro. A me affascinano varie teorie avanzate da alcuni studiosi su un'Unione Europea di regioni, un "euroregionalismo", con macroregioni raggruppate o per densità demografica, o per cultura (tipo Occitania, Catalogna, Paesi Baschi, Scozia, Baviera, Sameland...). Alcuni criticano il fatto che così renderebbe l'Europa più disunita e frammentata, altri affermano che invece le istituzioni sarebbero più vicine alla gente e ciò farebbe accettare meglio l'Unione Europea, che agirebbe un po' come l'UEFA con le varie federazioni di calcio nazionali, altri la vedono come una cosa che accentuerebbe i nazionalismi, altri ribattono dicendo che non si potrebbe parlare di "nazionalismi" perché questi riguardano gli stati, mentre qua si darebbe maggior peso alla cultura locale (spesso soffocata proprio dalla "nazione" più grande).
Non ho una posizione definita e chiara in questo senso. Certo le autonomie di Lombardia e Veneto spaventano molti perché sono governate dalla Lega, quindi si teme che possano avere il via libera su leggi anticostituzionali...
Io in realtà non sono contrario in maniera aprioristica all'autonomia o al federalismo, ma ammetto che dovrei documentarmi di più e sentire più campane del pro e contro. A me affascinano varie teorie avanzate da alcuni studiosi su un'Unione Europea di regioni, un "euroregionalismo", con macroregioni raggruppate o per densità demografica, o per cultura (tipo Occitania, Catalogna, Paesi Baschi, Scozia, Baviera, Sameland...). Alcuni criticano il fatto che così renderebbe l'Europa più disunita e frammentata, altri affermano che invece le istituzioni sarebbero più vicine alla gente e ciò farebbe accettare meglio l'Unione Europea, che agirebbe un po' come l'UEFA con le varie federazioni di calcio nazionali, altri la vedono come una cosa che accentuerebbe i nazionalismi, altri ribattono dicendo che non si potrebbe parlare di "nazionalismi" perché questi riguardano gli stati, mentre qua si darebbe maggior peso alla cultura locale (spesso soffocata proprio dalla "nazione" più grande).
Non ho una posizione definita e chiara in questo senso. Certo le autonomie di Lombardia e Veneto spaventano molti perché sono governate dalla Lega, quindi si teme che possano avere il via libera su leggi anticostituzionali...
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Re: POLITICA ITALIANA
Il mio Piemonte è già il primo del partito "perchè noi no" che, vedendo la tendenza generale, ultimamente ha richiesto più autonomia su determinate cose (non mi chiedete quali, non sono un esperto di politiche regionali).Depeche boy ha scritto:Tra l'altro purtroppo si deve quasi per forza andare per quella strada, almeno in Veneto, poiché al referendum il si prese il 98% . La mia fidanzosa praticamente fa parte di quel 2% che ha votato no o che non voleva l'autonomia anche perché sappiamo tutti che questo è solo il primo mattone su cui poi basare una eventuale indipendenza.
Ora tutte le altre regioni potrebbero dire "perché noi no?".
Ma poi onestamente, volendo dare un parere sempre da non esperto, sono stra-favorevole per un ragionamento (magari limitato) di "Tutti o nessuno"... mai capito pderchè debbano esistere regioni a Statuto Speciale, che spesso non hanno nemmeno degli obblighi di rendicontazione su una marea di tematiche (esempio banale, il primo che mi viene in mente: i costi standard). Qualsiasi ricerca di dati che devi fare, c'è "L'Italia" da una parte e "Le regioni o province speciali" dall'altra.
Il nervoso che mi dà questa cosa.
Re: POLITICA ITALIANA
le regioni a statuto speciale avevano un senso agli albori della repubblica
con il progresso tecnologico ed il cambio dei tempi, sono solo inutili rimasugli da rimuovere, come i senatori a vita
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Re: POLITICA ITALIANA
Ma per me forse sarebbe preferibile piuttosto che siano tutte a statuto speciale, magari accorpando quelle più piccole di modo che non siano svantaggiate, e il Parlamento nazionale riguarderebbe le cose diciamo generalissime. Io sto sperimentando la lontananza delle istituzioni romane da Genova per la questione del ponte, e mi tocca sturarmi il naso nello stare dalla parte di uno come Rixi che, mannaggia, per fortuna che è sottosegretario ai trasporti che se no ci cagherebbero ancora meno.
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Re: POLITICA ITALIANA
Molti sostenitori del federalismo, regionalismo o forme simili sostengono che le regioni funzionerebbero meglio con maggiore autonomia dal governo centrale proprio per la vicinanza con il territorio. Altri oppositori però affermano che così sarebbe più facile per la criminalità raggiungere i vertici...Moxicity ha scritto:Io sono valdostano, quindi chissene degli altri
Comunque una sorta di federalismo ci sta, Se tutte le regioni funzionassero... Cosa che non é proprio così.
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Re: POLITICA ITALIANA
Come mai lo sostieni? Nessuna polemica, solo voglio sentire più campane.Hard Is Ono ha scritto:Il federalismo è regresso sociale.
Il resto sono virgole e virgolette.
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Re: POLITICA ITALIANA
Con il permanere degli effetti della crisi economica di lunga durata (la cosiddetta "stagnazione secolare" tornata di moda di recente negli ambienti degli economisti accademici) e l'incessante generalizzazione della finanza e del mercato, le regionalizzazioni ed i federalismi significano solamente la distruzione delle solidarietà nazionali, il venir meno del concetto di stato sociale e sostanzialmente un abbandono al "si salvi chi può", da cui non è detto che nemmeno chi esce con il coltello dalla parte del manico (il Veneto?) poi non ne esca con le ossa rotte nel contesto su scala più grande. (l'idea che il Veneto possa essere un piccolo Belgio od Olanda non fai conti anzitutto col fatto che il Belgio e l'Olanda vengono da secoli di colonialismo e dai rapporti mantenuti in fase di decolonizzazione a livello sia finanziario che industriale)
Sarebbe solamente l'ennesimo passo indietro di fronte all'avanzare della crisi sociale, con effetti veramente devastanti in gran parte delle regioni d'Italia e non solo quelle del sud in termini di sanità, trasporti, scuola, qualità della vita etcetera etcetera.
Peraltro sono argomenti che chiamano in causa l'origine balorda dell'Italia e le migrazioni interne degli anni del boom postbellico.
La ricchezza (o quel che ne rimane) del nord di oggi l'hanno costruita i meridionali di ieri.
In generale comunque, sono convinto che la direzione centrale sia sempre un fattore più positivo, sia in politica che, soprattutto, in economia. Garantisce da squilibri e funziona da regolatore.
Sarebbe solamente l'ennesimo passo indietro di fronte all'avanzare della crisi sociale, con effetti veramente devastanti in gran parte delle regioni d'Italia e non solo quelle del sud in termini di sanità, trasporti, scuola, qualità della vita etcetera etcetera.
Peraltro sono argomenti che chiamano in causa l'origine balorda dell'Italia e le migrazioni interne degli anni del boom postbellico.
La ricchezza (o quel che ne rimane) del nord di oggi l'hanno costruita i meridionali di ieri.
In generale comunque, sono convinto che la direzione centrale sia sempre un fattore più positivo, sia in politica che, soprattutto, in economia. Garantisce da squilibri e funziona da regolatore.