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Royston Drenthe, ora all’Everton ma con un passato fra le file del Real Madrid e nell’Hercules, ha avuto un brutto scontro proprio con il numero 10 blaugrana in occasione di una delle tante sfide che li ha visti da avversari. “Durante la partita tra Barcellona ed Hercules ho avuto ancora problemi con Messi. Prima della gara mi ha dato una mano salutandomi con un ’Hola Negro’. Dopo il match non ci siamo stretti la mano”. L’ennesimo episodio di razzismo nel calcio, dopo quello verificatosi in Premier League fra Patrice Evra e Luis Suarez che ha sconvolto, e non poco, tutti gli appassionati. Sembra però che, in Sud America, l’aggettivo “negro” non sia dispregiativo. “Ho giocato molte volte contro Messi negli ultimi anni e abbiamo sempre avuto problemi. Mi preoccupa il modo in cui parla di me. Mi chiama continuamente negro. Sarà anche normale in Sud America, ma da noi non si può sopportare”. Quindi un Lionel Messi diverso da quello che si nota dalle giocate e dai gol fantastici, una persona diversa rispetto al timido campione che vediamo al Camp Nou. Esagerazione o verità?
wwevsnjpw ha scritto:In Argentina, c'era un giocatore che si chiamava Hugo Ibarra, chiamato "el negro" ma non come dispregiativo.
In spagnolo la parola negro significa nero. Ibarra è scuro (non proprio alla Muntari però) di carnaggione, perciò il sopranome "el negro".
Generalmente, quelli che vengono dalle zone più povere hanno la carnagione più scura.
Tevez ne è un classico esempio.
Li si chiama anche "indios", a volte.