Greg Valentine ha scritto:
Non esageriamo, è pur vero che il regno di Diesel fu fallimentare per ciò che Vince aveva in serbo per lui, però ad oggi ne potrei elencare minimo una ventina più anonimi, insensati per non dire qualitativamente inferiori. Su Backlund già potrei essere più d'accordo, ma il regno il fallimento del regno di Diesel è da contestualizzare, specie con la grande concorrenza del tempo. Ma il personaggio di Diesel fu comunque sviluppato bene, e il suo status era saldo, motivo per cui per una buona parte del regno era pure sostenuto discretamente dal pubblico. Non dico sia un bel regno, ma molto da rivalutare se si sta prendendo in considerazione anche i tempi moderni, in cui il concetto stesso di regno ha assunto un altro significato.
Ma in questo caso è inevitabile mettere in relazione lunghezza regno/qualità.
Cioè, non critico la scelta di dare il titolo a Diesel (decisione più che legittima), piuttosto metto in discussione l'utilità di prolungare quel regno per oltre un anno. Cioè, ho nominato il regno di Nash proprio perché ho cercato di contestualizzare: la WWE si trovava in un periodo delicato, vista la forte concorrenza da parte della wCw. Nash non era un campione così forte da poter trainare una WWF in piena lotta per la "supremazia". L'interesse attorno a Diesel scemava di settimana in settimana (a pari passo con la qualità dei suoi match).
Alla fine, resta la sensazione di "esperimento fallito", con un Diesel costretto a turnare pochi mesi dopo la perdita del titolo.
Comunque, la tua ultima frase offre un'ottima chiave di lettura. Se trovo tempo provo a scriverci qualche riga.