IRB Rugby World Cup - New Zealand 2011 *Topic Ufficiale*

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EvanBourne90
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Re: IRB Rugby World Cup - New Zealand 2011 *Topic Ufficiale*

Messaggio da EvanBourne90 »

che partita Castro .. prestazione davvero imponente

dobbiamo migliorare in qualche fase della partita in difesa, abbiamo subito troppo.

..adesso sotto con l'Irlanda



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thermoponch
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Re: IRB Rugby World Cup - New Zealand 2011 *Topic Ufficiale*

Messaggio da thermoponch »

Con oggi i primi verdetti dai gironi di qualificazione. il sud Africa sta attualmente concludendo la sua partita con Samoa conducendo per 13-5 con una meta per parte. Se escludiamo l'incontro con i loro cugini della Namibia (era curioso vedere cognomi molto simili tra le due formazioni), il Sud Africa ha confermato tutte le perplessità esibite durante l'ultimo tri nations e per tutti gli anni a seguire dalla loro vittoria ai mondiali del 2007. Si salvano grazie ai calci di Setyn (sia Frans che Mornè: c'è chi ha due ottimi piazzatori uno per le bombarde da 60 metri e l'altro per quelli angolati, e chi niente. leggi Italia) e mancano della concretezza e della solidità degli anni passati. Gli anni si fan sentire e il Sud Africa arranca. In ottica Irlandese, questa potrebbe essere una buona notizia perchè, se sarà come tutti speriamo, una partita contro l'attuale Sud Africa è molto più abordabile e fattibile da far quasi sperare di poter andare oltre i quarti.

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HappyHellShow
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Re: IRB Rugby World Cup - New Zealand 2011 *Topic Ufficiale*

Messaggio da HappyHellShow »

Troppo attendisti, in particolar modo nel secondo tempo e il netto vantaggio dell'Irlanda è più che meritato.
In compenso, allo stato attuale, tutti i quarti di finale promettono scintille:

Nuova Zelanda - Argentina
Francia - Inghilterra
Irlanda - Galles
Australia - Sud Africa

Da paura!!

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HappyHellShow
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Re: IRB Rugby World Cup - New Zealand 2011 *Topic Ufficiale*

Messaggio da HappyHellShow »

Terminata la fase a gironi, in vista di quattro quarti di finale da veri appassionati, è il momento di tracciare un bilancio sull'andamento delle principali nazionali.

Partiamo dalla Pool A, dove la qualificazione era già in tasca per la Nuova Zelanda e la Francia. Tuttavia è un girone non esente da analisi, anzi...c'era molta attesa riguardo al modo in cui gli All Blacks avrebbero gestito la pressione di giocare un mondiale in casa, oltretutto dopo aver perso il Tri Nations contro i rivali australiani. Ebbene, gli All Blacks hanno risposto con la giusta grinta, dominando anche l'incontro chiave con la Francia, ma con la consapevolezza che il difficile arriverà adesso: l'Argentina sarà un banco di prova da non sottovalutare, visto che i Pumas, soprattutto con le squadre ampiamente favorite (vedasi Francia e Inghilterra), sono soliti tirar fuori una grinta fuori dal comune. Diverso il discorso per la Francia, che passa sì il girone, ma portandosi dietro una marea di interrogativi che gettano paurose ombre sul futuro: la sconfitta che non ti aspetti è quella finale, contro Tonga, dove si attendeva una passerella dei galletti, che invece devono sopportare il gusto amaro di un'umiliante debacle, in attesa di affrontare l'Inghilterra nei quarti di finale. Mai dare per spacciata la Francia, ma di sicuro il suo status non è più quello di quattro anni fa.

Pool B: La lotta era a tre, tra Argentina, Inghilterra e Scozia e gli scontri diretti che hanno visto protagoniste le tre nazionali hanno regalato emozioni a non finire. Partite dure, fisiche, combattute punto a punto che, alla fine, hanno decretato l'uscita di scena di una Scozia che è rimasta beffata sempre negli ultimi minuti di gioco. Forse ci si attendeva una prova di forza maggiore da parte dell'Inghilterra, che, comunque, chiude il girone in testa e a bottino pieno, mentre i Pumas confermano il loro ottimo stato di forma nelle grandi manifestazioni, verso un quarto di finale che ha il sapore proibitivo, ma, nello stesso tempo, stimolante per la forza fisica degli argentini (oltretutto sarà un assaggio di quanto avverrà nella prossima estate con il nuovo Four Nations).

Pool D: La partita tra Galles e Sud Africa, ad oggi, è una delle più belle del mondiale (se non la più bella) ed era di fatto la più attesa a livello qualitativo, in modo da vedere la forma dei campioni del mondo uscenti, totalmente diversi rispetto a quattro anni fa, ma che possono sempre dire la loro. Adesso sarà un quarto di finale incandescente contro l'Australia, mentre sarà una sfida esclusivamente europea tra Galles ed Irlanda. Irriconoscibili le Fiji, che quattro anni fa, furono la sorpresa del mondiale di Francia: surclassate da Sud Africa e Galles in maniera imbarazzante, perdono il confronto anche contro i samoani che, dal canto loro, hanno sempre messo la giusta pressione negli scontri contro Galles e Sud Africa, perdendo di misura.

Pool C: Lasciata volontariamente come ultima perché è la pool dell'Italia. La premessa è chiara: era un girone difficile...ho più rammarico per la partita persa contro la Scozia nel 2007 con l'errore di Bortolussi ad un minuto dalla fine. Siamo partiti con l'idea che l'Irlanda fosse alla nostra portata, sottovalutando il fatto che i verdi siano in continua evoluzione, ponendosi addirittura come una delle possibili out-siders del mondiale. Gli irlandesi hanno beffato tutti, sconfiggendo la corazzata australiana che, parlando onestamente, non ha ancora mostrato nulla di quanto fatto al Tri Nations. Le vittorie schiaccianti contro USA e Russia erano preventivabili, ma anche contro gli azzurri, i Wallabies hanno sofferto per un tempo. Quanto agli azzurri, resta l'amaro in bocca per aver giocato l'ultima partita senza la giusta grinta e sbagliando mentalità: come ho detto stamani, siamo stati troppo attendisti, senza alzare la linea difensiva e siamo caduti in tutte le provocazioni degli irlandesi, distraendoci e concedendo calci di punizione ad un cecchino come O'Gara. Finisce l'era Mallet, che ha avuto il suo picco nella storica vittoria contro la Francia all'ultimo Six Nations. Adesso vediamo da dove ripartirà l'Italia, visto che la giostra del rugby non si ferma e a Febbraio dovremo già essere in pista per il prossimo Sei Nazioni.

P.S: Consiglio a tutti voi di guardare il sito della Gazzetta dello Sport. Ci sono dei commenti agghiaccianti sull'articolo della sconfitta italiana contro l'Irlanda.

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taker85
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Re: IRB Rugby World Cup - New Zealand 2011 *Topic Ufficiale*

Messaggio da taker85 »

Peccato per l'Italia, nel primo tempo ci abbiamo provato e non abbiamo giocato male, ma nel secondo tempo sono emerse molte lacune tecniche e fisiche.

Castrogiovanni :(

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thermoponch
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Re: IRB Rugby World Cup - New Zealand 2011 *Topic Ufficiale*

Messaggio da thermoponch »

Ad ogni competizione internazionale l'Italia si trova di fronte a quel confine che la divide la mediocrità dall'eccellenza. Tale confine prima di ogni partita sembra essere una sottile linea per terra che basta attraversare avanzando di due passi, ma quando i confronti sono reali, diventa un muro invalicabile.
Rimaniamo sempre immersi nella nostra mediocrità di una nazionale che per fortuna (o purtroppo per i meno apassionati affamati di vittorie) deve sempre confrontarsi con squadre molto più blasonate. Ciò comporta sì dei benefici in termini di miglioramento, ma sono così piccoli e impercettibili i miglioramenti che anche dopo 4 anni il discorso non è minimamente cambiato. Anche io da apassionato sono stanco di sentirmi ripetere "Sconfitta con onore da XYZ", io voglio vittorie, voglio prestigio e non pacche sulle spalle. non basta più la voglia di Parisse, la grinta di Perugini, la propulsione di Castrogiovanni. Ci vuole qualcosa di più, qualcosa che arriva da molto più lontano. Il problema dell'Italia è che noi non sappiamo crescere rugbisti. in diversi anni il movimento è cresciuto, si è espanso acquirendo sempre più fans e le eccellenze a livello nazionale cominciano a lambire ora anche L'Emilia Romagna e la Toscana allargandone gli orizzonti. Ma non basta. il nostro rugby rimane mediocre e poco aggressivo. Nei campi da rugby delle città italiane arrivano sempre ragazzi che sono o figli di rugbisti o pessimi calciatori. La cultura del rugby andrebbe inserita anche nelle scuole, dove il rispetto per l'avversario prenderebbe il posto allo stupido senso agonistico del calcio che si respira in alcuni campi giovanili di mia conoscenza. Quando il rugby sarà (forse mai) parte della cultura italiana e della formazione, allora potremo forse valicare quella famosa linea tra mediocrità ed eccellenza senza dover disturbare le nostre riserve oriunde.

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