ndrullio ha scritto:io fossi in loro penserei seriamente a ridurre di gran lunga gli spot pubblicitari che tagliano lo show, ridurre il tempo di messa in onda di una buona mezz'ora (da coprire con prodotto tuo, tipo interviste e cazzi vari) e aumenterei in maniera quasi ossessiva i banner pubblicitari dentro lo show che non andrebbero persi con il pubblico internet. se un canale uno di youtube crea 3 diversi raw (hd, 720, stocazzo) che fa 2000 visite a video (e son sette video), da moltiplicare per tutti i canali che uppano l'intera puntata o gli highlightz devi prenderne atto e comportarti di conseguenza senza star lì a piangere per un 3.0 che puoi riportare stabilmente a 3.5. troppo lamentarsi e stare a guardare non cambierà la sostanza delle cose, in tutto il mondo le persone vedono di meno la televisione e sono meno costanti nella visione di un programma lungo, le contromisure ci sono e sono facilmente applicabili.
Ricordiamoci però che - soprattutto negli Stati Uniti - la fetta di pubblico che guarda Raw in internet è assai ridotta, in quanto costituita dai supersmartoni di internet come noi: una vera e propria minoranza. In fatto di ratings fanno la differenza i cosiddetti fan occasionali, quelli che non seguono con costanza ma che - con un buon prodotto a loro offerto - si sintonizzano più che volentieri.
Domanda spontanea: come si può offrir loro un buon prodotto? Fondamentalmente con storyline che si distinguano per originalità (proprio come quella che è ruotata attorno a Punk negli ultimi mesi) e che vengano gestite bene. Quindi garantendo una certa continuità nelle vicende, senza lasciare punti in sospeso, buchi logici, incongruenze, incoerenze e via dicendo.
Ogni grande major di wrestling deve preparare storyline importanti a medio-lungo termine e il booking team deve avere le idee ben sicure e certe su come gestire la rivalità nelle successive settimane, garantendo dunque la suddetta continuità. Concluso un PPV, devono subito avere in mente la card e i piani per quello successivo di modo che già dalla prima settimana si delineino le rivalità - principali e non - con tanto di costruzione dignitosa. Tutto questo dei booker esperti di wrestling e preparati sull'argomento lo sanno fare. Ma i booker rubati alle soap opera e alle serie TV - tanto cari a Stephanie McMahon - ne sono in grado ?
Con questo non voglio però dire che la WWE non debba prestare attenzione al suo pubblico smart, che resta comunque rilevante e va - con moderazione e intelligenza - assecondato in alcune sue richieste, ossia maggior attenzione e utilizzo del web, push a wrestler particolarmente apprezzati e popolari, match di buon livello tecnico, storyline credibili e magari "controcorrente" e via dicendo...