AEW Dynamite 2024 - Topic Ufficiale

[Marco Frediani]

Può avere influito, però se gli show fossero migliori penso che la gente se ne sbatterebbe.

Dipende migliori per cosa.
Alla fine dei match frega il giusto alla gente (Russo lo aveva già capito trenta anni fa), è il contorno che porta le persone a seguire uno show major (se poi vado a vedere la ROH o l'indy piccola è chiaro che vado lì per quello), le star, il momentum e l'immagine della compagnia.

L'immagine è compromessa anche grazie al boss, star insomma. Poi vanno in arene grosse che riempiono poco. Uno degli ultimi Dynamite aveva le luci basse stile funerale, era davvero brutto da vedere. Hard To Kill era in una piccola arena ma piene e un bel colpo d'occhio.

[Fourcade]

e io mi chiedo se la soluzione tanto decantata da Tony e molti suoi sostenitori "meno storie, più lottato, match random basati sul workrate, impostazione più sportiva, tornei e tanti titoli" in realtà (come dicevo) non sia tra le principali cause di questo declino.

La sua idea è veramente quella?
No perché il wrestling va proprio al contrario.
Devi avere storie, personaggi che spiccano (chi per un motivo, chi per un altro), devi avere un motivo per seguire.

In AEW, da casual, io ho avuto l'idea che buttino dentro nomi a caso per fargli fare un match random.

In WWE sono molto più furbi, guarda come ti hanno impacchettato e venduto CM Punk e Cody Rhodes. Queste cose contano, così come le storie, i background, i personaggi.

E la WWE sotto questo aspetto è comunque stata davvero tanto carente negli ultimi, boh, 10 anni.

[Delphi]

Sempre convinto che il wrestling, per interessare, debba essere una commistione di fattori, ovvero: storie portate avanti dai segmenti settimanali, unite alle "rese dei conti" (anche se non è il termine corretto, è l'unico che mi sovviene al momento) nei match.
Alla gente non frega nulla del workrate fine a se stesso. Cioè, ti potranno dire di aver visto un bel match sicuramente, ma poi? Cosa me ne faccio di un bel match, con un bel workrate, se dietro non ho una storia a fare da struttura al match stesso o che mi invoglia a voler continuare a seguire tal wrestler?
Servono storie, servono personaggi ad ampio respiro che siano più di workrate machine, serve varietà.
Capisco che la loro intenzione è di voler essere un'alternativa alla WWE, ma quanto può seriamente attecchire un approccio del genere sul pubblico americano? Domanda non provocatoria, ma seria, perché io al momento non riesco proprio ad immaginarmi un prodotto che riesca a coinvolgere diverso da quello WWE, con tutti i pro e i contro del caso.

Poi non mi addentro in altri discorsi relativi al marketing, dato che non ci capisco una sega, ma sicuramente avranno un impatto anche le strategie in tal senso.

Eh! A spiegarlo a certa gente!! "Devono differenziarsi dalla WWE, che come storylines è perfetta" (e anche qui oddio, sebbene sia migliorata rispetto ad anni fa, non è che sia perfetta ora come ora).
Ci ho discusso anche con una persona MOLTO influente del panorama italiano del wrestling, non dico chi, e mi ha fatto specie vedere che persino lui ritiene che sia la via migliore percorribile per l'AEW e che stia funzionando.

[Delphi]

Leggo spesso che nelle aree dove si svolgono gli show, c'è zero promozione e se non sei un fan super hardcore non sai nemmeno che la AEW passa nella tua città

Sì ma questo succede solo ora? Non capisco, perché fino al 2022 e buona parte del 2023 questo non rappresentava un problema.

[Smoker]

Il fatto che il pubblico americano sia abituato ad un tipo di wrestling dove conta più l'entertainment che il lottato non ti impedisce di costruire un prodotto inverso dove valga di più l'azione.

Per far questo devi però metterti in testa che è un percorso lungo che non può essere fatto da un giorno all'altro, proprio per quel discorso di abitudine che il monopolio della WWE ha imposto sul pubblico USA, andando a coltivare un nuovo tipo di fan. Devi anche capire come impacchettare la cosa al meglio perchè un work rate più alto ma fine a sé stesso in match random non serve a molto, serve se invece lo vai ad incanalare in determinati match che lo spettatore non si dimenticherà il giorno.

[Delphi]

Dipende migliori per cosa.
Alla fine dei match frega il giusto alla gente (Russo lo aveva già capito trenta anni fa), è il contorno che porta le persone a seguire uno show major (se poi vado a vedere la ROH o l'indy piccola è chiaro che vado lì per quello), le star, il momentum e l'immagine della compagnia.

L'immagine è compromessa anche grazie al boss, star insomma. Poi vanno in arene grosse che riempiono poco. Uno degli ultimi Dynamite aveva le luci basse stile funerale, era davvero brutto da vedere. Hard To Kill era in una piccola arena ma piene e un bel colpo d'occhio.

Sul primo discorso: esatto. Serve il contorno.

Sul secondo: come avevo già ipotizzato, secondo me non vogliono l'effetto "full sail arena" e preferiscono ammassare anche solo 2/3000 persone tutte dalla sezione coperta dalla telecamera e dare l'illusione di uno show con tanta gente.

[Freestyla]

Khan pensava davvero che bastasse avere la fresca per metter su una federazione di wrestling da contrapporre alla WWE.

Commovente.

[Delphi]

La sua idea è veramente quella?
No perché il wrestling va proprio al contrario.
Devi avere storie, personaggi che spiccano (chi per un motivo, chi per un altro), devi avere un motivo per seguire.

In AEW, da casual, io ho avuto l'idea che buttino dentro nomi a caso per fargli fare un match random.

In WWE sono molto più furbi, guarda come ti hanno impacchettato e venduto CM Punk e Cody Rhodes. Queste cose contano, così come le storie, i background, i personaggi.

E la WWE sotto questo aspetto è comunque stata davvero tanto carente negli ultimi, boh, 10 anni.

Beh sì la sua idea è quella, e basta sentire la conferenza stampa post Worlds End, in cui diceva che la direzione che avrebbero intrapreso d'ora in avanti era quella degli ultimi due mesi, cioè quelli del Continental Classic. E in effetti le ultime puntate hanno visto un avanzamento delle storie se non nullo davvero scarso. Però questo cambiamento è stato accolto con gaudio dalla IWC al grido di "finalmente! Uno show di wrestling che fa wrestling e non soap opera!". E pure la persona di cui parlavo prima nell'altro post era d'accordo.
Tant'è che se dico che apprezzavo i primi anni della federazione (soprattutto i primissimi mesi), mi si dice che "il prodotto era esattamente sport oriented, con poche storie e tanto wrestling". Cosa assolutamente non vera.

[Darth_Dario]

Tant'è che se dico che apprezzavo i primi anni della federazione (soprattutto i primissimi mesi), mi si dice che "il prodotto era esattamente sport oriented, con poche storie e tanto wrestling". Cosa assolutamente non vera.

No?

'sta crociata contro "l'orientamento sportivo" è uguale a chi urlava che il problema della WWE era il PG (forse a questo punto, sempre te).

[john1094]

Sì ma questo succede solo ora? Non capisco, perché fino al 2022 e buona parte del 2023 questo non rappresentava un problema.

In realtà il problema inizia già a nascere proprio nel 2022 e l'anno scorso ne hanno parlato tanto, soprattutto se paragonato al successo che ha la WWE al momento.

[Captain Phenomenal1]

Beh sì la sua idea è quella, e basta sentire la conferenza stampa post Worlds End, in cui diceva che la direzione che avrebbero intrapreso d'ora in avanti era quella degli ultimi due mesi, cioè quelli del Continental Classic. E in effetti le ultime puntate hanno visto un avanzamento delle storie se non nullo davvero scarso. Però questo cambiamento è stato accolto con gaudio dalla IWC al grido di "finalmente! Uno show di wrestling che fa wrestling e non soap opera!". E pure la persona di cui parlavo prima nell'altro post era d'accordo.
Tant'è che se dico che apprezzavo i primi anni della federazione (soprattutto i primissimi mesi), mi si dice che "il prodotto era esattamente sport oriented, con poche storie e tanto wrestling". Cosa assolutamente non vera.

Dovresti esporgli la tua crociata direttamente su X.

[Fourcade]

Ma il wrestling non può essere solo sportivo o di risultati, perché in pratica non è wrestling.
Ma tutte le fed in realtà si basano su storie, feud, face, heel, personaggi, promo, ecc.
Vabbè non le conosco tutte per carità, ma direi quasi tutte.
In RoH Steen e Generico fecero un matchone a Final Battle 2010, ma lì c'era pure tutta la storia dietro. Il match viene ricordato per la storia alla fine.
Ho fatto un esempio di Ring of Honor per non citare le solite altre fed più mainstream.

[Michael Myers]

Dipende migliori per cosa.
Alla fine dei match frega il giusto alla gente (Russo lo aveva già capito trenta anni fa), è il contorno che porta le persone a seguire uno show major (se poi vado a vedere la ROH o l'indy piccola è chiaro che vado lì per quello), le star, il momentum e l'immagine della compagnia.

L'immagine è compromessa anche grazie al boss, star insomma. Poi vanno in arene grosse che riempiono poco. Uno degli ultimi Dynamite aveva le luci basse stile funerale, era davvero brutto da vedere. Hard To Kill era in una piccola arena ma piene e un bel colpo d'occhio.

Solo Vince Russo può salvare questa AEW

[JG92]

L'orientamento sportivo è l'ultimo problema della AEW. Il più evidente è la narrazione (sia in ring che fuori), non per la sua assenza, ma per come viene impostata.

[Impreza]

Vince Russo è l'estremo opposto. Fosse per lui, il wrestling sarebbero due ore di tette, rutti e dita medie. Ha cavalcato l'onda della trash TV anni '90 e non si è mai saputo evolvere oltre a quello