Sì il senso del tuo discorso è chiaro e comprensibile. E anzi potrebbe anche essere che la WWE riesca a raggiungere questo obiettivo. Solo ritengo che anche in quel caso rischierebbe di diventare non dico insostenibile, ma lascerebbe comunque fuori altri talenti, chi perché non riesce a sfondare, chi perché viene scartato, chi perché per qualche ragione non riesce ad entrare in contatto con la WWE e quindi avvia il suo percorso con altri mezzi, chi perché magari non si trova affine al tipo di wrestling proposto dalla WWE. Insomma, credo che nemmeno la WWE sia in grado di possedere "tutto" il mondo delle future generazioni di wrestler, anche solo per una questione di "spazio" e di gestione. Potrebbe risolvere questo problema diventando una specie di "Netflix" del wrestling, dove anziché i film e le serie TV propongono più federazioni distinte, ognuna col suo tipo di prodotto. Che è un po' la strada intrapresa con NXT e HHH, ma anche lì credo che inevitabilmente ci sarebbe sempre spazio per il mondo "al di fuori".Karran ha scritto: ↑28/12/2021, 15:11 Il problema della "vecchia maniera" verrebbe a verificarsi nel momento in cui, nel più classico dei concetti americani di "bigness", la WWE dovesse definire il peeformance center come la "vera grande scuola di wrestling". L'unica scuola dove imparare a lottare, insomma. Portando via via al collasso delle scuole si wrestling.
E meno scuole significa meno possibilità di formarsi, con conseguente meno atleti sparsi tra gli stati e meno possibilità da parte di piccole fed di ingaggiare atleti per i piccoli show.
Insomma... una lenta morte della "vecchia maniera"
Più che altro mi sono sempre chiesto: sono incompatibili il wrestler proveniente dalle indies ma che ha difficoltà a "bucare lo schermo" e la volontà di creare una superstar modello WWE? Se un lottatore bravo e che funziona nelle indies, ma non suscita interesse nel mondo WWE, non lo si può impacchettare adeguatamente, dandogli un personaggio particolare, un background specifico, o anche solo banalmente un attire, theme, ingresso particolari, di modo che possa coniugare la sua abilità in ring con l'interesse nell'extra? Se il problema è il tipico "nano in mutande" bravissimo sul ring, ma anonimo nell'extra, perché non impacchettarlo per bene con un lavoro dietro le quinte, senza attendere che sia lui ad impressionare Vince con una qualche trovata che magari, a seconda di come si sveglia quella mattina, potrebbe anche scartare?