Il futuro del wrestling USA meno roseo del previsto?
- Karran
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Il futuro del wrestling USA meno roseo del previsto?
L'altro giorno mi sono imbattuto in un post, su Fb anche se non ricordo quale pagina fosse, che analizzava quello che potrebbe essere il futuro di WWE ed AEW in base alla politica di gestione che stanno attuando.
Riporto a grandi linee il discorso perché alcuni spunti erano venuti in mente anche a me.
Secondo questa analisi, la politica dei licenziamenti da parte della WWE era perfettamente coerente con quello che sarebbe un progetto basato sul non prendere più talenti da indies bensì formarseli in casa già dai loro 20 anni, magari con background di altri sport.
L'idea di base, quindi, sarebbe quella di tornare a costruire personaggi "STAR" sul modello di Johnny-boy e Romano.
Fin qui, ci eravamo arrivati un po' tutti.
È la conseguenza di questa politica, però, che potrebbe dare vita a situazioni interessanti, nel bene e forse soprattutto nel male.
Secondo l'utente in questione, la WWE starebbe facendo man bassa di tutti gli atleti giovani più promettenti per indirizzarli verso il performance center. Va da sé che la notorietà della WWE rappresenta un'opportunità tale per la maggior parte dei giovani che il rischio potrebbe essere una lenta ed inevitabile scomparsa del wrestling da palestra di provincia ed il collasso delle varie scuole di wrestling.
Di questa scena, in fine, ne risentirebbero tutte le altre federazioni minori che, a lungo andare, davvero si ritroverebbero con solp gli scarti della WWE.
Destino che, secondo questo utente, toccherà anche alla AEW che, benché ora si trovi a godere di molti dei migliori talenti che si sono costruiti in altre fed, soffrirà la mancanza di un vero e proprio ricambio generazionale.
Insomma. Davvero la WWE sta mettendo su un programma per imporsi nuovamente come unica e sola realtà di sport-entertainement in America ma, stavolta, facendo davvero terra bruciata tutto intorno?
Riporto a grandi linee il discorso perché alcuni spunti erano venuti in mente anche a me.
Secondo questa analisi, la politica dei licenziamenti da parte della WWE era perfettamente coerente con quello che sarebbe un progetto basato sul non prendere più talenti da indies bensì formarseli in casa già dai loro 20 anni, magari con background di altri sport.
L'idea di base, quindi, sarebbe quella di tornare a costruire personaggi "STAR" sul modello di Johnny-boy e Romano.
Fin qui, ci eravamo arrivati un po' tutti.
È la conseguenza di questa politica, però, che potrebbe dare vita a situazioni interessanti, nel bene e forse soprattutto nel male.
Secondo l'utente in questione, la WWE starebbe facendo man bassa di tutti gli atleti giovani più promettenti per indirizzarli verso il performance center. Va da sé che la notorietà della WWE rappresenta un'opportunità tale per la maggior parte dei giovani che il rischio potrebbe essere una lenta ed inevitabile scomparsa del wrestling da palestra di provincia ed il collasso delle varie scuole di wrestling.
Di questa scena, in fine, ne risentirebbero tutte le altre federazioni minori che, a lungo andare, davvero si ritroverebbero con solp gli scarti della WWE.
Destino che, secondo questo utente, toccherà anche alla AEW che, benché ora si trovi a godere di molti dei migliori talenti che si sono costruiti in altre fed, soffrirà la mancanza di un vero e proprio ricambio generazionale.
Insomma. Davvero la WWE sta mettendo su un programma per imporsi nuovamente come unica e sola realtà di sport-entertainement in America ma, stavolta, facendo davvero terra bruciata tutto intorno?
- Marco Frediani
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Re: Il futuro del wrestling USA meno roseo del previsto?
Non saprei, il tentativo di farsi terra bruciata attorno lo hanno già fatto quando assumevano gente a destra e sinistra (gestione HHH) e si è visto che è stato un buco nell'acqua e ha portato (e purtroppo porterà) a rilasci di massa perchè nella pesca a strascico non tutti sono adatti a quello che cerca la WWE.Karran ha scritto: ↑28/12/2021, 13:40 L'altro giorno mi sono imbattuto in un post, su Fb anche se non ricordo quale pagina fosse, che analizzava quello che potrebbe essere il futuro di WWE ed AEW in base alla politica di gestione che stanno attuando.
Riporto a grandi linee il discorso perché alcuni spunti erano venuti in mente anche a me.
Secondo questa analisi, la politica dei licenziamenti da parte della WWE era perfettamente coerente con quello che sarebbe un progetto basato sul non prendere più talenti da indies bensì formarseli in casa già dai loro 20 anni, magari con background di altri sport.
L'idea di base, quindi, sarebbe quella di tornare a costruire personaggi "STAR" sul modello di Johnny-boy e Romano.
Fin qui, ci eravamo arrivati un po' tutti.
È la conseguenza di questa politica, però, che potrebbe dare vita a situazioni interessanti, nel bene e forse soprattutto nel male.
Secondo l'utente in questione, la WWE starebbe facendo man bassa di tutti gli atleti giovani più promettenti per indirizzarli verso il performance center. Va da sé che la notorietà della WWE rappresenta un'opportunità tale per la maggior parte dei giovani che il rischio potrebbe essere una lenta ed inevitabile scomparsa del wrestling da palestra di provincia ed il collasso delle varie scuole di wrestling.
Di questa scena, in fine, ne risentirebbero tutte le altre federazioni minori che, a lungo andare, davvero si ritroverebbero con solp gli scarti della WWE.
Destino che, secondo questo utente, toccherà anche alla AEW che, benché ora si trovi a godere di molti dei migliori talenti che si sono costruiti in altre fed, soffrirà la mancanza di un vero e proprio ricambio generazionale.
Insomma. Davvero la WWE sta mettendo su un programma per imporsi nuovamente come unica e sola realtà di sport-entertainement in America ma, stavolta, facendo davvero terra bruciata tutto intorno?
Quello che sta facendo ora è più coerente con il suo modello di business: gente telegenica, magari già famosa, gli insegna i fondamentali, qualche cosa e ogni tanto dei talenti indy anche di seconda fascia per fare scuola a questi qui o che magari riescono a emergere.
Per tutti gli altri ci sono le alternative. Il vero problema è che di grossa concorrente (più o meno) c'è la AEW che è già intasata bene. Impact è irrilevante e la ROH chissà.
O la concorrenza si espande tanto oppure basta quello per fare terra bruciata attorno alla E che sicuramente ha soldi e mezzi per stare in piedi ancora a lungo.
- Karran
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Re: Il futuro del wrestling USA meno roseo del previsto?
La differenza tra la gestione Hunter (che prendeva dalle idndies), però, e quella che vorrebbero attuare è che 'sti ragazzi alle altre fed non ci arriverebbero neanche perché presi ancora prima di darsi all' idea di wrestling.Marco Frediani ha scritto: ↑28/12/2021, 14:02 Non saprei, il tentativo di farsi terra bruciata attorno lo hanno già fatto quando assumevano gente a destra e sinistra (gestione HHH) e si è visto che è stato un buco nell'acqua e ha portato (e purtroppo porterà) a rilasci di massa perchè nella pesca a strascico non tutti sono adatti a quello che cerca la WWE.
Quello che sta facendo ora è più coerente con il suo modello di business: gente telegenica, magari già famosa, gli insegna i fondamentali, qualche cosa e ogni tanto dei talenti indy anche di seconda fascia per fare scuola a questi qui o che magari riescono a emergere.
Per tutti gli altri ci sono le alternative. Il vero problema è che di grossa concorrente (più o meno) c'è la AEW che è già intasata bene. Impact è irrilevante e la ROH chissà.
O la concorrenza si espande tanto oppure basta quello per fare terra bruciata attorno alla E che sicuramente ha soldi e mezzi per stare in piedi ancora a lungo.
Re: Il futuro del wrestling USA meno roseo del previsto?
Non penso che la WWE possa prendere tutti i giovani talenti "da far scomparire tutto il resto del wrestling"
Le fed minori che scompaiono lo faranno per altri motivi
Poi sì, chiaramente vorranno trovare / crearsi dei buoni prospetti da mandare nel main roster

Le fed minori che scompaiono lo faranno per altri motivi
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- Marco Frediani
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Re: Il futuro del wrestling USA meno roseo del previsto?
Se la direzione è farsi i talenti in casa lasciando perdere l'indy star di 25 anni già formata e con un marketing conosciuto allora la AEW può stare tranquilla, quelli li lasciano a loro a meno di qualche eccezione e per il loro pubblico va bene così a meno di non provare a prendere uno Stevenson già molto famoso da prima.
Mi stupirebbe che qualche rilasciato dalla ROH non venga assunto dalla WWE, un Dalton Castle ci starebbe molto bene, anche solo per sgrezzare quelli che partono da zero o quasi.
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Re: Il futuro del wrestling USA meno roseo del previsto?
Credo che finché il Wrestling business avrà luogo, esisteranno sempre delle piccole realtà indipendenti, per quanto scrause e low budget possano essere, ma quanto meno appoggiate dalla volontà di un promoter.
E così, auspicabilmente, una fioritura di talenti di ultima generazione; dunque, da questo punto di vista, non so quanto la WWE possa essere totalizzante.
È pur vero che finché la WWE verrà riconosciuta come "La Mecca" del Wrestling, il solo e unico podio mainstream ove raggiungere il successo e affermarsi nel business, senza una valida alternativa relativamente forte, tanti atleti sceglieranno di approdarvi e tentare la fortuna.
Fermo restando che condivido totalmente il ritorno ai vecchi schemi da parte della WWE, io che non ho mai nascosto di disprezzare la filosofia dietro NXT. Da anni sostengo, aimè, un pò da boomer il: "si stava meglio quando si stava peggio dei primi anni 10", quando facevano Orton/Cena tutti i giorni e se ne fottevano del mondo esterno, salvo prendere un Punk o un Paul London ogni tanto per variare il roster.
E così, auspicabilmente, una fioritura di talenti di ultima generazione; dunque, da questo punto di vista, non so quanto la WWE possa essere totalizzante.
È pur vero che finché la WWE verrà riconosciuta come "La Mecca" del Wrestling, il solo e unico podio mainstream ove raggiungere il successo e affermarsi nel business, senza una valida alternativa relativamente forte, tanti atleti sceglieranno di approdarvi e tentare la fortuna.
Fermo restando che condivido totalmente il ritorno ai vecchi schemi da parte della WWE, io che non ho mai nascosto di disprezzare la filosofia dietro NXT. Da anni sostengo, aimè, un pò da boomer il: "si stava meglio quando si stava peggio dei primi anni 10", quando facevano Orton/Cena tutti i giorni e se ne fottevano del mondo esterno, salvo prendere un Punk o un Paul London ogni tanto per variare il roster.
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Re: Il futuro del wrestling USA meno roseo del previsto?
Non credo che il wrestling da "palestra" scomparirà mai. Forse gli indy guys dovranno sgomitare di più per farsi notare oppure non avranno più la WWE come ultima destinazione ma la AEW che strizza l'occhio verso quel tipo di Wrestling.
Continuo a sostenere che la WWE può costruire una star anche da chi arriva dalle indy, il loro cambio di rotta è puramente conservativo. Hanno insegnato per anni il loro modo di lavorare, ad essere entertainer a gente che sul ring era praticamente già formata per conto proprio. In sostanza loro hanno migliorato gente come Gargano, Cole rendendoli pacchetti completi e già pronti per altre federazioni.
Per loro questi sono investimenti a vuoto. Un calciatore, un rugbysta, un'atleta di altri sport in generale non deve dimenticare lo "stile indy". Parte da zero, lo possono già malleare come vogliono. In più cosa non da poco, gli inculchi quella lealtà verso la compagnia che un wrestler indipendente farà più fatica ad avere verso di te.
Ha senso nella loro ottica e per quel tipo di prodotto che vogliono proporre. Ma continuo a dirlo, per la WWE non dovrebbe essere un problema creare star nè se ti chiami Johnny Gargano nè se ti chiami Grayson Waller.
Continuo a sostenere che la WWE può costruire una star anche da chi arriva dalle indy, il loro cambio di rotta è puramente conservativo. Hanno insegnato per anni il loro modo di lavorare, ad essere entertainer a gente che sul ring era praticamente già formata per conto proprio. In sostanza loro hanno migliorato gente come Gargano, Cole rendendoli pacchetti completi e già pronti per altre federazioni.
Per loro questi sono investimenti a vuoto. Un calciatore, un rugbysta, un'atleta di altri sport in generale non deve dimenticare lo "stile indy". Parte da zero, lo possono già malleare come vogliono. In più cosa non da poco, gli inculchi quella lealtà verso la compagnia che un wrestler indipendente farà più fatica ad avere verso di te.
Ha senso nella loro ottica e per quel tipo di prodotto che vogliono proporre. Ma continuo a dirlo, per la WWE non dovrebbe essere un problema creare star nè se ti chiami Johnny Gargano nè se ti chiami Grayson Waller.
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Re: Il futuro del wrestling USA meno roseo del previsto?
Beh ma continueranno ad esserci coloro che invece inizieranno alla vecchia maniera, allenandosi nella palestra di provincia (sperando che le conseguenze del covid non tocchino in modo irreversibile questo mondo). La WWE non può intasarsi ulteriormente di talenti, arriverà ad una cernita anche con questo metodo.
Più che altro sono curioso di scoprire dove porterà questo metodo, che già avevano abbozzato tra la fine degli anni '00 e inizio '10, interrotto con l'emergere dei talenti indies e poi di NXT, che invece ha portato al modello HHH. Si erano fissati con il successo dell'OVW di inizio anni '00, e si sono convinti che basta puntarci, e ogni generazione inevitabilmente partorirà i suoi Cena, Orton e Batista. Non sono così sicuro che sia destinato a funzionare, magari stanno cercando di abituare il loro nuovo pubblico e indirizzarne i gusti. Poi se l'obiettivo è creare nuovi McIntyre che minacciano gli avversari con la spada...
Re: Il futuro del wrestling USA meno roseo del previsto?
La WWE ha un bisogno fottuto di trovare nuove grandi superstar che buchino lo schermo... se non fossimo in periodo di Covid avrebbero già dato un contratto monstre a McGregor
Dove trovare gli altri? bho... sì Steiner Jr , l'ex olimpionico...ma per ora rimangono tutte e due delle incognite belle grosse...e di certo non bastano.anzi.
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Re: Il futuro del wrestling USA meno roseo del previsto?
Il problema della "vecchia maniera" verrebbe a verificarsi nel momento in cui, nel più classico dei concetti americani di "bigness", la WWE dovesse definire il peeformance center come la "vera grande scuola di wrestling". L'unica scuola dove imparare a lottare, insomma. Portando via via al collasso delle scuole si wrestling.Delphi ha scritto: ↑28/12/2021, 14:50 Beh ma continueranno ad esserci coloro che invece inizieranno alla vecchia maniera, allenandosi nella palestra di provincia (sperando che le conseguenze del covid non tocchino in modo irreversibile questo mondo). La WWE non può intasarsi ulteriormente di talenti, arriverà ad una cernita anche con questo metodo.
Più che altro sono curioso di scoprire dove porterà questo metodo, che già avevano abbozzato tra la fine degli anni '00 e inizio '10, interrotto con l'emergere dei talenti indies e poi di NXT, che invece ha portato al modello HHH. Si erano fissati con il successo dell'OVW di inizio anni '00, e si sono convinti che basta puntarci, e ogni generazione inevitabilmente partorirà i suoi Cena, Orton e Batista. Non sono così sicuro che sia destinato a funzionare, magari stanno cercando di abituare il loro nuovo pubblico e indirizzarne i gusti. Poi se l'obiettivo è creare nuovi McIntyre che minacciano gli avversari con la spada...
E meno scuole significa meno possibilità di formarsi, con conseguente meno atleti sparsi tra gli stati e meno possibilità da parte di piccole fed di ingaggiare atleti per i piccoli show.
Insomma... una lenta morte della "vecchia maniera"
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Re: Il futuro del wrestling USA meno roseo del previsto?
Non credo di aver capito il punto (probabilmente perché non seguo la WWE?) ma mi sembra un po' il solito ragionamento tipo IKEA vs artigiani, Amazon vs Libreria di quartiere, Esselunga del Prenestino vs il mercatino biologico?
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Re: Il futuro del wrestling USA meno roseo del previsto?
Sí e no.Hard Is Ono ha scritto: ↑28/12/2021, 15:15 Non credo di aver capito il punto (probabilmente perché non seguo la WWE?) ma mi sembra un po' il solito ragionamento tipo IKEA vs artigiani, Amazon vs Libreria di quartiere, Esselunga del Prenestino vs il mercatino biologico?
Rifacendomi al tuo esempio Ikea.
Immagina che Ikea non si limitasse solo alla grande distribuzione di prodotti low cost, bensí decidesse di acquistare OGNI seme di qualunque tipologia di albero, piantarli, vedere se crescono, e tenersi quelli che divengono alberi scartando quelli che seccano o restano piantine.
La sensazione è che la WWE voglia fare questo.
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Re: Il futuro del wrestling USA meno roseo del previsto?
La WWE ha gia provato tra il 2005 e il 2012 a fare questo, e quello che riusciva a tirar fuori erano: Ezekiel Jackson, Brodus Clay, Darren Young, Titus O'Neil, Jack Swagger,Mike Knox, Otunga, Ryback, Gene Snitsky ,Khali, Wade Barrett, Kozlov e altri che dimentico.
A costruire gente da zero per conto tuo, tiri fuori solo gente di questo tipo.
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