Boh. Ero troppo stordito per rendermi conto di cosa stessero facendo. Probabilmente, è vero, meglio abbiano messo una card scrausa.
AEW Rampage 2021 - Official Topic
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Re: AEW Rampage 2021 - Official Topic
Una battuta che è mero fan service. Sa benissimo che l'80% dei fan in arena e in TV non sono vedovelle della ROH.Captain Phenomenal1 ha scritto: ↑21/08/2021, 10:22 Ho lasciato il wrestling nel 2005, nel 2021 sono tornato. L'ha toccata pianino.
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Re: AEW Rampage 2021 - Official Topic
Rappresentazione di chi in WWE avrà guardato la puntata e dovrà spiegare a Vince che Punk è più di un mal di testa


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Re: AEW Rampage 2021 - Official Topic
John Smith ha scritto: ↑21/08/2021, 10:40 Una battuta che è mero fan service. Sa benissimo che l'80% dei fan in arena e in TV non sono vedovelle della ROH.

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Re: AEW Rampage 2021 - Official Topic
Sai quanto frega a Vince, lui ha Romano Regni (definito dalla stessa Doble Doble E "The Greatest of His Era")Captain Phenomenal1 ha scritto: ↑21/08/2021, 10:44 Rappresentazione di chi in WWE avrà guardato la puntata e dovrà spiegare a Vince che Punk è più di un mal di testa
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Re: AEW Rampage 2021 - Official Topic
Sarà, intanto la bordata è partita.John Smith ha scritto: ↑21/08/2021, 10:40 Una battuta che è mero fan service. Sa benissimo che l'80% dei fan in arena e in TV non sono vedovelle della ROH.
Ora sto godendo con la conferenza, "it's not a part time thing" .
La faccia di Tony è priceless.
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Re: AEW Rampage 2021 - Official Topic
Stavano cercando di trattenere le lacrime quando l'hanno detto?Depeche boy ha scritto: ↑21/08/2021, 10:47 Sai quanto frega a Vince, lui ha Romano Regni (definito dalla stessa Doble Doble E "The Greatest of His Era")![]()
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Re: AEW Rampage 2021 - Official Topic
esordio perfetto e la scelta di partire così è stata sensatissima: personalmente, ma credo sia capitato a molti anche dentro l'arena, ho trovato il primo minuto straniante. Stavo guardando la puntata perché voglio vedere CM Punk, introduzione, tutto il pubblico già canta il suo nome. Sapevo che sarebbe arrivato, la logica impone che ci sia: TK è il primo mark di Punk e sappiamo che lo ha sempre voluto, i riferimenti delle passate settimane erano troppo espliciti e stai calcando la mano sulla seconda puntata del tuo secondo show a Chicago. Insomma non poteva non essere lui.
E poi parte Cult of Personality e mi sono reso conto che ancora non aveva realizzato; era la canzone che abbiamo atteso di sentire risuonare in una arena per sette anni eppure, irrazionalmente, fino a quando la camera non l'ha inquadrato da vicino non riuscivo a crederci. Poi tutto è quasi venuto da sé ma con delle chicche da non sottovalutare; la prima frase "voi sapete come far sentire un ragazzo come Britt Baker a Pittsburgh" passa via come una battuta che serve a rompere il ghiaccio ma è significativa e la ricollego a due cose che nel promo ha detto e ha ribadito nella conferenza "sono qui per divertirmi e aiutare se qualcuno vorrà una mano"; nonostante lui fosse il prescelto da TK come simbolo della AEW lui non è li per quello, si è messo a disposizione degli altri, dei più giovani e di chi vorrà lavorare con lui (immagino che un Cabana non ne voglia sapere). Insomma non mi è sembrato uno che sia arrivato a fare la prima donna sebbene sappiamo che non sia un persona con cui è facile lavorare. E può dare tanto qualunque cosa faccia.
Gli altri due aspetti fondamentali sono la questione "part-time" scongiurata subito: "non possiamo fare tutto adesso ma avremo tutti i mercoledì e i venerdi e qualche sabato o domenica" e l'affondo alla WWE. In quest'ultimo aspetto riflettevo su quanto sia singolare il fatto che in una esperienza che lui stesso reputa profondamente fallimentare sia di fatto diventato il CM Punk che la gente ha atteso per 7 anni e paradossalmente sia ancora più over (ciao Posa) di quando se ne è andato.
Paradossalmente oggi più che una leggenda alla Jericho (ma anche alla Cena per fare un paragone WWE-esco) è un simbolo. E si è percepita l'importanza del momento sin dagli abbracci iniziali.
La sfida ad Allin, per me, è la ciliegina sulla torta. Se arriva Punk ci sta, sia in storyline sia da un punto di vista umano e professionale, che tutti vogliano avere a che fare con lui. Le luci della ribalta le ha Punk e di riflesso chi gli sta vicino. Però che sia lui a dire "voglio Allin" è l'amo perfetto per chi non segue la AEW, sposta l'attenzione verso un giovane e tu spettatore vedi questo avversario accompagnato da una leggenda come Sting. Se non ti mette un minimo di curiosità questo davvero non saprei cosa.
E trovo azzeccato anche il segmento finale dove fai vedere a quello stesso pubblico che è li per CM Punk chi è e cosa fa il suo avversario. Semplicemente perfetto.
E poi parte Cult of Personality e mi sono reso conto che ancora non aveva realizzato; era la canzone che abbiamo atteso di sentire risuonare in una arena per sette anni eppure, irrazionalmente, fino a quando la camera non l'ha inquadrato da vicino non riuscivo a crederci. Poi tutto è quasi venuto da sé ma con delle chicche da non sottovalutare; la prima frase "voi sapete come far sentire un ragazzo come Britt Baker a Pittsburgh" passa via come una battuta che serve a rompere il ghiaccio ma è significativa e la ricollego a due cose che nel promo ha detto e ha ribadito nella conferenza "sono qui per divertirmi e aiutare se qualcuno vorrà una mano"; nonostante lui fosse il prescelto da TK come simbolo della AEW lui non è li per quello, si è messo a disposizione degli altri, dei più giovani e di chi vorrà lavorare con lui (immagino che un Cabana non ne voglia sapere). Insomma non mi è sembrato uno che sia arrivato a fare la prima donna sebbene sappiamo che non sia un persona con cui è facile lavorare. E può dare tanto qualunque cosa faccia.
Gli altri due aspetti fondamentali sono la questione "part-time" scongiurata subito: "non possiamo fare tutto adesso ma avremo tutti i mercoledì e i venerdi e qualche sabato o domenica" e l'affondo alla WWE. In quest'ultimo aspetto riflettevo su quanto sia singolare il fatto che in una esperienza che lui stesso reputa profondamente fallimentare sia di fatto diventato il CM Punk che la gente ha atteso per 7 anni e paradossalmente sia ancora più over (ciao Posa) di quando se ne è andato.
Paradossalmente oggi più che una leggenda alla Jericho (ma anche alla Cena per fare un paragone WWE-esco) è un simbolo. E si è percepita l'importanza del momento sin dagli abbracci iniziali.
La sfida ad Allin, per me, è la ciliegina sulla torta. Se arriva Punk ci sta, sia in storyline sia da un punto di vista umano e professionale, che tutti vogliano avere a che fare con lui. Le luci della ribalta le ha Punk e di riflesso chi gli sta vicino. Però che sia lui a dire "voglio Allin" è l'amo perfetto per chi non segue la AEW, sposta l'attenzione verso un giovane e tu spettatore vedi questo avversario accompagnato da una leggenda come Sting. Se non ti mette un minimo di curiosità questo davvero non saprei cosa.
E trovo azzeccato anche il segmento finale dove fai vedere a quello stesso pubblico che è li per CM Punk chi è e cosa fa il suo avversario. Semplicemente perfetto.