Un cambiamento sottile, ma significativo
- Rob Van DAMN!
- Messaggi: 1794
- Iscritto il: 23/12/2010, 11:25
- Città: Casale Monferrato, AL
- Has thanked: 7 times
- Been thanked: 49 times
Un cambiamento sottile, ma significativo
Reposto qui in separata sede il mio commento fatto sul topic della WWE.
---- A questi rilasci collego un mio pensiero.
Siamo nel periodo più buio del wrestling moderno...ma cos'è cambiato rispetto a 10 anni fa?
La mia idea è: la WWE ha creato un'idea di "evento" grande, bellissimo, bigger than ever, con le sue Wrestlemania che ogni anno puntano a battere record su record e negli ultimi anni anche gli eventi "secondari" come la Rumble e Summerslam.
Il fan sa che quelli sono i punti focali dell'anno, in cui la compagnia da il 100%e lo spettacolo è assicurato.
Quindi...perchè seguire altro? Perchè seguire la costruzione di questi eventi quando basta guarda una puntata (preferibilmente quella post-ppv precedente al grande evento) e poi il recappone pre-match?
Quanto è diventato indispensabile guardare tutto il build-up di una storyline? Pure in AEW, dove le cose sembrano fatte con un po' di raziocinio, certe puntate risultano un allungamento di brodo inutile (come l'ultima prima di Double or Nothing).
Mi guardo qualche puntata sparsa, intanto la storia è complessa quanto una puntata di Beautiful, poi guardo il ppv e mi diverto così. Risparmio tempo, soldi e ho la massima resa.
In questo "modello" i grandi eventi live mantengono un appeal gigantesco e tu, fan di wrestling casualone o vecchio hardcore, brami un biglietto per la Rumble del ritorno di Edge o per Double or Nothing 2021.
Non è che in un mondo "serializzato" dalle varie piattaforme streaming il wrestling sia diventato un evento "one-shot" di spettacolo e non più un raccoglitore di storie? ----
---- A questi rilasci collego un mio pensiero.
Siamo nel periodo più buio del wrestling moderno...ma cos'è cambiato rispetto a 10 anni fa?
La mia idea è: la WWE ha creato un'idea di "evento" grande, bellissimo, bigger than ever, con le sue Wrestlemania che ogni anno puntano a battere record su record e negli ultimi anni anche gli eventi "secondari" come la Rumble e Summerslam.
Il fan sa che quelli sono i punti focali dell'anno, in cui la compagnia da il 100%e lo spettacolo è assicurato.
Quindi...perchè seguire altro? Perchè seguire la costruzione di questi eventi quando basta guarda una puntata (preferibilmente quella post-ppv precedente al grande evento) e poi il recappone pre-match?
Quanto è diventato indispensabile guardare tutto il build-up di una storyline? Pure in AEW, dove le cose sembrano fatte con un po' di raziocinio, certe puntate risultano un allungamento di brodo inutile (come l'ultima prima di Double or Nothing).
Mi guardo qualche puntata sparsa, intanto la storia è complessa quanto una puntata di Beautiful, poi guardo il ppv e mi diverto così. Risparmio tempo, soldi e ho la massima resa.
In questo "modello" i grandi eventi live mantengono un appeal gigantesco e tu, fan di wrestling casualone o vecchio hardcore, brami un biglietto per la Rumble del ritorno di Edge o per Double or Nothing 2021.
Non è che in un mondo "serializzato" dalle varie piattaforme streaming il wrestling sia diventato un evento "one-shot" di spettacolo e non più un raccoglitore di storie? ----
- Darth_Dario
- Messaggi: 19290
- Iscritto il: 22/12/2010, 22:19
- Città: Roma
- Has thanked: 1671 times
- Been thanked: 1693 times
Re: Un cambiamento sottile, ma significativo
Che è la base più profonda del Wrestling, gli show piccoli costruiscono quelli grandi, a "balzi". La serializzazione è stato un fenomeno limitato agli anni '90 per cause che difficilmente si ripeteranno.
La AEW è nelle intenzione un ibrido, nella pratica sono molto più reazionari di quanto i Bucks e Omega vogliano far credere. La programmazione "carica" per ogni singolo show è un albatross sul collo da cui non si possono liberare ma che allo stesso tempo ammazza qualsiasi vera possibilità di rivoluzione narrativa del Wrestling. O iniziano veramente a scrivere gli show a "stagioni" (che considerate tutte le variabili che si porta il Wrestling, è un incubo) o dovrebbero ridurre gli show. Non succederà ne la prima ne la seconda ipotesi e rimarremo incastrati in un modello vecchio di 20 anni fino a data da destinarsi.
La AEW è nelle intenzione un ibrido, nella pratica sono molto più reazionari di quanto i Bucks e Omega vogliano far credere. La programmazione "carica" per ogni singolo show è un albatross sul collo da cui non si possono liberare ma che allo stesso tempo ammazza qualsiasi vera possibilità di rivoluzione narrativa del Wrestling. O iniziano veramente a scrivere gli show a "stagioni" (che considerate tutte le variabili che si porta il Wrestling, è un incubo) o dovrebbero ridurre gli show. Non succederà ne la prima ne la seconda ipotesi e rimarremo incastrati in un modello vecchio di 20 anni fino a data da destinarsi.
Ultima modifica di Darth_Dario il 03/06/2021, 11:27, modificato 1 volta in totale.
- Joe Randa
- Messaggi: 435
- Iscritto il: 26/07/2020, 13:42
- Città: Fermo
- Has thanked: 80 times
- Been thanked: 21 times
Re: Un cambiamento sottile, ma significativo
Topic molto interessante, proverò a rispondere.
Diciamo innanzitutto che non mi trovo d'accordo sul fatto che stiamo vivendo il periodo più buio del wrestling, anzi. Se è vero che gli ascolti televisivi sono tremendi se paragonati a quelli di 20 anni fa, c'è anche da dire che il fan di wrestling adesso ha a portata di clic qualsiasi cosa possa desiderare e apprezzare, può scegliere di guardare il tipo e la federazione di wrestling che più si avvicina ai suoi gusti. Una cosa che 20 anni fa sarebbe stata impensabile, anche solo guardare la WWE in Italia per dirne una poteva rappresentare un'impresa.
Detto questo, la WWE ha sempre di più, negli ultimi anni, puntato al grande evento, al richiamo di nomi di punta del passato a discapito della scrittura delle storie nelle puntate. Da quello che potuto notare, soprattutto negli ultimi 3 anni, come hai già accennato tu, seguire in maniera continuativa gli show è diventato pressoché inutile: puntate che spesso si trascinano di settimana in settimana in maniera sempre uguale, pochezza creativa, scrittura a brevissimo termine e continui cambi all'ultimo minuto. In effetti è diventata a tutti gli effetti un tipo di televisione di consumo che non punta più a portare avanti una storia dettagliata per lo spettatore, ma che fornisce un prodotto molto semplice che sia facile da seguire anche per lo spettatore occasionale che normalmente non è un fan di wrestling. Penso che il problema stia proprio nel fatto che, mentre nella maggior parte dei casi, le serie tv per esempio escano in blocco con tutte le puntate di una stagione e quindi nel giro di 2 o 3 giorni lo spettatore riesce a seguire la storia per poi passare ad altro, l'universo creativo del wrestling e, in questo caso della WWE, presupponeva che lo spettatore fosse un affezionato che segue ogni settimana nel dettaglio. Questa cosa adesso non è più possibile, il consumatore del prodotto tv è diverso e i "fedeli" del wrestling molti meno. Non potendo, almeno per ora, la WWE registrare blocchi interi di puntate e ppv in modo che lo spettatore le guardi tutte nel giro di qualche giorno, ha dovuto cambiare strategia, preferendo piani a breve termine in continuo cambiamento, l'upset e via dicendo. Tutto questo va a scapito del fan "puro" del prodotto che giustamente si incazza perché vorrebbe seguire un qualcosa di decente che lo faccia svagare e si ritrova spesso a guardare merda.
Adesso non vorrei fare il fanboy AEW, però ad ora è il prodotto mainstream che più si avvicina al fan di wrestling che vuole vedere storie, personaggi, bei match e svagarsi veramente. Almeno per ora una differenza che ho notato è che quando si guarda la WWE ci si meraviglia quando esce fuori un show "buono" mentre con la AEW ci si meraviglia se esce fuori uno show "cattivo" o un po' sottotono. E' ovvio che non si può pretendere che ogni puntata di Dynamite sia una figata, però mantiene in generale un buono standard di qualità e si intuisce lo sforzo di portare avanti delle storie nel modo più logico e coerente possibile, dall'altra parte questa idea di coerenza sembra del tutto abbandonata, e quando si guarda RAW per esempio spesso sale lo sconforto perché si nota tutta la pochezza creativa che c'è dietro.
Diciamo innanzitutto che non mi trovo d'accordo sul fatto che stiamo vivendo il periodo più buio del wrestling, anzi. Se è vero che gli ascolti televisivi sono tremendi se paragonati a quelli di 20 anni fa, c'è anche da dire che il fan di wrestling adesso ha a portata di clic qualsiasi cosa possa desiderare e apprezzare, può scegliere di guardare il tipo e la federazione di wrestling che più si avvicina ai suoi gusti. Una cosa che 20 anni fa sarebbe stata impensabile, anche solo guardare la WWE in Italia per dirne una poteva rappresentare un'impresa.
Detto questo, la WWE ha sempre di più, negli ultimi anni, puntato al grande evento, al richiamo di nomi di punta del passato a discapito della scrittura delle storie nelle puntate. Da quello che potuto notare, soprattutto negli ultimi 3 anni, come hai già accennato tu, seguire in maniera continuativa gli show è diventato pressoché inutile: puntate che spesso si trascinano di settimana in settimana in maniera sempre uguale, pochezza creativa, scrittura a brevissimo termine e continui cambi all'ultimo minuto. In effetti è diventata a tutti gli effetti un tipo di televisione di consumo che non punta più a portare avanti una storia dettagliata per lo spettatore, ma che fornisce un prodotto molto semplice che sia facile da seguire anche per lo spettatore occasionale che normalmente non è un fan di wrestling. Penso che il problema stia proprio nel fatto che, mentre nella maggior parte dei casi, le serie tv per esempio escano in blocco con tutte le puntate di una stagione e quindi nel giro di 2 o 3 giorni lo spettatore riesce a seguire la storia per poi passare ad altro, l'universo creativo del wrestling e, in questo caso della WWE, presupponeva che lo spettatore fosse un affezionato che segue ogni settimana nel dettaglio. Questa cosa adesso non è più possibile, il consumatore del prodotto tv è diverso e i "fedeli" del wrestling molti meno. Non potendo, almeno per ora, la WWE registrare blocchi interi di puntate e ppv in modo che lo spettatore le guardi tutte nel giro di qualche giorno, ha dovuto cambiare strategia, preferendo piani a breve termine in continuo cambiamento, l'upset e via dicendo. Tutto questo va a scapito del fan "puro" del prodotto che giustamente si incazza perché vorrebbe seguire un qualcosa di decente che lo faccia svagare e si ritrova spesso a guardare merda.
Adesso non vorrei fare il fanboy AEW, però ad ora è il prodotto mainstream che più si avvicina al fan di wrestling che vuole vedere storie, personaggi, bei match e svagarsi veramente. Almeno per ora una differenza che ho notato è che quando si guarda la WWE ci si meraviglia quando esce fuori un show "buono" mentre con la AEW ci si meraviglia se esce fuori uno show "cattivo" o un po' sottotono. E' ovvio che non si può pretendere che ogni puntata di Dynamite sia una figata, però mantiene in generale un buono standard di qualità e si intuisce lo sforzo di portare avanti delle storie nel modo più logico e coerente possibile, dall'altra parte questa idea di coerenza sembra del tutto abbandonata, e quando si guarda RAW per esempio spesso sale lo sconforto perché si nota tutta la pochezza creativa che c'è dietro.
- Lord.Panzai.
- Messaggi: 3272
- Iscritto il: 11/05/2012, 10:34
- Città: Milano
- Località: Oseberg
- Has thanked: 27 times
- Been thanked: 31 times
Re: Un cambiamento sottile, ma significativo
Bravo Rob, fatto bene a postare questo pensiero, allora, io onestamente sono dell'idea che in tutte le cose, il "Troppo, stroppi", tenendo l'esempio della WWE, una programmazione di quasi 10 ore alla settimana, è una follia. NXT, nonostante abbia una cadenza settimanale, è sempre un belvedere, perché SD ed ancora maggiormente Raw (che ricordiamo dovrebbe essere il clou della settimana), non riescono? Semplice, perché è palese manchi la passione da parte dello staff creativo, il wrestling è tutto un ristagnare sui fasti del passato, servirebbe veramente quel qualcosa che dia uno scossone all'industria ( e no, non è con la AEW che può accadere).
Re: Un cambiamento sottile, ma significativo
lo scossone lo sappiamo tutti quale sarà...quando Vince passerà a miglior vita o quando venderà.Lord.Panzai. ha scritto: ↑03/06/2021, 11:07 Bravo Rob, fatto bene a postare questo pensiero, allora, io onestamente sono dell'idea che in tutte le cose, il "Troppo, stroppi", tenendo l'esempio della WWE, una programmazione di quasi 10 ore alla settimana, è una follia. NXT, nonostante abbia una cadenza settimanale, è sempre un belvedere, perché SD ed ancora maggiormente Raw (che ricordiamo dovrebbe essere il clou della settimana), non riescono? Semplice, perché è palese manchi la passione da parte dello staff creativo, il wrestling è tutto un ristagnare sui fasti del passato, servirebbe veramente quel qualcosa che dia uno scossone all'industria ( e no, non è con la AEW che può accadere).
per ora tutti i ragionamenti sono invalidi perchè finchè c'è lui ,il prodotto sarà sempre a sua immagine e somiglianza.
- Jeff Hardy 18
- Messaggi: 32550
- Iscritto il: 23/12/2010, 9:55
- Città: Milano
- Been thanked: 539 times
Re: Un cambiamento sottile, ma significativo
Rob Van DAMN! ha scritto: ↑03/06/2021, 10:21 Reposto qui in separata sede il mio commento fatto sul topic della WWE.
---- A questi rilasci collego un mio pensiero.
Siamo nel periodo più buio del wrestling moderno...ma cos'è cambiato rispetto a 10 anni fa?
La mia idea è: la WWE ha creato un'idea di "evento" grande, bellissimo, bigger than ever, con le sue Wrestlemania che ogni anno puntano a battere record su record e negli ultimi anni anche gli eventi "secondari" come la Rumble e Summerslam.
Il fan sa che quelli sono i punti focali dell'anno, in cui la compagnia da il 100%e lo spettacolo è assicurato.
Quindi...perchè seguire altro? Perchè seguire la costruzione di questi eventi quando basta guarda una puntata (preferibilmente quella post-ppv precedente al grande evento) e poi il recappone pre-match?
Quanto è diventato indispensabile guardare tutto il build-up di una storyline? Pure in AEW, dove le cose sembrano fatte con un po' di raziocinio, certe puntate risultano un allungamento di brodo inutile (come l'ultima prima di Double or Nothing).
Mi guardo qualche puntata sparsa, intanto la storia è complessa quanto una puntata di Beautiful, poi guardo il ppv e mi diverto così. Risparmio tempo, soldi e ho la massima resa.
In questo "modello" i grandi eventi live mantengono un appeal gigantesco e tu, fan di wrestling casualone o vecchio hardcore, brami un biglietto per la Rumble del ritorno di Edge o per Double or Nothing 2021.
Non è che in un mondo "serializzato" dalle varie piattaforme streaming il wrestling sia diventato un evento "one-shot" di spettacolo e non più un raccoglitore di storie? ----
Il problema è che parti da un punto di vista errato.
Non è il periodo più buio del wrestling moderno, anzi, il pubblico si è raddoppiato rispetto a 10 anni fa, le compagnie principali e non hanno contratti blindati di milioni di dollari l'anno. I wrestler hanno più sbocchi e possibilità di emergere sia prima che dopo una major rispetto a quanto mai fatto prima.
Il discorso del grande evento, è un po' la natura stessa dei PPV, un po' quella che è sempre stata la tradizione dell'andare al MSG o all'Omni una volta al mese, il principio è quello, quello che è cambiato è il senso della TV, prima, in un modello in Syndacation non potevi andare a costruire seriamente una storia, in maniera verticale, la maggior parte delle robe anni '80 erano puntata saltabili tranne quei 3-4 minuti a puntata (replicati poi in tutti gli altri programmi).
Negli anni '90 si sviluppa, prima del mainstream, cioè prima che HBO prendesse in mano le serie TV rivoluzionandole, un modello di fare wrestling più complesso, che prevedeva un'attenzione alle storie più costante e settimanale, riprendendo il concetto della shock TV che andava di moda nella seconda metà degli anni '90, la WCW faceva i matchoni, la WWF preferiva puntare su storie e personaggi.
Quello che dici, è un po' il concetto del PPV come intendibile in una UFC, nel senso che non esiste altro, esiste solo il prodotto a pagamento e, se questo modello si plasma su quella che era la WWF prima della proliferazione del prodotto, non sono più stati in grado di replicare un tale principio in WWE.
Oltre a questo, ci sono ben altri fattori, il DVr, che è la chiave per esempio dei contratti milionari della WWE, che permette di seguire registrato, lo streaming che ti permette di vedere come e quando vuoi il prodotto, etcetc
Anche la modalità di binge watching generata da Netflix e influente negli ultimi 10 anni, sta venendo abbandonata, occhio che si ritorna a un modello settimanale, che andrà a giovare alla WWE o al prodtto wrestling settimanale.
- Jeff Hardy 18
- Messaggi: 32550
- Iscritto il: 23/12/2010, 9:55
- Città: Milano
- Been thanked: 539 times
Re: Un cambiamento sottile, ma significativo
La AEW ha impostato un modello di scrittura della singola puntata ben differente dalla WWE, rivoluzionario dunque.Darth_Dario ha scritto: ↑03/06/2021, 10:59 Che è la base più profonda del Wrestling, gli show piccoli costruiscono quelli grandi, a "balzi". La serializzazione è stato un fenomeno limitato agli anni '90 per cause che difficilmente si ripeteranno.
La AEW è nelle intenzione un ibrido, nella pratica sono molto più reazionari di quanto i Bucks e Omega vogliano far credere. La programmazione "carica" per ogni singolo show è un albatross sul collo da cui non si possono liberare ma che allo stesso tempo ammazza qualsiasi vera possibilità di rivoluzione narrativa del Wrestling. O iniziano veramente a scrivere gli show a "stagioni" (che considerate tutte le variabili che si porta il Wrestling, è un incubo) o dovrebbero ridurre gli show. Non succederà ne la prima ne la seconda ipotesi e rimarremo incastrati in un modello vecchio di 20 anni fino a data da destinarsi.
In WWE scrivono valorizzando i cambi di ora, per raccogliere gli inserzionisti al momento della pubblicità. La AEW lavora sul mantenere gli spettatori, dando motivi per rimanere in ogni quarto d'ora e, a oggi, questa mossa ha funzionato.
- Darth_Dario
- Messaggi: 19290
- Iscritto il: 22/12/2010, 22:19
- Città: Roma
- Has thanked: 1671 times
- Been thanked: 1693 times
Re: Un cambiamento sottile, ma significativo
Ok, ma questo è un aggiustamento di "microscrittura" degli episodi. Io facevo un discorso largo, di come vengono usati i programmi di Wrestling. Non si riesce a staccarsi da idee vecchie e stravecchie a causa del luccicchio sbiadito di un glorioso passato (ma anche di un glorioso presente in cui la WWE è ricoperta d'oro solo perché produce un prodotto a basso costo che viene bevuto da una fanbase regolare che sembra essere destinata a non abbandonarli mai).Jeff Hardy 18 ha scritto: ↑03/06/2021, 13:39 La AEW ha impostato un modello di scrittura della singola puntata ben differente dalla WWE, rivoluzionario dunque.
In WWE scrivono valorizzando i cambi di ora, per raccogliere gli inserzionisti al momento della pubblicità. La AEW lavora sul mantenere gli spettatori, dando motivi per rimanere in ogni quarto d'ora e, a oggi, questa mossa ha funzionato.
C'è veramente bisogno di uno o più show a settimanali? O che siano in onda tutto l'anno? O che combattano così tanto? Dal punto di vista economico, forse, ma da quello di vista narrativo, assolutamente no, non così.
- Jeff Hardy 18
- Messaggi: 32550
- Iscritto il: 23/12/2010, 9:55
- Città: Milano
- Been thanked: 539 times
Re: Un cambiamento sottile, ma significativo
Che i Network li vogliano perchè sono visti registrati, è un'altra modifica di come vengono usati.Darth_Dario ha scritto: ↑03/06/2021, 17:29 Ok, ma questo è un aggiustamento di "microscrittura" degli episodi. Io facevo un discorso largo, di come vengono usati i programmi di Wrestling. Non si riesce a staccarsi da idee vecchie e stravecchie a causa del luccicchio sbiadito di un glorioso passato (ma anche di un glorioso presente in cui la WWE è ricoperta d'oro solo perché produce un prodotto a basso costo che viene bevuto da una fanbase regolare che sembra essere destinata a non abbandonarli mai).
C'è veramente bisogno di uno o più show a settimanali? O che siano in onda tutto l'anno? O che combattano così tanto? Dal punto di vista economico, forse, ma da quello di vista narrativo, assolutamente no, non così.
Dal punto di vista narrativo, bisogna dire che il social diventa strumento, in maniera differente, una AEW usa bene i social per costruire e approfondire, penso a BTE, mentre la WWE pensa che far piangere Bianca out-of-character a WM voglia dire essere giovini. Ma sono entrambi cambiamenti narrativi, modi diversi di fluire e vivere l'sperienza.
Re: Un cambiamento sottile, ma significativo
Sempre sostenuto che le puntate settimanali siano davvero poca roba (Raw poi è imbarazzantissimo), ma la WWE continua nelle tante ore di programmazione (spesso riempiendole male) semplicemente perché dalle tv / pay tv / piattaforme digitali arrivano dei gran soldoni