Alla fine non ci ho neanche perso tanto tempo a capire la storia perche' gia' immaginavo che non facevano un cazzo
Pero' sul concept devo dire che sono un po' in difficolta' a dire se e' giusto o sbagliato. Da una parte la penso da tifoso, e anche parecchio tradizionalista, credo che in Champions League debbano andarci ogni anno le migliori squadre a prescindere da come si chiamano e da chi resta a casa, credo che sia diritto di club, tifoserie e citta' avere la chance di partecipare e confrontarsi con realta' piu' blasonate, etc..
Dall'altra pero' capisco che siamo in un' era in cui il mercato e' globale, e al di fuori dai confini nazionali il calcio attuale e' un prodotto non facile da vendere, bisogna farsene una ragione. Vivendo all'estero da tanti anni vedo che con i network e' un disastro e i campionati sono serviti malissimo. Chi guarda il "soccer" europeo da un altro continente e' molto piu' casual come utente, e di conseguenza cerca ( etrova) i big-matches, non importa se Champions/campionato o nazionali. Logico che aumentando l'offerta, aumenterebbero i ricavi.
Ma un'altra cosa che ho notato, e che mi fa storcere molto il naso soprattutto sul dicorso dei "club fondatori" dentro di default e altri fuori per sempre, e' che le squadre e i giocaztori che fanno bene nei vari campionati non passano inosservate neanche tra gli appassionati "globali" , e il sistema elitario che avevano proposto oltre che abbuffino e paraculo mi sembrava proprio controproducente.
Ma pensavo, se invece cambiassero la prima fase della Champions con il sistema a 2 gironi "stile NBA" che volevano fare loro? Tanto alla fine sempre le prime 8 vanno alla fase finale.