La fine di una guerra.

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*play297*
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Re: La fine di una guerra.

Messaggio da *play297* »

Avete detto tutto voi

Also, piccolo punto a favore della AEW: non avendo Dunn alla regia non rischi il vomito costante

(diamine qualche anno fa in un topic si analizzava la regia di mi pare SmackDown Live, però è impossibile da ritrovare)



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JG92
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Re: La fine di una guerra.

Messaggio da JG92 »

Avevo scritto un post bello lungo, impiegando parecchio tempo, ovviamente mi ha sbattuto fuori.

Fuck.

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AFM2000
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Re: La fine di una guerra.

Messaggio da AFM2000 »

Nelle intenzioni la guerra c'è stata, chiaramente in maniera universale partita per volontà della WWE, perché Dynamite non ha cercato lo slot di Smackdown o addirittura Raw, hanno promosso loro NXT come terzo brand mettendolo nello slot di Dynamite.

Ora io credo che il risultato, abbastanza prevedibile, perché altrimenti Dynamite sarebbe stato un flop con chiusura della bottega al quarto mese, non è che ti porta a grosse considerazioni. Perché è una guerra fine a sé stessa, inutile sin dal principio, in cui paradossalmente nella sconfitta la WWE ha forse ottenuto il suo scopo, cioè di non permettere a Dynamite con un boom di ascolti più regolare. Perché adesso è da vedere se possono ambire al milione settimanale o comunque su quella scia, deve essere un loro obiettivo ma non credo sia fattibile nel breve periodo.
D'altro canto la WWE appena ottenuto il suo scopo, ha mandato al macello il suo terzo show con ascolti al limite ridicolo.

Dunque alla fine più che benefici si sono intraviste solo più problematiche in tutta questa faccenda.

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FAT MIKE
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Re: La fine di una guerra.

Messaggio da FAT MIKE »

Dynamite ha battuto il terzo show della WWE, quindi non una vittoria clamorosa. E i suoi ratings non riescono a decollare nonostante molti degli show degli ultimi mesi siano stati più che buoni. Resta comunque il fatto che la AEW ha creato un’alternativa importante e senz’altro migliore della WWE. Purtroppo la concorrenza non ha giovato in alcun modo al prodotto WWE, anche perché per ora, appunto, non credo che percepiscano questa concorrenza come un reale pericolo per loro. Se la AEW sarà capace di crescere negli anni, e di intercettare anche parte del pubblico WWE, allora sì che vedremo se sarà stata in grado di mettere in crisi e avere un effetto anche sulla WWE. Essendo nati da poco credo sia ingiusto aspettarsi ascolti più alti al momento.

Per quanto riguarda la domanda “perché si preferisce la AEW alla WWE”, i motivi sono molteplici: storyline scritte in modo coerente, gestione meno schizofrenica, si dà il giusto spazio e la giusta libertà a molti talenti, ci sono diverse tipologie di wrestling all’interno di uno stesso show, gli incontri hanno una struttura meno stereotipata di quelli made in WWE.

Più nello specifico, se vogliamo fare il paragone con NXT: il brand giallo-nero ha subìto pesantemente il cambio di direzione dello show negli ultimi anni, passato a essere un territorio di passaggio per tutti i wrestler a vero e proprio terzo roster della WWE. Le storyline sono sempre state molto basiche, basate sull’arrivo di nuove indy-star, sui nuovi grandi nomi e sul continuo ricambio di lottatori. Ora non è più così, questo effetto è venuto meno e la scrittura si è avvicinata di più agli standard WWE. Il lottato è buono ma se è lottato fine a sé stesso, con storyline inutili alle spalle, non ti resta niente. E questo è un tema importante perché qui vedo sempre una guerra tra gente che guarda solo al lottato e chi presta attenzione anche all’intrattenimento e all’extra ring. Il problema di NXT è proprio la mancanza di questi ultimi aspetti. Il lottato spesso (non sempre) è buono, ma se c’è solo quello è inutile. Dynamite è invece un prodotto molto più completo e variegato.

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Delphi
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Re: La fine di una guerra.

Messaggio da Delphi »

Darth_Dario ha scritto: 01/04/2021, 16:08 La mia esperienza personale: nei miei periodi di allontamento dal Wrestling, NXT è stato l'unico prodotto a tenere viva la scintilla sotto la cenere. Bel Wrestling, attenzione a storie e personaggi, tutto fatto bene. Anche allora però mi erano evidenti i suoi limiti e ne parlavo come di una "gabbia dorata", un contentino per tenere buoni i fans più rumorosi. E questo andrebbe pure bene, se non sfruttassero ogni singola occasione per ricordare a tutti che, in sostanza, NXT non conta/non è canon: zero interazione col resto del loro universo narrativo, costante sminuimento di qualsiasi cosa fatta nel roster giallo al passaggio dei Wrestler da qualche altra parte, eccetera.

La AEW non è perfetta, ma perlomeno si vende come una cosa importante in cui quello che fanno ha peso. E tratta tutti i suoi componenti con una certa dose di gravitas e rispetto, che non guasta.
Ecco, non avrei saputo esprimerlo meglio.
Sono stato grande fan di NXT, l'ho seguito con costanza a fasi alterne, tra fine 2017 a metà 2019 non mi sono perso un solo episodio, ma ho sempre seguito almeno i TakeOver.
Assieme a Lucha Underground era lo show che mi riconciliava con il wrestling ogni settimana, nonostante gli aspetti che tu hai fatto emergere.
Quando è partito Dynamite e l'AEW, quindi uno show alternativo col suo universo, in cui tutto quello che vedi è canonico, il mio interesse per NXT è gradualmente scemato, seguendo a fasi alterne e i TakeOver. Pensavo di essere io così, bloccato, invece qualcuno ha sollevato delle perplessità sull'impostazione dello show giallo, quindi forse è anche una questione di come viene presentato.
Poi il lowcard mi interessa relativamente, anche se magari i match sono belli. Può essere bello un Escobar-Maverick, però vivo il tutto come se fosse qualcosa fine a sé stesso, mentre a Dynamite vedo un Jungle Boy-Silver e penso "questi magari fra un anno saranno nel main event della federazione". Non dello show, ma della federazione proprio.
E poi Cole e l'UE mi erano venuti a noia, finalmente hanno cambiato le carte in tavola.
NXT però vinceva per l'impacchettamento, le grafiche, l'atmosfera, l'attitudine, le theme songs, i nomi degli special...

Vediamo adesso se con lo show anticipato di un giorno magari mi sento invogliato di più a vederlo con costanza.
Mi dispiace però che sia finita la guerra, perché mi piaceva l'atmosfera da competizione, guardare uno show e pensare che in contemporanea ce ne fosse un altro che magari proponeva qualcosa di più interessante. E mi secca che la pandemia abbia rovinato in parte questa guerra.

Ray magini
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Re: La fine di una guerra.

Messaggio da Ray magini »

FAT MIKE ha scritto: 02/04/2021, 13:21 E i suoi ratings non riescono a decollare nonostante molti degli show degli ultimi mesi siano stati più che buoni.
Non sono un esperto, ma a me sembra che la gente che vuole guardare il wrestling sia in diminuzione (basti vedere raw e sd, che dovrebbero essere il punto di riferimento del wrestling in TV). Se la torta è più piccola, la fetta sarà più piccola

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Jeff Hardy 18
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Re: La fine di una guerra.

Messaggio da Jeff Hardy 18 »

Beast ha scritto: 01/04/2021, 17:08 L'AEW, da parte sua, non è che abbia vinto la guerra dei ratings con la WWE. Raw e Smackdown fanno cifre che Dynamite non ha raggiunto nemmeno con il boom del primo episodio, non li raggiungerà nemmeno ora che non avrà rivali. NXT non è più un semplice territorio di sviluppo, ma nemmeno un brand da equiparare agli altri. È un esperimento per offrire qualcosa di diverso dai soliti show WWE. E fino a quando non sono passati a due ore ci riuscivano pure, poi invece si sono persi nel momento in cui hanno voluto calcare la mano.
=TimothyLeary= ha scritto: 01/04/2021, 17:30
Gli ascolti di Dynamite di per sé non sono granché, verissimo. Ma è folle pensare di paragonare uno show nato l'altro ieri, un brand che ha zero storia e una visibilità quasi nulla per il pubblico mainstream con un colosso che esercita un monopolio incontrastato sul settore da 20 anni, è fortemente radicato nel territorio e nell'immaginario popolare rappresenta esso stesso il wrestling. Un wrestling che peraltro è ben lungi dalle vette di pubblico e popolarità raggiunte nei decenni scorsi. Però sono ascolti che reggono, diversamente da quanto accade ai programmi WWE e che stanno scollinando l'effetto covid rimanendo praticamente intatti. E questo è già qualcosa di enorme, perché una crisi simile poteva facilmente segare le gambe a una upstart come la AEW e invece non è stato così. Anzi, la voglia di investire e osare mi pare palese, per cui ci sono tutti i presupposti perché il brand possa continuare a crescere una volta che la situazione globale migliorerà (e negli States sono molto più avviati di noi verso il ritorno alla normalità). La possibilità di andare in onda finalmente senza concorrenza diretta arriva al momento giusto e andrà sfruttata al meglio.
FAT MIKE ha scritto: 02/04/2021, 13:21 Dynamite ha battuto il terzo show della WWE, quindi non una vittoria clamorosa. E i suoi ratings non riescono a decollare nonostante molti degli show degli ultimi mesi siano stati più che buoni. Resta comunque il fatto che la AEW ha creato un’alternativa importante e senz’altro migliore della WWE. Purtroppo la concorrenza non ha giovato in alcun modo al prodotto WWE, anche perché per ora, appunto, non credo che percepiscano questa concorrenza come un reale pericolo per loro. Se la AEW sarà capace di crescere negli anni, e di intercettare anche parte del pubblico WWE, allora sì che vedremo se sarà stata in grado di mettere in crisi e avere un effetto anche sulla WWE. Essendo nati da poco credo sia ingiusto aspettarsi ascolti più alti al momento.

Io credo che stiate partendo da dei presupposti totalmente errati.
Nel senso che bisogna partire da come NXT sia parte di un brand, quotato in borsa, con una storia. Mentre Dynamite parta da 0, in un mercato chiuso, in cui, soprattutto, su TNT non esisteva il wrestling da 20 anni, quindi non esisteva nemmeno un pubblico.
Il grosso di quello che è il problema di ogni programma nuovo è mantenere gli ascoltatori, cosa che non solo Dynamite fa, ma riesce a tenerli su tutte le due ore, e soprattutto a non perdere praticamente mai, salendo.
Oltre a questo il discorso dei demo, fare quei risultati nei 18-34, non è da tutti, e per i network vuole dire tantissimo, perchè implica un investimento pubblicitario massiccio.
Non a caso, se i dati non fossero buoni, TNT non avrebbe mai prima di tutto dato un contratto di 4 anni (ricordiamo che Dynamite per i primi 3 mesi non aveva un contratto), non avrebbero acconsentito a una terza ora di programmazione, messo Cody con Snoop e dato un reality ai Rhodes.

Il discorso della crescita del prodotto a livello di ascolti, lo si potrà fare alla fine del secondo anno, anche quando fattori esterni come la pandemia, che hanno dilaniato gli ascolti in tutte le TV, saranno conclusi. Solo a questo punto si potrà ragioanre in questi termini di fallimento o meno.
Dati alla mano, il primo anno di contratto, è stato fenomenale. Sarà da vedere sul lungo raggio.

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