Clab ottimo questa sera.
Come sempre quando c'è LVI.
Paoletto imprescindibile per quella giusta dose di stronzate e boutade che rendono meravigliosa questa trasmissione. Dovrebbe essere fisso al posto di Marchegiani e le sue frasi infinite che spesso vengono interrotte.
Importante il contributo anche di Don Fabio, altro pezzo che dovrebbe essere fisso.
"È già finito il campionato, l'Inter ha vinto".
Zio della Fossa decisamente arzillo e contento per la vittoria della sua squadra del cuore. Riesce ad elogiare Eriksen per la seconda settimana di fila, addirittura sulle abilità difensive del danese. Ribadisce poi la normalità della rosa nerazzurra dando tutti i meriti a Conte.
E come da storyline, Picci gli va contro dando giustamente credito alla rosa. Oggi meno brillante del solito però, un po' sopraffatto da Don Fabio che è stato molto più cercato dal Vate rispetto al solito, lasciando Sandro un po' indietro. Da notare la diatriba con Capello e il monte ingaggi.
Vate meraviglioso anche stasera.
Scambia Di Canio con Lukaku, viene imbruttito da Capello sul paragone Morata-Kulusevski (ma l'amo messo proprio pe quello), fa un monologo su Fagioli che se diventa metà di quello che gliene parlano è titolare in nazionale in un anno e mezzo e chiude ribadendo una delle sue due grandi battaglie, quella alle urla con gli stadi vuoti. L'altra è quella al coccodrillo, oggi stranamente non affrontato.
Infine Stè che vede rigori ovunque in Milan-Roma ma probabilmente è il frutto delle umiliazioni subite ogni settimana abbandonato al buio e su uno scomodissimo sgabello, scongelato ormai due volte a puntata è per la top five horror.
Dalila praticamente non presente.
BONUS: Il discorso integrale di Paoletto sul Panterone Moscione.
Non riuscivo a prendere sonno. Se mi gira, la propongo ogni settimana l'analisi der Clab.