Inevitabilmente al momento si parla più della scena giapponese perchè sostanzialmente è quella che ha fornito maggiori spunti da commentare e perchè le altre sono fondamentalmente ferme non solo per via della pandemia, ma anche per fattori di ricambio generazionale assente o nel caso di quella inglese per gli effetti degli ultimi scandali che di fatto hanno messo in ginocchio una realtà consolidata come la EVE.
Stardom - Impossibile non partire da qui vista la maggior notorietà rispetto alla concorrenza e soprattutto per l'ultima bomba sganciata a finne anno con l'invasion di Nanae Takahashi e Yoshiko che di fatto ha riaperto quella che è l'episodio più controverso della storia joshi degli ultimi anni, il ghastly match. Prima di questo il 2020 è stato l'anno della definitiva consacrazione di Mayu Iwatani, ma soprattutto del radicale ricambio generazionale partito con una massiccia campagna ingaggi compiuta dalla proprietà di bushiroad che ha portato alla corte di Rossy Ogawa l'attuale White champion (ricordo il "secondo" titolo per importanza della compagnia e anche qualcosa di più) Giulia in quello che si può definire ad oggi uno dei push più pesanti della storia recente, probabilmente secondo solo a quello del già citato periodo post scissione / ritiro di Act Yasukawa. Il regno di campionessa mondiale è nelle mani dell'ormai ex big rookie Utami Hayashishita a coronamento di un lavoro di tre anni sul quale la compagnia pareva non crederci del tutto nel 2019, ma probabilmente per via del periodo di instabilità unito alla contemporanea tranquillità di non vedersi fregare i talenti dalle major americane deve aver convinto la dirigenza a spingere sul nuovo corso. Infine non si può non menzionare il lavoro eccezionale compiuto da Syuri, l'ex rivale di Kana sta dando apporto qualitativo incredibile ed essendo dopo la Yoneyama il secondo elemento più esperto di tutto il roster potrà portare moltissimi altri benifici alla Stardom, anche dietro alla quinte.
Ice Ribbon - Anche qui c'è stato un certo ricambio, così dopo il polemico addio di Giulia è toccato a Suzu Suzuki prendersi l'onere e l'onore del push da campionessa Infinity ad appena 17 anni (in linea con la tradizione di questa promotion in un certo senso). La qualità degli incontri deve ancora raggiungere gli standard raggiunti negli ultimi anni (premetto che devo ancora vedere Ribbon Mania), perciò al momento si può dire che a togliere un po di peso ci sta pensando Risa Sera grazie al suo regno di campionessa FantasICE (titolo difendibile solo con match a stipula speciale) ed al suo carisma unito ad una sprizzante creatività. Come per la Stardom c'è stato il colpo di scena dell'invasione esterna da parte di Suwama e soci che potrebbe portare all'orizzonte interessanti opportunità come grandi catastrofi, ma io credo fortemente in Tsukasa Fujimoto

Però RIDIANO IL MAIN EVENT A MAYA

Tokyo Joshi Pro - la compagnia che più ha risentito del periodo di crisi avendo perso parte del roster (su tutte Natsumi Maki) e non avendo potuto sviluppare le proprie storyline come si deve, tuttavia la parte finale dell'anno ha prodotto cose molto interessanti come la faida Sakazaki-Mizuki (finalmente messa sotto contratto) che ha dato finalmente un senso al regno della coniglia. Quest'anno si spera che la situazione possa evolversi avendo molti elementi fermi nello sviluppo come Maki Itoh o la sottoutilizzata Miyu Yamashita e proprio il loro futuro scontro potrebbe essere una delle prime note liete del 2021 dato che si parla di una storia che risale alle origini della Cutest in the World (capito Tam? LEI!). In mezzo molte giovinette grezzissime as usual alle quali si è aggiunta la luminosa presenza di Mei Suruga, già proiettata nell'altra storyline più importante che la vede associata a Sakisama (Saki Akai) nelle neobishiki gun che tante gioie ci ha regalato in passato.
E poi c'è Misao, ma che ve lo dico a fare



Sendai Girls' - il Senjo è stato pressochè fermo, salvo dare tutti i titoli alla Hashimoto senza creare altro. Il probabile disimpegno della Satomura poi non presagisce nulla di buono e sarebbe un peccato vedere declinare così l'eredità della GAEA.
Marvelous - Al solito, vale la pena recuperarla non tanto per la proposta in sè ma per le varie collaborazoni che stanno facendo maturare le pigiamine della Nagayo, su tutte Mei Hoshizuki e Takumi Iroha rotta dopo l'ultimo scontro con la Iwatani in Stardom. In mezzo diversi talentini molto interessanti come Maria e la russa americana Masha Slamovich.
SEAdLINNNG - La nuova popolarità di Yoshiko ha stravolto i piani per quello che pareva dovesse essere l'anno del super regno di Arisa Nakajima, invece non solo la stronzona è diventata volto della compagnia prendendosi tutti i titoli, ma probabilmente ricoprirà anche la carica di ace. Rispetto alle scorse annate gli innesti della rientrante (a tempo determinato) Sareee e di Tsukka ha garantito un minimo di varietà rispetto alle rivalità in loop viste e riviste, anche perchè a livello di vivaio parliamo della peggiore scuola attualmente in piedi (l'unico nome prodotto ad oggi è la Honori, che è quel che è dopo quasi 5 anni).
OZ Academy - è ancora il 1999 e tutto va bene.
DIANA - Qui siamo ancora negli anni 80 e Jaguar Yokota lotta ancora a 60 anni come se ne avesse 20, mentre la Kyokona Inoue e Kaoru Ito lottano come se avessero 400 anni per chilogrammo. Per il resto poco altro da dire salvo seguire la crescita dell'interessante Haruka Umesaki, ma se siete di quelli che credono ai voti di cagematch e volete seguire questa fed. rimarrete molto delusi.
Gatoh Move - Se cercate un'etichetta no sense da seguire senza i dettagli, Emi Sakura e compagnia cantante che lotta sui materassini della palestra Choco è qui per voi, gratis sul loro canale Youtube.
La parola d'ordine di quest'anno (e di parte del precedente) saranno le alleanze tra fed. sia all'interno della nuova Assemble (finora deludente per come strutturata e per l'ennesimo tentativo di recuperare un pubblico che ormai non c'è più) e soprattutto fuori da essa, perchè al momento non sembra esserci una vera unità di intenti, ma credo che la situazione di incertezza stia spingendo molte realtà a mettere da parte guerre ideologiche (e di cronaca nera) in nome della pura sopravvivenza e anche in questo caso si può dire che può essere un fattore positivo come negativo, ma solo il tempo lo dirà.