Puntata ottima, tutto bello, ben costruito e presentato!
Insomma, Raw si conferma in un trend più che positivo, a differenza di SD che, seppur cerchi in parte di migliorare, a cospetto dello show rosso annoia (e lo dico anch'io, romanticamente da sempre fidelizzato allo show blu).
Orton e AJ ottimi al mic: e l'inserimento di McIntyre è la ciliegina sulla torta. La sua nuova caratterizzazione lo esalta, soprattutto in un contesto come quello creato dai due veterani. Ognuno punta a primeggiare, viste le skills, e il confronto/scontro sia dialettico che in ring li esalta tutti e tre, senza affossare nessuno. E, finalmente, (ri)esalta lo scozzese, finora troppo in ombra. Bene così!
L'angle di Lesnar e Heyman altrettanto riuscito: giustificato anche lo sfottò del pubblico, "idiota" a detta di Heyman perchè prima fischia il campione e poi urla il suo nome, emulando la sua catchphrase. Tutto il segmento presenta un perfetto climax ascendente: entrata classica, promo arrogante, finta dell'abbandono dell'arena, ripresentazione ancor più arrogante del promo pro-Lesnar, interruzione a sorpresa di Truth, siparietto comico a spezzare la "boriosità" di Heyman, brutalize del campione. Per di più, dopo l'uscita del dolorante Truth, intervento a sorpresa di Rawley, che conquista anche il 24/7 title (esponendolo ulteriormente, seppur nel lowcarding, dopo le ultime comparsate in puntata - e il match con Ricochet -, nel tentativo anche qui di rivalorizzarlo, per quanto possibile).
Poi la chicca di Lesnar che si scompiscia dalle risate, (quasi sinceramente e) anche giustamente, visto lo show di Truth, con "that's what's up!" finale, è top!
Mi è piaciuto molto anche l'angle del contract signing tra Asuka e Becky. Benissimo la Sane che sembra sempre più calarsi nel suo ruolo heel ma soprattutto ho adorato il modo di fare di Asuka, che vuole rubare la scena fregando il contratto e firmandolo con nonchalance, prima della campionessa, per poi vomitarle addosso il green mist e dare in escandescenze, come al solito!
Mi è piaciuta molto anche la passionalità e interpretazione di Becky: prima, quasi in soggezione al momento della firma, e poi tutta passione, sprigionando quella che, forse, era la vecchia Da Man, finora troppo costretta nel personaggio "protetto" della campionessa.
Poteva essere una cagata il Fist Fight Match finale, e invece è uscito bene anche lui! Giustamente si punta sullo spotfest, strepitoso KO "parkour!
Vittoria degli heel - anche qui senza che gli avversari, compreso la "comparsa" Show, ne escano da fessi, come spesso in passato - che ne cementa lo status, con la chicca dell'acquisto-Murphy!
Ho trovato sorprendente (per lo standard-banale made in WWE) il far rimanere a bordo ring l'australiano, fino al colpo di scena finale: psicologicamente, sembra che l'atleta, frustrato e oramai senza speranza dopo l'ennesima sconfitta con Black (fra l'altro, altro bellissimo match tra i due, con selling spettacolare), decida di fare un passo decisivo per la propria carriera, abbandonando lo status da "solitario".
E non escluderei un reintrecciarsi della sua storyline con quella di Black..
Sinceramente, prende anche la faida amorosa (oramai a quattro): il match è stato noioso, ma è servito da spunto per il mixed tag team match di settimana prossima. E l'insofferenza di Lashley (giustificatissima) verso le uscite di Lana fa presagire risvolti alla Beautiful maniera..
Ma anche il resto, anche le piccole cose, non sono lasciate al caso. Charlotte quasi squasha la Logan, per vendicarsi di settimana scorsa: forse esagerato per l'ex Riott Squd, ma almeno legittima la sua entrata nella RR femminile in cerca di vendetta, donandole uno spot.
Ricochet torna alla vittoria, per rinverdirne un po' lo status, in vista della Rumbe.
Rowan continua con i jobber, ma aggiunge sempre qualcosina, in vista della rivelazione (volenti o nolenti, un minimo di curiosità cresce).
Infine ho apprezzato moltissimo lo scambio di interviste tra Mysterio e (soprattutto) Andrade, che torna prepotentemente (e ottimamente) a parlare in spagnolo, presentando il prossimo ladder match, per la resa dei conti.
I VR impegnati con quel obbrobrio dei Singh Borthers, a testimoniare purtroppo (unico dato negativo) la penuria di idee intorno alla tag division.