
Da Twitter (giusto per conferma, perchè sta roba l'ho vista pure nelle interviste post partita ieri)
La scimmia vostra
E vabbè i calciatori non hanno una sensibilità? Siccome guadagnano una barca di soldi allora siamo liberi di dire negro di merda allo stadio e loro devono starsi pure zitti perchè guadagnano 10 volte quello che guadagna il tifoso medio? I soldi non annullano la sensibilità
La differenza tra i due insulti non dovrebbe manco essere spiegata. Lautaro è figlio di troia per il tifoso avversario a prescindere dalla sua nazionalità, non è figlio di troia perchè è argentino, gli avrebbero dato del figlio di troia anche se fosse stato italiano. A Lukaku fanno l'ululato perchè è nero, non perchè è belga e non italiano. Come vedi c'è una sottilissima differenza. Con questo non giustifico il "figlio di troia", ma capisci che ha una portata diversa
Su sta cosa mi trovi d'accordissimo. Napoli a sentire tutti è intoccabile, non puoi toccarla manco con un fiore perchè poi fai razzismo territoriale. Il napoletano che invece fa il coro su Roma/Milano/Torino/qualunque altra città va benissimo, è un normale coro
Ma certo che no. Pero' sai, dal momento in cui il razzismo inteso come insulto verbale avviene a tutti i livelli (dai politici agli imprenditori per arrivare ai cittadini comuni) e' ridicolo per me che venga costantemente rimarcato nel calcio mentre negli altri ambienti, politico e sociale, molto meno.The Prizefighter ha scritto: ↑16/12/2019, 22:03 E vabbè i calciatori non hanno una sensibilità? Siccome guadagnano una barca di soldi allora siamo liberi di dire negro di merda allo stadio e loro devono starsi pure zitti perchè guadagnano 10 volte quello che guadagna il tifoso medio? I soldi non annullano la sensibilità
Assolutamente. Dopodiche' se dobbiamo andare a cercare la sensibilita', la parita' di genere o qualsiasi valore morale in uno stadio di calcio allora insisto su quanto stupido sia tutto questo circo mediatico. A partire dalla campagna delle tre scimmie che, per Dio, e' abominevole. Una roba che neanche Hitler o Mussolini si sarebbero spinti a fare. Se quelli che hanno prodotto e promosso questa campagna sono la "parte buone" non siamo messi per niente bene (eufemismo: siamo messi malissimo)La differenza tra i due insulti non dovrebbe manco essere spiegata. Lautaro è figlio di troia per il tifoso avversario a prescindere dalla sua nazionalità, non è figlio di troia perchè è argentino, gli avrebbero dato del figlio di troia anche se fosse stato italiano. A Lukaku fanno l'ululato perchè è nero, non perchè è belga e non italiano. Come vedi c'è una sottilissima differenza. Con questo non giustifico il "figlio di troia", ma capisci che ha una portata diversa
Su sta cosa mi trovi d'accordissimo. Napoli a sentire tutti è intoccabile, non puoi toccarla manco con un fiore perchè poi fai razzismo territoriale. Il napoletano che invece fa il coro su Roma/Milano/Torino/qualunque altra città va benissimo, è un normale coro
[\quote]
se le regole valgono, devono valere per tutti.
Ma si parla del calcio perché la politica è un argomento troppo complesso per la massa. Basta vedere che quando le cose vanno male basta il Salvini di turno che cerca un capro espiatorio (prima i terun adesso gli immigrati) e spara qualche slogan facile, qualche concetto facile.IlBiondo ha scritto: ↑17/12/2019, 5:29 Ma certo che no. Pero' sai, dal momento in cui il razzismo inteso come insulto verbale avviene a tutti i livelli (dai politici agli imprenditori per arrivare ai cittadini comuni) e' ridicolo per me che venga costantemente rimarcato nel calcio mentre negli altri ambienti, politico e sociale, molto meno.
L'insulto per indispettire il calciatore, a cui viene toccato cio' che piu' lo puo' disturbare quindi razza, famiglia o provenienza, non e' minimamente paragonabile ad Emiliano che dice (da uomo forte della sinistra) che gli immigrati a 2 euro all'ora servono al sud e non se ne puo' fare a meno. Ci tengo a precisare che entrambi sono da censurare.
Guarda questi continuano a partire ste idee assurde tipo le tre scimmie perché tentano di risolvere un problema che in realtà non comprendono neanche loro. Secondo me manco ci credono al razzismo negli stadi. Se fossero davvero a conoscenza del problema e fossero sensibili al problema certe cose come le tre scimmie, il black friday sul CorSport, la lettera della curva nord dell'Inter non ci sarebbero. Ste gaffe succedono quando si vuole mettere mano ad un problema di cui non conosci nemmeno l'esistenzaIlBiondo ha scritto: ↑17/12/2019, 5:29 Assolutamente. Dopodiche' se dobbiamo andare a cercare la sensibilita', la parita' di genere o qualsiasi valore morale in uno stadio di calcio allora insisto su quanto stupido sia tutto questo circo mediatico. A partire dalla campagna delle tre scimmie che, per Dio, e' abominevole. Una roba che neanche Hitler o Mussolini si sarebbero spinti a fare. Se quelli che hanno prodotto e promosso questa campagna sono la "parte buone" non siamo messi per niente bene (eufemismo: siamo messi malissimo)
Onestamente io non ci vedo chissà che roba scandalosa o razzista in sta opera, il messaggio a me sembrava chiaro anche senza spiegazioni, ma evidentemente viste le reazioni (parte di radical chic di sto cazzo, altre ipocrite, altri di ritardati tipo quelli di top calcio che hanno detto "una è della Roma, una dell'Inter") tanto chiaro per tutti non era, quindi l'obiettivo è fallito se era "dare un messaggio", perché una campagna contro qualcosa che va spiegata è una campagna automaticamente fallimentare."Ho fatto la scimmia occidentale, con gli occhi azzurri e bianca. La scimmia asiatica con gli occhi a mandorla e la scimmia nera, al centro, da dove nasce tutto. La scimmia diventa la scintilla per insegnare a tutti che non c'è differenza: siamo tutti scimmie, se proprio qualcuno tiene tanto a dire a un nero che è una scimmia"
Simone Fugazzotto, creatore del trittico.