Serie A "contro" il razzismo

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The Prizefighter
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Serie A "contro" il razzismo

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Da Twitter (giusto per conferma, perchè sta roba l'ho vista pure nelle interviste post partita ieri)
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La scimmia vostra



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CombatZoneWrestling
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Re: Serie A "contro" il razzismo

Messaggio da CombatZoneWrestling »

Mio dio che scempio. Questa cosa è talmente razzista che neanche se ne rendono conto

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IlBiondo
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Re: Serie A "contro" il razzismo

Messaggio da IlBiondo »

Classica mossa da paese cattolico non praticante: coscienza lavata, critiche evitate ed anche se alla fine non serve a nulla si va avanti così.
Non si dice chiaramente che l'immigrato in Italia non ha speranze di lasciare lo stato di miseria in cui arriva.
Non si denuncia il fatto che ci sono migliaia di immigrati irregolari i quali non vengono ne regolarizzati né tantomeno cacciati.
Non si parla più del fatto che presidenti di regione sponsorizzino lo sfruttamento dei disperati nelle campagne del sud.
Si parla dei tifosi che fanno bububu allo stadio o gridano ndm a uno che guadagna 100k, 1000k 10000k all'anno.
Mi ha sempre fatto sorridere che se a Lukaku fanno gli ululati è una cosa orrenda, invece se a Lautaro ( o chiunque altro) danno del figlio di troia tutta la partita è OK. Milano (o Genova, Roma, Firenze) in fiamme è OK, Napoli no, guai a fare un coro contro.

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Re: Serie A "contro" il razzismo

Messaggio da The Prizefighter »

IlBiondo ha scritto: 16/12/2019, 21:47 Si parla dei tifosi che fanno bububu allo stadio o gridano ndm a uno che guadagna 100k, 1000k 10000k all'anno.
E vabbè i calciatori non hanno una sensibilità? Siccome guadagnano una barca di soldi allora siamo liberi di dire negro di merda allo stadio e loro devono starsi pure zitti perchè guadagnano 10 volte quello che guadagna il tifoso medio? I soldi non annullano la sensibilità
IlBiondo ha scritto: 16/12/2019, 21:47 Mi ha sempre fatto sorridere che se a Lukaku fanno gli ululati è una cosa orrenda, invece se a Lautaro ( o chiunque altro) danno del figlio di troia tutta la partita è OK.
La differenza tra i due insulti non dovrebbe manco essere spiegata. Lautaro è figlio di troia per il tifoso avversario a prescindere dalla sua nazionalità, non è figlio di troia perchè è argentino, gli avrebbero dato del figlio di troia anche se fosse stato italiano. A Lukaku fanno l'ululato perchè è nero, non perchè è belga e non italiano. Come vedi c'è una sottilissima differenza. Con questo non giustifico il "figlio di troia", ma capisci che ha una portata diversa
IlBiondo ha scritto: 16/12/2019, 21:47 Milano (o Genova, Roma, Firenze) in fiamme è OK, Napoli no, guai a fare un coro contro.
Su sta cosa mi trovi d'accordissimo. Napoli a sentire tutti è intoccabile, non puoi toccarla manco con un fiore perchè poi fai razzismo territoriale. Il napoletano che invece fa il coro su Roma/Milano/Torino/qualunque altra città va benissimo, è un normale coro

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IlBiondo
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Re: Serie A "contro" il razzismo

Messaggio da IlBiondo »

The Prizefighter ha scritto: 16/12/2019, 22:03 E vabbè i calciatori non hanno una sensibilità? Siccome guadagnano una barca di soldi allora siamo liberi di dire negro di merda allo stadio e loro devono starsi pure zitti perchè guadagnano 10 volte quello che guadagna il tifoso medio? I soldi non annullano la sensibilità
Ma certo che no. Pero' sai, dal momento in cui il razzismo inteso come insulto verbale avviene a tutti i livelli (dai politici agli imprenditori per arrivare ai cittadini comuni) e' ridicolo per me che venga costantemente rimarcato nel calcio mentre negli altri ambienti, politico e sociale, molto meno.
L'insulto per indispettire il calciatore, a cui viene toccato cio' che piu' lo puo' disturbare quindi razza, famiglia o provenienza, non e' minimamente paragonabile ad Emiliano che dice (da uomo forte della sinistra :winner: ) che gli immigrati a 2 euro all'ora servono al sud e non se ne puo' fare a meno. Ci tengo a precisare che entrambi sono da censurare.
La differenza tra i due insulti non dovrebbe manco essere spiegata. Lautaro è figlio di troia per il tifoso avversario a prescindere dalla sua nazionalità, non è figlio di troia perchè è argentino, gli avrebbero dato del figlio di troia anche se fosse stato italiano. A Lukaku fanno l'ululato perchè è nero, non perchè è belga e non italiano. Come vedi c'è una sottilissima differenza. Con questo non giustifico il "figlio di troia", ma capisci che ha una portata diversa
Assolutamente. Dopodiche' se dobbiamo andare a cercare la sensibilita', la parita' di genere o qualsiasi valore morale in uno stadio di calcio allora insisto su quanto stupido sia tutto questo circo mediatico. A partire dalla campagna delle tre scimmie che, per Dio, e' abominevole. Una roba che neanche Hitler o Mussolini si sarebbero spinti a fare. Se quelli che hanno prodotto e promosso questa campagna sono la "parte buone" non siamo messi per niente bene (eufemismo: siamo messi malissimo)
Su sta cosa mi trovi d'accordissimo. Napoli a sentire tutti è intoccabile, non puoi toccarla manco con un fiore perchè poi fai razzismo territoriale. Il napoletano che invece fa il coro su Roma/Milano/Torino/qualunque altra città va benissimo, è un normale coro
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se le regole valgono, devono valere per tutti.

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Re: Serie A "contro" il razzismo

Messaggio da The Prizefighter »

IlBiondo ha scritto: 17/12/2019, 5:29 Ma certo che no. Pero' sai, dal momento in cui il razzismo inteso come insulto verbale avviene a tutti i livelli (dai politici agli imprenditori per arrivare ai cittadini comuni) e' ridicolo per me che venga costantemente rimarcato nel calcio mentre negli altri ambienti, politico e sociale, molto meno.
L'insulto per indispettire il calciatore, a cui viene toccato cio' che piu' lo puo' disturbare quindi razza, famiglia o provenienza, non e' minimamente paragonabile ad Emiliano che dice (da uomo forte della sinistra :winner: ) che gli immigrati a 2 euro all'ora servono al sud e non se ne puo' fare a meno. Ci tengo a precisare che entrambi sono da censurare.
Ma si parla del calcio perché la politica è un argomento troppo complesso per la massa. Basta vedere che quando le cose vanno male basta il Salvini di turno che cerca un capro espiatorio (prima i terun adesso gli immigrati) e spara qualche slogan facile, qualche concetto facile.
Infatti allo stesso modo l'argomento razzismo negli stadi è un argomento di facile comprensione e se noti quasi tutti sono indignati (a ragione) per tutto lo scempio, dal black friday a questa roba, però poi gli stessi sono altrettanto favorevoli alle politiche di Salvini. Perché? Basta seguire la massa, gli danno un concetto facile a cui credere. Ed ecco che nascono i non sono razzista ma.
IlBiondo ha scritto: 17/12/2019, 5:29 Assolutamente. Dopodiche' se dobbiamo andare a cercare la sensibilita', la parita' di genere o qualsiasi valore morale in uno stadio di calcio allora insisto su quanto stupido sia tutto questo circo mediatico. A partire dalla campagna delle tre scimmie che, per Dio, e' abominevole. Una roba che neanche Hitler o Mussolini si sarebbero spinti a fare. Se quelli che hanno prodotto e promosso questa campagna sono la "parte buone" non siamo messi per niente bene (eufemismo: siamo messi malissimo)
Guarda questi continuano a partire ste idee assurde tipo le tre scimmie perché tentano di risolvere un problema che in realtà non comprendono neanche loro. Secondo me manco ci credono al razzismo negli stadi. Se fossero davvero a conoscenza del problema e fossero sensibili al problema certe cose come le tre scimmie, il black friday sul CorSport, la lettera della curva nord dell'Inter non ci sarebbero. Ste gaffe succedono quando si vuole mettere mano ad un problema di cui non conosci nemmeno l'esistenza

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lando
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Re: Serie A "contro" il razzismo

Messaggio da lando »

Il messaggio sarebbe "Rey Mysterio è una scimmia"?
Donald Trump penso sia d'accordo, visto che Mysterio è messicano.
:esterefatto:

Comunque.
"Ho fatto la scimmia occidentale, con gli occhi azzurri e bianca. La scimmia asiatica con gli occhi a mandorla e la scimmia nera, al centro, da dove nasce tutto. La scimmia diventa la scintilla per insegnare a tutti che non c'è differenza: siamo tutti scimmie, se proprio qualcuno tiene tanto a dire a un nero che è una scimmia" 

Simone Fugazzotto, creatore del trittico.
Onestamente io non ci vedo chissà che roba scandalosa o razzista in sta opera, il messaggio a me sembrava chiaro anche senza spiegazioni, ma evidentemente viste le reazioni (parte di radical chic di sto cazzo, altre ipocrite, altri di ritardati tipo quelli di top calcio che hanno detto "una è della Roma, una dell'Inter") tanto chiaro per tutti non era, quindi l'obiettivo è fallito se era "dare un messaggio", perché una campagna contro qualcosa che va spiegata è una campagna automaticamente fallimentare.

Ma ugualmente, il punto è un altro: pure se avessero usato il miglior slogan del pianeta, accattivante ed immediato per tutti, ugualmente non serve a un cazzo.
È la solita pagliacciata di facciata all'italiana: facciamo fare lo slogan all'artista, poi di concreto non facciamo nulla e siamo a posto così. La Lega Calcio cerca di darsi una ripulita dopo gli episodi di razzismo, ma non capiscono (perché da sempre la federazione è in mano a vecchi rincoglioniti, e se non sono vecchi sono comunque rincoglioniti) che l'unica cosa che davvero darebbe un'immagine pulita sarebbe imporre telecamere a tutti, USARLE e daspare a vita chi fa certi cori. Semplicissimo. Ma non lo fanno, perché noi italiani non FACCIAMO, ma PARLIAMO. E basta.

Giusto un paio di settimane fa uno ha mimato una scimmia per insultare un giocatore. Telecamere, daspato a vita ed ha pure perso il lavoro.
Da noi, capitasse una roba così, ci sarebbero i sindacati subito a difenderlo, qualche politico random a cavalcare la cosa, e qualche avvocato a fare cause e querele al mondo.


Comunque io ero razzista fino a ieri, ma adesso che ho visto quest'opera ho cambiato idea. :looser:

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IlBiondo
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Re: Serie A "contro" il razzismo

Messaggio da IlBiondo »

Per me è un megafail assoluto.
Comunque ragazzi, visto che tanto siamo in Italia, aspettiamo di sapere di chi è parente sto Fugazzotto.
Vedrete che questa ennesima cappella verrà ripresa a livello internazionale e non in modo positivo.

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