Why Bret? Why not.

Il forum principale di Tuttowrestling: il posto giusto per discutere di wrestling (WWE, TNA e quant’altro) insieme agli altri appassionati.
Avatar utente
Jeff Hardy 18
Messaggi: 32550
Iscritto il: 23/12/2010, 9:55
Città: Milano
Been thanked: 539 times

Re: Why Bret? Why not.

Messaggio da Jeff Hardy 18 »

gnort esplanade ha scritto: 11/12/2019, 15:33 Perdonatemi una piccola osservazione...secondo me si tende a sminuire e sottovalutare la figura di Bret Hart in questo modo...mi spiego...va bene che non viene considerato fra i più grandi in assoluto (vedi di generazione in generazione i vari Thesz, Sammartino, Hogan, Flair, Austin, Rock, mettiamoci pure Cena…) però praticamente dopo questi, viene sempre citato pure lui...va bene che non sarà alla loro altezza, ma praticamente da chiunque ne senta parlare, viene sempre ma dico sempre citato fra i più grandi di sempre in assoluto…
Capisco che nonostante ciò non sia a livello di quelli da me su citati, però è fra quei 10 wrestler fra Canada e USA più importanti e grandi della storia…
Poi ognuno avrà i propri criteri, i propri preferiti, e così via dicendo, però io da praticamente chiunque sento sempre elencare Bret Hart fra i grandissimi.
Poi magari, giustamente, non sarà all'altezza di alcuni dei più grandi, ma sempre lì resta…
non so se ho espresso bene il mio pensiero... :(
Il discorso è molto legato al fatto che i nomi che citi siano spinti in un certo modo.
Cioè che Thesz per dire guadagnasse più di Hogan per dire non lo sanno tutti, nel momento di suo massimo splendore, metà anni '40 fine anni '50 era tra i 5 atleti più pagati negli US (per la cronaca 1 boxer e 4 wrestler, di solito Thesz, Gagne, George e poi i top heel della zona di Chicago).
Proprio per questo Bret ha un ruolo, ma non è mai stato spinto come un Cena per dire, non ha mai fatto un reality o film, anche per suo disinteresse generale.



Avatar utente
theMiSDEAL
Messaggi: 7210
Iscritto il: 23/12/2010, 22:59
Has thanked: 51 times
Been thanked: 234 times

Re: Why Bret? Why not.

Messaggio da theMiSDEAL »

È un po’ lo stesso motivo per cui la DX è uno dei migliori tag team della storia del brestling.

Avatar utente
Saimas
Messaggi: 12782
Iscritto il: 22/12/2010, 21:58
Has thanked: 429 times
Been thanked: 346 times

Re: Why Bret? Why not.

Messaggio da Saimas »

Mox. ha scritto: 11/12/2019, 23:00 Questa é l’unica cosa che abbia avuto risonanza a livello mediatico. Com’è che un Bret Hart oggi non ha un proprio spazio fuori dal contesto wrestling? E perché si un Hogan, Flair, e Steve Austin?
Io amo Ric Flair ma è intellettualmente disonesto dire che il Naitch abbia avuto un proprio spazio fuori dal Business... o mi sono seriamente perso qualcosa. E si tende a sottovalutare l'impatto negli USA che i Simpsons hanno avuto, soprattutto nelle prime stagioni dove raggiungevano e superavano facilmente i 10 milioni di spettatori. Unica risonanza a livello mediatico? certo ma non è poco, considerando anche gli interventi che spero tu abbia letto di Jeff Hardy 18 ma soprattutto di Happy Hell Show: su Bret Hart c'è stato un revisionismo, una "cancellazione parziale" della sua memoria a causa dell'interrompersi brusco dei rapporti con la WWE che ha portato l'Hitman ad essere ricordato come un B+, al massimo e a essere generosi. Ma adesso rischio di essere ridondante rispetto a ottimi post precedentemente letti.

P.s. non credo sia un caso che i Bret e i Flair non abbiamo uno spazio fuori dal contesto Wrestling (volenti o meno), ma qua si torna al dualismo in-ring/out-ring.

Avatar utente
HappyHellShow
Messaggi: 2153
Iscritto il: 23/12/2010, 0:18
Città: Carrara
Has thanked: 108 times
Been thanked: 251 times

Re: Why Bret? Why not.

Messaggio da HappyHellShow »

PuroIndyLove ha scritto: 11/12/2019, 22:58 Su Bret Hart non ho nulla da eccepire, insieme a Michaels è stato certamente il simbolo dell'era immediatamente post-Hogan, sebbene un periodo molto zoppicante per la compagnia.

Da tener presente che è uno di quei wrestler che si sono costruiti da soli e che da soli sono andati over presso il pubblico, vedesi la popolarità della Hart Foundation.

L'idea iniziale di McMahon nei suoi confronti era quella di fargli interpretare un cowboy.

Ad ogni modo, io non penso che questa era post-Cena si caratterizzi per la presenza di un atleta specifico.

Il push di Reigns è stato incostante e al momento è in fase di restyling.

Identificare in questo Daniel Bryan non è stato possibile, perché a "qualcuno" la cosa non andava giù, nonostante il pubblico spingesse.

Oserei dire che l'era attuale appartiene a Lesnar, certamente il fulcro di molte storie all'interno della WWE e il wrestler su cui ruota per la maggior parte delle volte gli show, ma la considero una scelta un pò forzata.
Io credo che l'era attuale appartenga soprattutto ai social. Non esiste un atleta di punta per svariati motivi: se si guarda sul lato mark, è Lesnar senza dubbio, ma è cambiato il modo del pubblico di fruire il prodotto.
I social dominano: qualsiasi cosa finisce sui social e quindi è molto più semplice che un fan volti le spalle ad un atleta per certi suoi comportamenti.
E' anche il motivo per cui è così difficile lanciare qualcuno contro il volere del pubblico. Il caso di Bryan è emblematico: un pubblico che si ribella e costringe un'azienda che fino a quel momento aveva fatto il proprio comodo, a cambiare piani in corsa per WrestleMania XXX.
Hanno provato a fare la stessa cosa con Reigns, ma il pubblico lo ha sempre rigettato, arrivando a risultati disastrosi e rendendolo amato solo in conseguenza del dramma personale che ha avuto.
Forse non è l'era di un solo atleta e se dovessi indicare un nome, farei il nome di un brand, ossia quello di NXT. E' quel punto di incontro tra la scena indipendente ed un prodotto major che però è privo di imposizioni di nomi (perché di fatto qualsiasi nome, all'interno del roster di NXT, andrebbe bene).
NXT, nell'ambito major, è accolto positivamente a prescindere: non è un prodotto perfetto, ma ha trovato il favore del pubblico, complice una gestione unicamente affidata a Triple H. Ha il profumo di qualcosa di nuovo, quando qualcosa di nuovo non è, perché chiunque abbia masticato il panorama indipendente negli anni passati, ha avuto modo di vedere Cole, O'Reilly, Gargano, Ciampa, Roderick liberi di esprimersi senza le restrizioni major.
Ma non nego che in ambito major abbia avuto un impatto mediatico notevole e il merito di aver riportato passione nei fans che stavano perdendo fiducia nel brand WWE.

Avatar utente
Jeff Hardy 18
Messaggi: 32550
Iscritto il: 23/12/2010, 9:55
Città: Milano
Been thanked: 539 times

Re: Why Bret? Why not.

Messaggio da Jeff Hardy 18 »

Su NXT riprendo quanto disse RVD, "che cazzo se urlano isidab che qua ad amazzarme ce so io". Me lo immagino romano Rob.

Avatar utente
PuroIndyLove
Messaggi: 1626
Iscritto il: 05/11/2012, 10:32
Città: Napoli
Has thanked: 193 times
Been thanked: 126 times

Re: Why Bret? Why not.

Messaggio da PuroIndyLove »

HappyHellShow ha scritto: 12/12/2019, 18:03 Io credo che l'era attuale appartenga soprattutto ai social. Non esiste un atleta di punta per svariati motivi: se si guarda sul lato mark, è Lesnar senza dubbio, ma è cambiato il modo del pubblico di fruire il prodotto.
I social dominano: qualsiasi cosa finisce sui social e quindi è molto più semplice che un fan volti le spalle ad un atleta per certi suoi comportamenti.
E' anche il motivo per cui è così difficile lanciare qualcuno contro il volere del pubblico. Il caso di Bryan è emblematico: un pubblico che si ribella e costringe un'azienda che fino a quel momento aveva fatto il proprio comodo, a cambiare piani in corsa per WrestleMania XXX.
Hanno provato a fare la stessa cosa con Reigns, ma il pubblico lo ha sempre rigettato, arrivando a risultati disastrosi e rendendolo amato solo in conseguenza del dramma personale che ha avuto.
Forse non è l'era di un solo atleta e se dovessi indicare un nome, farei il nome di un brand, ossia quello di NXT. E' quel punto di incontro tra la scena indipendente ed un prodotto major che però è privo di imposizioni di nomi (perché di fatto qualsiasi nome, all'interno del roster di NXT, andrebbe bene).
NXT, nell'ambito major, è accolto positivamente a prescindere: non è un prodotto perfetto, ma ha trovato il favore del pubblico, complice una gestione unicamente affidata a Triple H. Ha il profumo di qualcosa di nuovo, quando qualcosa di nuovo non è, perché chiunque abbia masticato il panorama indipendente negli anni passati, ha avuto modo di vedere Cole, O'Reilly, Gargano, Ciampa, Roderick liberi di esprimersi senza le restrizioni major.
Ma non nego che in ambito major abbia avuto un impatto mediatico notevole e il merito di aver riportato passione nei fans che stavano perdendo fiducia nel brand WWE.
Su NXT mi sono già pronunciato esaustivamente nel topic dedicato alla guerra fra il brand giallo e l'AEW, quindi non mi ripeto.

Se ci basassimo sulla popolarità del brand, allora ognuno di quei ragazzi sarebbe una top star o il simbolo di un dato periodo storico della compagnia.

Ma torno a dire (lo so, mi contraddico) che NXT non è un prodotto concreto, è fine a se stesso e, ad ora, ciò che è partito da lì non ha avuto alcun progetto, anzi, solo flop evidenti.

E' un'arma di distrazione di massa.

Una bella arma, ma copre il vuoto del fatto che, appunto, al momento non esiste propriamente un personaggio che faccia da emblema della compagnia e che la compagnia stessa non si identifichi più, come un tempo, in una era specifica.

In che era siamo adesso, social a parte?

Avatar utente
HappyHellShow
Messaggi: 2153
Iscritto il: 23/12/2010, 0:18
Città: Carrara
Has thanked: 108 times
Been thanked: 251 times

Re: Why Bret? Why not.

Messaggio da HappyHellShow »

PuroIndyLove ha scritto: 12/12/2019, 22:28 In che era siamo adesso, social a parte?
Se dovessi trovare un termine che possa riassumere l'era in cui siamo, la definirei Global.
E' l'era in cui il wrestling si è espanso in tutti i continenti e in cui quasi tutte le federazioni hanno un proprio on demand, in modo che il pubblico di tutto il mondo possa seguirne gli show in maniera perfettamente legale.
Non esiste più un wrestler di riferimento come poteva essere un John Cena, un Eddie o un Rey nel decennio precedente (io porto sempre come esempio il fatto che gente che non conosca niente di wrestling, chieda "Ma lotta ancora John Cena?", segno che il prodotto sia andato ben oltre la fanbase e abbia raggiunto il livello di cult anche tra i non appassionati) ed esistono tantissime realtà, che raggiungono rapidamente il boom per poi cercare il proprio assestamento.
E' un'epoca estremamente volubile e particolare: se si pensa bene a quante cose abbiamo assistito nel giro di questo decennio, si potrebbe scrivere un libro intero.
Gli anni '10 hanno visto il ritorno in auge della Gran Bretagna e dell'Europa in generale, diventata poi "terra di conquista" della stessa WWE, una volta che si è cercato un mercato nuovo e fresco per dare al proprio pubblico volti che non conosceva ancora.
Quello stesso mercato ha raggiunto nel giro di pochissimi anni un boom incredibile per poi avere una stabilità, una flessione o una consacrazione definitiva (la PROGRESS nel primo caso, la RevPro nel secondo, la OTT nel terzo).
E' un mercato in continua trasformazione, con la WWE che tiene sempre tutto sotto controllo dal punto di vista delle offerte contrattuali e col pubblico che ha comunque molte più opzioni di scelta rispetto al passato: basterebbe un click per scoprire tantissime nuove realtà e tantissime nuove proposte di wrestling (il weekend di Mania è l'emblema di questa offerta variegata: è una tre giorni di full immersion nel wrestling di qualsiasi federazione indipendente. E' una vera e propria festa del wrestling).

Rispondi