Ma la decisione di mettere nel main event il 3-way ci stava ed era anche nell'aria (poi se un match viene bene o male prima non puoi saperlo, vd HHH vs Orton di WM25).
Ora il problema è che non potevi chiudere con il match ad eliminazione maschile perché lo doveva vincere Smackdown (o meglio Roman) e quindi a chiudere doveva essere un match vinto da NXT (per la questione dello score)
O chiudevi con il 3-way o con il match ad eliminazione femminile. Escludo il match per i titoli secondari perché non c'era ragione per chiudere con quello lì, visto che c'era un confronto a 3 con i titoli massimi (e non intermedio) di divisione femminile.
Altrimenti dovevi andare con uno dei tre match titolati, ma a quel punto chiudevi la storyline principale del ppv prima del main event.
WWE 2019 SURVIVOR SERIES : OFFICIAL THREAD
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Re: WWE 2019 SURVIVOR SERIES : OFFICIAL THREAD
Giungo a commentare con molto ritardo, ma solo dopo aver letto svariate recensioni positive la curiosità ha preso il sopravvento e mi sono deciso a guardare questo particolarissimo Survivor Series.
Sarò onesto nel dire che lo spettacolo non mi è dispiaciuto, e dunque un PPV tutto sommato piacevolissimo, traghettato interamente dagli ospiti del brand giallo, la vera chicca di questo show.
Solo ho trovato molto difficile entusiasmarmi per il notevole "endorsement" che il main roster ha apportato ai ragazzi di NXT, perché a mio avviso lo show non riesce a liberarsi dall'ombra della finalità a se stesso e, per quanto mi riguardo, all'apparenza sembra più che il coinvolgimento di NXT fosse a) una maniera per ovviare a un casino in Arabia Saudita; b) lanciare un guanto di sfida a Dynamite e risollevare un pò i ratings nella battaglia del mercoledì sera.
Insomma, una valorizzazione solo di facciata e finalizzata a vendere un solo show del talento di quello che viene (e dovrebbe essere in realtà, con i dovuti limiti) considerato un territorio di sviluppo ma che di fatto non è.
Personalmente stento davvero a credere che nel momento in cui Keith Lee o Ciampa debutteranno nel main roster, faranno tesoro di questa serata e la dirigenza sceglierà di muoversi sfruttando il successo (perché ne hanno avuto parecchio con questo PPV) e le conquiste che hanno ottenuto questa sera.
Mi dispiace, ma credo sinceramente che tutto questo sia solo l'eccitazione di una notte, una buona furbata da parte della WWE per vendere uno show che da ANNI E ANNI non se lo inchiappettava più nessuno. NXT non ha dimostrato nulla di concreto, o meglio, nulla che possa concretamente realizzarsi per volontà di chi decide.
Ditemi cosa ne pensate.
Tralasciando poi il fatto che il fulcro della battaglia fra i tre roster (il Series Match finale) ha lasciato qualche amaro in bocca: WALTER eliminato in men che non si dica, per quanto, a mio parere, meritasse la finale più di Lee e a NXT fosse stato costruito, sino a quel momento, quasi come infrangibile.
In generale sono state davvero poco aggraziate (e assurde nella loro rapidità, causa un minutaggio contenuto) le varie eliminazioni, frutto di un problema intrinsecamente strutturale in un match a 15 uomini, ergo così chiaramente caotico e, showdown finale a parte, poca libertà di movimento da parte degli atleti che han potuto mostrare ben poco e rendere il match troppo meccanico.
Le sole due note veramente positive della serata sono state il 3 Way e Cole vs. Dunne, e ci aggiungerei anche un buon tag team 3 way match nel pre-show.
Sono molto desolato per i fischi contro Rollins (a questo punto forzatamente in odore di turn heel), ma capisco che un lecchinaggio troppo evidente (e vabbè, le frecciate a Punk) e corporativo verso la compagnia (tipo difendere il finale di HIAC e il casino in Arabia) non ti metta in buona luce.
Il suo regno da campione Universale è stata una grandissima occasione persa per mettere su un regno face come non lo si vedeva da tempo.
Ah già, dimenticavo, aspettiamo che al pubblico cominci ad andar giù Reigns come UNICA alternativa.
Il personaggio di The Fiend non mi dispiace: è oscuro, misterioso, ha parecchie sfaccettature, può aprire innumerevoli scenari, ma non so quanto possa durare in questo schema onnipresente della WWE dove i mostri squashano gente finché non incontrano chi è più mostro di loro.
Hanno sbagliato a dargli immediatamente il titolo, un push troppo fulmineo che rischia di bruciarlo e farlo cadere nel banale.
Noto con dispiacere, tra l'altro, che si comincia a profilare per Bryan quel genere di carriera che supponevo per lui al suo ritorno: ovvero una carriera alla Jericho/Benoit (io la definisco), cioè di un ex main eventer ora votato a lanciare i giovani e a mettere il suo (mite) starpower al servizio di altri e delle storie.
Un genere di cambiamento onorevole, s'intende, per un veterano del ring (e anche logico), se non avesse Bryan ancora molto da dare nel main eventing come perno principale della federazione, un privilegio che, in realtà, non gli è mai stato concesso, lasciando molte sue qualità inespresse.
Sarò onesto nel dire che lo spettacolo non mi è dispiaciuto, e dunque un PPV tutto sommato piacevolissimo, traghettato interamente dagli ospiti del brand giallo, la vera chicca di questo show.
Solo ho trovato molto difficile entusiasmarmi per il notevole "endorsement" che il main roster ha apportato ai ragazzi di NXT, perché a mio avviso lo show non riesce a liberarsi dall'ombra della finalità a se stesso e, per quanto mi riguardo, all'apparenza sembra più che il coinvolgimento di NXT fosse a) una maniera per ovviare a un casino in Arabia Saudita; b) lanciare un guanto di sfida a Dynamite e risollevare un pò i ratings nella battaglia del mercoledì sera.
Insomma, una valorizzazione solo di facciata e finalizzata a vendere un solo show del talento di quello che viene (e dovrebbe essere in realtà, con i dovuti limiti) considerato un territorio di sviluppo ma che di fatto non è.
Personalmente stento davvero a credere che nel momento in cui Keith Lee o Ciampa debutteranno nel main roster, faranno tesoro di questa serata e la dirigenza sceglierà di muoversi sfruttando il successo (perché ne hanno avuto parecchio con questo PPV) e le conquiste che hanno ottenuto questa sera.
Mi dispiace, ma credo sinceramente che tutto questo sia solo l'eccitazione di una notte, una buona furbata da parte della WWE per vendere uno show che da ANNI E ANNI non se lo inchiappettava più nessuno. NXT non ha dimostrato nulla di concreto, o meglio, nulla che possa concretamente realizzarsi per volontà di chi decide.
Ditemi cosa ne pensate.
Tralasciando poi il fatto che il fulcro della battaglia fra i tre roster (il Series Match finale) ha lasciato qualche amaro in bocca: WALTER eliminato in men che non si dica, per quanto, a mio parere, meritasse la finale più di Lee e a NXT fosse stato costruito, sino a quel momento, quasi come infrangibile.
In generale sono state davvero poco aggraziate (e assurde nella loro rapidità, causa un minutaggio contenuto) le varie eliminazioni, frutto di un problema intrinsecamente strutturale in un match a 15 uomini, ergo così chiaramente caotico e, showdown finale a parte, poca libertà di movimento da parte degli atleti che han potuto mostrare ben poco e rendere il match troppo meccanico.
Le sole due note veramente positive della serata sono state il 3 Way e Cole vs. Dunne, e ci aggiungerei anche un buon tag team 3 way match nel pre-show.
Sono molto desolato per i fischi contro Rollins (a questo punto forzatamente in odore di turn heel), ma capisco che un lecchinaggio troppo evidente (e vabbè, le frecciate a Punk) e corporativo verso la compagnia (tipo difendere il finale di HIAC e il casino in Arabia) non ti metta in buona luce.
Il suo regno da campione Universale è stata una grandissima occasione persa per mettere su un regno face come non lo si vedeva da tempo.
Ah già, dimenticavo, aspettiamo che al pubblico cominci ad andar giù Reigns come UNICA alternativa.
Il personaggio di The Fiend non mi dispiace: è oscuro, misterioso, ha parecchie sfaccettature, può aprire innumerevoli scenari, ma non so quanto possa durare in questo schema onnipresente della WWE dove i mostri squashano gente finché non incontrano chi è più mostro di loro.
Hanno sbagliato a dargli immediatamente il titolo, un push troppo fulmineo che rischia di bruciarlo e farlo cadere nel banale.
Noto con dispiacere, tra l'altro, che si comincia a profilare per Bryan quel genere di carriera che supponevo per lui al suo ritorno: ovvero una carriera alla Jericho/Benoit (io la definisco), cioè di un ex main eventer ora votato a lanciare i giovani e a mettere il suo (mite) starpower al servizio di altri e delle storie.
Un genere di cambiamento onorevole, s'intende, per un veterano del ring (e anche logico), se non avesse Bryan ancora molto da dare nel main eventing come perno principale della federazione, un privilegio che, in realtà, non gli è mai stato concesso, lasciando molte sue qualità inespresse.