Come promesso, anche se in notevole ritardo, arriva la mia top del 2018. Mi manca qualche serie che probabilmente finirebbe qui dentro, ma che non ho ancora visto e quindi nel caso ne parlerò quest'anno. Ho lasciato perdere seconde stagioni e/o anime già discussi nel topic stagionale. Giusto per, recuperatevi 3-gatsu no Lion e l'ultima stagione di Lupin che ha rilanciato in maniera meravigliosa il franchise.
Niente classifiche perché tra queste non saprei scegliere, metto in ordine alfabetico
A Place Further Than the Universe
Anime della Madhouse con Atsuko Ishizuka alla regia. Salita alla ribalta con No Game No Life, ha avuto nello scorso decennio un ruolo marginale in Monster e dei ruoli di primo piano in Nana e il film di Piano no Mori. Tante le Seyuu di primissimo piano, su cui spicca sicuramente la Hanazawa, ma anche Inori Minase, Saori Hayami e Yuka Iguchi.
Un viaggio in un posto più lontano dell'universo, un posto vuoto dove è impossibile fuggire e nascondersi. L'Antartide, più che un luogo particolare dove ambientare le giornate di quattro ragazzine, in questo caso rappresenta il luogo perfetto per evadere, confrontarsi con le proprie paure, crescere e costruire una profonda amicizia. Le quattro protagoniste sono tutte ben caratterizzate, e hanno tutte un motivo per partire. Shirase vorrebbe visitare il luogo dove sua madre è rimasta dispersa tre anni prima e capire perché ha dedicato la sua vita a quel luogo, Mari (soprannominata Kimari) è l'immancabile personaggio overenthusiastic che farà da collante al gruppo, vuole partire perché capisce che un domani non potrà mollare tutto e quindi cerca un'avventura che le permetta di vivere appieno la propria giovinezza e di fare il grande passo verso l'età adulta, Hinata che vuole semplicemente fuggire per motivi che scopriremo nelle puntate finali e infine Yuzuki che a causa del poco tempo a disposizione dovuto al suo lavoro nel mondo dello spettacolo, fa fatica ad esprimersi e a fare amicizia e quindi prende questo viaggio come un'opportunità.
Non si partirà subito, perché la prima parte sarà incentrata sulla preparazione, o meglio, sul cercare un modo per partire in Antartide, con Shirase che dovrà sopportare le prese in giro dei compagni, consapevole di essere giovane e debole e che il suo obiettivo è un ostacolo apparentemente insormontabile, ma pronta a prendersi la sua rivincita personale qualora dovesse riuscirci.
A Place Further Than the Universe è la dimostrazione che anche con poche pretese si può costruire un racconto che resta solido e piacevole per tutti e 13 gli episodi, senza infilarci situazioni assurde o plot twist che non stanno da nessuna parte. L'opening non le rende molta giustizia, al contrario delle OST e del comparto grafico che riesce a rappresentare molto bene l'Antartide.
Asobi Asobase
Serie comedy che ci racconta le disavventure di tre ragazze delle medie nel loro "club dei giochi", che spesso, partendo da situazioni normali come un gioco da tavolo, finiscono coinvolte in situazioni assurde. Se avete visto o sentito parlare di Nichijou, avrete già più o meno capito come è impostata questa serie. Tante le reference, come Dragonball, Detective Conan o il Joker di Batman, forse nel finale inizia a stancare ma rimane su buoni livelli. Guardate qualche spezzone e vedete se fa per voi.
Grand Blue
Altro comedy estivo, questo più tradizionale e con una sorta di continuity. Iori Kitahara si trasferisce da suo zio e dalle sue cugine in vista dell'inizio dell'università e, suo malgrado, dopo una serie di malintesi entrerà a far parte di un club di immersioni popolato da stramboidi. Conoscevo già il manga che purtroppo ho dovuto droppare dopo una trentina di capitoli perché era stato licenziato in america e le scanlation sono passate in mano a troll o incompetenti, poche volte mi era capitato di ridere così tanto per un manga. L'anime è una buonissima e abbastanza fedele trasposizione, quindi andate sul sicuro. E' la classica comicità fatta di malintesi, allusioni sessuali e personaggi sopra le righe che hanno un concetto di amicizia tutto loro. Anche quei pochissimi momenti seri, sono stati comunque inseriti molto bene. Apprezzabile anche lo sviluppo dei personaggi, spesso dimenticato in questo genere di serie.
SSSS.Gridman
Premessa, è l'unica serie in cui sono stato costretto a fare uno spoiler su un personaggio. E' un qualcosa abbastanza intuibile e non rovina l'esperienza generale, però preferisco avvisare.
La Trigger ci riprova con un omaggio alle vecchie Ultra Series e quello che, leggo su Reddit, è di fatto un seguito della serie del 1993 "Gridman the Hyper Agent". Quindi, penso sia consigliabile recuperare i vari Ultraman e il Gridman del 1993, cosa che personalmente non ho intenzione di fare, troppa roba. Comunque, non preoccupatevi, la serie è fatta apposta per essere comprensibile anche senza recuperarsi tutto il malloppone, e i riferimenti alle altre serie non sono buttate lì solo come citazioni fini a se stesse.
SSSS.Gridman sembra il classico "Monster of the Week", e immagino che chiunque abbia visto i Power Rangers da piccolo sa di cosa parlo. Per questo è stata un po' snobbata, visto che proporre un format del genere nel 2018 è abbastanza anacronistico. Però, fidatevi, Gridman non è per nulla una serie vuota.
Yuta, è un liceale con un' amnesia, non ricorda nulla e vede delle illusioni rappresentanti Gridman. Al suo fianco ci sono, Rikka Takarada e Shou Utsumi. Sono tre personalità molto diverse tra di loro, Yuta è praticamente un guscio vuoto a causa dell'amnesia, Rikka è una persona gentile, determinata e caritatevole mentre Shou è un otaku fissato con i kaiju (i giganteschi mostri ricorrenti in questo tipo di serie) e da Ultraman. Avendo modi di agire e comunicare diversi, entrambi influenzeranno le scelte di Yuta, che deciderà di combattere con Gridman semplicemente perché è quello che deve fare. Non c'è gloria o fama, visto che ad ogni attacco la memoria delle persone viene come manipolata e ripristinata. In seguito si aggiungeranno personaggi che faranno da supporto a Gridman e in occorrenza saranno armi in grado di essere utilizzate o montate su di lui.
Il personaggio più interessante da analizzare, a mio avviso, è quello di Akane, compagna di classe del trio. All'apparenza talmente popolare da risultare quasi idolatrata dai suoi compagni, ma dietro quella maschera in realtà si nasconde colei che disegna e manda a combattere grazie ad un "alieno" di nome Alexis, i kaiju. E' una persona estremamente egoista, irascibile e incapace di comunicare. Per questo si rifugia nel suo mondo ideale, dove non ha bisogno di aprirsi. Anche lei desidera delle amicizie, ma le sue convinzioni errate e deviate, fanno sì che pretenda che i suoi amici debbano trattarla come una dea, e perde la ragione quando nota che le persone intorno a lei riescono a comunicare e a chiarirsi così facilmente. Infastidita in particolare da un kaijuu difettoso, Anti, che nonostante venga continuamente maltrattato continua a starle accanto perché anche lui capisce che persino un mostro ha bisogno di rapportarsi col prossimo.
Cosa ci vuole dire Gridman? Gridman ci dice sostanzialmente di parlare, di non fuggire di fronte alle prime difficoltà, ma soprattutto di non abbandonare il prossimo e non lasciare che si chiuda in se stesso. Ci sono tante altre teorie che mi piacerebbe portare, ma sarebbero un filino spoiler quindi evito, che già ho scritto troppo.
Gran bella serie, la regia è complementare alla narrazione, le parti in CGI sono molto gradevoli e vale sicuramente una visione, anche se magari non troverete chissà quali significati profondi.
Yuru Camp
Uscita praticamente in contemporanea con "A Place Further Than the Universe", questa serie è assolutamente un
cute girls doing cute things. Degno erede di Non Non Biyori per quanto riguarda l'immersione nella natura, Yuru Camp con la scusa del campeggio ci porta alla scoperta delle meraviglie naturalistiche del paese, attraverso dei personaggi molto dolci. Tante ambientazioni diverse, fondali meravigliosi e anche consigli utili sul campeggio, che magari possono far avvicinare le persone a questo hobby.
Serie che mi è piaciuta molto e ricordo volentieri anche a distanza di un anno, a cui basta un tramonto o un cielo stellato per risultare accattivante. Non una serie che può piacere o interessare a tutti, mi rendo conto. Quest'anno o forse a Gennaio dell'anno prossimo, non lo so ancora, andrà in onda la seconda stagione.
Lascio qui
https://www.crunchyroll.com/anime-featu ... amp-part-2" onclick="window.open(this.href);return false;
Zombieland Saga
Zombieland Saga, nasce dalla collaborazione tra lo studio d'animazione MAPPA, il colosso dei giochi mobile Cygames e lo studio discografico Avex Pictures, che hanno coinvolto anche nomi importanti come il compositore Yasuharu Takanashi.
Portando come protagoniste delle ragazze morte prematuramente e con tante paure e rimpianti, e puntando forte su un comedy sfacciato, la serie sin dall'inizio riesce a discostarsi parecchio dal filone idol tanto popolare (sigh) in Giappone, riuscendo a catturare l'attenzione anche del pubblico occidentale più generalista. I primi episodi si presentano come una parodia demenziale, quando le ragazze sembravano fare di tutto tranne che ballare, con l'anime che diventa presto un meme. Proprio perché pensavo avesse trovato la sua dimensione ideale non avevo particolarmente apprezzato il tentativo di affrontare certe tematiche, con il rischio di buttarla nei soliti drammoni superflui. Comunque, messe da parte le perplessità, Zombieland seppur in maniera ovviamente abbozzata vista la natura e la durata della serie, e nonostante l'utilizzo di alcuni espedienti narrativi troppo vecchi e forzati (usati più volte in 12 episodi poi), riesce a trattare in maniera sorprendentemente matura alcune delle piaghe che affliggono non solo lo show business jappo, ma anche l'intero paese, come il problema della natalità e dell'età media sempre più alta. In tal senso, è stata una mossa molto intelligente affiancare, far convivere e confrontare, personaggi provenienti da anni (se non epoche) differenti. Ed è anche una bella storia di rivalsa, perché quale miglior redemption dal tornare in vita per prendersi quello che non si è mai riuscito ad avere o che è stato tolto ingiustamente? Purtroppo non tutte hanno avuto il giusto spazio, più che per una questione di tempo presumo per esigenze di trama, visto che con tutta probabilità le ragazze che non hanno ancora un background saranno elementi chiave in una eventuale prossima stagione.
Il chara mi piace molto (solo amore per Sakura testa d'uovo

), Le OST sono tutte orecchiabili, peccato per la CGI molto legnosa, non esagero quando dico che a una certa non capivo cosa stavo guardando. Fortuna che l'hanno tirata fuori tipo tre volte e basta.
Uno show coraggioso che non si limita a fare il compitino ma che riesce ad offrire diversi spunti, come il contrapporre la morte al mondo delle idol che viene generalmente raccontato come un paradiso terrestre raggiungibile con la sola forza dell'amicizia. Grazie ad un comedy funzionale, una buona dose di misteri e dei personaggi senz'altro particolari, ha avuto il merito di far avvicinare e appassionare anche i più scettici. Si spera di rivederle sicuramente presto per quella che, se tutto va bene, non sarà necessariamente solo un brodino allungato per continuare a spillare soldi.
Un piccolo spazio se lo merita anche Saga, non certo la parte più popolare del Giappone. Molto belle le foto delle ambientazioni IRL, vi invito a dare un'occhiata. Chissà, magari con "salvare Saga" il buon Kotaro (pg dell'anno, ha il mio voto) intendeva la vera Saga.
Altra roba che ho visto (o droppato), che per motivi diversi non ho messo e di cui se volete possiamo discuterne.
-Darling in the FRANXX
-SAO Alternative: Gun Gale Online
-Hanebado
-How not to Summon a Demon Lord
Inklings ha scritto:Ringrazio Impreza per avermi portato ad iniziare The Promise Neverland.
Sono a capitolo 30 e la narrazione mi sta tenendo letteralmente incollato.
Ti assicuro che in 100 e rotti capitoli la tensione rimane sempre altissima e non c'è stato nessun calo. Ho divorato i volumi disponibili e poi mi sono buttato sulle scan perché non riuscivo ad aspettare. Consiglio di spenderli quei trenta euro, non per altro, ma perché l'edizione cartacea ha delle chicche che le scan non possono riportare.