De Zerbi al Barcellona sarebbe il figlio che va a vivere da solo, uno strano misto di tristezza, felicità e orgoglio in cui sopraffatti dai ricordi che sono stati non sapremmo cosa fare se non augurargli buona fortuna mentre lascia l'uscio di casa per poi passare tutta la vita a combattere tra l'augurio di non doverlo mai veder tornare e il desiderio intimo di rivolerlo qui vicino a noi.
Ma a parte le stronzate, non é pronto per il Barcellona, é ancora nella fase della sua carriera in cui consolidare e diversificare i suoi principi di gioco é più importante di vincere, al Barcellona ogni giorno con un punto in meno del Real Madrid costa un capello bianco in più.
C'é da dire che lui comunque é molto ambizioso, ha scelto (sbagliando) Palermo in una situazione difficile per tastare la Serie A, ha rinunciato a un posto sicuro a Benevento per la panchina del Sassuolo, é possibile che se lo chiamasse il Milan dopo la sconfitta di questo pomeriggio con la Viola (

) mollerebbe tutto e subito (aldilà che il regolamento del campionato lo vieti), però Barcellona, Messi, Pique, Suarez, non so, mi pare ancora un mondo fuori dalla sua portata. Per certi posti ci vuole anche l'autorità che a quell'età senza un passato importante da calciatore non hai, e aver fatto giocare bene il Benevento di Brignoli per quanto notevole non basta.