Libia: ora sono cazzi?

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AtomBomb
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Re: Libia: ora sono cazzi?

Messaggio da AtomBomb »

errato



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Sheldon Van Eyck
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Re: Libia: ora sono cazzi?

Messaggio da Sheldon Van Eyck »

Gheddafi si sta rivelando il ''buono''

E' incredibile.

Doko
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Re: Libia: ora sono cazzi?

Messaggio da Doko »

chaos ha scritto:
se vabbe' mo il Kossovo era uno stato in potenza, era un gruppo di terroristi altroche'...
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zimbabwe
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Re: Libia: ora sono cazzi?

Messaggio da zimbabwe »

Ma in tutto questo la sinistra dov'è?

C'è un vecchio compagno campano che conosco, che ha detto "Avete riempito le piazze per la pucchiacca di Ruby e per una guerra vi state a fa le pippe a casa"

Quanto ha ragione.

Scoundrel
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Re: Libia: ora sono cazzi?

Messaggio da Scoundrel »

zimbabwe ha scritto:Ma in tutto questo la sinistra dov'è?

C'è un vecchio compagno campano che conosco, che ha detto "Avete riempito le piazze per la pucchiacca di Ruby e per una guerra vi state a fa le pippe a casa"

Quanto ha ragione.

Questo è un termine che fa morire :WOOW :LOL2: :LOL2:

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metalalby
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Re: Libia: ora sono cazzi?

Messaggio da metalalby »

Sinistra Ecologia e Libertà è chiarissima.

No alla Guerra e No a Gheddafi.

La guerra contro la Libia è la risposta più sbagliata e pericolosa alla domanda di democrazia che si è affermata in tutto il Mediterraneo nel corso degli ultimi mesi. Chiediamo un immediato cessate il fuoco per consentire l’avvio di un negoziato tra le parti che abbia come interesse superiore quello della protezione delle popolazioni civili, con l’obiettivo di mantenere l’integrita’ e l’autonomia di quel Paese sotto un nuovo governo democratico. Chiediamo che si apra subito un corridoio umanitario per consentire ai profughi di salvarsi dalla guerra e l’immediata predisposizione degli strumenti piu’ adeguati per garantire ad essi un’accoglienza su tutto il territorio europeo

A meno di ventiquattro ore dall’avvio dei bombardamenti da parte della Coalizione dei volenterosi appare evidente che lo scenario più probabile è quello di una vera e propria escalation militare, che potrebbe portare ad esiti che vanno ben oltre la stessa risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, ivi compresa l’invasione militare terrestre delle forze della coalizione.

Il presidente Sarkozy ha ribadito, fin dall’avvio dei bombardamenti francesi, che l’obiettivo da perseguire è quello di “andare fino in fondo”, prefigurando uno scenario di guerra che è ben distante dalle iniziali dichiarazioni di protezione delle parti che avevano partecipato alla ribellione contro il regime totalitario del colonnello Gheddafi. Per questo, fin da subito, come Sinistra Ecologia Libertà, avevamo espresso la netta contrarieta’ per la parte della risoluzione 1973 che consentiva l’uso dell’offensiva militare ad una coalizione di cui, oggi, l’Italia fa pienamente parte. Questa risoluzione è tardiva, a fronte di una situazione sul campo libico che necessitava un celere intervento politico e diplomatico a favore degli insorti quando questi ultimi avevano il pieno controllo di una parte importante del Paese e prima che Gheddafi potesse riorganizzare le sue forze e procedere alla riconquista delle zone liberate dal suo regime. Le settimane che sono trascorse hanno evidenziato la debolezza dell’intervento politico della comunità internazionale, che non è riuscita neppure ad imporre le sanzioni economiche e commerciali che avrebbero davvero indebolito il regime di Gheddafi, dal congelamento dei conti e delle partecipazioni azionarie legate al rais fino all’indispensabile e totale embargo del commercio delle armi.

Siamo convinti che il principio della non interferenza negli affari dei singoli stati sia un delitto contro un principio più grande ed importante, quello del rispetto dei diritti umani. Siamo altresì convinti che ogni qual volta la parola “umanitario” si sia accostata alla guerra si siano prodotte violazioni e violenze ancora più gravi. La realpolitik seleziona i diritti umani a seconda degli obiettivi strategici. Accade così che in Yemen si spari sulla folla che protesta, provocando decine di vittime, che in Bahrein ci sia l’intervento repressivo dell’Arabia Saudita, per non parlare di quanto accade da anni in Somalia o, più recentemente, in Costa d’Avorio, senza che vi sia una reazione degna da parte della comunità internazionale a garanzia del principio, evidentemente per essa NON universale, della tutela dei diritti umani.

Consideriamo il colonnello Gheddafi uno dei peggiori dittatori del pianeta. Senza esitazioni, mentre gran parte dei paesi occidentali lo riveriva, ne abbiamo denunciato le nefandezze. Mentre il presidente del Consiglio Berlusconi si affannava nel baciamano al tiranno, grato per i suoi servigi economici ed ancor di piu’ per la ferocia con la quale la Libia controllava il flusso dei migranti dall’Africa, noi eravamo dalla parte di chi chiedeva la revoca del trattato con la Libia e l’immediata messa in opera di misure che proteggessero le vite dei migranti detenuti nel deserto libico.

Siamo stati fin dall’inizio e senza esitazioni dalla parte delle popolazioni che, sollevandosi, hanno rovesciato i regimi autocratici della Tunisia e dell’Egitto, cosi’ come abbiamo sostenuto e sosterremo le mobilitazioni per la liberta’ e la democrazia in Marocco, Algeria, Yemen, Bahrein e Albania. Lo abbiamo fatto con convinzione, sicuri che il complice silenzio di Paesi oggi in prima fila nella guerra, come la Francia e l’Italia, fosse motivato da opportunismo balbettante oltre che dalla reale incomprensione di cio’ che in quei Paesi stesse accadendo, a partire dalla scomparsa dell’orizzonte fondamentalista nella narrazione di quelle società. E’ evidente, infatti, che gli unici soggetti che avessero rapporti con quelle realta’ fossero le forze della societa’ civile internazionale, nelle quali pienamente ci riconosciamo, e non certo le diplomazie a lungo complici dei regimi.

Per noi il no alla guerra e l’inimicizia e l’avversione nei confronti di Gheddafi hanno ugual rilievo. Dobbiamo uscire dal vicolo cieco tra inerzia e guerra per generalizzare il tema dei diritti umani e della democrazia.

Per questo chiediamo che il nostro Paese non partecipi, in ottemperanza all’articolo 11 della Costituzione e anche in ragione del passato colonialista dell’Italia, alla guerra promossa dalla cosiddetta Coalizione dei volenterosi e che, al contrario, l’Italia si faccia promotrice di una iniziativa politica per determinare il cessate il fuoco e l’apertura del tavolo negoziale, oltre a richiedere l’applicazione delle parti della risoluzione 1973 che consentirebbero di promuovere un’ intervento positivo per il cambio del regime e la protezione dei civili. Per ottenere questo risultato è fondamentale il coinvolgimento dell’Unione Africana e della stessa Lega Araba, che stanno prendendo pesantemente le distanze dall’intervento militare. Gli stessi Paesi che si sono astenuti sulla risoluzione 1973, a partire dalla Cina passando per la Germania, il Brasile e la Russia, stanno indicando nell’intervento militare una forzatura della stessa risoluzione. Insistiamo nel credere che sia il tempo del cessate il fuoco per consentire a forze di interposizione sotto chiaro mandato dell’Onu, di Paesi che non abbiano partecipato all’attacco di queste ore e che non abbiano interessi economici diretti nell’area, di garantire la transizione alla democrazia e la protezione dei civili.

Siamo molto preoccupati per ciò che l’intervento militare può voler dire per le stesse domande di democrazia espresse in quell’area, pregiudicando la direzione progressista delle rivoluzioni arabe: dal silenzio dei governi occidentali alla guerra come unico strumento di relazione internazionale, siamo di fronte al peggior volto dell’occidente.

Riteniamo che ci debba essere un ruolo completamente diverso dell’Europa. L’iniziativa francese e l’inerzia tedesca rappresentano l’evidente assenza di una politica comune. Le pericolose dichiarazioni di irresponsabilità dei governi europei, in cui l’Italia tristemente primeggia, nei confronti dei profughi ne evidenzia la regressione culturale e civile. Essere una superpotenza affacciata su un mare in ebollizione comporta tutt’altre responsabilita’. Si adotti, quindi, una vera politica euro-mediterranea, che impedisca alla guerra di essere la “continuazione dell’inesistenza della politica”. Si affronti l’emergenza profughi sospendendo il Frontex e determinando una nuova politica di accoglienza ed integrazione di uomini e donne i cui diritti umani non possono essere difesi con le bombe nei Paesi di provenienza, per poi essere calpestati appena mettano piede sul suolo europeo. Non si dimentichi mai che la piu’ grande violazione dei diritti umani Gheddafi l’ha messa in opera proprio sui migranti, su mandato delle potenze europee, e che di queste violazioni in primo luogo dovrà rispondere al Tribunale penale internazionale. Una politica euromediterranea che sappia tutelare davvero i diritti e la sicurezza delle popolazioni, a partire dal riconoscimento dei diritti e della sicurezza reciproca di Israele e Palestina.

Siamo convinti che questo sia il momento di coinvolgere l’opinione pubblica in una generale mobilitazione per i diritti umani, la democrazia e la pace. Proprio per questo chiediamo di non militarizzare innanzitutto i pensieri, di non abbandonare mai lo spirito critico e la cognizione delle conseguenze che gli atti di queste ore possono determinare. La costruzione della pace è l’unica alternativa e non possiamo scoraggiarci dicendo che il suo raggiungimento sia pieno di ostacoli. Costruire la pace significa dire la verità, emanciparsi da ogni logica di campo, essere contro i dittatori senza esitazioni e stare sempre dalla parte delle popolazioni che subiscono le violenze delle guerre.

Sinistra Ecologia Libertà

Doko
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Re: Libia: ora sono cazzi?

Messaggio da Doko »

Eccola qua la popolazione libica che odia Gheddafi e non vede l'ora di liberarsene... :LOL:

[youtube][/youtube]

Perché non aiutiamo anche loro? :(

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Sheldon Van Eyck
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Re: Libia: ora sono cazzi?

Messaggio da Sheldon Van Eyck »

Intanto i vari reporter negano il fatto che sarebbero stati usati da Gheddy come scudo umano.

Doko
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Re: Libia: ora sono cazzi?

Messaggio da Doko »

A quanto pare Berlusconi è stato frainteso anche stavolta, era addolorato per il popolo libico, non per Gheddafi... Il premier più frainteso della storia, praticamente non si capisce mai un cazzo di quello che dice.

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TheRated[R]Superstar
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Re: Libia: ora sono cazzi?

Messaggio da TheRated[R]Superstar »

oggi è uscita la notizia che Geddafi ha dato l'ordine di stuprare le donne di Bengasi.. ai soldati ha consegnato un kit con preservativi e viagra.. http://www.julienews.it/notizia/dal-mon ... o_1_1.html

poi dite che la guerra è ingiusta, l'unica cosa ingiusta è che ancora non gli abbiano piazzato un missile nel deretano..

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KaiserSp
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Re: Libia: ora sono cazzi?

Messaggio da KaiserSp »

TheRated[R]Superstar ha scritto: poi dite che la guerra è ingiusta, l'unica cosa ingiusta è che ancora non gli abbiano piazzato un missile nel deretano..
gheddafi è un criminale? si
gheddafi deve essere deposto? si
la comunità internazionale deve fare qualcosa? si

bisogna armarsi e bombardarlo di punto in bianco? NO
bisogna agire strafregandosene di qualsiasi legge o diritto internazionale? NO
bisogna quindi abbassarsi al suo livello criminale? NO

gheddafi è un criminale e si comporta come tale
la comunità internazionale, "portabandiera della pace e dei diritti", si comporta ugualmente in maniera criminale, seppur in un ambito diverso

almeno gheddafi è coerente con sè stesso...

che l'Onu avalli un bombardamento ad uno stato indipendente solo "perchè sì!" è molto, MOLTO grave, perchè un domani potrebbe capitare lo stesso a qualunque "capo di stato scomodo": lo si bombarda "perchè sì!"

Lukaku_Romelu

Re: Libia: ora sono cazzi?

Messaggio da Lukaku_Romelu »

ma tutti quelli che dicono che Gheddafi deve essere rovesciato senza la '' guerra'' .....mi spiegassero la loro alternativa perchè non l'ho capita :idea:

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AtomBomb
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Re: Libia: ora sono cazzi?

Messaggio da AtomBomb »

TheRated[R]Superstar ha scritto:oggi è uscita la notizia che Geddafi ha dato l'ordine di stuprare le donne di Bengasi.. ai soldati ha consegnato un kit con preservativi e viagra.. http://www.julienews.it/notizia/dal-mon ... o_1_1.html

poi dite che la guerra è ingiusta, l'unica cosa ingiusta è che ancora non gli abbiano piazzato un missile nel deretano..
Come si fa a non essere addolorati per la sorte di un tale leader? :bravo:

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Sheldon Van Eyck
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Re: Libia: ora sono cazzi?

Messaggio da Sheldon Van Eyck »

Ma scusate se uno ha la maggior parte del popolo dalla sua parte [ vedi anche tutti gli studenti etc libici che hanno manifestato ieri a Roma ] , nonostante sia un figlio di puttana, dovrebbe avere il potere, no?

Infondo siamo nell' era dell'efficienza, se una cosa funziona è giusta.

Poi oh è un criminale e blablabla ma se alla maggior parte sta bene così che diritto abbiamo di uccidere i civili progheddy come i francesi l'altro ieri notte?

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AtomBomb
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Re: Libia: ora sono cazzi?

Messaggio da AtomBomb »

Sheldon Van Eyck ha scritto:Ma scusate se uno ha la maggior parte del popolo dalla sua parte [ vedi anche tutti gli studenti etc libici che hanno manifestato ieri a Roma ] , nonostante sia un figlio di puttana, dovrebbe avere il potere, no?

Infondo siamo nell' era dell'efficienza, se una cosa funziona è giusta.

Poi oh è un criminale e blablabla ma se alla maggior parte sta bene così che diritto abbiamo di uccidere i civili progheddy come i francesi l'altro ieri notte?
Non puoi restare con le mani in mano quando un dittatore schiera l'esercito contro i civili che protestano, si sta facendo quello che si sarebbe dovuto fare anche in Cina dopo piazza Tiananmen.

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