WWE Monday Night Raw *topic continuativo*

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Jesse Pinkman
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Re: WWE Monday Night Raw *topic continuativo*

Messaggio da Jesse Pinkman »

Yourself is Steam ha scritto:L'era d'oro del wrestling è l'era con il minor numero di appassionati.
L'era d'oro del wrestling è l'era in cui l'NWA non ha neanche un roster e deve affidarsi alla ROH per farsi inculare da qualcuno, in cui Corgan ammette che senza un boom della WWE non potranno fare una sega, in cui bisogna sperare nei soldi di ott, twitch e patreon per finanziarsi.
L'era d'oro del wrestling è l'era in cui ROH e NJPW si espandono, trasmettendo i loro prodotti grazie a network proprietari, in cui la NJPW raggiunge la straordinaria e mai raggiunta prima da alcun'altra federazione cifra di 60mila vendite del network fuori dal Giappone, ovviamente tutto ciò senza mai creare un solo nuovo fan della disciplina, almeno negli States.
L'era d'oro del wrestling è l'era in cui nessuno guarda più la TV ma Corgan, Jarrett e Impact fanno di tutto per cercare un'emittente che li trasmetta e... tutte le emittanti li mandano a cagare, mentre Roseanne, TBBT, GOT, TWD, ecc. continuano a fare numeri importanti.
L'era d'oro del wrestling è l'era in cui il fatturato è gonfiato dall'inflazione e dal maggior potere d'acquisto e fidelizzazione delle nicchie, ma in cui in proporzione i profitti e gli stipendi sono al minimo.
L'era d'oro del wrestling è l'era in cui la presenza dei protagonisti non influenza i rating. Infatti The Walking Dead ha fatto intere puntate senza utilizzare Rick Grimes, e a TBBT che gli importa di Sheldon, chissà quanti soldi vuole, meglio mandare un jobber qualunque. Non è perchè questi tizi vendono e i tizi della WWE no, no, è perchè la TV è anni 80.
L'era d'oro del wrestling è l'era del suo tramonto.
GRAZIE.

Minor numero di appassionati? Parola nettamente sbagliata, nel '99 mica c'erano tutti quei milioni di appassionati. Erano casuals che guardavano una moda. Finita la moda se ne sono andati in massa e non sono mai più tornati. Non erano appassionati di wrestling.

NWA è rinata tipo l'altroieri. Normale che per loro uno slot in TV sarebbe grasso che cola, sono minuscoli. Ma la TV è un media destinato a morire, infatti tu stesso hai citato principalmente show vecchi di almeno 8 anni, che fanno ascolti grazie allo zoccolo duro del day one, mica perché ci si ritrova ancora davanti alla TV a vedere passivamente quello che propongono i network, esiste Netflix. Il via cavo sta lentamente sparendo, gli unici che tengono un po' botta sono gli show live, sport principalmente. Ecco perché Smackdown va su Fox e fa guadagnare così tanti soldi alla WWE.

Sì certo, la ROH va al MSG, la NJPW fa 40k+ persone al Dome dopo non so quanti anni, ma guadagnano di più solo perché c'è l'inflazione, non perché sono anni che stanno espandendo il marchio. Per non parlare di All in. 10k biglietti in meno di mezz'ora non li fai se hai un movimento morente.

La fidelizzazione non è una parolaccia, è quello che la WWE non ha saputo fare, ma mica per colpa dei wrestler. Val Venis era un wrestler normalissimo, ma con la scrittura giusta andò over. Oggi invece abbiamo atleti incredibili (Rollins, Balor) o ottimi talker (Owens, Ambrose) che mangiano merda 11 mesi all'anno e ti aspetti che possano essere dei draw incredibili quando non hanno la libertà di fare o di dire nulla. La WWE è la federazione dove se dici "title shot" invece di "championship opportunity" il capo ti urla in faccia nel backstage. Anche Foley, Austin e Rocky farebbero fatica oggi. E i primi a dirtelo sono proprio loro.



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Some_Organism
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Re: WWE Monday Night Raw *topic continuativo*

Messaggio da Some_Organism »

Darth_Dario ha scritto:Ma degli ascolti televisivi e dei fan occasionali a voi che cazzo frega?
Un' estrema fava.
Non vedo perchè mi dovrei preoccupare di cosa vende e cosa no, per carità saranno anche cose importanti, ma sono un fan di wrestling ignorante e discuto di quel che vedo in ring, di quel che vedo che (mi paia) funziona(re) e di quel che no.
Poi se i contratti, le TV, le ere d'oro, Le pubblicità, il network,l'on demand, il mercato attuale, i fan vecchi, quelli nuovi e tutta sta roba me ne freghi salcazzo conta?

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Yourself is Steam
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Re: WWE Monday Night Raw *topic continuativo*

Messaggio da Yourself is Steam »

Darth_Dario ha scritto:Ma degli ascolti televisivi e dei fan occasionali a voi che cazzo frega?
Federazioni che puntavano al pubblico occasionale:
WWE fino al 2014
WCW
TNA fino al 2014

Maggiori ascolti tv:
WWE 98-00
WCW 97-99
TNA 09-11

Stranamente, le federazioni che puntavano al pubblico occasionale sono quelle che la maggior parte della gente compresa me ha visto e apprezza.
Altrettanto stranamente, i maggiori ascolti li hanno fatti nei periodi che la maggior parte della gente compresa me ha visto e apprezza.
Ma avete ragione, che motivo c'è di preoccuparsi se si è al tramonto del wrestling? Che motivo c'è di preoccuparsi se gli unici che possono cambiare le cose (Corgan, Russo) non hanno i mezzi per fare niente perchè a nessuno fotte più un cazzo del wrestling? In fondo sticazzi no se gente di talento non ha più lavoro, sticazzi se questo genere di intrattenimento limita le sue potenzialità, sticazzi se gente che ha fatto e può ancora fare grandi cose nel business come Rip Rogers è costretta a educare solo attraverso twitter, avete ragione, godetevi voi 3 cani l'era d'oro del business. Me ne andrò insieme agli altri 7 milioni di spettatori che ha perso il wrestling in 15 anni, speriamo di non fare troppo rumore, non vorrei vi svegliaste.
CM-Cena ha scritto:out of the bubble
Sì. Cerco di pensarla come un produttore, un writer, un tizio nel business televisivo, questo perchè è ciò che studio. Se voi volete continuare a pensarla da smark, da tizi che non sanno quel che vedono, bene, fatti vostri, ma non rompete il cazzo quando siete insoddisfatti di qualcosa, smettete di guardarla, non sapete niente. Potete seguire ogni federazione indipendente di wrestling presente nel pianeta, da nessuna parte vi troverete traccia di starpower (semi-cit. dov'è andato Inklings :( )
Jesse Pinkman ha scritto:Finita la moda se ne sono andati in massa e non sono mai più tornati. Non erano appassionati di wrestling.
sono anni che stanno espandendo il marchio
:wooo: :wooo: :wooo: :wooo: SESSANTAMILA :wooo: :wooo: :wooo: :wooo:
:moltosorpreso: :moltosorpreso: :moltosorpreso: :moltosorpreso: DURI E PURI :moltosorpreso: :moltosorpreso: :moltosorpreso: :moltosorpreso:
:godimento: :godimento: :godimento: ALLA CONQUISTA DEL MONDO
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Re: WWE Monday Night Raw *topic continuativo*

Messaggio da Some_Organism »

Ammazza e che è?
L'epigono di Gaber nell'elogio "qualcuno era comunista" in versione mutandoni e ring?
Io non saprò niente e la prendo con più filosofia: qualora il breslin diventasse na palla ar cazzo smetto di seguirlo, easy.
Se tu sei interessato a carpire tramonti ed albe di ere dorate o meno avanti Savoia, qui si fa il wrestling o si muore!

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The Inquisitor
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Re: WWE Monday Night Raw *topic continuativo*

Messaggio da The Inquisitor »

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Re: WWE Monday Night Raw *topic continuativo*

Messaggio da best4busine$$ »

Yourself is Steam ha scritto:
Sì. Cerco di pensarla come un produttore, un writer, un tizio nel business televisivo, questo perchè è ciò che studio. Se voi volete continuare a pensarla da smark, da tizi che non sanno quel che vedono, bene, fatti vostri, ma non rompete il cazzo quando siete insoddisfatti di qualcosa, smettete di guardarla, non sapete niente.
Quoto :trollface:

E' un po' come quando vai a giocare a pallone no , o diventi professionista e vinci 5 palloni d'oro oppure e' meglio che stai direttamente a casa perche' non sai niente.

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Re: WWE Monday Night Raw *topic continuativo*

Messaggio da CM-Cena »

Confermi quindi che è un'espressione di celodurismo nei confronti dell'utenza generale. La famosa necessità di essere interno a qualsiasi cosa per essere in grado di darne un giudizio.

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Saimas
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Re: WWE Monday Night Raw *topic continuativo*

Messaggio da Saimas »

YourselfisTroll, se studi veramente ste cose è meglio ritornare un po' sui libri... Hai fatto un minestrone di banalità, errate, soprattutto sui serial TV, come se walking Dead e tbbt (in crollo endemico di ascolti) fossero la stessa cosa di Got (serial corale senza un vero protagonista e non a caso in costante crescita di ascolti).

Ritenta veh, e lo dice uno che i libri li ha mollati a 18 anni.

Poi vabbè, per poterne parlare bisogna essere "interni", lol.

Ah, comunque il succo è che non me ne frega un cazzo di tutte queste logiche.

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Saimas
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Re: WWE Monday Night Raw *topic continuativo*

Messaggio da Saimas »

Ah, il grande errore è che non basta cambiare una F per una E e pensare di poter parlare e accomunare la Wwe ad un serial, la mentalità del fan è quella del tifoso, alla pari di un tifoso di calcio che insulta il business miliardario degli ultimi decenni continuando però a seguire indefessi le sorti dei propri idoli o della propria squadra. Purtroppo con i Serial il pro-wrestling non ci azzecca proprio, escluso il periodo TNA di fine scorso decennio, forse.

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Re: WWE Monday Night Raw *topic continuativo*

Messaggio da Jeff Hardy 18 »

Il discorso è che il wrestling è un unicum all'interno dello spettro dell'entertainment.
Per fare una distinzione semplice. In un Serial tu scrivi e giri tot. puntate, nel caso di una serie Cable, un'intera stagione, nel caso di una rete national tiri avanti a blocchi. Quindi hai poco spazio di manovra.
Il wrestling è unico perchè può modificarsi settimanalmente sulla direzione da prendere, su che spazio dare a chi, in base alla risposta dei fan.
Prendiamo come esempio Mankind. Il pubblico lo ha spinto in alto, lui ha vinto il premio massimo, la punta più alta di questa narrazione. Perchè per quanto la cintura sia un mezzo fittizio, rimane il punto più alto per chi sta svolgendo una carriera in questo ambito.
Tu vai a lavorare dando al pubblico quello che vuole, lo convinci che quello che vedono è quello che vogliono, e poi li porti con i giusti tempi al loro pay-off. Un tag che si sfascia avrà il face e l'heel, avrà quello che tradisce e quello che è tradito, tu ti identifichi da spettatore in quello tradito, perchè per forza di cose ti senti tirato in mezzo, un tuo amico non ti scrive più, ti ha tradito. Ti porto dunque a parteggiare per il face che scelgo io, a sperare che lui arrivi al punto massimo, climax ascendente, cioè a vendicarsi del traditore.
La storia tra Ciampa e Gargano attualmente a NXT lavora su questo.

Perciò tu compagnia devi in qualche modo guidare il tuo pubblico, non farti guidare. Ma seguire quello che è il loro desiderio e la loro voglia di vedere quel particolare incontro.
Quale altra forma di spettacolo te lo permette? Molte serie comedy basate su gruppi d'amici, da Friends a How I Met Your Mother, si basano sul pay off della storia d'amore, molte serie di questo tipo vanno in crisi quando tu regali il pay off subito, a quel punto o generi una barzelletta, Friends, oppure ne crei un qualcosa di inaspettato che lascia scontento il fan, HIMYM.
Il wrestling ha un cast ampio, infinite possibilità narrative, infinite possibilità di creare talenti con sfaccettature specifiche.
Il canovaccio non è già scritto, lo modifichi in corsa. WWF Vs. WCW, dovevi avere la WCW face, alla fine così non è stato, perchè il pubblico, pubblico che hai educato per anni che la WCW fosse il male, ha rigettato questa visione.
Fosse stata una serie TV normale, ormai avevi scritto e avresti perso i tuoi spettatori.

Aggiungo. La prova concreta degli ascolti altalenanti che seguono la stagione dimostra che il prodotto sia percepito dal grande pubblico come evento sportivo. Se hai i playoff NBA, il Monday Night Football,... lo spettatore preferisce altro.
Poi rimane per le storie, i personaggi, il concetto di soap opera espresso da Linda, ma il pubblico vuole la parte sportiva, vuole il payoff.
Uno dei grandi successi fino agli anni '80 è stato usare gli show per costruire i personaggi e les torie e dare il grande match all'arena locale, al PPV,... oggi invece il payoff non è più una cosa che vuoi vedere, un PPV in cosa si discosta da una puntata TV?
Ha ancora senso avere i PPV quando tu non hai rientro economico reale da essi?
Ultima modifica di Jeff Hardy 18 il 27/07/2018, 12:28, modificato 1 volta in totale.

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Re: WWE Monday Night Raw *topic continuativo*

Messaggio da Yourself is Steam »

Hai ragione, bagnino obeso. Stiamo tutti ad ascoltare il bagnino obeso.

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Re: WWE Monday Night Raw *topic continuativo*

Messaggio da Saimas »

Minchia, che offese

:sconsolato:

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Re: WWE Monday Night Raw *topic continuativo*

Messaggio da Darth_Dario »

Aspetta, scusa, Russo può cambiare il Wrestling? Nel 2018?

...

Rob?

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Messaggio da Simon »

Yourself is Steam ha scritto:Hai ragione, bagnino obeso. Stiamo tutti ad ascoltare il bagnino obeso.

Incel

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Re: WWE Monday Night Raw *topic continuativo*

Messaggio da Yourself is Steam »

Quoto il messaggio di Aaron Kirk nonostante sia uno snowflake per riattivare la discussione
Aaron Kirk ha scritto:Personalmente sono diventato fan del wrestling quando misero SmackDown su Italia 1, ero alle medie e stravedevo per il mitico Rey Mysterio.
E ho smesso di seguire con costanza oltre 10 anni fa.

Questo per dire: in Italia i fan del wrestling da un po' si attorcigliano su loro stessi, non so se questo abbia a che fare col prodotto o con l'esposizione ma provo a ragionarci un po'.

Punto primo: chi fa il wrestler?
Questo è un punto secondo me molto importante ma che viene spesso tralasciato, anche perché per imbastire un discorso del genere devi fare molti salti logici e ci sono migliaia di migliaia di eccezioni. Ci provo lo stesso.
Seguii qualche tempo fa un'intervista ad Alberto Del Rio in cui gli chiesero se era vero che in WWE nel backstage i ragazzi giocassero ai videogiochi e leggessero fumetti, Alberto ha confermato con la faccetta mezza schifata perché lui ovviamente nel backstage sta a chiavare 24/7.

Ne concludiamo che almeno una fettina del roster sia vicino a certe fonti di intrattenimento, vedi i fumetti, che di solito la gente associa ai nerd. Quindi? Non mi sembra questo enorme salto logico pensare che essi stessi, i wrestler, un tempo fossero i fan del wrestling, quelli fidelizzati che si comprano le action figure e tutta quella munnezza là. Ovviamente il discorso non si può estendere a tutti, ma secondo me ci dice qualcosa sul prodotto che questi vogliono offrire alle persone.

Da ormai quasi vent'anni, dalla morte della WCW, la WWE si è indirizzata sempre di più su un tipo di prodotto che prescindesse dai protagonisti e mettesse in primo piano il marchio stesso, come manovra forse protettiva, che ha l'effetto però di restringere molto le possibilità di un'espansione importante, la sensazione di "imperdibilità" è legata a una persona/attore o a un certo tipo di narrazione che si ripete, la WWE sceglie invece di non legare il marchio a nient'altro.

Il wrestling diventa fenomeno di costume quando riesce a mettere in scena un conflitto in cui la maggior parte delle persone riesce a schierarsi. Però abbiamo detto prima che ad oggi molti wrestler sono fan di wrestling cresciuti col wrestling e che sono portati a mettere in scena roba che piace a loro in primis. Il wrestling WWE attuale infatti è attraversato da una contraddizione interna: i wrestler cercano di produrre wrestling che, per prima cosa, possa piacere agli appassionati. Mentre la compagnia si sforza al contrario di mettere in scena momenti che abbiano esclusivamente significato a sé, per il concetto stesso che rappresentano, esempio la streak di Undertaker che viene interrotta.
Con queste basi diventa difficile se non impossibile ricreare un conflitto su vasta scala come può essere quello Dipendente vs Boss con Stone Cold, il prodotto si esaurisce nel momento stesso in cui lo consumi.

E anche la volontà di fare wrestling "elevato" per appassionati si aliena una grossa parte di possibili nuovi fan. I fan cercano un prodotto che riesca a offrire una stessa cosa continuamente ma che segua una linea evolutiva: hai un Hulk Hogan che si strappa la maglietta e fa tutte quelle mossettine lì, hai SCSA che beve birra, alza il medio e fa Stunner a random: un tipo di comportamento permanente abbastanza da sapere cosa aspettarsi quando accendo la TV ed elastico abbastanza da non farmi vedere sempre la stessa cosa, che dettà così sembra complicato ma lo è solo fino a un certo punto.

Il wrestling attuale per quello che riesco a coglierne (ripeto: non sto seguendo) invece cerca di proteggersi, piuttosto che espandersi.
Non escludo che da qui a 5 anni possa esplodere di nuovo perché di doman non c'è certezza, ma la risposta è che sì, lo vedo come un business decadente e autoreferenziale che si sta piegando su se stesso, spreme tutto quello che può dagli appassionati e rifiuta di espandersi.
Non so se chiamarlo tramonto perché boh, si può ripigliare da un momento all'altro, basta una buona idea.
Il punto primo, incredibilmente, non è legato alla scrittura (invenzione degli anni 90) ma ai wrestler :O. E dice quel che dice sempre Russo: i mark sono entrati sul ring. Ovvero, quel che dicevo i giorni scorsi, si vende sempre e solo al proprio pubblico, si gioca a fare wrestling, si fanno mosse non perchè funzionino o abbiano senso ma perchè paiono fiche, ecc.
Il punto secondo espone la visione del bagnino obeso riguardo la comparazione tra la federazione e un club sportivo come una narrazione della federazione stessa per vendere il proprio brand. Questo ci dice anche che il bagnino obeso è un mark, cioè crede alle narrazioni della federazioni. In realtà il wrestling è un prodotto seriale. Insomma, i fan sono dei mark che non lascerebbero per alcun motivo la federazione. Che motivo avrebbe la WWE per non cagargli in bocca continuamente? Volete che la WWE vi caghi? Agite da spettatori normali, se siete intrattenuti da ciò che guardate bene, se no lasciate. Questo è quello che fa un fruitore normale davanti a ogni prodotto seriale. Il prodotto seriale dipende anche dalla ricezione col pubblico, ma se un pubblico guarda "no matter what" perchè dovrebbe influenzare la scrittura? Il prodotto seriale deve vendere, in televisione deve venderti la pubblicità, per venderti la pubblicità deve venderti l'esperienza live, più gente si fa il live più pubblicità vendi, devi convincere chi non ti ha mai visto e cagare in bocca a chi ti vede "no matter what". Il momento in cui chi ti vede "no matter what" lascia inizia a essere rilevante. Ora, il mark è colui che vede "no matter what" ed è l'unico che ormai va ai live event. Se li si istiga, se ci si cura di loro, si finisce con il tramonto del wrestling: la notte post-WM, gli insulti a Reigns. Tutto ciò non è normale. Lo spettatore televisivo guarda quella roba e può solo pensare a quanto teste di cazzo siano i mark. I mark sono coloro che pensano di capirne di business, che Reigns sia effettivamente una merda, che insultano un attore mentre è in scena, ecc. Non sono spettatori televisivi, sono degli ultras malati che sputano giudizi che credono oggettivi senza neanche concepire da dove derivano i propri giudizi. Non è che voi non potete avere giudizi se non siete dentro, semplicemente smettetela di agire da mark, agite da spettatori. Non volete essere spettatori? Allora ascoltate chi è nel business, non altri mark, non Meltzer, ascoltate Pritchard, Russo, Bischoff, Tazz, Snow, Disco Inferno, Bubba, ecc. Gente che sa di quel che parla e può analizzare la situazione.
Jeff Hardy 18 ha scritto:Aggiungo. La prova concreta degli ascolti altalenanti che seguono la stagione dimostra che il prodotto sia percepito dal grande pubblico come evento sportivo. Se hai i playoff NBA, il Monday Night Football,... lo spettatore preferisce altro.
Poi rimane per le storie, i personaggi, il concetto di soap opera espresso da Linda, ma il pubblico vuole la parte sportiva, vuole il payoff.
Uno dei grandi successi fino agli anni '80 è stato usare gli show per costruire i personaggi e les torie e dare il grande match all'arena locale, al PPV,... oggi invece il payoff non è più una cosa che vuoi vedere, un PPV in cosa si discosta da una puntata TV?
Ha ancora senso avere i PPV quando tu non hai rientro economico reale da essi?
Il rientro economico è l'OTT, cioè il WWE Network, se no come lo vendi? A nessuno interessa il wrestling come evento sportivo, è inutile pensare al payoff, chiunque sa che i match sono finti, gli unici a interessarsi ai payoff sono i mark, cioè quelli che comprano l'OTT. E' giusto così, manca l'intrattenimento, non certo i match importanti.
E il rapporto scrittura/ricezione c'è in ogni prodotto seriale, dipende ovviamente dalla tipologia seriale, e infatti la WWE è tipo la soap, ma non è che è un'esclusiva.
Poi la parte sul guidare e il seguire il desiderio è una supercazzola. Di che pubblico si parla? Una scelta è sempre imposta, lo spettatore è sempre creato dalla narrazione, d'altra parte la sua ricezione può modificare, ma ci sono tante ricezioni che non modificano la narrazione e soprattutto nei monopoli la narrazione è conchiusa per cercare di vendere il più possibile. Quindi, ripeto, seguire il pubblico, ma quello che non hai settimanalmente. Se Mankind fosse stato seguito solo dai mark sarebbe rimasto un jobber.

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